Sono un trentenne (Massimo sara’ il mio nome in questo racconto… il resto dei nomi invece sono veri) e vi voglio raccontare la mia esperienza vissuta durante l’adolescenza… circa 10 anni fa… un esperienza che mi ha formato… : Avevo 18 anni e come da tradizione ogni estate ci si recava con la famiglia al mare (noi viviamo in citta’)… si andava ogni anno in un luogo diverso… quell’estate in Puglia… la comitiva come sempre era formata da me, ed miei genitori. Mia madre (Sara) e’ una donna che all’epoca era sui 45 anni, piacente… robusta ma soda, almeno questo era quello che avevo potuto accurare durante i miei numerosi abbracci maliziosi che ogni tanto mi piaceva farle… (… una mia fantasia era sapere se si fosse mai accorta delle mie erezioni che a volte avevo durante qualche abbraccio improvviso… e chissa’ cosa pensa una madre in quei momenti… ma questa e’ un’altra storia… )… mio padre Carlo invece era ed e’ un uomo tutto d’un pezzo, rigido e preciso… che ancora pero’ dava dei bei piacere alla moglie, almeno questo e’ quello che sembrava dai rantolii che sentivo ancora spesso, di notte, dalla mia camera… .rantolii che mi portavano inevitabilmente a seghe infinite… Bene… noi tre al mare… come sempre… io, loro… il sole… le ragazzine a cui ogni sera correvo dietro… discoteca, bagni… e qualche bacio rubato a qualche zoccoletta pugliese… ma nulla piu’… ero in lotta continua con i miei ormoni, seghe senza pausa… in camera, in bagno… ogni momento in cui mi trovavo solo era occasione per toccarmi… fino a che… .una mattina durante colazione mia madre mi disse: -Sai Massimo, la zia Nora sta per raggiungerci… stara’ qui fino alla fine del mese (cio’ significava 15 giorni !!!) – Ahh! – risposi – … sola?..o con lo zio? – Sola – aggiunse mia madre Mia zia Nora era una donna sulla 50ina … mora, alta circa 1.65 cm, con due tette da sballo… grosse, grossissime… penso almeno una quarta!culo bello pieno, vita abbondante… e viso piacente… una donna che si teneva molto..sempre ben vestita, sexy… sposata senza figli… sorella di mio padre, rigida dunque anche lei… severa direi, ma con un non so che di troiaggine che mi aveva sempre stuzzicato, era un soggetto ricorrente delle mie seghe!…non aveva mai dato adito a nessun ammiccamento nei miei confronti, tranne una volta quando la sentii discutere con mia madre sulla mia nascente sessualità, e le mie ricorrenti pause in bagno… lei disse solamente -‘sappiamo cosa fai sempre in bagno, Massimo… ’-, avevo 16 anni… dopo che ero appena stato almeno mezz’ora chiuso in bagno per un mio segone,… ero andato in cucina a salutarla (dove si intratteneva in chiacchierare con mia madre)… interruppi il loro discorso e lei appunto disse quelle parole:… – ‘sappiamo cosa fai sempre in bagno, Massimo… ’… – ! mia madre sorrise con complicita’ verso zia Nora … io arrossii e quella frase mi eccito’ da morire… mia zia mi aveva pensato mentre mi facevo una sega!… non dissi nulla, fini’ tutto li… ma da quel giorno zia Nora era la mia sega preferita… – Come mai sola… ?lo zio non viene?… e dove dorme? – Viene sola perché lo zio deve lavorare… e per dormire non so, tuo padre pensava che potrebbe dormire con te… mettiamo un materasso in piu’ nella stanza, che ne dici? Non potevo crederci… la vacanza poteva avere una svolta!… mi eccitai all’istante al pensiero di avere mia zia che dormiva in stanza con me… non mi feci sfuggire l’occasione! – Certo mamma!no problem, tanto la stanza e’ grande!… e se lei e’ d’accordo (aggiunsi con fare disinteressato..) – Ok, sei gentile, da quel che ho capito ci tiene molto a venire qui … arrivera’ dopo domani… dai, andiamo a vedere se riusciamo ad organizzare la tua stanza! Avevo preparato tutto… messo tutto a posto, avevo convinto mia mamma a mettere il materasso vicino al mio, … l’eccitazione cresceva col passare delle ore… fino al suo arrivo… – Ciao zia!come stai? – mio padre era andato a prenderla in stazione, ed ora era appena arrivata… sudata, con un vestito attillato… rosso, corto.. di quelli estivi… leggero, che mostrava le sue lunghe gambe tornite e sode, … i capezzoli che, nonostante il costume indossato sotto al vestito, spuntavano enormi… dritti… . verso di me… e le mutandine, i cui segni erano evidenti… visibili insieme alle sue curve cosi’ femminili… quella visione mi eccito’ ancora di piu’… – Ciao Massimo!… dunque saremo compagni di stanza!..bene, spero solo di non disturbarti troppo… e di non dover vivere nel caos totale, lo sai che non mi piace il disordine! – Beh, zia … ci staro’ attento (… stronza, eccola subito severa!… bona e severa… nella prossima sega sognero’ di incularti!) L’accompagnai in camera, l’aiutai con le valigie… mentre mia madre le preparo’ il letto con le sue lenzuola… Andammo al mare, dove ebbi l’occasione di vedere mia zia Nora in costume, … per la prima volta potevo vedere quello che fino ad allora avevo sempre immaginato..e tutto era come, o forse meglio, lo avevo sempre pensato:… un culo senza segni dovuti all’eta’… ancora pieno, trattenuto a stento dalla mutandine… pancia leggermente accennata, … tette grosse, a giudicare dalla fatica del reggiseno nel comprimerle ancora belle toste… ed una aureola intorno al capezzolo enorme, larghissima ed evidente… soprattutto grazie al suo costume giallo… sempre bagnato per resistere al calore… la guardavo in continuazione, e le mie erezioni erano senza pausa… mia mamma penso iniziasse a notare la malizia con cui guardavo zia Nora, … tutto d’un tratto passavo le ore con loro sotto l’ombrellone, senza allontanarmi, e cosi il primo giorno passo’… perennemente in tiro… Tornammo insieme verso casa, e mia mamma approfittando di un attimo in cui rimanemmo indietro a camminare soli mi disse: – Come mai oggi sei stato sempre sotto l’ombrellone con noi?normalmente non ti si vede per ore!… – Beh, mamma… la zia e’ appena arrivata … mi sembrava carino stare tutti insieme! – Ahh, dunque per tua zia rimani… per tua mamma no… ?!- rispose con un velo di delusione – Ma no mamma!dai, hai capito cosa intendo… l’ho fatto solo per educazione! – … dunque ora e’ educazione la maniera in cui l’hai guardata tutto il giorno!?!?… e’ educazione anche il tempo che ora so gia che passerai in bagno?… mi si gelo’ il sangue alle parole di mia madre, … stava alludendo al fatto che io mi sarei fatto una sega pensando a mia zia!… aveva notato (forse facilmente) il modo in cui la guardavo!… ero ammutolito… non sapevo come rispondere, cosa rispondere… lei lesse sul mio viso l’imbarazzo e disse: – Non ti preoccupare, e’ normale alla tua eta’… e’ solo che preferirei guardassi altre donne, non tua zia… .e poi, cos’ha piu’ di me? – Ancora non sapevo cosa rispondere… balbettai qualcosa… – Ma tu sei mia mamma… lei ..lei… dai, non so… – lottavo contro l’imbarazzo… – Lo so io, lei ti eccita, e’ cosi’? – Beh, non so… non l’avevo mai vista nuda…in costume intendo… ero curioso… ed e’ ancora una bella donna, devi ammetterlo… – Lo ammetto… come tu dovresti ammettere che eri eccitato… anzi lo sei ancora, guarda li – ed indico con lo sguardo i miei boxer da mare gonfi come una mongolfiera! – Dai mamma, smettiamola che mi imbarazzi… – in preda al panico mi misi l’asciugamano davanti al pacco ed accelerai il passo per raggiungere mio padre e zia Nora davanti a noi… Entrammo in casa… e come al solito mio padre disse: – Chi va prima a fare la doccia? Zia Nora rispose: – Io!..faro’ presto!..in un attimo! Ma subito mamma le aggiunse: – No Nora, lascia che vada Massimo… credo abbia una urgenza… io la guardai, e lei mi strizzo l’occhio… mi venne vicino e mi disse… : cerca di fare presto, e fallo prima della doccia… cosi’ poi ti lavi… ! – Ma mamma!-dissi sconcertato – L’ho fatto per te!… non ti posso mica lasciare cosi’ fino a sera!( mi guardo’ ancora il pacco)… e mi spinse verso il bagno… con una mano sul sedere… Entrai in bagno sotto shock… non sapevo cosa pensare, mia mamma mi aveva fatto battute alquanto chiare sulle mie seghe, … mia zia era piu’ bona che mai e avrebbe dormito con me quella sera… non resistevo piu’, lo tirai fuori gia tutto bagnato, umido degli umori che da ore avevo prodotto… era duro, un legno duro che aspettava di esplodere… lo presi in mano, feci in tempo a dare 2 colpi e venni copiosamente nella mia mano… una goduria durata pochi secondi, ma prodotta da una situazione tutta da scoprire. Mi ripresi, feci la doccia, e ancora pensavo a cosa avesse preso a mia madre per dire quelle cose… cosa dovevo dirle una volta uscito dal bagno?… come dovevo comportarmi???… vi assicuro che era una situazione intrigante, ma per niente facile! Feci in fretta, uscii… e urlai: – Libero!..il bagno e’ libero! mia zia era li vicino e guardandomi mi rispose: – Ok, vado io… . Poi mi passo accanto e aggiunse….:- beh, non ci metti piu’ tanto come un tempo!..bene, sei cresciuto Massimo! Oddio -pensai -… oddio… ma cosa sta accadendo… quelle parole alludevano ancora alla mia masturbazione, … la malizia dunque era di casa!… BASTA!… ora devo reagire con la stessa moneta! Andai in camera a vestirmi, e mentre mi mettevo i pantaloni entro’ mia madre: tutto bene ?… stai meglio Massimo? Si mamma… ho fatto presto no? e poi guarda … sto meglio!- spostai il mio sguardo sul mio pacco, ben in vista, mentre tiravo su i pantaloni… Mia madre rimase un attimo in silenzio, poi abbasso’ lo sguardo… mi guardo’ per un attimo il pacco… poi alzo’ lo sguardo e disse solamente: – bene, … bene… Ed usci dalla stanza… lasciandomi li, con un’altra erezione in arrivo… La sera cenammo tutti insieme, poi io uscii solo per tornare pero’ presto, … ansioso di andare a letto vicino alla zia… Tornai dopo ore spese ad aspettare di tornare, i miei dormivano gia’ e la zia era nel letto che leggeva un foglio. Era coperta dal lenzuolo bianco dal quale lasciava uscire una gamba, dalla coscia in giu’… quella visione era cio’ che aspettavo… entrai piano e lei mi disse: -Bene, sei tornato! ti aspettavo, non volevo essere svegliata… cosi’ ho atteso il tuo ritorno… – e nascose il foglio che stava leggendo… La cosa mi incuriosi’… ma al momento la rimossi, in preda all’ormone… – Scusa zia… ho fatto un giro (e gli raccontai un po’ cosa avevo fatto)… poi inizia a svestirmi… Lo feci li davanti a lei, volevo vedere se e come mi avrebbe guardato… levai la maglia, calai i pantaloni e rimasi in mutande… con il pacco ben in vista,e il cazzo evidentemente a mezz’asta, che rigonfiava le mutande. Lei accenno’ solo ad uno sguardo furtivo, ma nulla … la stronza non mollava, faceva battute e poi non mi cagava! Mi misi a letto, e cercai di prendere sonno… ma non potevo, dovevo farmi una sega!…e lo feci, in silenzio… toccandomi sotto il lenzuolo e venendo ancora nella mia mano e nelle mutande…ora pero’ ero nella merda!… come pulirmi senza fare casino? I fazzolettini erano sul comodino e avrei fatto rumore, … .ok, decisi di pulirmi alla meglio con le mutande e il lenzuolo… e finalmente presi sonno… Al mattino mi svegliai e mi zia era gia in piedi, vestita da mare, con un altro abitino che mostrava le sue ampie curve… mi disse che eravamo soli, che i miei erano gia al mare…:- muoviti, che voglio raggiungerli!- aggiunse. Mi alzai anche io… andai verso il bagno, e lasciai il letto disfatto. Al ritorno trovai il letto sistemato, e mia zia che mi accolse dicendomi: – Dormito bene stanotte , eh’?… ecco perche’ in bagno stai meno… – Cosa intendi zia – questa volta volevo andare fino in fondo! – Ho visto il lenzuolo, e’ macchiato… e ieri non lo era… – Beh, cose che capitano credo… no?… soprattutto se si dorme con una donna al fianco… – Smetti, non fare lo stupido, sono tua zia… non devi nemmeno pensarle certe cose! – E tu zia?… cos’era quel foglio che ieri stavi leggendo con tanta attenzione? Intanto presi quel foglio lasciato da lei sul comodino vicino al suo letto, e iniziai a leggere… ”Caro Giulio…” Lei con un balzo me lo tolse di mano, e con sdegno aggiunse: – Come ti permetti!… queste sono cose private! – Beh, zia… anche quello che faccio la notte sono cose private!- trovai il coraggio di ribattere! – E’ solo una lettera.. – Si, ma una lettera per chi? Giulio non e’ lo zio! – Lo so, e’ che ci sono un po’ di problemi tra noi… per questo sono qui sola… – E immagino che Giulio sia il problema… – Si, ma nessuno lo sa… tranne noi diretti interessati, … intendo solo io e tuo zio… – E giulio… – io aggiunsi con cinismo… – Esatto, pero’ ora mi devi promettere che non dirai nulla ne a tua madre ne a tuo padre… promesso???… sarebbe una rovina per me! Improvvisamente la Zia Nora, cosi’ severa e inflessibile era diventata docile, gentile… .disponibile… ecco, questa e’ la carta che dovevo giocarmi! Dunque ci trovavamo in camera mia, lei in costume e abitino estivo sopra, e io in mutande… ma con un grosso asso nella manica da giocarmi, e un grosso cazzo nelle mutande che incominciava a pulsare… -Beh, zia… non so se e’ giusto tacere queste cose ai propri genitori… -Cosa intendi? -Che non so se riusciro’ a tacere una cosa simile… e’ piuttosto grave, non credi… poi mio padre è tuo fratello… insomma, bisogna trovare un modo… -Un ‘modo’ cosa sarebbe… – disse con fare stizzoso… – Non so Zia… se deve rimanere un segreto tra noi, anche io voglio che tu tenga un segreto per me… .che ne dici? – Non capisco Massimo, e sara’ meglio che ti togli dalla testa strane idee, perche’ io non sto scherzando! – Nemmeno io scherzo zia, e smetti di usare quel tono con me! – Ragazzino… ho 50 anni io, non ho voglia di discutere con uno che la notte ancora sporca il lenzuolo, chiaro! Il cazzo pulsava sempre di piu’… ormai ero in gioco, e dovevo arrivare fino alla fine… – Proprio di questo volevo parlarti… sai… mi piacerebbe esaudire un mio sogno… in cambio del silenzio su Giulio… Mia Zia era allibita, e per un attimo non rispose… poi disse: – Sentiamo quale sarebbe questo sogno… – Beh, vorrei che tu mi … (non riuscivo a dirlo)… mi… (e intanto abbassai lo sguardo verso il mio cazzo che pulsava nelle mutande)… mi aiutassi con lui… – … ‘aiutassi con lui’… ma cosa dici!cosa ti viene in testa!maiale!… io ti rivelo un mio problema e tu mi chiedi di ‘aiutarti con lui’… !!! – Scusa zia, ma questo e’ quello che ho sempre desiderato da te… almeno fatti vedere nuda … questo puoi farlo? – Sei un bastardo pervertito… sono tua zia, ho 30 anni piu di te!ti rendi conto? E la cosa eccitante pero’ e’ che nel dire queste parole incomincio’ ad abbassare una spallina del vestito… intendo, non dovetti insistere poi tanto… si lamentava della mia richiesta, ma al contempo aveva gia iniziato a spogliarsi! Abbasso anche l’altra spallina… e poi disse: – Solo un attimo, ti mostro il mio seno e poi la facciamo finita, ok? Abbasso’ il vestito e le sue tettone esplosero fuori… immense… bellissime, … insieme erano stupende, a mezzo metro da me… non ci potevo credere, 2 tette col segno dell’abbronzatura… un po’ cadenti, con l’aureola in bella vista… larghissima… ma questo era il loro bello… non potei resistere e allungai una mano verso il capezzolo… – Cosa fai! Ho detto solo un attimo!..e tiro’ su il vestito… la mia mano rimase delusa e mi venne naturale spostarla verso il cazzo che stava spuntando fuori dalle mutande… – Ma cosa fai , dico io!… ti vorresti toccare qui davanti a me! – Zia, ora non posso fermarmi… scusa ma cerca di capire… sei bellissima… lasciami guardare ancora un po’… ti rpego… – Massimo, ma sei impazzito, sei fuori di testa! E intanto abbassava ancora le spalline!… una sola richiesta e le abbassava ancora!!!… a questo punto dovevo toccarle!..allungai la mano con decisione, e riuscii ad afferrare un capezzolo… – Spero che ti piaccia, perche’ a me no… mi stai facendo fare cose che non vorrei! Queste parole mi entrarono nella testa un microsecondo… il tempo di eliminarle, ormai dovevo toccarla… palparla… inizia aprendo la mano intorno alla tetta, cercando di prenderla tutta in mano… enorme e soda, bellissima… Lei rimaneva immobile, non partecipava… continuava a dire cose tipo… : – ma cosa credi di fare!… basta ora, fermati… non sei ancora soddisfatto! Io la toccavo con una sola mano e con l’altra incominciai a menarmi l’uccello… lei mi vide e disse, con rabbia: – No, questo no!..non puoi farlo con me davanti!!! – Zia, smetti per favore… ormai sono qui… e scusami, ma non posso fermarmi… Abbassai e lasciai cadere le mutande… ero difronte a lei… cazzo dritto, in mano… e lei rigida davanti a me,… che mi guardava e si lasciava toccare… sentivo che non avrei retto tanto… la sborra voleva uscire… passarono alcuni secondi di silenzio, e lei disse… : – Ok, tanto non ti fermerai fino a quando non vieni… dai qua, lascia fare a me… facciamo prima, ne sono convinta… Mi levo’ la mano dal cazzo, caldo… duro… e lo prese con la sua, rimanendo davanti a me, in piedi … col vestito calato alla vita, e i tettoni in bella vista… Incomincio’ a menarlo… stringendolo forte… con dei colpi che provocavano in me gemiti di goduria, misto dolore… – Sappi che quello che mi stai facendo fare e’ vergognoso, una vergogna!… lo faccio solo perche’ sono in una situazione incredibile, bastardo! – Sihhhhh… ahhh, zia… mi fai venire… siiii… – Smettila di mugugnare e vieni! Intanto a due mani le strigevo le tette di fronte a me… sempre piu’ forte!..la tiravo verso di me ma lei resisteva… volevo chinarmi a leccargliele ma lei avrebbe lasciato il cazzo, cosi’ continuai a stringerle… mentre lei continuava ad andare su e giu, su e giu… .su e giu… dicendo in continuazione che era vergognoso, vergognoso!!!… ma non smetteva, anzi lo stringeva, sempre piu’ forte… .sempre piu’ forte… ancora alcuni colpi… -dai ziaaaaaa… .dai… vengo nooo… dai zia… ahhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!… .- ed esplosi in una schizzata incredibile… le venni nella mano e col primo getto la colpii proprio sul vestito… cazzo, un esplosione di piacere incredibile… una sega come mai prima! Mentre venivo pero’ lei guardava… non smise un attimo di dire che si vergognava per quello che stava facendo, ma guardava… avida guardava il mio cazzo, lo teneva stretto, e anche subito dopo la schizzata non smise… continuo’ piu’ lentamente, con mano esperta… .troia!ti vergogni, ma mi tocchi il cazzo… senza un coltello alla gola! – Guarda cosa hai fatto!mi hai sporcata! – Scusa zia… ma grazie, e’ stato bellissimo… Mi lascio’ il cazzo ormai moscio, e ritrasse la sua mano completamenta sporca del mio sperma… si tiro’ su il vestito, e mi guardo’ dicendomi: – Ora? Sei contento?… piccolo bastardo! – Non fare cosi, zia… e’ stato piu’ forte di me… e poi, dai … se lo hai fatto… – Se l’ho fatto… cosa?… se l’ho fatto e’ solo per il segreto che tu non devi dire, e che erroneamente ti ho svelato! Questo mi fece incazzare! – Senti zia, se ti faceva cosi’ schifo potevi mollarmi il cazzo quando era duro e non l’hai fatto… quindi ora basta dire che e’ una vergogna!… e’ stato bello e basta!… e la prossima volta voglio di piu’… capito! – Di piu’?… non ti e’ bastato?… ti sei sviluppato bene, lo ammetto… e una donna e sempre una donna… ma non lo avrei fatto senza il ricatto morale… capito… ! La situazione era ridicola ed eccitante insieme: io col cazzo ormai ancora a mezz’asta e lei sporca della mia sborra… a discutere del perche’… -Vedi zia… piu’ stiamo qua e piu’ il mio coso non ne vuole sapere di tacere su Giulio, … e la sega che mi hai appena fatto!chissa’ cosa direbbe mio padre di questo!!! La presi e le abbassai il vestito, riscoprii ancora i suoi enormi seni, e incominciai a toccarli… il cazzo era di nuovo duro..e lei incominciava a dare i primi segni di cedimento… -Smettila ora… – mi disse tenendo senza richieste il mio cazzo stretto tra le mani!-ora basta… staro’ qui 15 giorni… e avrai tempo di ricattarmi, brutto porco! Mi spinse indietro e scappo in bagno a lavarsi la mano. La lasciai andare… sicuro che questo sarebbe stato solo l’inizio di una vacanza da sballo… senza dimenticare che anche mia madre andava punita per le sue allusione alle mie seghe… chissa’ cosa avrebbe detto sapendo di quello che era appena successo???… e chissa’ quali altre cose avrei fatto fare alla zia Nora… altre cose molto piu’ vergognose… ..ormai mi sentivo in grado di fare qualsiasi cosa ma questo sara’ nei prox racconti…
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