Ciao a tutti da Chiara, voglio raccontarvi una nuova storia.Lo scorso inverno io e il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere fuori, un grigio week-end di febbraio. Siamo andati in agenzia per cercare qualcosa di carino, e la ragazza che lavorava li, ci ha proposto un fine settimana in un agriturismo fra l’Emilia e la Toscana, descrivendolo come un posto incantevole e molto romantico.Il sabato mattina quindi, mi sono preparata e verso le 10 Paolo il mio ragazzo mi è passata a prendere. In macchina eravamo già contenti di lasciare per qualche giorno la metropoli per tuffarci nella campagna con i suoi splendidi odori. Il primo problema fu però quello di trovare il nostro agriturismo, infatti abbandonata l’autostrada abbiamo cominciato un vero rally nelle campagne toscane. La ragazza dell’agenzia ci aveva però fornito un biglietto con delle indicazioni, ma erano molto sommarie, e solo verso le quattro riuscimmo ad arrivare a destinazione.Era la tipica costruzione di campagna, molto bella, tutta in pietra grigia e ad un solo piano, circondato da tantissimo verde e con le città a tanti chilometri di distanza.Prendiamo i nostri bagagli ed entriamo. Ad attenderci troviamo una donna con l’abbigliamento tipico contadino, un vestito largo e lungo e i capelli coperti da un foulard. La casa è molto bella, ci siamo trovati direttamente in una grande sala con al centro un grande camino e dei tavoli imbanditi. La signora ci accoglie con molta familiarità, ci chiede del viaggio e chiama il marito per farci aiutare con i pochi bagagli che avevamo. Il marito era un tipo più rude ma attraente, sui 50 anni capelli brizzolati, e una camicia a maniche corte nonostante la rigida temperatura esterna.Con molta gentilezza ci dicono la caratteristica dell’agriturismo, ovvero, che è tutto di loro produzione, che le camere sono solo 5 e che manca l’energia elettrica…Questa notizia non ci rese molto contenti, ma i padroni di casa ci dissero che le candele e il camino sopperivano alla grande, anzi che al ritorno a casa le avremmo rimpiante.A quel punto andiamo in camera, non prima però che ci dicono che la cena verrà servita alle 18. Orario per noi molto insolito poiché normalmente finisco di lavorare alle 20.00e mangio non prima delle 21/22.Entriamo in camera ed essendo ormai sera, veniamo avvolti dal calore delle candele che illuminavano la nostra stanza, in maniera molto romantica. Le stanze erano molto grandi tutte di pietra, divise in 2 parti una con il letto e l’altra con un divanetto e delle poltroncine.Essendo stanchi del viaggio ci buttiamo immediatamente sotto la doccia, che ovviamente era ghiacciata, allora insieme a Paolo ci abbracciamo e insieme sfidiamo la gelida acqua. La situazione incominciava a piacerci, ma incominciamo a vestirci per non fare tardi alla cena. In questa atmosfera cosi romantica, il mio ragazzo mi aiuta a vestire, e sceglie un look insolito per me ovvero una gonna lunga e un maglione a collo alto, diceva che era l’abbigliamento giusto per una giornata in agriturismo. Ma come elemento eccitante non volle che mettessi le mutandine, così avrebbe mangiato pensando a cosa ci aspettava nel dopo cena.Fattesi le 18 usciamo dalla stanza e alla fine di un piccolo corridoio c’era la grande sala, quella dove avevamo incontrato i padroni di casa.Appena arrivati ci invitano a bere un aperitivo vicino al fuoco,e poi ci conducono al tavolo, in quel momento dalla stanza di fronte alla nostra, esce un’altra coppietta più giovane di noi. Avevano sui 25 anni.Lapo questo era il nome dell’albergatore ci fece subito accomodare allo stesso tavolo, invitandoci a metterci comodi perché la cena sarebbe stata lunga.Facciamo quindi conoscenza con questa coppia, lei si chiamava Lisa, lui Antonio erano di Bologna, ed era anche per loro la prima volta in quel posto. Lisa non aveva molto gradito la mancanza dell’energia elettrica ed era molto preoccupata per la notte.Lapo cominciò a portare le pietanze a tavola, mentre la moglie provvedeva a cucinare. Tantissimi antipasti e tanti prodotti tipici della zona, dalla pasta fino alla famosa bistecca, ma soprattutto tantissimo vino che tutti e quattro gradimmo molto. La cena fu lunghissima e parlammo del più e del meno con questa coppia che si occupava di creazione di interni ed erano quindi interessati ai mobili antichi che erano presenti nella sala.Al termine del pranzo eravamo a pezzi, mangiato e bevuto in maniera incredibile, anche Lisa che all’apparenza era abbastanza esile anche se con delle forme evidenti, gradì tutto e specialmente il vino. Ci alzammo da tavola e mentre i ragazzi fumavano una sigaretta davanti al fuoco, io e Lisa parlavamo della nostra vita e delle nostre preferenze.Erano le 21, ma sembrava ormai notte fonda le candele cominciavano a consumarsi,e Lapo e la moglie avevano immediatamente sparecchiato la tavola e salutato per rivederci all’indomani per la colazione e il giro della fattoria.Lasciamo la stanza e ci avviciniamo alle nostre camere, ma essendo abbastanza presto invitammo Lisa Antonio a fare l’ultimo brindisi in camera nostra con i cantuccini e il vin santo. La serata procedeva tranquillamente parlando di tutto, quando dalla sala sentimmo dei rumori. Complice il buio, la paura ci avvolse e allora aprimmo la porta e mano nella mano tutti e quattro, andammo verso la sala. Qui vedemmo una scena inaspettata. Lapo steso avanti al fuoco e la moglie nuda che lo cavalcava. Giovanna, questo il nome della proprietaria, doveva essere molto più giovane di quanto la faccia dimostrava, e aveva un fisico scultoreo, 2 tette che ballavano al ritmo della scopata, illuminate dal fuoco e da qualche candela ancora accesa. Subito ci notarono, e Lapo con calma disse di avvicinarci e di accomodarci sui divani vicino al fuoco e che avremmo aspettato l’alba. Parlava mentre la moglie continuava a fotterlo aumentando l’intensità.Rimanemmo fermi ma forse il vino, forse l’eccitazione, scoppiammo in una risata collettiva e ci accomodammo, ognuno vicino al suo partner.La coppietta era un po’ titubante, mentre Paolo eccitato da Giovanna nuda cominciò ad accarezzarmi.Giovanna intanto cambiò posizione e sempre davanti al fuoco si mise a pecora e il marito da dietro la scopava. Lapo aveva un cazzo non indifferente, e si muoveva velocemente nella figa di Giovanna.Paolo allora mi fa alzare e complice il vino, mi sgancia la lunga gonna, dicendo agli altri di guardare le mie mutandine. Ma appena la gonna cadde ai miei piedi mi ritrovai nuda, in quanto Paolo non mi aveva fatto indossare nulla sotto la gonna.Cominciammo a baciarci e presa dall’eccitazione mi spogliai del tutto, mi tolsi il maglioncino, e rimasi solo con il reggiseno nero che Paolo si affrettò a sganciare. Ero li tutta nuda dinanzi al camino accesso e con la coppia di proprietari che continuava a scopare come se fossero soli. Lei ansimava e chiedeva al suo lui di continuare a scoparla e di farla venire.A quel punto mi inginocchiai e aperta la cerniera di Paolo cacciai fuori il suo cazzo ormai durissimo. Guardava Lapo e Giovanna, e io cominciai un grandioso pompino. Dietro di me sentivo il rumore del sesso dei padroni di casa allora tolsi il cazzo di bocca e cominciai a spogliare Paolo. Gli tolsi il pantalone e la maglia, eravamo entrambi nudi.Lui rimase seduto e cominciò a leccarmi la figa, appena fui completamente bagnata mi sedetti su di lui, mi feci penetrare appoggiata di schiena a lui in modo da poter vedere bene Lapo che scopava con la moglie. Questa ormai stava per venire si tolse il cazzo dalla figa, e rimanendo in ginocchio si girò verso l’arnese del marito e cominciò un profondo pompino mentre con la mano si masturbava, facendo entrare un dito alla volta, quasi tutta la mano nella figa. Ormai i gemiti divennero urla e Lapo si liberò di tutto lo sperma nella bocca di Giovanna che gradì e un attimo dopo con un urlo liberatorio arrivò anche lei. Noi continuavamo a scopare guardandoli, Giovanna allora ripulì con la bocca tutto la sborra caduta, e poi si distesero teneramente l’uno accanto all’altro.Io intanto accellerai l’intensità del sali e scendi dal cazzo di Paolo, dietro di me lo sentivo che stava per venire, e come Giovanna cominciai a urlare per il piacere mentre dentro di me sentivo l’esplosione del cazzo del mio moroso. Mi alzai mentre la sborra mi scendeva dalle gambe mi ripulì con il reggiseno che mi ero tolto da poco e mi sedetti accanto a Lapo e Giovanna.Lo sguardo di tutti cadde allora verso Lisa e Antonio, che erano rimasti sul divanetto nell’angolo timidi e timorosi.Lapo allora li invitò a sciogliersi e a fare conto che erano soli, e di comportarsi come avevamo fatto noi.Antonio voleva anche farlo ma Lisa lo fermò immediatamente.Fu Giovanna allora che si avvicino alla giovane e la tranquillizzò, dicendogli che il fine settimana durava poco e che dal lunedì tutto questo era finito e dimenticato.Chiesi a Lisa di togliersi almeno qualcosa poiché vicino al camino era molto caldo ed era ormai rossissima.Antonio l’aiutò, le tolse il maglione e rimase con un reggiseno bianco che nascondeva due tette bellissime, sia Lapo che Paolo rimasero esterrefatti.Antonio gli abbassò anche la gonna che indossava, e rimase con delle calze autoreggenti e un perizoma bianco piccolissimo.La ragazza che sembrava così innocente si era mostrata in maniera del tutto diversa, e per l’eccitazione cominciò a strofinarsi col culo al cazzo del suo ragazzo. Questi immediatamente si spogliò e mise fuori il suo pene, a dire il vero non troppo grande. Lisa si girò e cominciò una sega che la sciolse completamente. Si inginocchiò e cominciò a pompare Antonio. Questi subito venne sporcando tutta la faccia di Lisa e lasciandola del tutto insoddisfatta.Lisa venne allora vicino a noi, si stese ma presa dall’eccitazione e dai nostri corpi nudi, voleva fare l’amore, chiamò il ragazzo ma non era ancora pronto per ricominciare, e a fianco a lei vide il cazzo di Lapo dritto. Fu Giovanna ad invogliarla e Lisa non se lo fece dire due volte. “ Non ho mai preso un cazzo cosi grande” esclamò, mentre il ragazzo mortificato non sapeva che fare.Lisa cominciò a spompinare Lapo, ma essendo già bagnatissima volle scopare, e messasi in ginocchio gli chiese di venirle da dietro. Il padrone di casa subito l’accontentò e cominciò a penetrarla lentamente. Lisa ormai aveva perso qualunque ritegno e chiese di accelerare e con la mano cominciò a carezzare anche il cazzo di Paolo.Giovanna intanto si era alzata e cercava di rincuorare Antonio, e per farlo “riprendere” cominciò a leccarlo.Lisa chiamo a se Paolo e cominciò a spompinarlo, urlando di piacere. Sembrava una ragazza semplice acqua e sapone, ma stava adesso scopando in ginocchio con un cinquantenne, e contemporaneamente aveva in bocca il cazzo del mio ragazzo.E pensare che ci eravamo appena conosciuti….Intanto solo io ero inattiva e allora mi avvicinai a Giovanna, che era riuscita nell’impresa di far diventare duro il cazzo di Antonio, mi sedetti li vicino e cominciai a leccarlo. Antonio era in piedi, Giovanna lo spompinava in ginocchio davanti a se ed io lo leccavo da dietro.Con la lingua gli toccai il suo buco, immediatamente ebbe una reazione e spingeva il suo sedere verso di me.Avevo capito che gli piaceva, allora iniziai a leccare tutto il suo culo soffermandomi sul buchetto, poi inserì un dito dentro, era eccitatissimo e anche Giovanna se ne accorse, il cazzo di Antonio era diventano molto grande.Con la coda dell’occhio vedevo che Lisa continuava a scopare e a ringraziare Lapo : “era un anno che non scopavo cosi, dai continuaaaa” poche frasi per non lasciare solo il cazzo di Paolo.Antonio sentitosi il cazzo durissimo, si avvicinò alla fidanzata per farglielo vedere e sostituì Lapo.Stese Lisa sul divanetto e cominciò a penetrarla, aveva le sue gambe in mano e la scopava stando in piedi.A quel punto fui io ad essere rimasta sola, e Lapo mi appoggiò il suo membro vicino al mio culetto, mi piegai per farlo entrare , ma Paolo lo fermò, il culo era solo per lui.Lapo allora abbassò il cazzo alla mia figa e spingeva. Io ero in piedi con le mani alzate appoggiate al muro, Lapo aveva davvero un cazzo enorme, sentivo la mia farfallina esplodere ad ogni suo colpo, chissà in culo se ci sarebbe entrato.Lapo martellava, mentre Antonio e la fidanzata continuavano a scopare, e mentre Giovanna spominava Paolo.Sentimmo Lisa che stava per venire, e sia Lapo che Paolo si avvicinarono a loro, Lisa presa dalla voglia incontrollata, e contenta che il ragazzo stava scopando da vero uomo, prese con una mano il cazzo del mio ragazzo e con l’altra quello del padrone di casa.La troietta era impegnata con 3 cazzi , e mugolava copiosamente. Quando Antonio non ce la fece più tolse il cazzo dalla figa di Lisa e le sborrò sulla pancia , in quel momento anche gli altri due stalloni stavano venendo, Lisa se ne accorse li avvicinò al suo volto e continuo la doppia sega fin quando non le inondarono il volto e il corpo di sperma, Lisa leccava tutto, mentre le tre sborre si univano sulla pancia di lei.Lisa distrutta si gettò ai piedi del camino insieme ai suoi tre amanti.Era rimasta con le sue autoreggenti e con la sborra ovunque, ma per la prima volta si sentì veramente donna, diede un bacio ad Antonio per ringraziarlo, e ringraziò anche gli altri due, ma da vera porcella, il bacio di ringraziamento lo diede ai due cazzi ormai mosci. Avvicinatasi all’orecchio di Lapo aggiunse “un cazzo così non posso perderlo, questi week-end dovranno aumentare”.Io e Giovanna invece eravamo le meno appagate, ma i tre ci garantirono che prima che facesse giorno ce ne sarebbe stato pure per noi. Allora ci abbandonammo vicino agli altri e tutti e sei nudi ci addormentammo.
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