Mi chiamo Vincenzo, ho 25 anni e da alcuni anni lavoro in uno dei più rinomati Hoteldi Roma come addetto al servizio in camera. Considerata la mia giovane età mi toccaspesso prestare servizio la notte. In altri Hotel sarebbe un lavoro noioso ma il nostro è un’Hotel particolare e la nostraclientela di ricchi uomini d’affari, manager internazionali vive una vita tuttaparticolare in cui l’orologio è fondamentale, ma solo per dettare urgenze improrogabili enon per scandire i normali ritmi di vita in cui la notte è fatta per riposare.La notte l’Hotel vive una vita poco diversa da quella del giorno ed il lavoro ètutt’altro che riposante. A volte però capita qualche cosa che rompe l’ordinario e aiutaad alleviare i disagi del lavoro, come è accaduto poche settimane fa con l’arrivo dellasignora Freeman.Il suo arrivo fu abbastanza traumatico, dal momento che neanche un’ora dopo che l’avevoaccompagnata nel suo appartamento, venivo convocato dal direttore. La signora si eralamentata per l’inefficienza di alcuni servizi di camera, ma soprattutto aveva chiesto cheil giorno successivo venissero effettuate notevoli modifiche all’arredamento. Il direttore mi spiegò che la signora era un importante dirigente di una multinazionale eche doveva essere assolutamente accontentata. Mi chiese di andare personalmente a farmispiegare i lavori e di trattenermi l’indomani mattina per seguir personalmente i lavori.Maledicendo la signora Freeman andai da lei e sfoggiai il più affabile dei sorrisi dicircostanza mentre bussavo alla sua porta.La mia irritazione verso di lei iniziò subito a scemare, quando lei mi aprì, si eracambiata ed indossava una lunga vestaglia di seta color rosa pastello, ma la tenevaslacciata e sotto indossava solo un paio di mutandine larghe a pantaloncino ed una leggeraed ampia canottiera di seta. Bionda alta aveva un fisico perfetto malgrado i quarant’anniormai compiuti.Senza darsi la pena di coprirsi, mi condusse in giro per l’appartamento mostrandomi gliinconvenienti rilevati e le modifiche richieste, io prendevo appunti, ma malgrado misforzassi di essere professionale, non potevo trattenermi dal lanciare lunghe occhiatealle sue lunghe gambe, la cui forma perfetta era esaltata dai tacchi alti delle vezzoseciabattine che portava, o perdermi nell’ammirazione del leggero ed elastico ondeggiare deiseni pieni e maturi lasciati libere sotto la maglietta.Alla fine lascia l’appartamento abbastanza turbato e con tutti i segni di un’imminenteerezione, mi ci volle molto prima di tornare alla calma e riprendere il mio normale lavoroincominciando a preparare tutto per la mattina seguente.La signora Freeman dormiva pochissimo e la mattina successiva, riuscii ad iniziare ilavori molto presto e terminare prima di mezzogiorno, in modo da avere qualche ora perriposare prima di riprendere servizio la sera stessa.Appena ripreso servizio, fui subito convocato nuovamente dal direttore, e vi andai con unacerta apprensione, ma con mio grande sollievo lui mi fece solo le congratulazioni, lasignora era soddisfatta. Tornai al mio lavoro felice e quando ricevetti le sue ordinazioniper uno spuntino in camera, preparai tutto e glielo portai.Quando bussai lei rispose di entrare pure, ed io aprii la porta e spinsi il carrellonell’appartamento, lei era sul letto al telefono e parlava al cellulare, mi fece cenno dipreparare tutto ed io incominciai il mio lavoro mentre lei continuava a parlare.Avevo pensato si trattasse di una conversazione d’affari, ma il tono di voce e le paroleche usava, mi fecero ricredere, ho frequentato parecchi corsi d’inglese da quando lavoroall’Hotel e posso dire di cavarmela abbastanza con questa lingua, ero quindi perfettamentein grado di capire quello che diceva anche perché lei non faceva nulla per abbassare iltono di voce.Ero incredulo, ma la signora Freeman stava letteralmente facendo all’amore al telefono edusava anche un linguaggio decisamente osceno. Quando buttai un occhio verso di lei la vidisul letto indossava solo un’accappatoio, la sua lunga e vellutata gamba era completamenteesposta, sino quasi al pube, la sua mano scorreva delicata sulla morbida pelle. Dallascollatura si intravvedeva chiaramente la perfetta forma del seno. Terminato il miolavoro, la lasciai, ancora una volta decisamente turbato ed eccitato.Circa un’ora dopo, mi richiamò per ripulire l’appartamento dopo lo spuntino, entrainell’appartamento ed incomincia a riordinare "Non ti ho ancora ringraziato, hai fattoun’ottimo lavoro nel sistemare l’appartamento" mi disse in un’italiano moltocorretto, la ringraziai continuando a fare il mio lavoro e lei andò a prendere ilportafogli per darmi una mancia. Io avevo terminato e spinsi il carrello verso la portasenza trascurare ovviamente di passarle vicino per poter ricevere la mancia. Giuntole vicino, mi arrestai mentre lei teneva tra le dita un grosso pezzo da 50 dollari,mi guardò fisso per qualche istante senza decidersi a porgermi la banconota "Nonsaprei, adesso che ci penso, forse questa mancia non è la migliore cosa perringraziarti" disse in tono ambiguo "Forse un bel ragazzo come te, giovane eforte, preferirebbe una ricompensa diversa, magari in natura ?" continuò in formainterrogativa, e con un gesto naturale fece aprire l’accappatoio mostrandosi nuda davantia me.Aveva seni grandi e pieni, dai grossi capezzoli rosei, il vello pubico biondo rado eperfettamente curato, lasciava intravvedere nitidamente le grandi labbra ed ilrigonfiamento di un clitoride molto accentuato. Dopo lunghi secondi passati in silenzio adammirarla, mi riscossi e balbettai "Signora, ma io sono in servizio" lei sorrise"Non ti preoccupare di questo, nel caso basterà che tu dica al direttore che ti hotrattenuto io" disse, poi fece un passo avanti e si accostò a me, la sua manodelicata dalle lunghe ed agili dita perfettamente curate, si posò sul rigonfiamento deimiei pantaloni, mentre lei mi porgeva le labbra profumate e leggermente dischiuse.Malgrado le mie buone intenzioni, non fui in grado di resistere e la bacia, dapprimatimidamente, poi passione crescente con il ritmo e la decisione delle sue carezze. Sistaccò da me con una risatina eccitata, mi prese per mano e mi condusse in camera daletto, si tolse l’accappatoio e stupendamente nuda salì sul letto e s’inginocchiò."Slacciati i pantaloni e tiralo fuori" mi disse decisa leccandosi le labbra, ionon mi feci pregare e abbassai la lampo, ed estrassi il cazzo eccitato facendolo ballaredavanti ai suoi occhi "Avvicinati" mi disse ed io feci un passo in avanti lacappella fremente a pochi millimetri dalle sue labbra.Sentivo il suo respiro eccitato e caldo , vidi la tumida lingua uscire dalle labbramorbide e lambire la morbida pelle del glande , scorrere lungo l’asta, scendere sino aicoglioni. Prese a baciarmeli golosamente mentre l’asta le premeva sul volto e sui capelli.D’improvviso risalì e si affondò il cazzo in gola, profondamente, sempre piùprofondamente mugolando eccitata.Mi chinai e le mie mani si posarono sulle chiappe piene e pastose palpandole, mi rialzai epresi a spogliarmi senza che lei smettesse di spompinarmi.Quando fui completamente nudo, lei si stese sul letto e scosciatasi oscenamente, prese adaccarezzarsi voluttuosamente i seni ed il pube. La raggiunsi e mi chinai a baciarla tra lecosce, la trovai eccitatissima e bagnata, con le labbra gonfie di piacere ed il clitoridealtrettanto eccitato, non mi ci volle molto prima di sentirla godere sotto i miei abilicolpi di lingua. La sua mano, che mi accarezzava il cazzo prese a masturbarmifreneticamente mentre lei gemeva e si contorceva sotto le travolgenti ondate dell’orgasmo.Mi girai e affondai in lei, scivolando nel caldo canale vaginale sino a scomparirecompletamente in lei, i miei colpi decisi e profondi la facevano gemere e facevanosobbalzare i suoi seni perfetti, mi abbassai a succhiarne avidamente i capezzoli erettiper l’eccitazione. Continuai sforzandomi di controllarmi e ben presto le ebbe un secondoorgasmo ed i suoi umori copiosissimi fecero si che il mio cazzo scivolando in leiprovocasse un’ osceno sciacquio.Lei mi baciò appassionatamente poi mi sussurrò "Vuoi venirmi dentro o inbocca" ed io emisi un gemito eccitato e mi sfilai da lei stendendomi sul letto. Leiallungò la mano e prese a masturbarmi con decisione , poi si chinò e la vidi frullarefreneticamente la mobile lingua sul glande, solleticando i punti più sensibili.Poco prima di esplodere sentii le morbide labbra avvolgere la cappella, poi l’orgasmo miesplose nel cervello e nei fianchi e lo sperma iniziò a sgorgare copioso scaricandosinella sua calda bocca per essere immediatamente e voracemente ingoiato. Non si staccò dame sino a quando il mio cazzo non si ammosciò lentamente tra le sue labbra.Si stese al mio fianco "Domani mattina debbo alzarmi presto, sarà meglio che tuvada" mi disse ed io mi rialzai e mi rivestii lasciandola sola.Il resto del soggiorno della signora Freeman fu per me un tormento dal momento che leiritornò al suo atteggiamento distaccato e dopo quella meravigliosa notte nulla piùaccadde tra di noi.
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