Finalmente è venerdì.Questa sera esco con Filippo, un mio collega di lavoro. Siamo nello stesso ufficio tutto il giorno ma ogni tanto usciamo anche la sera insieme. Mi trovo abbastanza bene con lui: è un po’ timido, non parla tantissimo, ma questo va bene con me che invece sono generalmente più socievole e facile alla chiacchera. In ufficio, per il nostro atteggiamento, sembriamo io il capo e lui il segretario, ma in effetti abbiamo lo stesso grado di responsabilità. Come dicevo, questa sera io e Filippo andremo a cena insieme al solito ristorante, giusto per iniziare la serata, poi si vedrà come butta: forse andremo in un nuovo locale appena aperto, a vedere quanta bella passera gira.Sonia, mia moglie questa sera mi aspetta a casa, mio figlio ha solo tre anni e oggi tocca a lei passare il venerdì sera a casa con lui. Filippo mi passa a prendere alle 9,30 per andare al ristorante, salutino alla moglie ovviamente contrariata perché se ne deve stare a casa, e poi corsa al tavolo prenotato per le 10.La cena è veramente ok, d’altra parte siamo clienti abituali proprio perché si mangia sempre molto bene, anche se questa sera i tempi di attesa sono veramente esagerati, il padrone del ristorante si scusa con noi, ma la gente è veramente tanta.Ci rassegniamo alla lunga attesa e intanto continuiamo a bere del buon vino.Alla fine della cena ci rendiamo conto di essere ubriachi, abbiamo bevuto più di due bottiglie a testa di vino. Ovviamente i discorsi che abbiamo fatto sono tutti legati al sesso, a quanto mi piace toccare due belle tettone, a quanto piace a Filippo farsi fare pompini, e così via.Usciamo dal ristorante continuando a parlare di sesso in modo piuttosto volgare e ad alta voce, facendo commenti su alcune ragazze che passavano vicino a noi. Saliamo sulla macchina di Filippo pronti per la scorribanda notturna, ma, sarà stata l’ora tarda e soprattutto il vino, Filippo si gira verso di me, mi fissa negli occhi senza dirmi niente e senza lasciarmi il tempo di reagire mi prende la mano e se la posa sul suo pacco. La sorpresa è tale che rimango impietrito dalla situazione.A quel punto lui mi dice: “Sarebbe il momento che tu mi facessi una bella pompa!”. Non credo alle mie orecchie! Non sono mai stato con un uomo e neanche ho mai pensato a questa eventualità, sono stato colto di sprovvista, non so cosa rispondere, e questo per Filippo è il segnale che può procedere con il suo gioco. Non capisco subito cosa stia facendo, ma mi ritrovo in pochi secondi col suo uccello in mano, e lui che mi urla “Dai frocetto succhiamelo!”Non so come mai ma quella frase, detta in modo così rude proprio dal timido Filippo, fa diventare il mio uccello di sasso dentro i boxer, e basta che Filippo spinga un po’ la mia testa verso il suo basso ventre che cedo immediatamente e mi trovo il suo uccello davanti ai miei occhi e fra le mie mani.Non capisco più niente, non mi è mai capitata una cosa del genere, ma quella vista mi eccita al punto che non resisto più e glielo prendo in bocca come una troia navigata, e incomincio a pompare e leccare come fosse il più buon gelato che mai abbia mangiato.Mentre sono incastrato con la testa tra le gambe di Filippo e il volante, e le ginocchia a mo’ di cagnolino sul sedile, sento che lui armeggia dietro di me, infila la sua mano nei miei pantaloni, e piano piano sento un dito farsi strada fra le mie natiche, non faccio in tempo a godere di questo contatto che mi infila violentemente il dito nel buco del mio culo. Non ho mai ricevuto nulla nel mio culo, è la prima volta che qualcuno lo viola, non sapevo che potesse provocare un piacere così intenso. Tanto intenso che praticamente riempio immediatamente i boxer di sborra calda, mentre ho ancora il cazzo di Filippo tra le labbra.Quando si accorge che sono venuto così presto s’incazza come una iena, e non mi dà il tempo di spiegare, tanto che incomincia a scoparmi in bocca con violenza, infilandomi con violenti colpi, tutto l’uccello in bocca, e spaccandomi letteralmente il culo, infilandoci prima due poi tre e infine quattro dita contemporaneamente dentro. Non riesco nemmeno a urlare dal dolore per quanto ho la bocca piena. Mi sento una vacca, ma sono eccitato come non lo sono mai stato, e quando finalmente sento i primi getti di sborra calda sul mio palato, vengo un’altra volta inondando nuovamente i miei boxer.Restiamo fermi per qualche minuto. Sono veramente incredulo. Non può essere realmente successo!Basta poco per capire che invece è tutto vero; tutta la sborra che avevo sparato nei miei boxer incomincia ad uscire dai pantaloni sporcando il sedile della macchina di Filippo. Appena mi muovo, lui se ne accorge. Ci mancava solo questa. S’infuria come non lo avevo mai visto, questa sera mi sembra davvero un’altra persona!“Lurida troia, oltre che frocio sei pure indecente e schifoso, mi stai sporcando la macchina” e detto questo, mi prende per i capelli tirandomeli forte e mi obbliga a pulire tutta la sborra con la lingua, fino a berla tutta. Mi fa schifo, ma non riesco più a dire di no a Filippo, potrebbe ordinarmi qualunque cosa e non saprei resistergli.Finito di pulire, mi spinge fuori dalla macchina a calci, ridendo e chiamandomi frocetto. Cado per terra sull’asfalto e lui parte con la sua macchina lasciandomi come una vera troia, per terra, sporca e senza un mezzo di trasporto.Per fortuna è una strada fuori mano, e nessuno mi vede. Mi rialzo, mi sistemo un po’.Il culo mi fa un gran male, e anche la bocca non è da meno. Incomincio la strada del rientro a piedi, non ho soldi, sono rimasti sulla macchina di Filippo, quindi non posso prendere nemmeno l’autobus.Mentre cammino, penso a come giustificarmi per il mio stato, con Sonia.
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