Dopo circa un quarto d’ora che ci trovavamo tutti e tre distesi per terra, sento che qualcuno si muove, poi si alza: è Filippo che in silenzio si ritira in bagno, forse per pulirsi un po’.Mi trovo finalmente solo, a tu per tu con mia moglie. Le chiedo spiegazioni per quel suo comportamento, anche se ormai non posso certo rimproverarla, anzi, forse è lei che ne ha il diritto.Mi spiega che quella sera, poco dopo che me ne ero andato, sua madre le telefonò per offrirsi come babysitter per nostro figlio: se fosse stata d’accordo, lo sarebbe andato e prendere verso le dieci per portarlo a casa sua per tutta la notte. Ovviamente Sonia accettò subito preparando mio figlio. Lo passò a prendere sua madre come d’accordo e lei si mise alla ricerca di qualche amica per passare la serata. Era ormai piuttosto tardi e dopo circa un’ora di telefonate non aveva ancora trovato nessuna che fosse libera. Decise di uscire ugualmente per andare in uno dei soliti locali che frequenta. Si preparò facendo una bella doccia ma mentre si vestì, era ormai mezzanotte passata, suonò il campanello.Sorpresa per l’ora, chiedendosi chi poteva essere, ancora mezza nuda si infilò l’accappatoio e aprì la porta.Era Filippo.Un po’ sorpresa gli chiede dove fossi finito io. Lui incomincia a parlare facendo strane allusioni che all’inizio Sonia non capiva, finché Filippo non si decise e incominciò farle delle avances. Allungò le mani, cercò di aprirle l’accappatoio, e quando Sonia tentò di fermarlo con molto garbo, lui le disse: “Senti carina, tuo marito è un povero frocetto, tu hai voglia di un gran cazzo ed io sono qui a tua disposizione. Se non ci stai guarda cosa vedranno i suoi colleghi domani mattina nella bacheca in azienda”. E così dicendo estrae una decina di polaroid che mi ritraggono intento a spompinare un fantastico cazzo. Le foto, seppur in bianco e nero, sono sufficientemente nitide per individuare senza ombra di dubbio il mio viso, ma, ovviamente non si capisce di chi sia quell’enorme cazzo in primo piano.Quel porco schifoso aveva scattato le foto in macchina, ed io preso dalla situazione insolita, non mi ero accorto di nulla.Comunque a quel punto, Sonia, non sapeva più cosa dire e fare, e lui incominciò il gioco che poco prima aveva fatto con me.La obbligo a spogliarsi completamente, la fece inginocchiare e si fece leccare il cazzo e intanto diceva: “Siete proprio una coppia di leccatori spompinari, comunque tuo marito era meglio. Girati adesso che sentiamo come sta la tua figona pelosa”. Mia moglie non si depila quasi mai la figa, perché a me piace vedere un folto pelo.La distese sul divano e la scopo fino a farla venire due volte, poi fu lui a riempirla.Mentre non si era ancora calmata dopo la trombata infame, lui la prese, le fece leccare il cazzo di nuovo, pulendolo dagli umori della sua stessa figa, poi la mise a pecorina e la inculò. Fu quello il momento in cui arrivai io e vidi la scena dalla finestra. Adesso capisco il comportamento di mia moglie; quando mi ha visto ha voluto vendicarsi, ma comunque anche lei è sottomessa a lui come lo sono io.Ci accorgiamo di quanto sia pazzesca questa situazione. Pensiamo a come uscirne, come fare per riavere da Filippo quelle oscene foto che mi ritraggono a succhiar cazzi.Intanto che ragioniamo sul da farsi, Filippo non ha perso tempo, si ripresenta a noi, più in forma di prima, a cazzo già semi eretto pronto a ripartire con una sua nuova performance.Ci voltiamo verso di lui e dai suoi occhi esce un lampo di eccitazione.“Questa troia ti ha già detto come mai sono qui, vero?” Io a testa bassa non gli rispondo. “Voglio che mi rispondi quando ti faccio una domanda, chiaro?” Io continuo a non rispondere.“Siccome fai il furbo, adesso ci penso io a piegare la tua volontà, ciccione e frocio che non sei altro”.Detto questo ordina a Sonia di prendermi per i capelli e di portarmi in cucina. Ha già fatto un sopraluogo e sa che vicino al tavolo grande ne abbiamo uno più piccolo come appoggia vivande.Mi ci fa appoggiare con la pancia e obbliga Sonia a legarmi ad esso: le caviglie alle due gambe posteriori del tavolo e i polsi alle altre due gambe. Non posso muovermi. Il tavolo è piccolo ma sufficiente per bloccarmi. Ho il culo aperto in bella vista e la bocca a portata di mano, o meglio di uccello.Il cazzo mi penzola verso il basso.Penso di sapere cosa mi aspetta, ma mi sbaglio: è tutto molto peggio di come posso immaginare.Mentre sono in questa posizione oscena, sento suonare il campanello. Non capisco: saranno le cinque del mattino, chi può essere?Filippo e Sonia se ne vanno per qualche minuto, lasciandomi oscenamente slargato.Sento delle voci: molte di più delle due ormai famigliari. Insieme a Filippo e Sonia vedo altre gambe che si muovono intorno a me. Non riesco a vedere più delle gambe, la mia posizione a pancia in giù non me lo permette. La cosa che mi preoccupa e che sono tutte gambe maschili, tranne due, decisamente femminili, anche se un po’ grosse.Vedo che si tolgono i pantaloni; ci sono almeno altre tre persone altre a Sonia e Filippo. Sento che armeggiano vicino al mio culo, me lo bagnano con qualcosa di caldo che non so cosa sia, cerco di rilassarmi, ad un certo punto sento che mi toccano il buco, e violentemente mi penetrano. E’ un cazzo enorme, o così mi sembra. Urlo dal dolore e loro ridono: “urla frocione, che nessuno ti sente. Guarda tua moglie, gode a vederti impalato!” Mi giro verso destra e vedo mia moglie a sedere per terra che si sditalina davanti a tutti a gambe oscenamente aperte. Si avvicina a lei l’unica altra donna della comitiva, si spoglia, ha un fantastico paio di tette, le prende la testa se la porta fra le gambe; in quel momento si gira verso di me: non è una donna, ha un cazzo enorme tra le gambe. E’ un trans, anche ben dotato, e se lo fa succhiare da mia moglie, che sembra proprio entrata nella parte.Intanto un altro cazzo mi si para davanti agli occhi e sono obbligato a farlo sparire nella mia bocca. Sono eccitato anche io, mi piace essere violentato, il mio cazzo si indurisce, a quella vista gli uomini presenti ridono e parlano fra loro: “Filippo, hai trovato proprio un bel frocione, gli piace prenderlo nel culo e in bocca insieme! Vediamo se è capace di prenderne due alla volta in culo”.La cosa mi spaventa, ma allo stesso tempo mi eccita e senza che nessuno mi tocchi l’uccello vengo copiosamente sul pavimento. Scoppiano di nuovo le risate mentre Filippo sale in piedi sul tavolo e cerca di entrare come secondo cazzo nel mio culo ormai spannato. A fatica ci riesce, il mio culo è ormai rotto ma la libido mi sale alla testa e il cazzo mi ritorna duro. Il trans intanto, vista la mia super sborrata per terra, prende mia moglie tirandola per un capezzolo, e le fa leccare il pavimento fino a pulirlo completamente.Intanto i maschi che si stanno occupando dei miei buchi, pompano freneticamente dentro al culo e in bocca, in modo sincronizzato, mi sento un maiale allo spiedo, una vera troia trapanata ovunque.Ad un certo punto mi slegano, io non ho più bisogno di essere obbligato a fare qualcosa, i miei sensi sono completamente partiti. Vedo cazzi ovunque: uno disteso per terra mi attira a se e io mi ci impalo con piacere sopra, il culo slargato non mi fa sentire nessun dolore, ormai sento solo godimento; un altro cazzone lo infilo in bocca e il terzo lo sego con la mano destra.Ad un certo punto, come si fossero dati appuntamento, li sento fremere tutti insieme e insieme mi inondano di sperma: chi la gola, chi il culo, chi la faccia.Me la spargo sopra al mio corpo pieno di ciccia e mi sento un vero maiale.Intanto mia moglie si sta facendo inculare dal trans, che senza riguardo la tratta come una vera troia, venendo infine fra le sue tette.E’ l’alba, siamo tutti sfiniti, il culo mi fa male, ma le sensazioni forti che ho provato sono indescrivibili.Ci addormentiamo tutti; fra poche ore, al risveglio, vedremo come si evolverà questa strana situazione.
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