Entrai nell’atrio dell’università con aria impacciata… erano già 3 anni che non ci capitavo: dal giorno della mia laurea… ma l’invito di Tony Mancuso mi aveva spinto a ritornarci…Avevo conosciuto Tony nei boy scout, in cui eravamo stati ambedue per qualche anno, e nonostante Tony fosse di 3 anni più piccolo di me avevamo fatto subito amicizia. Anche dopo avevamo continuato per un po’ a vederci, finchè non era andato per tre anni a studiare nelle più prestigiose università europee… ora era tornato e mi aveva invitato per la sua laurea…Tony mi piaceva e mi spaventava, e forse per questo me l’ero subito fatto amico… calmo, un po’ indolente, sicuro di sé come pochi sanno essere, sembrava fregarsene di tutto e di tutti… non so perché, fu lui a cercare di diventare mio amico, non il contrario. Come ho già detto accettai di buon grado.Era di famiglia ricca: nipote di emigranti italiani arricchitisi grazie alla ristorazione e, probabilmente, a una certa quantità di attività illegali, era il classico tipo che colpiva le ragazze, per la ricchezza ma anche per il suo fascino tenebroso e la bellezza… in effetti era un bel ragazzo: alto, con la carnagione tipica della sua terra d’origine: la Sicilia muscoloso grazie alle arti marziali praticate fin da piccolo. Come ho già detto era un tipo solitario e che non muoveva un dito per gli altri… ma con me era tutto il contrario: gentile e affabile, si faceva in quattro per aiutarmi se vedeva che avevo qualche problema… si era addirittura offerto di aiutarmi con certi bulli con cui avevo avuto qualche problema nei primi anni di università, ma io avevo rifiutato dicendo che non volevo aiuto da nessuno.Forse era proprio questo che lo colpiva: all’epoca ero (e lo sono anche adesso) uno che non voleva aiuto da nessuno, che voleva riuscire in tutto con le proprie forze… in un certo senso mi stimava. E mi stimava anche per una parte del mio carattere che contrastava col suo: lui era indolente e pigro, io mi facevo in quattro per fare migliaia di cose e farle bene.Nonostante l’indolenza e la pigrizia, grazie ad un’intelligenza notevole, era comunque sempre riuscito ad avere ottimi voti a scuola, cosa su cui suo padre, il signor Mancuso, era irremovibile: se suo figlio non avesse avuto ottimi risultati non gli avrebbe concesso tutti i lussi e i vizi a cui si era abituato.- Scusi, vorrei un’informazione… – chiesi in segreteria- Cosa cerca?– L’aula dove discutono le tesi… per il signor Tony Mancuso…– Oh… il signorino Mancuso…- esclamò la segretaria, una donna sui cinquanta – è un suo amico?– Sì, mi ha invitato per la laurea…– Certo… è al primo piano, aula C– La ringrazio -Mi diressi verso le scale e verso l’aula C. Intanto pensavo agli anni trascorsi all’università, anni proficui che mi erano valsi la laurea in ingegneria e l’ottimo impiego che avevo trovato appena dopo la laurea.Entrai nell’aula e lo vidi: era lì seduto che aspettava la fine di un compagno… ovviamente era vestito con un abito firmato e teneva gli immancabili Oakley appoggiati sulla testa, mentre osservava il compagno con sguardo annoiato.Tossii per richiamare la sua attenzione senza disturbare l’esposizione della tesi: si girò e appena mi vide il viso si distese in un sorriso e mi strizzò l’occhio facendomi segno che tra cinque minuti sarebbe toccato a lui.La sua tesi era su qualche cosa riguardante le banche… ovviamente studiava economia, materia che avevo sempre trovato noiosissima. Appena terminata l’esposizione uscimmo dall’aula, dove i professori dovevano deliberare per la valutazione. Appena uscito si diresse verso di me e mi abbracciò, dandomi due forti pacche sulla schiena.- Shane, brutto mangiapatate! Che piacere rivederti!- disse ricordandomi i miei nonni irlandesi- Anche io sono contento di rivederti, italiano… alla fine ce l’hai fatta, vero?- Ebbene sì… ce l’ho fatta anche io… senti: adesso ho pochissimo tempo perché devo andare a cena con mio padre… domani hai voglia di venirmi a trovare? Sono tre anni che non ci si vede…- Domani… certo… vedrò di esserci…- Vieni verso le 10… questo è il mio indirizzo, nel caso che tu non te lo ricordi…Ci salutammo ancora e tornai a casa… il mio impiego mi aveva consentito di affittare un bell’appartamento, e mio padre mi aveva regalato per la laurea una Peugeot 206 con cui mi muovevo quando non usavo l’auto aziendale.Il giorno dopo mi svegliai presto, e visto che era giugno inoltrato, mi vesti leggero per andare a Villa Mancuso: era esattamente dove me la ricordavo… un po’ fuori Miami, circondata da un ampio parco…Suonai al cancello ed entrai… un uomo sulla cinquantina mi fece scendere dalla macchina e andò a parcheggiarmela nell’ampio parcheggio della villa, dopo avermi invitato ad entrare, poiché il “signorino Tony” sarebbe arrivato presto.Entrai nella bella villa in stile neo coloniale e mi sedetti su una delle poltrone del salone… dopo cinque minuti arrivò il mio amico, con un paio di bermuda e una camicia bianca firmati Armani.- Shane… finalmente sei arrivato… come stai?– Benissimo… dottor Mancuso…- risposi sfottendolo- Già… ora mio padre è soddisfatto… dovevi vederlo ieri sera…- Immagino… a proposito, dov’è?- Non lo sapevi? Si è trasferito a New York con la sua donna… per curare degli affari in quella città…- Affari?- Sì… immagino pizzo, prostituzione e roba simile…Non risposi nulla… ero abituato al cinismo del mio amico, che non aveva mai né condannato né approvato le attività della famiglia.- E tu, dottor O’Donnel?- mi chiese restituendomi lo sfottò – Come va la vita?– Bè… ho trovato un buon impiego alla General Motors… pagano bene… non è male- E a donne? Non mi ricordo che tu abbia mai avuto problemi…- Già… – risposi… in effetti “beccavo” molto anche io all’epoca – fino ad un paio di mesi fa stavo con una tipa, poi ci siamo lasciati…- E adesso? Qualche avventura?- Sì… niente di speciale… qualche scopata, diciamo… ma quando sei tornato?- Due settimane fa… giusto in tempo per preparare tutto…- E dai… raccontami cosa hai fatto in questi anni…- Ok… ma che ospite del cazzo sono… non ti ho nemmeno offerto da bere… vuoi qualcosa?- Sì, grazie… Vodka…- e Martini… come James Bond, mi ricordo…- mi interruppe sorridendoAndammo avanti a raccontarci la nostra vita negli ultimi anni per un’oretta, finchè non fummo interrotti dal maggiordomo…- Signor Tony… sta arrivando la signorina Kelly…- Grazie James…- rispose il mio amico – E’ mia sorella, la ricordi?- Più o meno… non la vedo da quando aveva diciassette anni… non era andata dai parenti in Italia un anno?- Esatto… comunque adesso ne ha 21, quindi sarà un po’ cambiata… chissà se si ricorderà: all’epoca era innamorata pazza di te…- Dai, non scherzare… era poco più di una bambina… Fummo interrotti dall’ingresso di quattro ragazze. – Ciao Tony!- Esclamò la prima, correndo a baciare sulle guance il mio amicoLa seconda ragazza fece lo stesso, la terza lo salutò con un cenno mentre l’ultima lo salutò con un appassionato bacio sulla bocca.- Ciao Kelly…- rispose Tony, girandosi verso la bionda – Conosci il mio amico?-La ragazza sembrò accorgersi solo allora della mia presenza, si girò verso di me e mi fissò per un momento con aria pensierosa. Era una delle ragazze più belle che avessi mai visto: bionda con due occhi verdissimi che spiccavano… un viso dolcissimo, abbronzata, con due seni sodi che si intravedevano sotto il top attillato.- Non mi sembra…- rispose, dopo essersi girata nuovamente verso il fratello- Strano… vuoi un indizio?- le suggerì con aria ironica- Dai…- E’… il tuo irlandese preferito…Kelly si girò nuovamente verso di me, sgranando gli occhi- Ma dai… Shane? Shane O’Donnell?- Ciao Kelly… nemmeno io ti ho riconosciuta…- Shane… sei cambiato molto… sono contenta di rivederti…- disse, baciandomi sulle guance e arrossendo leggermente. Il suo profumo sensuale mi colpì facendomi rabbrividire- Anche tu sei cresciuta molto, direi…- Completiamo le presentazioni…- suggerì Tony – La brunetta laggiù si chiama Katie, ed è mia cugina… la fanciulla dai capelli corvini si chiama Monica… è un’amica di Kelly, mentre l’altra bruna è Ashley e… siamo abbastanza intimi– Piacere, io sono Shane…- Io e Shane stavamo ricordando i vecchi tempi… volete unirvi a noi?- Chiese Tony- Ok… a patto che ci si sposti in piscina… eravamo venute anche per fare un bagnetto…- rispose prontamente Kelly- Ma… io non ho il costume- obbiettai io- Lascia stare… te ne presterò uno dei miei…- ribattè prontamente il mio amico – voi intanto andate-Uscimmo e girammo intorno alla villa, dirigendoci verso la piscina, che era posizionata al limite della collina su cui sorgeva la villa, con dietro uno strapiombino che dava la sensazione di essere su un terrazzo e da cui si poteva vedere la città mentre Tony andava a prendere il costume. Le ragazze si spogliarono, rimanendo in costume, così io potei ammirare i loro corpi da dietro le lenti degli occhiali da sole. Rimasi a lungo a fissare Kelly, che usava un tanga che le lasciava in mostra un culo stupendo. Katie era abbastanza alta, aveva un viso molto carino, occhi nocciola e due tette un po’ abbondanti, probabilmente una quarta; il culo era un po’ largo, ma eccitante. Monica era bassa, occhi verdi anche lei, tette ben proporzionate e culo niente male, mentre Ashley, che mi sembrava di avere intuito essere la ragazza di Tony, era abbastanza alta anche lei, tette grandi (mi ricordavo che il mio amico aveva la mania delle “spagnole…”), occhi castani e culo normale.Quando arrivò Tony mi cambiai coperto da un asciugamano e ci buttammo tutti in piscina. Cominciai a scherzare e giocare in acqua con Kelly: ci spruzzavamo, ci tenevamo la testa sott’acqua, ci tiravamo sotto… le mie mani finivano inevitabilmente ad esplorare il suo magnifico corpo. Ogni tanto, guardandomi intorno, vedevo Katie che mi guardava ma che, appena mi giravo verso di lei, si voltava dall’altra parte.- Il pranzo è pronto…- fummo interrotti dalla voce del maggiordomo- Portatelo qui fuori, ci serviremo da soli- rispose Tony…Ci sedemmo per mangiare sotto un porticato di fianco alla piscina, per stare all’ombra. Mi ricordavo che il cuoco di Villa Mancuso era ottimo, ma dall’ultima volta che avevo pranzato lì era diventato un vero fenomeno. A causa del calore ci furono serviti tutti piatti freddi che buttammo giù con l’aiuto di un ottimo vino bianco italiano.- Io e Monica dobbiamo andare via… abbiamo delle commissioni da fare… Katie e Ashley penso che rimangano qui…- ci informò Kelly dopo la fine del pranzo- Ok… tornate per cena?- si informò Tony – Direi di sì… Shane, ti fermi anche per la serata?- mi chiese la bionda- Non so… – Dai Shane… devo ancora esporti un mio progetto che troverai interessante- mi incalzò il mio amico- D’accordo… tanto domani è sabato e non lavoro…- Allora ci vediamo dopo- disse Kelly, accostandosi e baciandomi vicino alle labbraRimanemmo per un po’ all’ombra a parlare, poi Tony propose di spostarci vicino alla piscina a prendere il sole. Mi sdraiai tra Tony e Katie e rimasi per un po’ con gli occhi chiusi. Quando li riaprii e mi guardai intorno vidi che le due ragazze erano rimaste in topless e che il mio amico stava massaggiando i seni di quella che probabilmente era la sua ragazza.- Oh… pensavo che ti fossi addormentato…- mi disse Katie, non curandosi minimamente del fatto che un quasi sconosciuto la vedesse senza reggiseno. – mi spalmeresti la crema? — Certo… – le risposi. Si sdraiò a pancia in giù e cominciai a spalmarle la crema. Davo le spalle a Tony, ma quando sentii un gemito mi girai e vidi il mio amico con la testa tra le gambe di Ashley, che con gli occhi chiusi gemeva per il piacereRimasi stupito a guardarli: mi era già captato un paio di volte di essere in stanza con Tony mentre faceva sesso con qualche ragazza, ma erano state le prime storie ai tempi del college, e comunque erano solitamente sotto le coperte. La scena stava cominciando ad eccitarmi visibilmente.Katie si girò e vide anche lei la scena.- Lasciali fare… – mi disse – quei due non si accorgono nemmeno di noi – poi si girò a pancia in su – Me la puoi spalmare anche davanti la crema? – mi chiese con aria maliziosa.Rimasi per un attimo titubante, poi feci un cenno d’assenso e cominciai a versarle la crema sui seni e sulla pancia.Cominciai a spalmarla e a massaggiarla partendo dalla pancia e risalendo lentamente. Quando arrivai ai suoi seni la mia erezione era ormai completa: cominciai a palparli, con la scusa che dovevo spalmare bene la crema, e dopo poco vidi che anche lei si stava eccitando: i capezzoli si erano inturgiditi e guardava i due amici con aria vogliosa.Ora Tony era in piedi e la ragazza, accucciata ai suoi piedi, gli stava facendo un magnifico pompino.- Scusate ragazzi… non ce la facevamo più…- si giustifico il mio amico… – ma potreste tenerci compagnia… non mi sembra che a Katie dispiaccia – disse, facendo arrossire la ragazza – e nemmeno a te, Shane, giusto?Ero rimasto stupito dalle sue parole: mi stava apertamente invitando a scoparmi la cugina… ma fu proprio lei a tirarmi fuori dall’impiccio.- A me non dispiace proprio… – disse – Dai, Shane, partecipiamo al divertimento…-Dopo questo mi invitò ad alzarmi e a mettermi di fianco a Tony, poi si inginocchiò davanti a me e cominciò a baciarmi il pacco sopra ai boxer, poi li fece lentamente scendere e lo prese in bocca, cominciando a pompare.Mi sembrava una scena da film porno: noi due in piedi e le due ragazze, una nuda e l’altra in topless, ai nostri piedi intente a spompinarci.Katie era molto in gamba: succhiava, leccava la cappella, l’asta, lo masturbava lentamente, poi lo riprendeva in bocca, non trascurando i testicoli. Probabilmente ero troppo eccitato dalla situazione, perché venni eruttandole in gola diversi getti di sperma, che lei ingoiò prontamente.- Non ti preoccupare!- le disse il mio amico – Tra poco l’irlandese sarà di nuovo pronto…- La ragazza riprese a leccarmi il cazzo e i testicoli finché non ritornò in erezione- Vedi? E’ pronto per scoparti, e ti assicuro che, se non ha perso l’allenamento, ci sa veramente fare.– Di sicuro ha un gran bel cazzo… – commentò Katie, accarezzando i miei 20 centimetriTony mise la sua donna a pecorina e cominciò a penetrarla con colpi veloci e profondi. Decisi di seguire il suo esempio e feci mettere Katie nella stessa posizione, penetrandola rapidamente.Dopo poco il mio amico, che non era ancora venuto, sospirò e si scaricò dentro a Ashley, abbandonandosi poi su di lei.- Già finito, Tony? Ti ricordavo uno stallone…- lo presi in giro senza smettere di stantuffare – Per ora sì… chissà cosa mi riserverà la serataIl nostro scambio di battute fu interrotto dai gemiti di Katie che venne urlando per il piacere. Mi era sempre piaciuto far godere le donne, quasi più che godere, quindi fui molto soddisfatto.Continuammo cambiando altre due volte posizione. Katie venne una seconda volta e poi una terza, contemporanea al mio secondo orgasmo, e ci ritrovammo abbracciati sul bordo della vasca a baciarci mentre si esaurivano i nostri orgasmi.- Allora, Katie, com’è questo irlandese?- chiese Tony alla ragazza- Wow… – commentò la brunetta, sorridendomi – Anche lei è uno spettacolo… – commentai io – Non mi aspettavo proprio che questo tuo invito mi portasse questa sorpresa…- Bene, ragazze… io e Shane dobbiamo andare dentro a parlare di affari… spero che non sentiate la nostra mancanza… seguimi, Shane…Ci rivestimmo e ci dirigemmo verso la casa.Tony mi guidò verso lo studio di suo padre. Lo studio era una grande stanza arredata in mogano e con esposti alle pareti quadri di autori noti… riconobbi due De Chirico e un Magritte, e mi chiesi con quali soldi il padre del mio amico si fosse procurato tutto questo, ma cacciai subito questo pensiero fuori dalla mia testa.- Accomodati… vuoi il solito Vodka- Martini, vero?- mi propose Tony facendomi sedere su una delle comode poltrone ottocentesche dello studio- Sì, grazie… – risposiTony chiamò il maggiordomo e gli disse di portarci i nostri drink- Hai detto che dobbiamo parlare di affari, prima…- chiesi appena il maggiordomo se ne fu andato- Già…- rispose- Non fare il misterioso… dimmi quello che devidirmi…- Ok… tanto per cominciare, credo che tu abbia capito che non avevo bisogno di una laurea per trovare qualcosa da fare nella vita… mio padre potrebbe comprarmi un locale, o una qualche attività e potrei dirigerla agevolmente…- Effettivamente… però quello della laurea era il suo chiodo fisso…- Certo… lui non si è mai laureato e vuole che la nuova generazione dei Mancuso sia colta… in modo da essere accettata in modo migliore dall’alta società, che sembra mal sopportare gli arricchiti ignoranti…- Capisco…- Comunque, ora che ho raggiunto la laurea, ho la sua benedizione per intraprendere una mia attività… realizzare un sogno per il quale ho bisogno anche del tuo aiuto…- Dimmi…- Il tutto è semplice… ho già cercato i contatti per acquistare un’isola nel pacifico… che vorrei trasformare in un grande villaggio turistico per ricchi… una roba in grande, con ogni comfort e attrazione…- Pensi in grande… un’intera isola…- Già…- si interruppe un attimo sorridendo – A questo punto lo Shane che conosco mi porrebbe una domanda…- In tutto questo cosa c’entro io?- Proprio quella… sei sempre il solito… vedi: per la parte della gestione economica non dovrei avere problemi… con questa laurea ho imparato tutto quello che mi serve… ma sulla parte di intrattenimento e gestione del personale… lo sai che io sono sempre stato quello solitario dei due…- Dai… non sono l’unico che ci sa fare con la gente… spero che ci sia dell’altro…- Ovviamente… per prima cosa erano diversi anni che sognavo di aprire una cosa del genere con il mio migliore amico, anche se non te ne ho mai parlato… e poi…- Poi?- Conoscevo un irlandese molto appassionato di vela… e si dia il caso che sia una delle attrazioni che conto di inserire nel villaggio…Il viso probabilmente mi si illuminò – Mi stai chiedendo di lavorare per te in questo progetto?- Non esattamente… ti sto chiedendo di diventare mio socio n questo progetto… socio alla pari con pieno potere decisionale…- Ma… mi mancano i fondi per una società del genere…- Shane, per chi mi hai preso? Lo so benissimo… ma il piacere di lavorare con te e la tua esperienza valgono bene questo sforzo… tu metti la tua compagnia e la tua esperienza e io i soldi… allora?- Non so…- Pensaci… vivere in un’isola piena di bellezze… arricchirti divertendoti… puoi lasciare anche domani il tuo lavoro…Rimasi un attimo pensieroso, poi presi la decisione che avrebbe cambiato la mia vita:- Ok, accetto… ma ho un paio di cose da fare prima di partire…- Bè… tanto mancheranno almeno sei mesi… aspettavo te per completare l’acquisto e per stendere il progetto definitivo… non potevo mica mettere il mio socio davanti al fatto compiuto… allora siamo d’accordo? – mi chiese porgendomi la mano- D’accordo… socio… – risposi stringendogli la mano con forzaRiprendemmo a parlare del più e del meno, ricordando i tempi passati, finché non fummo interrotti dal ritorno di Kelly e Monica- Ciao Shane… Ciao Tony… – ci salutò la bionda – James mi ha appena informata che tra 10 minuti è pronta la cena… noi andiamo a farci una doccia e a cambiarci…-Ci dirigemmo verso la veranda del primo piano, dove sarebbe stata servita la cena. Tony si sedette a capotavola, con Ashley di fronte… su un lato ci sedemmo io e Katie, mentre sull’altro si sarebbero sedute Kelly e l’amica.Dopo cinque minuti arrivarono le due ragazze… Kelly indossava una gonna che le arrivava poco sotto al ginocchio, con un ampio spacco laterale, e un top che le lasciava scoperta la magnifica schiena. Si sedette di fronte a me e di fianco al fratello maggiore, sorridendomi.Mi sentivo perdere nel verde dei suoi occhi e nella bellezza dl suo sorriso.- Allora, avete fatto i vostri acquisti?- chiese distrattamente Tony- Certo… – risposero le due ragazze quasi insieme- E voi? come avete trascorso il pomeriggio? – Chiese Kelly, guardandomi, ma fu nuovamente il mio amico a prendere la parola- Bè… dopo pranzo io e Ashley ci siamo divertiti un po’… e loro due ci hanno tenuto compagnia- rispose, facendo l’occhiolino alla sorella e facendo arrossire me e Katie- Ah…- commentarono le due ragazze un po’ stupite- Diciamo che Shane ha approfondito la conoscenza con nostra cugina…– Ed è stato un amante straordinario… – commentò Katie, sorridendo a Kelly- In realtà vostra cugina è fantastica… farebbe impazzire qualsiasi uomo…- dissi, guadagnandomi un calcio nello stinco da Kelly- Scusami…- mi disse subito la bionda – sono veramente desolata… ti ho fatto male? – mi chiese con un sorriso ironico- No… tranquilla… – le risposi stringendo i denti… evidentemente avevo detto qualcosa che non dovevo dire…- Meno male…- rispose distrattamente, poi si rivolse verso Tony- E gli hai parlato del progetto?- Certo…- E cosa ha detto? Ci sta?- Chiedilo a lui…- Ho accettato… pare che adesso io e tuo fratello siamo soci al 50 per cento…- intervenni prontamente- Ti pare male… – mi rispose la ragazza, sorridendomi – ognuno di voi avrà un 25 per cento… anche io e mia cugina siamo della partita… e l’ultimo 25 sarà di un amico di Tony che arriverà domani… pensavo che te l’avessero detto…- No… ma la cosa mi fa piacere…- Senti Shane… – intervenne Tony – visto che ormai sei uno dei nostri potresti trasferirti qui… visto che da adesso dovremmo lavorare fianco a fianco- Ma…- Non accetto un rifiuto… ricordi quello che dicevo quando eravamo piccoli… quello che è mio è anche tuo…- Ok… ok… non ti si può dire di no… ma devo andare a prendere la mia roba… – Dopo cena ti accompagnerò…Fummo interrotti dall’arrivo del maggiordomo con la cena… un’ottima pastasciutta e del buonissimo maiale al latte… Dopo cena ci dirigemmo verso il garage della villa…- L’hai mai guidata una di queste? – Mi chiese, mostrandomi una Ferrari F50- Ovviamente no… – risposi, rimirando uno di quegli oggetti desiderio proibito per la maggior parte degli uomini- Anche se è più vecchia la preferisco alla 360 Modena e alla 550 Maranello… esteticamente, almeno… ma ogni tanto guido anche le altre…- Cavoli, Tony… sapevo che eravate ricchi, ma…- Mio padre ha azzeccato l’acquisto di una piccola società petrolifera che ha trovato un grande giacimento in Qatar due mesi dopo… sembra che voglia dare un volto rispettabile alla famiglia… qualcosa del tipo “basta con la criminalità…”- Apprezzabile…- Di certo io non avrei vissuto facendo il gangster, come il nonno… voglio godermeli i soldi… e penso proprio che tu te li godrai con me…- Molto volentieri…Mi fece salire sul gioiellino e mi accompagnò a casa… misi in fretta in una valigia tutti i miei vestiti migliori e il portatile con cui lavoravo, poi scesi…- Sei stato veloce…- Avevo poca roba- Hai voglia di andare a bere qualcosa?- Ok… volentieri…Andammo in un locale del centro e ci bevemmo un paio di drink, chiacchierando per un paio d’ore, poi ci dirigemmo nuovamente verso casa.Quando arrivammo Kelly ci rimproverò- Si può sapere dove siete stati? Pensavamo vi foste persi…- Siamo andati a bere un bicchierino…- le rispose Tony- Comunque noi stiamo andando a dormire… buonanotte- disse baciandoci sulla guancia- Dì ad Ashley di aspettarmi in camera… arrivo tra 10 minuti…La guardammo salire le scale, poi Tony mi fece cenno di seguirlo verso la veranda. Ci sedemmo su due sdraio, poi mi porse un sigaro- No, grazie… ti sei messo a fumare?- No… solo i sigari, quando c’è qualcosa da festeggiare…Rimanemmo per un po’ a guardare le stelle, poi il mio amico riprese la parola- Sono contento che siamo di nuovo fianco a fianco…- Lo so… anche io sono contento…- E anche mia sorella… mi sembra che sia ancora innamorata di te…- Ma dai… non credo proprio che dopo 4 anni…- Ho visto come ti guardava… e ho sentito il calcio che ti ha tirato…- Chissà…- Sarei contento se si mettesse con te… ma fai attenzione… è il mio equivalente al femminile… come sua cugina: le piacciono gli uomini… anche se si innamora di te non so… ma lo vedrai… – Vedremo… devo ammettere che si è fatta veramente bellissima… ha un fascino…- Ora però devo andare… o Ashley mi ucciderà…- mi disse, alzandosi e sorridendo- A proposito… è la tua fidanzata?- Qualcosa del genere… forse ci sposeremo, ma…- ma?- Niente… comunque imparerai a conoscerle: Kelly, Katie, Ashley, e anche quella Monica… è un’amica cara di Kelly e penso che collaborerà anche lei al progetto…Mi accompagnò alla mia stanza e mi diede la buonanotte.Mi svestii, mi feci una doccia (ogni camera della villa aveva il suo bagno) e mi stesi a letto, ripensando agli eventi della giornata: avevo incontrato nuovamente il mio amico, che in questi anni doveva essere maturato molto… sempre la solita sicurezza e fame di sesso, ma aveva perso l’odio, la paura, verso gli altri.Katie… la cugina… all’inizio non mi aveva colpita, ma poi… il pompino e la scopata me l’avevano fatta apprezzare maggiormente: aveva un gran bel corpo, e sembrava fatta per il sesso.Poi Kelly… bella come una dea, un corpo perfetto, dal suo comportamento emanava un fascino irresistibile… ma era anche misteriosa: cosa stava per dirmi Tony su di lei?Con questi pensieri entrai nello stato di dormiveglia.Potevano essere passati 30 secondi come mezz’ora quando sentii aprirsi la porta della mia stanza.- Chi è?- chiesi, ritornando subito completamente sveglio.Alla porta apparve una figura che chiuse la porta e si diresse lentamente verso il mio letto- Mi sentivo sola… posso venire un po’ qui?- Il cuore mi balzò in gola: era la voce di Kelly- Grazie…- sussurrò la bionda, che si sedette sul letto e si tolse la maglietta che usava come pigiama, rimanendo in mutande – Non riuscivo a dormire…-Si sdraiò accanto a me e appoggiò la testa sul mio petto, che gliel’alzava e abbassava in sincronia con il respiro- Uffa… non puoi proprio fare a meno di respirare?- mi disse con tono canzonatorioNon le risposi e cominciai ad accarezzarle i capelli, assaporando il suo profumo. Dopo un po’ sentii delle gocce cadere sul mio petto: stava piangendo. – Ehi bambina… cosa c’è che non va?- le chiesi- Non sono una bambina- rispose sorridendo tra le lacrime… almeno l’avevo fatta sorridere…- Per me hai ancora 10 anni, come quando ti facevo giocare quando litigavi con tuo fratello… comunque cos’hai?- Niente… sono contenta che tu sia qui…- Non ci credo… c’è qualcos’altro… – le dissi continuando ad accarezzarla- Forse te lo dirò… ma non ora… – rispose, girandosi di fianco e dandomi le spalleSentivo che continuava a piangere: mi riaccostai a lei attaccando il mio petto alla sua schiena. Cominciai ad accarezzarle i capelli e la schiena, senza parlare, facendole solo sentire la mia presenza. Sentendo che pareva gradire azzardai e spostai la mano destra, lentamente, verso i seni.Kelly non si oppose e io proseguii, saggiando la consistenza della mammella, poi massaggiandola lentamente e dolcemente. Quando arrivai al capezzolo, lo trovai turgido… si stava eccitando.Aveva smesso di piangere e il suo respiro cominciava ad essere leggermente affannoso.Decisi di continuare la mia esplorazione: dopo aver preso un po’ il capezzolo tra le dita scesi verso il ventre piatto e muscoloso, fino sul monte di Venere. Quindi passai ad accarezzare la gamba, facendo scivolare lentamente le mie dita dall’alto verso il basso, per poi farle risalire verso l’alto e ricominciare verso il basso.Dopo un po’ risalii a sfiorarle la vagina da sopra le mutande, che scoprii bagnate. Non volevo fare le cose troppo in fretta: passai nuovamente la mano sul ventre, soffermandomi sull’ombelico, quindi mi decisi e scesi.Quando la mia mano entrò sotto le sue mutandine rispose con un gemito. La baciai dolcemente sul collo e scoprii che aveva la pelle d’oca. Rimasi stupito di trovare la fica completamente depilata. Con la mano le sfiorai la fessura, ormai bagnatissima, e cominciai ad accarezzarla. La masturbavo dolcemente, muovendo lentamente le dita e infilando ogni tanto il dito medio nella vagina, dandole lenti baci sul collo.Dopo qualche minuto di questa masturbazione la sentii gemere più forte e si inarcò una volta, in preda all’orgasmo, per poi abbandonarsi nuovamente nella posizione di prima. Quando si riprese si girò verso di me e mi abbracciò- Grazie… – mi disse, guardandomi negli occhi, poi mi baciò sulla bocca. Fu un bacio rapido, ma durò abbastanza da permettere alle nostre lingue di toccarsi per un paio di secondi. – Ora però dormiamo…-Si rigirò nella posizione di prima portandomi ad abbracciarla, come a proteggerla. Appoggiai il mio viso sulla sua nuca, ad aspirarne il profumo sensuale, poi le baciai i capelli e mi preparai al sonno.Non mi ero minimamente arrabbiato per il fatto che non avesse voluto restituirmi il piacere che le avevo dato: quello che avevamo appena fatto era stato di un’intensità e una sensualità straordinarie.Mi addormentai col suo profumo nella testa, non immaginando minimamente la sorpresa che mi avrebbe accolto al risveglio…
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