Il sonno fu lungo e tranquillo, e mi risvegliai quando il sole era già alto. Mi girai aspettandomi di trovare la ragazza al mio fianco, ma fui sorpreso al trovare il letto vuoto. temendo di aver sognato mi guardai un po’ intorno, poi annusai il cuscino: non avevo sognato, era il suo il profumo che era rimasto. dove era finita? Aveva avuto paura di farsi vedere a letto con me?Con queste domande a tormentarmi mi feci una doccia, poi ne uscii e aprii l’armadio cominciando a vestirmi.Stavo per uscire dalla mia stanza quando il mio sguardo fu attratto da una busta sulla scrivania, con il mio nome scritto sopra: era una lettera di Kelly.”Ciao Shane” diceva “scusami per essere scomparsa così… quello che c’è stato tra noi ieri sera è stato fantastico, ma non potevo continuare a vederti e affrontare quello che sta nascendo tra di noi prima di avere messo a posto un certo numero di cose o avere accettato alcuni lati di me che faccio fatica ad accettare… Mio padre mi aspettava a Boston, rimarrò da lui qualche settimana e ne approfitterò per tornare in pace con me stessa (almeno spero)… Non avercela con me, è la cosa migliore, e ieri non sarei mai riuscita a parlartene, te ne parlerò al mio ritorno… Tieni d’occhio mio fratello, sei sempre stato tu quello con la testa a posto dei due… Kelly.”Rilessi quella lettera per tre volte, sicuro di avere capito male… non era possibile che fosse partita… non ora che mi sembrava di avere trovato una donna con cui l’intesa, almeno in questi pochi momenti passati assieme, era perfetta…Mi accorsi che non pensavo più a lei come alla bambina di 12 anni che avevo conosciuto nove anni prima, o almeno non solo…Uscii dalla casa e mi diressi verso la piscina, dove mi aspettavano Tony, Ashley e Katie.- Oh… abbiamo fatto i dormiglioni… – mi apostrofò il ragazzo, con aria allegra e scherzosa, ma il mio volto lo sorprese – Ti è successo qualcosa?- mi chiese, preoccupato.Senza rispondergli gli mostrai la lettera: la lesse e mi condusse lontano dalle due ragazze perché non ci sentissero…- Shane, mia sorella mi ha accennato alla cosa prima di partire… mi ha detto cosa è successo questa notte e quello che sta succedendo dentro di lei… devi avere pazienza: ti ho detto che la cosa non sarebbe stata semplice… – fece una pausa – Non ti starai mica innamorando di lei? – Mi chiese tirandomi un pugno scherzoso sulla spalla- Figurati… – gli risposi – Mi pare un po’ prematuro… però… — Sì… ti capisco, amico mio… ma ti ripeto: dovrai avere molta pazienza… comunque fossi in te mi consolerei con Katie… alla cuginetta piaci molto, a quanto mi dice… e poi, diavolo! Eri tu quello che diceva che piangersi addosso è da persone da poco, no?- Hai ragione… – gli risposi, un po’ più convinto… dopotutto avevo 27 anni… non potevo lasciarmi abbattere da una cosa del genere: tra un mese l’avrei rivista e… chissà…Tornammo alla piscina, dove le due ragazze stavano nuotando chiacchierando allegramente.- Ciao Shane!- Mi salutò Katie – Dormito bene?– Sì, Katie…- Pensavo che potremmo riprendere la nostra conoscenza… – mi suggerì con aria maliziosa la brunetta- Mh…- risposi pensieroso – Potrebbe andarmi… ma preferirei andare all’ombra…– Credo che il nostro irlandese non voglia spettatori per questa volta, cuginetta… va bene, Shane… io e Ashley rimarremo qui…- intervenne Tony- Ok… andiamo in camera mia, Shane?Feci un cenno di assenso. Katie uscì dalla piscina e si asciugò rapidamente, poi ci dirigemmo insieme verso la villa.Non si faceva nessun problema a farsi vedere dalla servitù in costume, anche se il costume copriva bene poco del suo bel corpo abbronzato.Entrammo in camera sua e la ragazza non perse tempo, baciandomi subito sulla bocca. Risposi al bacio lasciando entrare la mia lingua nella sua bocca ed abbracciandola. Le sue mani andarono sotto la mia maglietta a toccarmi i pettorali, mentre io le palpavo il culo.- Vediamo cosa sai fare…- mi invitò sdraiandosi sul lettoMi tolsi la maglietta e mi stesi vicino a lei, iniziando a baciarla come avevo imparato a fare in questi anni di avventure.Il nostro bacio durò diversi minuti, durante i quali le nostre mani vagarono a conoscere e accarezzare i rispettivi corpi.Quindi mi misi sopra di lei e cominciai a palparle le tette a piene mani. Le tolsi il pezzo sopra del costume e cominciai a fare scendere le mie labbra verso il collo, poi giù avvicinandomi ai seni, sfiorandoli e lambendoli con la lingua fino ai capezzoli, che leccai e presi in bocca uno dopo l’altro. Scesi verso il suo pube, le sfilai il costume trovandola già bagnata e cominciai a leccarla: inizialmente baciavo le labbra, poi tutto intorno alla figa non completamente depilata, quindi cominciai a dare dei piccoli colpetti con la lingua strappandole lamenti di piacere. Con le mani intanto le accarezzavo le gambe e le natiche, andando a sfiorare il buco del culo, che non sapevo se fosse ancora inviolato, pur sospettando che non lo fosse.Lei intanto mi lasciava fare, e quando cominciai ad affondare la lingua nella sua vulva reagì sospirando e tenendomi la faccia attaccata con le mani, premendo per fare affondare maggiormente la lingua. Dopo qualche minuto di leccate la sentii inarcarsi e urlare, e la mia bocca fu riempita dei suoi umori, che assaporai avidamente.Mi spostai mettendomi in ginocchio davanti alla sua faccia e mi abbassai i boxer, invitandola a succhiarmi. Lei si girò su un fianco e cominciò a dargli dei colpetti con la lingua, poi con la mano se lo guidò dentro la bocca e cominciò a succhiarlo e a lavorare con la lingua. Chiusi gli occhi assaporandomi il suo pompino: era veramente bravissima, ma dopo poco tempo se lo sfilò dalla bocca.- Questa volta ti voglio al cento per cento quando mi scoperai…- mi disse, guardandomi con un sorriso malizioso, poi mi diede un bacio sulla cappella e si sdraiò allargando le gambe e toccandosi. Io raccolsi l’invito: mi chinai a leccargliela ancora per qualche secondo, poi mi sfilai i boxer e lo avvicinai alla fessura.La penetrai di colpo, facendola nuovamente gemere, poi rimasi per qualche secondo completamente dentro prima di iniziare a pompare. Lei cinse i miei fianchi con le sue gambe per farmi arrivare più in fondo e mi abbracciò attirandomi a sé. Cominciai a scoparla limonando e accarezzandole in corpo con le mani, ma dopo poco strinse le gambe più forte, bloccandomi, e si irrigidì, in preda ad un nuovo orgasmo.- Sei già venuta di nuovo?- le chiesi stupito- Sì… dopo il primo gli altri vengono a ripetizione- mi rispose respirando affannosamenteCambiammo posizione: mi spostai su un fianco e mi misi dietro di lei, penetrandola da dietro. La scopai per un po’ così, portandola al terzo orgasmo, poi mi fece sdraiare e si impalò su di me, dandomi le spalle: ora era lei a decidere il ritmo, e mi cavalcava muovendo i fianchi e penetrandosi completamente. Intanto le palpavo il culo, che ormai volevo assolutamente penetrare. Sentivo il mio piacere che saliva verso il punto di non ritorno, e quando venne, inarcando la schiena e stringendosi le tette, le contrazioni della vagina mi portarono a riempirle la figa con una lunga sborrata.Lei si lasciò andare, sdraiandosi con la schiena appoggiata sul mio petto. Io cominciai a baciarla sul collo- Se mi succhi un po’ continuiamo- le sussurrai nell’orecchioKatie si girò e mi baciò sulla bocca, poi si abbassò e cominciò a succhiarmi finchè non fui nuovamente pronto a scoparla. Si impalò nuovamente su di me, questa volta con la faccia rivolta verso di me. Cominciò a danzarmi sulla pancia freneticamente, mentre le accarezzavo i seni e i fianchi.Vedere le espressioni del suo viso mentre sentiva il mio arnese dentro di sé mi eccitava tantissimo; non avevo mai incontrato una tale bomba sessuale, e lei e la cugina sembravano dello stesso tipo. Mi stupii scoprendomi chiudere gli occhi e immaginare che quella che si stava dimenando su di me fosse la bionda Kelly, ma scacciai questo pensiero quando sentii Katie cominciare ad urlare ed accasciarsi su di me in preda ad un nuovo, travolgente, orgasmo.Iniziammo a limonare di nuovo, con foga e senza sfilarci, poi la feci mettere a pecorina e la penetrai nuovamente: la penetravo di colpo e lo sfilavo completamente, poi la penetravo nuovamente e di nuovo lo sfilavo. Continuai l’operazione per un po’, poi lo sfilai nuovamente e appoggiai il glande sullo sfintere, con l’intento di incularla.- Sì, Shane… inculami… ti voglio sentire nel mio culo- Mi disse, spingendo all’indietro per farsi penetrare meglioLe appoggiai le mani sui fianchi e spinsi, entrando abbastanza facilmente: il culo era stretto ma molto elastico, ed il mio ingresso non le provocò quasi dolore. Sicuramente era una pratica che praticava spesso, perché dopo un po’ che la scopavo cominciai a sentirla ansimare per il piacere, ed avevo conosciuto poche donne che godessero di un’inculata, di certo nessuna così giovane.Eccitato, presi a scoparla con foga palpandole le tette a piene mani, e non mi fermai nemmeno quando la sentì venire per la sesta volta. Anzi, presi a sgrillettarle in clitoride e strizzarle i capezzoli, mentre affondavo nell’intestino il mio cazzo.Ormai non capivamo più nulla, mi incitava a sfondarla e io la scopavo con tutte le mie forze, desiderando solamente sborrarle nel culo. Il nuovo orgasmo dovuto alla mia masturbazione mi fece perdere il controllo: spinsi a fondo e venni stringendole le tette. La mia sborrata, a sua volta la portò ad un nuovo orgasmo anale, e ci ritrovammo sdraiati, ancora con il mio membro nel suo culo, ansimando con gli occhi chiusi per la splendida scopata.- Splendida…- commentai appena mi ripresi, accarezzandole i capelli- Anche tu non scherzi… mi hai fatta venire 7 volte… molti dopo la seconda hanno già goduto e dato tutto quello che potevano dare…-Mi sfilai da lei e la baciai, questa volta dolcemente. Rimasi un po’ così, abbracciato a lei accarezzandola e baciandola, poi mi alzai.- Vado a fare una doccia- le dissi Mi feci una rapida doccia, poi uscii dal bagno e lei entrò al mio posto, baciandomi quando mi incrociò. Mi sdraiai sul letto guardando il soffitto e mi misi nuovamente a pensare alle due splendide cugine: Kelly mi aveva colpito al cuore, bella come una dea, dolcissima, per quel poco che ci avevo parlato in questi due giorni mi era sembrata una ragazza fantastica e misteriosa… ma cos’era questa cosa che non poteva ancora dirmi?Katie invece, pur essendo bellissima, era di una bellezza più terrena… era una bomba del sesso e pareva essersi persa per me… come io mi perdevo in lei quando la scopavo… probabilmente insieme avremmo potuto raggiungere vette di piacere che non avevo ancora conosciuto… come carattere era ancora da scoprire, ma per ora prometteva bene.Uscì dalla doccia e si stese su di me, baciandomi appassionatamente. Risposi al bacio e portai la mia mano destra a scoprirle il bel seno, ma lei si staccò rapidamente.- Basta… altrimenti ricominciamo… ci staranno aspettando…In effetti il tutto era durato molto, anche se a noi erano sembrati pochi minuti, e probabilmente Tony e Ashley si domandavano che fine avessimo fatto.Ci rimettemmo il costume e scendemmo le scale per andare in piscina: con il mio braccio cingevo le spalle della ragazza, che si era appoggiata col capo alla mia.Quando arrivammo alla piscina trovammo i due ragazzi impegnati… Ashley era sdraiata su un lettino e Tony la inculava… feci per andarmene ma Katie mi tenne per un braccio- Voglio guardarli…- mi disse nell’orecchio – Tanto non gli da fastidio… non si sono nemmeno accorti di noi…-Ci appoggiammo alla ringhiera che separava dallo strapiombo alla fine della collina e rimanemmo a guardarli.Tony la inculò per un po’ poi uscì da lei, mettendole il cazzo, veramente notevole, tra le tette. Lei le strinse con le sue mani ed il mio amico cominciò a scoparla tra le tette. La scena era molto eccitante e, sebbene io non sia mai stato un guardone, il mio membro cominciava a dare segni di risveglio. Tony si staccò dalle tette di Ashley, la fece mettere a pecorina e riprese ad incularla. Ormai il mio cazzo era completamente in erezione e tirava i boxer; Katie se ne accorse, portò la mano a sfiorare il rigonfiamento, poi mi si mise davanti e mi baciò sulle labbra.Quindi si accovacciò, mi abbassò i bermuda e me lo prese in bocca, cominciando un lento pompino. La situazione era eccitantissima: io ero lì, appoggiato alla ringhiera, che guardavo il mio amico incularsi la sua donna mentre Katie mi spompinava. La cugina di Kelly lo teneva in bocca, leccava il glande, poi se lo affondava in gola, cominciava un su e giù all’inizio lento, poi più veloce, mentre mi accarezzava i testicoli e le gambe con la mano. Il tutto andò avanti qualche minuto: Katie non aveva fretta di farmi venire, ma ad un certo punto non resistetti più e cominciai a venirle in bocca… lei ingoiò tutto il mio seme, poi si alzò a baciarmi dolcemente sulle labbra, tenendo in mano il mio membro che cominciava a perdere rigidità.Intanto Tony cominciò a dare colpi più profondi e dopo pochi secondi i due vennero insieme… quando si ripresero si girarono verso di noi, ma la nostra presenza non parve imbarazzarli.- Finalmente… – esclamò Tony, sorridendo- Credevamo che vi foste addormentati…- ribadì Ashley- E ne abbiamo approfittato per… – concluse il mio amico – e voi? E’ andato tutto bene?– Benissimo…- risposi – Tua cugina è… non trovo quasi le parole…– E il tuo amico, Tony, è un vero stallone…- commentò Katie, accarezzandomi il petto e dandomi un nuovo veloce bacio sulla bocca- Vedo che vi intendete… sono contento…- commentò Tony – Bè… penso proprio che sia ora di andare a pranzo… altrimenti James potrebbe rimanerci male…Mangiammo nuovamente seduti in veranda… chiacchierammo amabilmente innaffiando il pasto con un ottimo vino bianco e cominciai a conoscere un po’ meglio Katie e Ashley… la ragazza di Tony aveva 20 anni ed all’inizio era molto timida… ma piano piano cominciava ad abituarsi alla mia presenza e a considerarmi uno del gruppo… Katie era l’opposto… molto estroversa, dimostrava un’intelligenza acuta e una curiosità che ben si sposava con la sua grande esperienza in campo sessuale nonostante avesse solo 22 anni come la bionda cugina…Ogni tanto mi tornava in mente Kelly, con il suo profumo e il suo corpo perfetto, ma i tre prontamente riuscivano a riportarmi il sorriso, anche se probabilmente non si accorsero mai dei miei pensieri.- Shane… questo pomeriggio comincia il nostro lavoro… – mi avvisò Tony- alle 4 arriva all’aeroporto Ivan… il quarto socio… è un russo con cui ho studiato in Europa in questi anni… un tipo in gamba, molto simpatico… e suo padre è un grosso impresario edile dell’ex Unione Sovietica… quando arriverà potremo dare l’ok per l’acquisto dell’isola e dare il via alla fase di progettazione… decidere cosa mettere e come…- – Ok…- risposi distrattamente- Noi invece andremo a fare un giro in città… queste vostre cose da uomini ci annoiano…- commentò Ashley, alzandosi dal tavoloLe due ragazze ci salutarono baciandoci e salirono in camera per cambiarsi.Rimasi un po’ seduto in silenzio con Tony, poi il mio amico prese la parola – Allora? Come ti trovi con la tua nuova vita?– Bè… faccio un po’ fatica a crederci… tra l’altro domani dovrò consegnare la lettera di dimissioni…- Giusto… comunque vedrai che ti ci abituerai presto… anche se credo che staremo poco qui a Miami… presto ci trasferiremo sull’isola…- Tutti?- All’inizio non credo… di sicuro noi tre, le ragazze potrebbero venire ogni tanto, e raggiungerci poi verso la fine dei lavori… Continuammo a chiacchierare per un po’, poi Tony disse che era ora di andare… andammo al garage ed il mio amico salì sull’Alfa 166 che usava quando doveva trasportare più di una persona. Arrivammo all’aeroporto con un leggero anticipo, e ne approfittai per porgli qualche domanda sul socio russo- E questo Ivan com’è?- Un grande… ha la mia età, è anche lui molto come noi… con le donne intendo… – disse strizzando l’occhio- Capisco… – risposi sorridendo – e come lo riconoscerò?- Non puoi sbagliarti… capirai subito che è lui…In effetti era impossibile sbagliarsi… quando lo vidi arrivare capii subito che era lui… Un biondo alto uno e novanta, con un fisico che ricordava quello di Ivan Drago in Rocky IV… appena vide Tony si avvicinò, lasciò cadere le valigie e lo abbracciò vigorosamente- Finalmente… finalmente rivedo il mio amico mafioso…- disse sorridendo e prendendo in giro Tony. Ivan parlava perfettamente l’inglese con un leggerissimo accento del suo Paese, che rendeva la sua parlata piacevole da sentire.- Portami rispetto o ti rispedisco in Siberia dentro ad un blocco di cemento… – rispose Tony, abbracciandolo a sua volta – questo è il mio amico Shane… l’irlandese…Il russo mi guardò per un po’ squadrandomi, poi sorrise…- Mi piace… sembra fiero e molto intelligente…- poi si rivolse a me – Se la metà dei complimenti che ti ha rivolto questo italiano sono veri, tovarich, sei una persona dannatamente in gamba… Tony mi ha parlato moltissimo di te…- Anche di te mi ha parlato bene…- risposi, poi ci stringemmo con forza la mano- Ora andiamo… sarai stanco…- disse Tony, prendendo una valigiaIo e il russo prendemmo le altre e ci dirigemmo verso la macchina. Per tutto il viaggio Tony ragguagliò Ivan sui particolari dell’acquisto e della società… quindi, appena arrivati alla villa, lo condusse alla sua stanza, che era di fianco alla mia.Passammo il tempo che ci separava dalla cena a riposarci, ognuno nella propria stanza, poi scendemmo verso le sette e un quarto, trovando già giù ad aspettarci Katie ed Ashley.Tony presentò il russo alla cugina, mentre Ashley pareva conoscerlo già, poi tornammo in veranda per cenare.Dopo che James ebbe liberato il tavolo dalle vettovaglie, Ivan salì in camera – Ti ho portato un sorpresa che gradirai molto…- disse a Tony appena tornò giù con una borsa voluminosaEra una borsa termica… il russo tirò fuori con aria fiera una bottiglia- C’è qualche bottiglia della nostra vodka russa… niente a che vedere con la robaccia che bevete qui negli Stati Uniti…- Ma dai… – commentò il mio amico, piacevolmente stupito- non dovevi… sei proprio un amico…Ivan si diresse verso un mobiletto di mogano, prese cinque bicchierini e li riempì, consegnandocene quattro e tenendone uno in mano.- Ora brindiamo…- Ok… – rispose Tony – alla nostra isola… alla goccia– All’isola…- rispondemmo tutti, poi ci gettammo in gola il liquido contenuto nel bicchiereEra molto più forte della vodka che ero solito bere, e ci sentimmo tutti bruciare lo stomaco…Ci spostammo verso il salone, dove c’erano i divani… Katie si sedette vicino a me appoggiandomi la testa sulla spalla, e io la abbracciai dolcemente.Tony cominciò a raccontare aneddoti su me e su Ivan, e noi rispondemmo per le rime… l’atmosfera era molto rilassata e scherzosa, anche grazie alla vodka del russo…Dopo un po’ James arrivò annunciando una telefonata per Katie… lei si alzò stupita, ma quando tornò si appoggiò a me con aria triste… dopo cinque minuti mi si accostò all’orecchio- Ho voglia di andare a dormire… vieni con me?- Certo… – le risposiCi alzammo e Katie annunciò che era stanca e che andava a letto… non ci fu bisogno che io spiegassi perché andavo con lei, anche Ivan capì al volo, e mi diede la buonanotte alzando il bicchiere e facendomi l’occhiolino.Salimmo al primo piano e accompagnai la ragazza alla sua stanza. Andai di corsa in camera mia a prendere l’accappatoio e a lavarmi i denti, poi rientrai da lei.Mi accolse abbracciandomi e dandomi un bacio in bocca.- Sono voluta salire subito per via della telefonata… – mi disse- Lo immaginavo… cos’è successo?- Niente di gravissimo… per noi, almeno… è morta la madre di una mia amica d’infanzia… era malata da tempo… un cancro… le ho promesso che andrò da lei a tenerle compagnia per un po’… un paio di settimane… volevo fare ancora l’amore con te prima di partire…- Ok…- le risposi cupo- Cosa c’è? Lo so che ti dispiace rimanere solo ma…- Non ti preoccupare… – la bloccai sorridendo e accarezzandole le guance – devi andare… non mi sognerei mai di dirti il contrarioLei riprese a baciarmi, e dopo pochi secondi le nostre lingue erano intrecciate e le mie mani la stavano spogliando dei suoi abiti. Quando fu nuda mi spogliai anche io e la feci sedere sul letto mettendomi davanti a lei.La ragazza prese subito a leccarmi il membro. Faceva correre la lingua sulla cappella, poi lungo l’asta scendendo fino ai testicoli, poi tornava su regalandomi brividi di piacere. Dopo un po’ lo prese in bocca e cominciò a pompare decisa.Non volendo venirle in bocca la bloccai, poi la feci mettere in piedi appoggiata al letto con la schiena piegata.Accostai la mia bocca alla sua vulva e cominciai a leccarla, facendola ansimare… con la lingua sfioravo le labbra, poi passavo sul clitoride, quindi di nuovo sulle labbra… con dei colpetti la penetravo facendola gemere di piacere.Quando salii a sfiorare con la lingua il buchetto che avevo violato quella mattina le sfuggì un sospiro che testimoniava quanto apprezzasse l’essere leccata proprio lì. Continuai allora a leccarglielo, cominciando a poco a penetrarla con la lingua.Passai dolcemente il dito sul clitoride e lei venne improvvisamente, spingendo indietro le natiche per farsi penetrare maggiormente dalla mia lingua. Senza fermarmi continuai a leccarle il buchetto, poi, quando si riprese, scesi nuovamente a leccarle la vagina. Infilai un dito dentro masturbandola velocemente, poi ne aggiunsi un altro e un terzo: Katie ormai gemeva implorandomi di scoparla, stava per godere di nuovo… tolsi le dita dalla fica e ne infilai due nel culo provocandole un fortissimo orgasmo.La brunetta si lasciò cadere sul letto, lasciando in alto il suo culo. Io ricominciai a leccarlo, e dopo pochi secondi vi affondai dentro la mia asta di carne. Katie apprezzava questa nuova inculata e spingeva indietro, chiedendomi di sfondarla e di prenderla tutta. Cominciai a masturbarla nuovamente e la portai rapidamente al terzo orgasmo… si sfilò il mio membro e si lasciò cadere sul letto con la schiena verso il materasso, attirandomi a sé per baciarmi: le nostre lingue si intrecciarono in un lungo e appassionato bacio poi, desiderando venirle nuovamente nella figa prima che se ne andasse, la penetrai così, sdraiato sopra di lei… cominciai a spingere mentre ci baciavamo… sentivo le sue mani sulla schiena, le sue gambe che mi tiravano a sé mentre io la accarezzavo dappertutto.Il suo quarto orgasmo mi fece esplodere, e venni rovesciandole nella figa potenti getti di sperma… continuammo a baciarci a lungo, poi mi guardò dolcemente.- Voglio fare un’ultima cosa, prima di partire…-Mi fece sdraiare con la schiena sul materasso e mi pose la figa sulla bocca, invitandomi a leccarla. Io cominciai subito, e lei si abbassò a prendermelo in bocca…Stavamo facendo un magnifico 69… sentivo i suoi umori e non provavo schifo per il fatto che fossero mischiati con il mio sperma… Dopo poco tempo lei venne nuovamente, mentre il mio cazzo aveva ormai ripreso la normale durezza. Andammo avanti a leccarci e succhiarci a vicenda fino a venire contemporaneamente l’uno nella bocca dell’altro, poi ci lasciammo andare per qualche minuto, sfiniti…Katie fu la prima ad alzarsi… andò a farsi una doccia, e quando ne uscì fu il mio turno… quando ne uscii mi stava aspettando sdraiata nel letto.- Ti voglio, Shane… – mi disse, baciandomi- E io voglio te…- le risposi, prima di immergere la mia lingua nella sua bocca…Ci addormentammo così, abbracciati dopo una lunga limonata…La mattina dopo ci svegliammo presto e, dopo un ultimo pompino di a rivederci, Katie si fece accompagnare dal cugino all’aeroporto. Io ero in uno stato di quasi completa depressione… le due donne fantastiche che avevo conosciuto e di cui, forse, mi stavo innamorando, erano ambedue partite… avrei dovuto passare le prossime settimane senza di loro.Quando Tony ritornò ci dirigemmo dal notaio dei Mancuso per le operazioni necessarie alla fondazione della società: i soci eravamo ufficialmente io per un 25 per cento, Tony per l’altro 25, Katie e Kelly per il terzo 25 (anche se non erano presenti, ed Ivan per la quarta fetta…Quindi concludemmo l’acquisto, che era già pronto: richiedeva solo le firme di tre dei quattro soci, dell’isola, e ci dirigemmo soddisfatti a casa fissando l’appuntamento con gli architetti e ingegneri che avrebbero dovuto soddisfare le nostre esigenze per questo luogo di divertimento…Impiegammo i 6 giorni successivi a lavorare a stretto contatto con questi uomini, per disegnare la fisionomia decisiva del villaggio: l’isola sarebbe stata dotata di tutti i comfort… una piccola pista d’atterraggio per piccoli aerei, un porticciolo dove avrebbero potuto attraccare gli yacht degli ospiti che avessero voluto raggiungere l’isola con questi mezzi…Avevamo deciso di puntare sull’esclusività: l’isola avrebbe avuto 15 villette, in grado di ospitare fino ad un massimo di 60-70 ospiti, figli inclusi… per quanto riguardava le attrezzature, ci sarebbero state due piscine, di cui una per bambini, un campo da calcetto e due da tennis. due calette sarebbero state attrezzate una per il windsurf e l’altra per la vela… uno dei motivi per cui avevo accettato l’offerta.Ci sarebbe stato un ristorante con alcuni dei migliori cuochi in circolazione, una discoteca, un’area attrezzata per i bambini piccoli, con piccole giostre e un’animatrice che avrei dovuto scegliere io, come tra l’altro gli istruttori di windsurf e tennis.Inoltre sarebbero stati possibili la pesca subacquea e lo sci nautico, ci sarebbero stati un cinema e una palestra… i nostri alloggi sarebbero stati separati da quelli dei cuochi e della servitù… alcune villette separate dalle altre… i nostri compiti sarebbero stati puramente gestionali o di animazione… cioè conversazione con gli ospiti e stesura dei conti… insomma: a vederla così era veramente una pacchia…Il tempo stimato per la realizzazione del progetto era minore di quello iniziale grazie al fatto che i miei amici non erano intenzionati a badare a spese: sarebbero stati tre mesi invece dei previsti sei.Arrivai alla fine del lavoro psicologicamente distrutto: Katie era partita da una settimana e Kelly da ormai nove giorni e nessuna delle due si era preoccupata di darmi sue notizie… l’astinenza, dopo quei due giorni di sesso sfrenato, cominciava a pesarmi veramente… Tony scopava tutte le sere, e a volte anche di giorno, con Ashley, mentre il buon Ivan,che si era dimostrato veramente simpatico, andava ogni sera in giro per locali a rimorchiare… tornando spesso alle due con una o due prede che lo soddisfacevano per tutta la notte… in effetti dimostrava una resistenza fuori dal comune.Dopo un paio di giorni trascorsi in questo stato, alla mattina del decimo giorno da quando Katie era partita, Tony e Ivan mi presero da parte dicendomi che non potevo andare avanti così… che avevo bisogno di svagarmi…- Vi ringrazio ragazzi… ma chi vorrei avere qui è lontano e non avrei la testa di andare in giro a rimorchiare come fai tu, Ivan… comunque tra qualche giorno Katie tornerà e tutto tornerà come prima…- Se sopravvivi…- commentò il russo scherzando- Già…- ribadì Tony – ma ci sarebbe un’altra soluzione… che ne dici Ivan, è pronto?- chiese, rivolgendosi al biondo- Mah… per me lo è sempre stato… questo ragazzo è veramente in gamba… e poi non dimentichiamoci che è più vecchio di noi…- Ok…Eravamo fuori dalla piscina a prendere il sole… i due si allontanarono confabulando e io rimasi lì ad occhi chiusi, maledicendo le donne e gli amici che non si facevano i fatti loro… dopo un po’ cominciai a chiedermi che fine avessero fatto… avevano detto di aspettarli, ma non tornavano più… stavo per alzarmi quando sentii la voce squillante di Ashley che mi chiamava… in questi giorni la ragazza di Tony era stata una delle uniche note positive… si era prodigata nel alleviarmi la pena della distanza delle sue due amiche, e si era dimostrata veramente simpatica de in gamba… quando mi si accostò e mi salutò con un bacio sulla guancia fui naturalmente contento.- Ciao Ashley… sei poco mattiniera oggi…- le dissi- Già… ero stanca dopo ieri sera…- mi rispose sorridente… evidentemente la notte precedente Tony aveva dato il meglio di sé… – Sai dove sono andati i tuoi due amici? Li ho visti uscire e mi hanno solo detto che andavano a prendere una cosa per te…- Non so… non mi hanno detto niente…La ragazza si sdraiò in un lettino vicino al mio e si sfilò il pezzo di sopra del costume per prendere il sole, mostrando le sue grandi tette. Mi sforzai di non guardarla e di pensare ad altro, onde evitare l’imbarazzo di un’erezione davanti ai suoi occhi… Dopo qualche minuto di silenzio la ragazza si sedette girata verso di me, senza preoccuparsi di coprirsi (dopotutto era da qualche giorno che le ragazze prendevano il sole nude o in topless anche davanti a noi)- Shane… non ti pesa l’assenza di Katie? Sessualmente, intendo…- mi chiese – Certo…- le risposi- E non ti viene voglia di farti qualcun’altra?– Oddio… cominci a fare anche tu come gli altri due?- risposi sorridendo – la verità è che non ho testa di andare in giro a baccagliare come fa Ivan…– Capisco…- si fermò un attimo, come per prendere il fiato, poi riprese – e io ti piaccio?-La domanda mi fece aprire gli occhi e guardare verso di lei con aria stupita- Bè… sei una bellissima ragazza…– Intendo… ti piacerebbe scoparmi?- chiese, posandomi la mano sul pacco.- Ashley… cosa dici? Sei la ragazza di Tony…- ero in palese confusione… il suo gesto aveva fatto irrigidire il mio membro, che ora lei stava massaggiando da sopra il costume- Mi sembra che il tuo cazzo risponda per te…- commentò tirandolo fuori dal costume e cominciando una lenta sega- Ashley, cazzo… sai cosa succederebbe se arrivasse Tony?- la mia forza di volontà cominciava a vacillare, e quando la ragazza appoggiò le labbra sul mio glande ogni mia resistenza caddeLa tecnica di Ashley era molto diversa da quella di Katie… passava lungo tempo a dare colpetti con la lingua al glande e ai testicoli, mentre con la mano si dedicava a una sega, poi l’imboccava muovendosi rapidamente lungo l’asta e quindi tornava a leccare… mi avrebbe portato rapidamente all’orgasmo, ma si alzò e si tolse il pezzo sotto del costume.- Katie mi ha detto che lecchi divinamente… voglio provarlo…-Senza darmi la possibilità di alzarmi si accovacciò sopra di me, schiacciandomi la sua vagina già bagnata sulla faccia.Così avevo poco spazio di manovra, ma feci del mio meglio leccando quanto potevo e infilandole la lingua il più possibile in fondo alla figa… evidentemente le piaceva essere leccata così, perché venne rapidamente riempendomi la bocca dei suoi umori, che ingoiai avidamente.Stavo per farla alzare quando sentimmo una voce conosciuta provenire da dietro di noi- Bravo Shane… ti lascio solo per un attimo e guarda cosa combini…Era Tony… non sapevo cosa fare, mi aveva beccato mentre leccavo la figa della sua ragazza… non avevo nessuna giustificazione… mi misi seduto sul lettino – Scusa Tony… non so cosa dire… cosa mi è preso… non volevo tradire la tua fiducia…- Shane… Shane…- mi rispose sorridendomi – Sei più vecchio di me ma su queste cose sei ancora indietro… non hai capito che l’ho fatto apposta?- Cosa?- Ero stupito, Tony mi aveva spinto a farmi la sua ragazza?* Senti Shane… uno dei nostri pallini, o per lo meno miei, di Ivan e di Ashley, è il sesso di gruppo… anche se a dire il vero ho insegnato io ad Ashley ad apprezzarlo… Comunque, capisci che facendo cose del genere non mi crea nessun problema vederla che si fa fare da un altro… specie se è uno dei miei amici più cari e se gliel’ho chiesto io…- Capisco… era questo di cui parlavate tu e Ivan, vero?- Esatto… ma continua pure… anche se mi permetterai di assistere, vero? Dopotutto è la mia ragazza…- Certo…- ero un po’ frastornato, ma la situazione mi intrigava…- Dai Ashley… faglielo tornare in tiro… pare che il mio arrivo lo abbia un po’… ammosciato…La brunetta mi sorrise e si avvicinò baciandomi in bocca.- Lo faccio perché mi piaci…- mi disse, forse anche per incoraggiarmi, poi si abbassò e riprese a succhiarmelo. In breve tempo il membro tornò duro, e la ragazza si accovacciò su di me infilandoselo. Fortunatamente la presenza di Tony mi inibiva leggermente, altrimenti sarei subito venuto… invece fu lei a venire, abbandonandosi su di me e schiacciandomi sulla faccia le magnifiche tette, che non esitai a leccare e palpare a piene mani.Volendo riprendere il controllo della situazione la feci mettere a pecorina, con un ginocchio appoggiato al lettino ed un piede a terra. Accostai il mio cazzo all’ingresso della figa e cominciai a giocare… lo strofinavo contro le labbra, poi contro il clitoride, quindi infilavo il glande dentro, lo lasciavo un po’ lì e lo tiravo fuori, ricominciando a stimolarle il clitoride…- Scopami Shane, ti prego…- vedevo gli umori colare copiosi, e la sua preghiera mi eccitò ancora di più… mentre Tony ci guardava soddisfatto continuai per un po’ questo giochetto finchè non mi accorsi che stava per venire, quindi la penetrai con un colpo secco arrivando fino all’utero…La penetrazione violenta ed improvvisa le scatenò un orgasmo fortissimo, e venne urlando il mio nome e quello di Tony. Mi sfilai da lei lasciandola accasciare sul lettino… quando si girò verso di noi, dopo un buon minuto, aveva le lacrime agli occhi… – Cazzo, Shane… credevo di morire…– Bel giochetto… non l’avevo mai visto fare…- commentò Tony, stupito – dopotutto ti stai riprendendo il posto di più grande ed esperto…– Riprendiamo?- propose la ragazza – ora sto bene…- mi disse arrossendo e sorridendomi.Ashley si rimise nella posizione di prima e questa volta la penetrai… davo un buon ritmo, non troppo veloce né troppo lento, penetrando fino in fondo e cercando di stimolare tutti i punti. dopo poco Tony si avvicinò, si mise davanti alla sua ragazza e si abbassò i bermuda, infilandoglielo in bocca. Ashley lo prese con piacere, e la scena mi diede un brivido di eccitazione. Pur non avendo mai provato, una cosa del genere era sempre stata uno dei miei sogni erotici più ricorrenti.Cominciai quindi a pompare più forte, mentre Tony spingeva il suo cazzo in fondo alla gola della brunetta che mugugnava di piacere… evidentemente l’essere posseduta da due uomini la eccitava tremendamente, perché spingeva le natiche indietro favorendo la mia penetrazione. Dopo pochi altri colpi venne per la quarta volta, ingoiando il cazzo del mio amico fino n fondo con uno splendido “gola profonda”.- Dai, Shane… facciamole provare la doppia penetrazione…- propose TonyNon avevo mai fatto niente del genere, ma fui prontamente d’accordo… il mio amico si sdraiò sul lettino e fece sedere su di sé la sua donna, penetrandola nella vagina lasciando a me il piacere di prenderla dal culo… Ashley si stese su di lui, lasciando in vista il suo secondo forellino, libero, che mi accinsi subito a penetrare.Entrai con qualche difficoltà, probabilmente per la presenza del cazzo di Tony, ma la sensazione fu subito fantastica… cominciammo a muoverci allo stesso ritmo provocandole vere e proprie fitte di piacere… la ragazza si stava lasciando andare, urlava i nostri due nomi, ci pregava di sfondarla, di venirle nel culo, di spaccarla… presto giunse ad un altro orgasmo, ma noi due non ci fermammo…Io la scopavo nel culo palpandole a piene mani le grandi tette, mentre Tony la scopava nella figa limonando con foga.Io fui il primo a venire… spinsi a fondo e lanciai un urlo, scaricandole nell’intestino diversi getti di sperma. Il mio orgasmo portò Ashley a godere… venne contraendo ambedue i canali e provocandomi ulteriori fitte di piacere… anche Tony non resistette all’orgasmo di Ashley e la riempì a sua volta.Rimanemmo per un po’ così, io sopra ad Ashley e lei a sua volta sul petto del mio amico… tutti e tre con gli occhi chiusi respirando affannosamente. Fui io il primo ad alzarmi… mi sedetti sul lettino vicino e aspettai che si alzassero anche gli altri due… la brunetta si sedette vicino a me, ma Tony non ne aveva ancora abbastanza…Si mise davanti alla sua ragazza mettendole davanti alla bocca il membro ormai moscio…- Hai voglia di succhiarmelo, cara?- le chiese dolcemente- Certo…- rispose lei… – ma vorrei assaggiare anche il gusto di Shane…-Mi alzi anche io ponendomi davanti a lei e la ragazza cominciò a dedicarsi alle nostre aste…li teneva uno in ogni mano masturbandoli per farli tornare duri, mentre alternava rapide leccate prima all’uno poi all’altro.Quando furono ambedue eretti, cominciò ad infilarli alternativamente in bocca, sempre masturbando quello che non stava succhiando, poi li prese con la stessa mano e avvicinandoli il più possibile si infilò il glande dei due cazzi in bocca, leccando e succhiando avidamente. Dopo un po’ di questa operazione riprese a succhiarli alternativamente, masturbandoci velocemente. il primo a venire fu Tony, che le scaricò in gola tutto il suo sperma… Ashley non ingoiò subito, tenne la bocca piena infilandosi il mio membro finchè non venni… in parte riuscì ad ingoiare, altro sperma le colò sul mento fin sulle tette… – Fantastica… sei stata molto brava- disse il mio amico, baciandola affettuosamente sulla bocca- E’ stato magnifico…- gli feci eco, convinto che i giorni successivi sarebbero stati meno pesanti…
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