Erano passati anni dall’ultima volta che avevo visto Martino, un mio caro amico d’infanzia col quale siamo cresciuti assieme, e col quale ho condiviso, una volta cresciuto, le prime esperienze di donne…. Qualche volta è addirittura successo che io e Martino scopassimo assieme la stessa ragazza, e questo lo dico per sottolineare l’amicizia e la complicità che ci avevano tanto legato. Adesso, ormai entrambi ultratrentenni, le nostre strade si sono divise da tempo per motivi legati sia al lavoro che alle scelte di vita. Lui vive a Madrid, mentre io sono rimasto a Roma e da quando si è trasferito ci siamo persi di vista totalmente…. Circa due mesi fa però, tramite un servizio di chat che dispone anche di un elenco degli utenti, mi ritrovai una chiamata da parte sua. Mi ha fatto molto piacere leggere sue notizie e da allora ci siamo scambiati gli indirizzi e-mail e spesso, la sera, abbiamo scambiato qualche parola attraverso la chat. Dopo circa quindici giorni dal nostro ritrovamento Martino mi invita a passare una settimana di vacanza a casa sua a Madrid e, dopo aver inizialmente rifiutato con la scusa di non voler arrecare disturbo alla sua famiglia, accetto poiché mi risponde di vivere solo e per il fatto che ho parecchie ferie arretrate, insomma: una bella vacanza a Madrid non può farmi che bene. Arrivo a Madrid di sabato verso mezzogiorno, Martino mi è venuto a prendere all’aeroporto ed andiamo subito a casa sua, non vedo l’ora di farmi una bella doccia e rinfrescarmi un po’…. Giunti a casa mi dice che dobbiamo fare presto perché ha organizzato un appuntamento con due ragazze, tanto per fare una rimpatriata alla grande, tra l’altro la doccia la deve fare anche lui quindi, come avevamo fatto molte volte in passato, decidiamo di farci la doccia assieme. Il suo fisico non è cambiato per niente, ed altrettanto dice lui del mio…. L’unica cosa che gli ho sempre invidiato, anche se di quello che ho non mi posso lamentare, è che ha un cazzo enorme, di quelli lunghi e grossi con la cappella a fungo…. Stranamente noto che mentre siamo sotto la doccia gli diventa duro, gli chiedo ridendo: “Che ti succede? Non mi dovrò mica preoccupare?!” Lui: “Dai scemo, ti pare?! Stavo pensando alle due tipe che dobbiamo incontrare dopo, vedrai che fiche, e poi sono anche lesbiche, pensa che una volta sono andato a letto con tutte e due, vederle leccarsi era uno spettacolo, e il resto, se tutto va bene, lo vedrai dopo….” Io: “Per fortuna, comunque se ti può consolare se mi piacessero gli uomini ci farei un pensierino” Lui: “Anch’io, ma al tuo culo però” Sempre con tono scherzoso mi da una pacca sulle chiappe e la cosa finisce li, finiamo di lavarci, ci asciughiamo ed usciamo. Ci eravamo sempre scambiati battute del genere di quelle appena raccontate, avevamo sempre scherzato su un nostro ipotetico accoppiamento tanto che una volta, dopo aver perso una scommessa, avevo dovuto pagare pegno andando in bagno con lui e facendomi appoggiare la sua cappella al buco del culo. Ora, a me è sempre piaciuta la fica, ma devo ammettere che l’aver sentito appoggiata quella cappella, che fra l’altro era molto umida, al mio buchetto mi aveva stimolato parecchie fantasie che da principio puntualmente reprimevo, ma che poi avevo lasciato sviluppare più volte quando capitava che mi masturbassi. All’appuntamento le due maiale hanno dato buca, hanno telefonato sul cellulare di Martino dicendo che non potevano venire e così siamo tornati a casa sua. In luglio a Madrid fa caldo e in casa di Martino mi metto in libertà, giriamo tutti e due in mutande e ci sediamo sul divano a guardare la televisione. Sul canale satellitare a cui lui ha l’abbonamento danno un film porno, ce lo guardiamo assieme, da principio c’è un ragazzo che scopa una donna di colore, poi arriva il marito di lei e li scopre, a quel punto il marito, anch’egli di colore, estrae una verga enorme ed inizia a sodomizzare il ragazzo che non sembra essere affatto contento…. E’ a quel punto che noto come il cazzo di Martino sia diventato nuovamente duro, tanto che la punta esce dalle mutande. Fra me e me penso a quante volte, nelle mie fantasie ormai non più represse, ho immaginato di farmi scopare da lui. Gli chiedo se è un caso che si sia eccitato proprio davanti a quella scena, e a quel punto mi risponde: “Vedi, devo dirti una cosa, ti ricordi quella volta che te l’ho appoggiato perché hai perso la scommessa?” Io: “Si, certo che me lo ricordo” Lui: “Da allora ho cominciato ad avere fantasie, non solo su di te, ma anche su altri maschi, finchè non ho iniziato a farmi qualche trans, sai, qui a Madrid non è difficile trovarne” Io: “Vuoi dire che ti inculi i trans?” Lui: “Non solo, le donne mi piacciono sempre più di tutto, ma se capita non disdegno i trans” Io: “E ti fai anche i maschi? Allora mi devo preoccupare per la tua erezione di prima” Lui: “No, un maschio non me lo sono mai fatto, fin’ora, ma vedi, non ti ho fatto venire qui per niente, aspetta! Lasciami parlare. Da quella volta mi sarò fatto almeno un milione di seghe pensando a te che me lo succhi o mentre ti inculo, insomma, se ti andasse di….” Io per un’attimo rimango impietrito, in realtà sto pensando a quante volte anch’io mi sono masturbato pensando a lui che mi scopava, ma lui ancora non lo sa, e nel frattempo noto che, probabilmente per l’imbarazzo, il suo cazzo si è ammosciato del tutto. Lui: “Guarda, se vuoi andartene anche subito ti pago io il biglietto dell’aereo, non ti devi sentire in imbarazzo, ma non potevo averti qui e far finta di niente, non provo nient’altro che amicizia per te, voglio solo scopare, diciamo che è un’evoluzione della complicità che c’è sempre stata fra noi”. Io non dico niente, guardo la forma del suo cazzo moscio di imbarazzo sotto le mutande, mi abbasso con la testa su di lui, glie lo tiro fuori e lo prendo in bocca…. Appena lo assaggio ricresce rapidamente e ritorna ad essere quella splendida verga di carne che gli ho sempre invidiato, adesso è nella mia bocca e spero che fra poco possa finire anche da qualche altra parte…. E’ la prima volta che faccio un pompino ma pare che me la stia cavando alla grande, d’altra parte gli sto semplicemente facendo quello che piace venga fatto a me, il suo cazzo mi riempie tutta la bocca e dopo pochi minuti viene costringendomi ad ingoiare una grande quantità della sua calda sborra. Tiro su la testa, lo guardo in faccia e mi dice: “allora hai deciso di rimanere? Che c’è, non ti è piaciuto? Io: “No, anzi, molto più di quanto immaginassi, solo che pensavo tu avessi intenzione di venirmi da un’altra parte” Lui: “Scusa, non volevi che ti venissi in bocca” Io: “No, non è quello, è che avrei voluto che tu continuassi da dove eravamo rimasti quando me l’hai appoggiato” Il suo cazzo, che si era ammosciato dopo l’orgasmo, si rigonfia nuovamente e mi dice: “è tutto tuo” infilatelo dove vuoi, o vuoi che sia io a infilartelo? Però se vuoi un consiglio è meglio se per le prime volte sei tu a gestire l’ingresso, a meno che per te non sia gia passata la prima volta” Io: “Certo che è la prima volta” Lui si sdraia sul divano e mentre mi ci sto per sedere a cavallo mi dice: Hey, non vorrai mica prendertelo così a secco, in bagno nell’armadietto c’è un tubetto di crema per penetrazioni anali che ho comprato in un sexy shop, lo riconoscerai appena lo vedrai, vallo a prendere!” Vedo a prendere la crema, torno da lui e mi dice di mettermi a pancia in giù sul divano, così potrà spalmarmela lui…. Mi sdraio e provo una sensazione strana a lasciare il mio corpo alla sua mercè, mi allarga le natiche con le mani e sento che si avvicina con la faccia, adesso sento addirittura il calore del suo fiato scaldarmi il buco, ma non è ancora niente…. Il bello viene quando sento la sua lingua umida leccare il mio ano, mi fa venire i brividi di piacere, mi lecca per un bel po’ infilando dentro, di tanto in tanto, anche qualche centimetro di lingua, poi prende la crema, me la spalma attorno al buco e poi inizia ad infilarmi le sue dita “così” dice “la crema lubrificherà anche l’interno, sentirai meno male e ti piacerà di più” Provo una strana sensazione di rilassamento dell’ano, e poi mi dice: “Ecco, sei pronto per la grande cavalcata” Lui si sdraia nuovamente sul divano, io gli salgo a cavalcioni e con la mano dirigo la sua verga verso il mio buco, adesso la sua cappella è li appoggiata, la sento, calda e umida più di quella volta, appoggio le mie mani sopra le sue spalle e mi lascio cadere lentamente impalandomi piano sopra di lui. Mi sento come se mi dovesse spaccare in due da un momento all’altro, ma non fa poi così male, ed inoltre il piacere è di molto superiore al dolore; non credevo di riuscire a farlo subito così facilmente…. “Sei proprio una brava puttanella”, mi dice lui, “o non è la prima volta o ti ho preparato proprio bene con la mia lingua e la crema” Io: “Penso che sia giusta la seconda” Lui: “Allora i trans mi hanno insegnato qualcosa di buono….” Io: “Per ora direi proprio di si” Lui: “Bene, a prenderlo sei bravo, vediamo se sei altrettanto troia nel movimento, inizia a fare su e giù” Inizio a muovermi piano su e giù sopra di lui, sento il suo cazzo enorme dentro di me e lo guardo in faccia mentre è eccitato per quello che gli sto facendo…. Di colpo sento che sto per venire e non riesco a trattenermi…. Sto venendo mentre mi sto facendo scopare nel culo, non credevo fosse possibile! Provo una sensazione nuova e mentre succede ciò eiaculo, senza che ne io e ne lui abbiamo toccato il mio cazzo…. Mi fermo un’attimo, faccio un gran sospiro e mi accorgo di avergli sporcato tutta la pancia con la mia sborra, gli chiedo scusa imbarazzato…. “E scusa di che?” Mi risponde lui, “questo non è niente confronto a quello che io sto per lasciare dentro di te, ma cambiamo posizione”. Mi fa mettere a pecora, lui si mette dietro di me e lo infila con estrema facilità, ormai sono una troia con tutte le carte in regola, inizia a pompare prima lentamente, poi via via in un crescendo di foga tale da far sembrare che mi debba uscire dalla bocca. Mentre fa questo mi tiene saldamente per i fianchi e ad ogni spinta mi tira verso di se con le braccia, un paio di volte ho perfino sentito i suoi coglioni sbattere contro i miei, poi sento il suo cazzo pulsare, il ritmo diminuisce e sento chiaramente la sua sborra calda invadermi dentro. E’ venuto dentro di me…. Tira fuori il suo cazzo e mi da una pacca sul culo, io non dico niente e sento la necessità di andare in bagno, li mi siedo sul water e vi lascio cadere dentro tutto lo sperma che mi ha buttato dentro poco prima; la vedo cadere nell’acqua della tazza, bianca e densa, e penso gia a quando avverrà la prossima volta. Torno in sala dove lui è sul divano completamente nudo, mi siedo accanto a lui, sono nudo anch’io, mi guarda e sorride, “allora, rimani per questa vacanza a Madrid?” Io: “Si, ma non credo avremo molto tempo per visitare la città, quindi temo che dovrai invitarmi anche l’anno prossimo” Nel frattempo telefona una delle due maiale che prima avevano dato buca, chiede se questa sera possono venire a trovarci per scusarsi “a modo loro”…. Ovviamente diciamo di si….
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