Quarantenne ospitale, distinto, prestante, sano, riservato e generoso cerca ragazzo max trentenne per trascorrere insieme calde serate. Telefonare a …. Così recitava un messaggio inserito fra molti altri su un giornale di annunci economici, non avevo mai fatto sesso per denaro, ma quell’annuncio stuzzicava la mia curiosità ed anche le mie fantasie sessuali…. Chiamai quel numero e mi rispose un uomo con un accento non italiano, non riuscivo però ad identificare quale provenienza avesse quella pronuncia e la cosa mi faceva ancor più fantasticare sull’aspetto fisico di quello sconosciuto…. Ci accordammo perché io andassi a casa sua per le otto di sera dello stesso giorno e nel corso della telefonata mi specificò di essere solo attivo (per me la cosa andava benissimo). Nel pomeriggio mi lubrificai abbondantemente l’ano con del burro, mi infilai dentro un grosso fallo di gomma che di solito uso per masturbarmi e mi distesi sul letto per un paio d’ore con quell’arnese infilato nel culo, al fine di far fare un po’ di stretching ai muscoli del mio ano visto che erano inattivi da parecchio tempo. Successivamente mi alzai per prepararmi, mi accorciai i peli del pube e mi feci un bagno caldo con tanto bagnoschiuma profumatissimo e, prima del bagno, mi feci un bel clistere così da ottenere una soddisfacente “pulizia interna” onde evitare “figuracce”. Alle otto in punto suonai il campanello di casa sua e mi aprì la porta un uomo di colore, alto sicuramente più di due metri e molto muscoloso, ben vestito e dall’aspetto molto ordinato; non riuscii ad evitare che il mio viso assumesse un’espressione sorpresa e lui se ne accorse, perciò mi disse sorridendo: “che c’è? Mi immaginavi diversamente?” Io prontamente risposi: “Sinceramente si, ma ti preferisco a quello che immaginavo”. Mi fa accomodare, dice di chiamarsi Jamaal e di essere un medico di origine keniota trasferitosi e laureatosi in Italia. Si scusa per non aver trovato il tempo di preparare una cena per l’occasione e mi chiede se desidero che mi porti al ristorante, rispondo che una pizza a domicilio va benissimo perché aiuta a mettere da parte la formalità e rompere il ghiaccio. Ordiniamo le pizze e nel frattempo mi offre un drink, è talmente grande e grosso che non posso fare altro che immaginare le dimensioni del suo cazzo…. Dopo cena andiamo in salotto, ci sediamo sul divano e lui accende la televisione, mi guarda e mi dice: “allora? Con quale scusa pensi che dovremmo iniziare per ritrovarci a fare sesso?” Io rispondo: “nessuna scusa, dimmi cosa ti piace fare” Lui: “Perché non ti spogli davanti a me?” Io mi metto al centro della stanza ed inizio a togliermi i vestiti, metto in mostra il mio corpo ed una volta che sono completamente nudo lui prende il telecomando dell’Hi-Fi e fa partire una musica molto sensuale. Inizio a muovermi cercando di imitare gli spogliarellisti e probabilmente mi riesce discretamente bene perché noto sotto la patta dei suoi pantaloni un notevole rigonfiamento (davvero notevole). Mi avvicino a lui e mi siedo sulle sue gambe voltato di spalle in modo che il mio culo finisca proprio sul suo arnese…. Adesso posso sentirlo appoggiato al mio didietro sebbene a dividere le nostre parti intime ci siano ancora i suoi vestiti, dev’essere davvero enorme! Lui mi afferra le chiappe con le mani e mi fa sollevare fino ad avere il culo all’altezza della sua faccia, mi dice di piegarmi in avanti e mi divarica le natiche, a quel punto inizia a leccarmi il buco del culo ed ogni tanto vi infila dentro la punta della lingua. Intanto io con le mani tocco il suo cazzo ancora sotto i suoi vestiti ed il gioco dura qualche minuto. Ad un certo punto mi giro, mi inginocchio davanti a lui ad apro la cerniera dei suoi pantaloni, sfilo dai boxer la sua verga di carne e la prendo fra le mani, è enorme! Con due mani non riesco ad afferrarlo per tutta la lunghezza, resta fuori ancora la grossa cappella che è umida per l’eccitazione, il diametro è proporzionato alla lunghezza e gia mi chiedo come mi sentirò fra un po’ se deciderà di mettermelo nel culo. Inizio a succhiarglielo, per accoglierlo nella mia bocca devo aprirla molto e, nonostante io sia uno specialista dei lavoretti di gola profonda con i miei amici, questa volta non riesco a farmene sparire in bocca più di metà. Cerco di fargli un pompino da urlo in modo da avere la possibilità che si calmi e rinunci all’idea di incularmi, gli passo a lungo la cappella con la lingua, glie la bacio, ne prendo in bocca più che posso e glie lo succhio mentre con una mano glie lo meno, alla fine mi dice che sta per venire in modo che io mi possa tirare indietro se non volessi farmi venire in bocca. A quel punto mi venne un flash, pensai: “quando mi ricapita una cosa del genere?” Mi fermai di colpo di succhiarglielo e riuscii a farlo in tempo da non farlo più venire, mi tirai su all’in piedi e gli chiesi dove fosse la camera da letto. Me la mostrò e subito mi infilai sotto le lenzuola del lettone che vi era all’interno, mi misi a pancia in giù e gli offrii la vista del mio sedere facendo in modo che il lenzuolo lasciasse scoperta solo quella parte, lui andò nel bagno che si trovava all’interno della stanza e prese una crema lubrificante, si sedette sul letto a fianco a me che ero ancora steso a pancia in giù, mi accarezzò il sedere per qualche secondo e poi iniziò a frugare con le dita fra le mie natiche. Si mise la crema su due dita e me la spalmò prima fra le chiappe, poi iniziò a spalmarne sull’ano e successivamente iniziò ad allargarmelo con le dita per prepararmi alla penetrazione da parte del suo grosso fallo. Io misi la testa sotto il cuscino mentre chiudevo gli occhi e cercavo di rilassare i muscoli sfinterei più che potevo, lui si allontanò dal letto per un attimo e misi da parte il cuscino per vedere cosa stesse facendo…. Si stava spogliando, lo vidi tutto nudo, si capiva chiaramente che faceva body building ad un livello tutt’altro che amatoriale (e poi dicono che i palestrati ce l’hanno piccolo), il suo cazzo era in tiro e si venne a stendere sopra di me, mentre stavo per allargare le gambe con lo scopo di farlo entrare meglio cinse le mie cosce con le sue e me le fece chiudere, poi guidò con la mano il suo cazzo fino ad appoggiarsi al mio sedere chiuso, mi disse di rilassarmi e potei sentire che si faceva strada fra le mie chiappe scorrendovi agevolmente in mezzo grazie alla quantità di lubrificante che vi aveva spalmato sopra precedentemente. Da come la sua asta allargava le mie natiche infilandovisi in mezzo capivo quanto fosse grossa e più si avvicinava al suo obiettivo più la cosa si faceva preoccupante ed interessante al tempo stesso. Ebbi un brivido quando arrivò dritto dritto ad appoggiare la sua cappella al mio buco del culo, lui se ne accorse e mi disse: “stai calmo e tranquillo, lascia fare a me e vedrai che il piacere sarà tanto e il dolore poco”. Con la cappella appoggiata al mio buco del culo e spingendo delicatamente senza causarne la dilatazione con la forza iniziò a baciarmi il collo e le spalle, poi con una mano mi toccò il petto come se stesse toccando le tette da una donna ed a quel punto provai un forte rilassamento di tutto il corpo, sentii il suo cazzo entrare dentro di me e non mi fece male per niente! Il cazzo più grosso che avessi mai visto era dentro al mio culo e non mi stava facendo male, mentre altre volte avevo sentito dolore con cazzi di dimensioni molto minori…. Poi mi sussurrò in un orecchio: “ecco, è tutto dentro” “Tutto?!” pensai, a quel punto ebbi una contrazione involontaria dei muscoli e sentii un male lacerante, lo pregai di toglierlo ma mi disse che se lo avesse fatto avrei sentito ancora più male, riprese a toccarmi in quel modo ma non riuscivo a rilassarmi, ad ogni suo minimo movimento sentivo un dolore pazzesco tanto da credere che sarei svenuto da un momento all’altro. Rimanemmo “incastrati” in quel modo per circa venti minuti finchè non decise di cominciare a muoversi dentro di me anche sentivo male, io lo pregavo di fermarsi e lui mi rispondeva che non ce la faceva a stare fermo e che aveva voglia di venirmi nel culo. Mi veniva voglia di urlare e di piangere dal dolore, ma mi accorsi che più lo pregavo di fermarsi e più quel gigante si eccitava e ci provava gusto. Mentre mi inculava con quella frenesia mi toccava dappertutto e mi mordicchiava il collo e le orecchie, mi diceva: “Ti fa male eh? Puttana, ma sei tu o no che l’hai voluto nel culo? Adesso te lo tieni e taci, e non fare finta di avere il culo stretto perchè se fosse così non saresti riuscito a farmi entrare in questa posizione” (Era vero, penso che essermi preventivamente dilatato col fallo di gomma nel pomeriggio sia stata davvero un’ottima idea….) Dopo una serie di colpi di cazzo discretamente intensa non sentivo più il dolore e, anzi, provavo piacere, la sua decisione ad incularmi anche se gli chiedevo di smettere poi mi eccitava ancora di più e ad un certo punto raggiunsi l’orgasmo. Lui se ne accorse e cominciò a pompare ancora più forte dicendo: “Ah, mia bella troia, adesso che sei venuto tu posso lasciarmi andare anch’io, ti dispiace se ti vengo dentro?” Da rude scopatore al quale si atteggiava prima adesso era diventato tanto gentile da chiedermi addirittura se poteva venirmi dentro, io risposi di si e lui mi chiese se poteva spingere un po’ più forte, la risposta fu ancora si…. Mi scopò nel culo con una foga che non avevo mai visto a nessuno, ma non riusciva a venire, gli chiesi se voleva smettere e che lo facessi venire con un pompino, ma disse che ci teneva troppo a riempire il mio culo, quando lo sentii dire così io fui percorso da un brivido e venni un’altra volta, mentre lui continuava a stantuffarmi con un ritmo sempre più incalzante. Di colpo si fermò, “non sarai mica venuto?!” gli chiesi, e lui disse: “no, non riesco, fa lo stesso non ti preoccupare, ti pagherò ugualmente” Sfilò lentamente il cazzo dal mio culo e si distese a pancia in su a fianco a me, dopo quello che mi aveva fatto provare non potevo certo lasciarlo li senza farlo venire…. Mi misi a cavallo di lui, guidai con la mano il suo cazzone duro fino al mio buco del culo gia abbondantemente allargato e mi impalai sopra di lui con decisione. Iniziai a muovermi lentamente ondeggiando con il bacino, lui mi mise le mani sui fianchi e cominciò a guidare i miei movimenti come una palese richiesta di aumentarne il ritmo. Di li a poco mi ritrovai a compiere una vera e propria serie di salti sopra di lui, con il suo enorme cazzo infilato dentro, poi spostò le mani dai miei fianchi e prese a toccarmi il culo. Dopo qualche minuto afferrò nuovamente i miei fianchi tirandomi verso il basso, io d’istinto tesi ad alzarmi e rimasi col culo sollevato di circa dieci centimetri rispetto al suo basso ventre, lui iniziò a spingere e pomparmi da sotto finché sentii che stava venendo dentro di me. Il suo orgasmo durò pochi secondi nei quali potei sentire chiaramente ogni spasmo del suo pene e l’energia con la quale lanciava ogni fiotto di sborra. Gli spruzzi erano talmente forti che sembrava dovessero uscirmi dalla bocca. Dopo l’orgasmo sentii il suo cazzo rimpicciolirsi dentro di me, cercai di “sputarlo” fuori contraendo i muscoli ma ero troppo dilatato per riuscire a farlo. Mi spostai e mi distesi sul letto a pancia in giu, per evitare di non riuscire a trattenere dentro tutto lo sperma che mi aveva iniettato visto che dopo una dilatazione del genere il mio culo aveva bisogno di un po’ di tempo per tornare a riassumere il tono muscolare originale. Mi alzai, andai in bagno, quando tornai in camera trovai sul comodino un consistente mazzo di soldi arrotolati, mi disse: “Sono per te” Io: “Guarda che non importa, mi hai gia pagato con il divertimento, non è per quelli che sono venuto, era il tuo annuncio che mi incuriosiva” Lui: “Non mi interessa, se tu non li prendi rovini tutto il nostro gioco, sono tuoi, poi se vorrai tornare gratis, giusto per divertirti, mi farà piacere, sai dove abito” Io: “Se è così….” Presi i soldi, li infilai nella tasca del mio giubbotto e gli dissi: “Sai, non mi ero mai fatto pagare, l’ho sempre fatto perché mi andava” Lui: “Anche questa volta l’hai fatto perché ti andava” Io: “Si” Lui: “Allora perché hai risposto all’annuncio?” Io: “ero curioso di vedere se qualcuno fosse stato disposto a pagare per fare sesso con me” Lui: “Se per la prossima volta tu mi chiedessi il doppio lo pagherei, te li meriteresti tutti” Io: “Se tu la prossima volta mi chiedessi di venire gratis verrei lo stesso” Gli lasciai il mio numero di telefono e mene andai a casa.
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