Pochi minuti e lei si contorse ed urlò in preda alle piacevoli fitte della nuova ondata di piacere che l’avvolgeva.Vedendola accasciarsi sotto di se , stravolta dal piacere, Riccardo esultò, euforico ed eccitato, continuando a sbatterla vigorosamente "Sto per venire, vuoi che ti riempa ancora o lo preferisci in bocca come l’altra sera, o vuoi farti una doccia con il mio sperma, dimmelo, cosa preferisci" ruggì mentre affondava impietosamente i colpi in quel corpo gemente stravolto dal piacere "Sborrami, addosso, lo voglio dappertutto, voglio il tuo sperma sui miei seni, sulla mia faccia, nella mia boccaaaa…." gemette lei. Poco dopo Riccardo si staccava da lei rovesciandola sul letto, le salì a cavallo masturbandosi, sino a che non esplose, mentre lei attendeva distesa a bocca spalancata. Le prime gocce di sperma caddero sulle tette di Marta che con le mani prese a spalmarsele sulla pelle, poi nuovi più copiosi spruzzi incalzarono piovendole sul petto, sul volto e nella bocca, persino sui capelli, e lui urlante continuò dirigendo i getti ovunque, ebbro del piacere di ricoprirla con il proprio sperma. Alla fine, continuò a masturbarsi mentre lei avida raccoglieva lo sperma con le dita per portarlo alla bocca ed ingoiarlo voluttuosamente davanti ai suoi occhi eccitati. Poi lui avanzò e le affondò il cazzo che andava finalmente ammosciandosi in bocca e lei glielo succhiò amorevolmente.Stavano da qualche minuto esausti sul letto, quando lei si scosse e guardò l’ora. "Va bene maledetto satiro, hai vinto tu, mi arrendo, puoi tornare in camera tua e riposarti, domattina dovremo partire abbastanza presto" . Riccardo annuì, si alzò e rivestì, poi se ne andò salutandola con la mano.L’indomani mattina, lui scese di buon ora fece colazione e preparò la macchina, poi la attese pazientemente, lei giunse alle dieci "Vado a fare colazione, sali a prendere la borsa da viaggio" disse e scomparve ritornando dopo mezz’ora. Andò alla reception e saldò il conto, poi si rivolse a Riccardo "Possiamo andare" disse e lui la accompagnò le aprì la porta e lei salì in macchina. Riccardo andò al volante e partì. Viaggiavano da alcuni minuti quando lei parlò "Vedo che sei un ragazzo intelligente ti sei comportato perfettamente in Hotel" disse lei "Grazie signora Marta" rispose lui soddisfatto e lei ridacchiò "Perfetto, assolutamente perfetto" pensando che quel giovane che instancabilmente l’aveva scopata per quasi tutta la notte ora si comportava come un perfetto autista "Ma non ti fossilizzare troppo, stai sempre attento ai segnali che ti manderò, io sono molto volubile e chissà in quale situazione mi verrà voglia di te la prossima volta" continuò. "Non ti preoccupare Marta, l’antenna che porto sempre tra le gambe capta perfettamente i tuoi segnali ed io non potrò fare a meno di accorgermene" ridacchiò a sua volta Riccardo.La vita riprese normalmente, con la solita routine, inframmezzata da improvvisi scoppi di furore erotico che li coinvolgeva in estenuanti amplessi. Erano come temporali, che infuriano tremendi per ore ed ore nel cuore, ma dei quali nessuno sembra accorgersi la mattina successiva.Riccardo era pienamente soddisfatto della sua vita, e non sentiva la mancanza delle ragazzine che inseguiva furiosamente solo pochi mesi prima, Marta era più calda di qualunque ragazzina, esperta e deliziosamente fantasiosa e maliziosa . Gli intervalli di assoluta normali sembravano studiati ad arte per esaltare il suo desiderio senza snervarlo, e lui ogni volta era una bomba pronta ad esplodere e travolgerla con la sua esuberanza giovanile.Una sera Riccardo portò Marta ad una festa, e la attese pazientemente, lei arrivò prima del previsto, accompagnata da un’amica. "Riccardo, ho promesso alla mia amica Lara di accompagnarla a casa, questa festa è troppo noiosa" cinguettò lei arrivando e le due donne risero assieme. Riccardo aprì loro la porta e le due donne salirono con un gran svolazzare di gonne. Marta gli diede l’indirizzo e lui si mise al volante e partì. Guidando sbirciò le due donne intente a chiacchierare a bassa voce. Lara l’amica di Marta era più giovane di lei, 30, 35 anni al massimo, bruna decisamente più esile di Marta, dalla bella carnagione scura, abbronzata. Le due donne parlavano e ridacchiavano, mentre lui guidava senza troppa fretta.Giunsero all’indirizzo indicatogli, un lussuoso palazzo nel centro della città "Riccardo fermò la macchina e scese per aprire la porta. Lara scese seguita da Marta. "Marta tesoro, non vorrai mica far aspettare qui in strada questo povero ragazzo, fallo salire, potrà aspettarti in cucina, almeno starà al caldo" disse Lara "Hai ragione cara, Riccardo chiudi la macchina e seguici" gli ordinò. Lui obbedì poi con passo veloce raggiunse le due che si erano incamminate verso il portone.Lara aprì e li fece entrare, poi presero l’ascensore e giunsero al suo appartamento. Era tutto buoi e lei accese le luci, i tre entrarono. "Scusami cara, ma il mio appartamento non assomiglia nemmeno lontanamente alla tua reggia" scherzò Lara "L’importante è che sia tranquillo ed abbia un gran letto" rispose Marta e le due scoppiarono in una risata Riccardo incominciò ad interessarsi alla situazione "Sai Riccardo, ho conosciuto Lara alcuni anni fa, quando mio marito era ancora vivo ed all’epoca ero una moglie molto fedele" disse Marta "Questa deliziosa troietta, deliziosamente bisex mi ha iniziata ai piaceri di saffo, Hai mai visto due donne fare all’amore assieme ?" domandò Marta a Riccardo "No signora Marta, o meglio, non dal vivo, mi è capitato in qualche film" rispose lui con calma "Ti piacerebbe vederlo nella realtà ?"" domandò Marta "Potrebbe essere interessante, ma temo che potrebbero venirmi in mente strane idee" continuò lui "Lara mia cara, hai la più pallida idea di!quali strane idee potrebbero venire in mente a questo giovanotto se ci vedesse insieme nude in un letto intente a leccarci reciprocamente le nostre deliziose fichette ?" domandò Marta rivolta all’amica "Non saprei, scoparci tutte e due magari ?" rispose la deliziosa brunetta, avvicinandosi a Riccardo ed incominciando a strusciarsi contro di lui.Marta la staccò da lui "Non aver fretta, prima ti voglio tutta per me. Le due donne si allontanarono lasciando solo Riccardo, ed entrarono in quella che lui pensò essere la camera da letto. Riccardo sentì le donne ridacchiare mentre , pensò, si spogliavano a vicenda. Poi sentì i loro gemiti, dapprima radi ed occasionali, poi sempre più frequenti. Le lasciò fare sino a che i gemiti divennero più forti, allora prese a spogliarsi e si diresse verso la camera da letto.La porta era aperta, la stanza illuminata e le due donne completamente nude erano sul letto, Lara china su Marta che giaceva sul letto oscenamente scosciata con l’amica che la leccava abilmente tra le coscie, Riccardo continuò a spogliarsi mentre le guardava. Le due donne si allacciarono in un furioso 69, e divennero un unico gemente corpo scosso da brividi di piacere, mentre Riccardo in piedi, completamente nudo si masturbava lentamente guardandole."Marta, digli di raggiungerci, ho bisogno di quel suo bel cazzo" gemette Lara sollevando la testa dal pube della bionda" Riccardo non si mosse, sino a che Marta non lo chiamò "Riccardo vieni qui con noi" disse lei e le raggiunse e si stese sul letto.Lara e Marta si stesero ai suoi fianchi e si chinarono sul suo cazzo eccitatissimo. Le loro lingue iniziarono a vellicarlo, mentre lui spaziava con le mani sui loro perfetti corpi. Quello di Lara era snello ed incredibilmente sodo, con deliziose tettine dai piccoli ed appuntiti capezzoli, chiappe rotonde e vellutate.Le dita si spinsero nel solco giù sino a raggiungere le vagine, madide di piacere e di saliva. Le due gemettero a quel tocco e raddoppiarono l’impegno. Marta ingoiò il glande mentre Lara scese a leccargli e succhiargli i coglioni. Ben presto le due si alternarono e Riccardo gustò il pompino energico di Marta fatto di affondo che facevano scomparire interamente il cazzo nella gola della bionda e quello infinitamente più delicato ma altrettanto eccitante di Lara, che non riusciva ad ingoiare nemmeno metà del suo cazzo, ma aveva una lingua tremenda e si divertiva a mordicchiargli deliziosamente l’asta ed il glande."Adesso la preparo e poi la scopi" disse Marta e si portò tra le coscie di Lara iniziando a leccarla mentre la brunetta si attaccava al cazzo di Riccardo succhiandolo con avidità. Marta la portò alle soglie dell’orgasmo, e quando Riccardo la penetrò, scivolò in lei con facilità affondandovi e prendendo a scoparla velocemente, con lei che fremeva, gemeva e lo incitava, e Marta che gli accarezzava dolcemente la schiena ed i coglioni. Poi Marta lo fece rialzare e lui si ritrovò a scopare la brunetta oscenamente scosciata che si accarezzava furiosamente il clitoride "Questa troietta fa un po troppo rumore, meglio zittirla" disse Marta e salì a cavallo del viso di Lara offrendole la vagina da leccare.Marta prese ad accarezzarsi i grandi seni e Riccardo si chinò a raggiungerli con la bocca iniziando a succhiarle avidamente i capezzoli mentre continuava a scopare Lara. Poi Marta lo fece rialzare e si abbassò iniziando a dividere le attenzioni della propria lingua tra il clitoride della brunetta ed il cazzo di Riccardo che le scorreva nel ventre.Lo spettacolo era deliziosamente eccitante e la lingua di Marta pure, così Riccardo si avvicinò all’orgasmo, la bionda se ne accorse "Si Riccardo, scopala così, forza, ma vienimi in bocca, voglio che tu me la riempa con la tua sborra" lo incitò e lui accelerò il ritmo. All’ultimo momento il cazzo teso e pulsante sfuggì dalla vagina di Lara e venne accolto mentre sobbalzava in aria dall’avida bocca di Marta. La sua mano s’impossessò dell’asta e prese a masturbarlo velocemente sino a che lui non venne gemendo e scaricandole un copioso carico di sperma in bocca e nella gola.Marta lo lasciò fare mantenendo le labbra serrate intorno all’asta, poi quando lui ebbe finito, mantenendo la pressione lo fece scivolare fuori dalle labbra. Una piccola goccia di sperma le sfuggì colandole lungo le labbra sul mento, lei raggiunse Lara che a bocca spalancata gemeva di piacere masturbandosi e le sue labbra si unirono a quelle della Brunetta condividendo con lei il prezioso carico. Le due giocarono a lungo scambiandosi lo sperma di Riccardo per poi ingoiarlo e ripulirsi con un’abile lavoro di lingua.Marta si alzò ed andò a baciare Riccardo, il cui cazzo si manteneva eretto "Ora è il mio turno" gli sussurrò, e si chinò su Lara prendendo a leccarla, mentre muoveva sensualmente il bel culo maestoso. Un gemito le uscì dalla bocca quando lui con un solo potente colpo le affondò il cazzo nella vagina sbattendo rumorosamente il pube contro le chiappe. Riccardo prese a scoparla, mentre Lara godeva nella bocca di Marta, poi la brunetta, consumato un travolgente orgasmo, si portò sotto Marta, prendendo a giocare perversamente con i coglioni di Riccardo, leccandoli e facendoli strusciare sul bel volto, risucchiandoli avidamente in bocca ogniqualvolta lui si arrestava.Riccardo stese Marta sul letto senza staccarsi da lei e riprese a scoparla mentre le faceva girare il busto e le baciava i seni succhiandole i rosei capezzoli. Lara vagava tra di loro, leccando le palle di Riccardo, il clitoride di Marta, i bei seni della bionda. Poi la brunetta andò sopra a Marta "Marta ti prego, leccami il culo, voglio che Riccardo dopo me lo metta nel culetto" gemette e Marta si voltò verso Riccardo con un sorriso "Ti piacerebbe sfondarle il culetto ?"lui per tutta risposta accelerò il ritmo della scopata tempestandole le chiappe con potenti colpi del pube che produssero un rumore osceno che si fuse con il lungo gemito che le sfuggì dalla gola. Marta si voltò iniziando a leccare lo sfintere di Lara. Riccardo fissava estasiato la lingua tumida della bionda scorrere nel solco delle sode chiappe di Lara, insalivarle il roseo forellino. Poi Marta prese ad aiutarsi con le dita e pentrò l’elastico sfintere lubrificandola internamente con la saliva. Riccardo ormai la scopava con foga travolgene e la sentì fremere per un nuovo orgasmo, poi la bionda si voltò verso di lui ancora stravolta "Adesso inculala mentre io ti guardo" gli disse con voce roca per l’eccitazione.Riccardo lentamente si staccò da lei e si portò alle spalle della brunetta "Si Riccardo, fottimi nel culo, te ne prego" gemette lei e lui le appuntò il glande allo sfintere. A quel semplice contatto Lara fù scossa da un’orgasmo, lui spinse e lei non si oppose, lo sfintere si dilatò fasciandolo elastico ed il cazzo affondò profondamente nell’intestino della brunetta. Riccardo volse lo sguardo verso Marta che stesa sul letto lo fissava, masturbandosi furiosamente. Lui spinse ed affondò ancor di più in Lara che urlò di piacere. Lui prese ad incularla lentamente e dolcemente, ma lei lo incitò a farlo con maggior forza "E` bellissimo, sfondami, sfondami tutto, lo voglio tutto in culo" proruppe la brunetta "Come è gorsso, mi spacca in due continuaaaa…" urlava impazzita, mentre Riccardo aumentava il ritmo e la forza dei colpi.Era una sensazione nuova ed incredibilmente eccitante e Riccardo si controllava a fatica. Il cazzo meravigliosamente fasciato dai muscoli sodi di Lara, sussultava desideroso di scaricarsi, mentre lui lo affondava sempre più in lei. La vista di Marta che impazzita si masturbava gemendo a bocca spalancata mentre lo fissava inculare l’amica lo condusse ben presto alle soglie dell’orgasmo e lui rallentò il ritmo "No, non ti fermare, continua, voglio sentire il tuo sperma riempirmi l’intestino, un meraviglioso clistere di sborra" gli urlò Lara e lui riprese a stantufare con foga. Marta giunse in suo aiuto, chinandosi a leccargli il culo ed i coglioni e lui esplose, trattenendo i fianchi della scatenata Lara e scaricandole un torrente di sperma nell’intestino.Riccardo e le due donne si abbandonarono esausti sul grande letto. Quella notte rincasando Marta gli rivolse nuovamente la parola "Le mie amiche non sono un tuo terreno di caccia, a meno che non sia io a volerlo d’accordo ?" domandò a bruciapelo "Certo signora" rispose lui senza esitazione "E non farti venire certe idee, non tutte le donne amano farselo mettere nel culo" aggiunse. Forse incominciava a credere di essersi sbagliata, o temeva che lui diventasse troppo esigente nei suoi confronti, Riccardo non seppe spiegarsi quelle parole ma non vi diede troppo peso comunque rispose assecondando il suo stato d’animo "Certamente signora, non si preoccupi" e lei parve soddisfatta.Come al solito tutto riprese l’indomani mattina come al solito e proseguì a lungo sino ad una nuova interruzione in occasione dell’ennesima festa. Da quella festa Marta, uscì in compagnia di un bell’uomo poco oltre i 50 anni. Si fece condurre da Riccardo a casa di lui, una lussuosa villa nelle vicinanze, ma contrariamente al solito, lo congedò dicendogli che sarebbe ritornata con altri mezzi.Dopo quella volta, Riccardo la vide molte altre volte insieme a quell’ uomo, col quale lei instaurò una relazione fissa. Questo non cambiò minimamente i rapporti tra di loro anche se logicamente le occasioni si fecero un poco meno frequenti.Un giorno, mentre stavano a letto, riposandosi tra un amplesso ed uno nuovo, lei all’improvviso gli chiese "Mi spieghi che cosa ci trovate voi uomini di tanto interessante nel culo delle donne ?", Riccardo la guardò perplesso poi decise di risponderle "Un non so che di perversione forse ?" buttò li lui "Già voi uomini siete tutti un poco perversi" ammise lei "Anche voi vi difendete bene, e tu ne sei un magnifico esempio" ribattè lui "Già" ridacchiò lei "Ma molti di voi sono proprio fissati con l’idea di fare il culo di una donna" continuò "Il tuo amichetto te l’ha chiesto ?" domandò lui e lei scosse la testa affermativamente "Allora se ci tieni tanto daglielo o se ne troverà un’altra. La tua amica Lara ad esempio" la stuzzicò lui. "Non fare il cretino, se avessi voluto dare il mio culo a qualcuno, l’avrei dato a te, con lui riesco a malapena a godere figuriamoci se mi viene in mente di farmelo mettere li" sbottò lei "Una soluzione ci sarebbe, io potrei farlo per lui sino a!quando tu ti sarai abituata, così potresti darglielo senza soffrirne troppo" rispose lui chinandosi a baciarle il culo per poi sorriderle "Porco, sei anche tu un porco, ma mi dispiace carino, dovrai accontentarti di questa" rispose lei facendogli una boccaccia, e spingendogli la testa tra le sue cosce. Riccardo prese a leccarla e poco dopo lei ansimava e si bagnava preparandosi alla scopata che di li a poco seguì.M<olti giorni dopo, una notte in cui Riccardo se ne stava comodamente nella sua stanza a dormire, dopo aver lasciato Marta dal suo fidanzato, venne bruscamente svegliato "La signora vuole che tu vada a prenderla immediatamente a casa di Giuliani" gli dissero. Assonnato, Riccardo si preparò velocemente, prese la macchina e la raggiunse. Lei era furiosa, salì in macchina imprecando per il suo ritardo, lui corse al posto di guida e partì veloce. Lei continuò ad imprecare e piano piano si calmò. "Il maledetto continua ad insistere, ormai non riusciamo nemmeno più a scopare" Sbottò Marta "Lascialo" rispose lui "Ma sei matto, è molto ricco, ed io voglio farmi sposare" "Allora dagli il tuo bel culetto mia cara" rispose serafico Riccardo "Temo proprio che tu abbia ragione, dovrai aiutarmi" "Sempre ai suoi ordini signora Marta ": la schernì lui "Porco, brutto porco, immagino che ti sarà diventato duro al solo pensiero. Va bene, inutile rimandare, fai una deviazione, ed andiamo in quel motel fuori città" concluse leiUn’ora dopo erano nella stanza del Motel, lei fece per iniziare a spogliarsi, ma lui la fermò. Un meraviglioso senzo d’onnipotenza l’aveva assalito e per la prima volta era deciso a condurre lui il gioco. "Fermati, questa sera non faremo all’amore, ma solo del sesso proibito, ci spoglieremo solo lo stretto indispensabile." le sussurrò Riccardo, poi le sue mani si posarono sulle sue spalle spingendola ad inginocchiarsi davanti a lui."Solo le peggiori puttane lo prendono in culo, quindi ti tratterò come tale" continuò con voce aspra, e lei inginocchiata davanti a lui lo guardava con sguardo acceso d’eccitazione.Con lentezza lui estrasse il cazzo dai pantaloni, era già duro se lo accarezzò davanti al suo viso "Succhiami i coglioni" le intimò e Marta si chinò in avanti e prese a baciargli e leccargli il sacco peloso per poi massaggiare con le morbide labbra i duri coglioni e risucchiarli dolcemente in bocca giocandovi a lungo, mentre lui si mastrubava lentamente."Sei veramente brava, si una brava troia, adesso succhiamelo" disse Riccardo, spingendo il glande eccitato a strusciare sul viso e sulle labbra di Marta, lei dischiuse la bocca e lui glielo affondò profondamente in gola.Marta trasse un gemito soffocato mentre incominciava a succhiarlo e leccarlo con la solita abilità, "Adesso tocati mentre me lo succhi sino in fondo" continuò ad istruirla Riccardo e lei automaticamente obbedì iniziando ad accarezzarsi il clitoride attraverso le delicate mutandine di seta. Il cazzo di Riccardo ormai scorreva veloce e profondo nella bocca di Marta scomparendo completamente nella gola della donna, per poi quasi sfuggire dalle morbide labbra e tornare ad affondare. Lui le pose una mano sulla nuca accentuando il ritmo "Più veloce con quella mano, voglio sentire la mia troia godere mentre mi succhia il cazzo" le disse e lei gemette d’eccitazione."Si così brava, preparamelo bene, perché non appena avrai goduto come la troia che sei, ti affonderò il mio cazzo in quel culo sfondato" continuò lui in un crescendo d’eccitazione e volgarità che fece scatenare Marta. La testa della bionda scorreva autonomamente a velocità crescente, mentre la mano sollecitava freneticamente il clitoride. Ad un tratto la bionda s’irrigidì affondandosi completamente il cazzo in gola, e rimanendo così con le labbra che sfioravano il pube e lo scroto di Riccardo, mentre l’orgasmo la travolgeva lasciandola gemente ed in preda a fremiti eccitati."Godi troia godi che tra poco sarà il mio turno" la incitò lui, prendendole la testa e forzandola per quanto possibile ad ingoiarlo ancora di più. Riccardo la sentì gemere più sommessamente, la testa riprese a scorrere e lei gradatamente si rilassò a mano a mano che l’orgasmo scemava. Si staccò da lei e la fece rialzare, la condusse al divanetto e la stese sul bracciolo, sollevandole la gonna sin sopra i fianchi e scoprendo il perfetto culo.Le forti mani strapparono d’un sol colpo le delicate mutandine, lei lo fissava atterrita ed eccitata, lui si leccò perversamente un dito insalivandolo, poi lo appoggiò allo sfintere e prese a giocarvi lubrificandolo. Lei continuava a fissarlo "Continua ad accarezzarti troia e lasciami fare" le disse mentre tornava ad insalivare il dito che questa volta affondò nello sfintere di Marta iniziando a lubrificarla internamente. Lei gemette "Adagio ti prego fa male", "Zitta puttana, il tuo culo è sfondato, non puoi sentire male" le disse affondando più profondamente il dito.Le parole erano aspre, ma il suo fare delicato, il dito lavorava dolcemente lubrificandola e lasciandole il tempo di abituarsi. Poi iniziò a lavorare per dilatarla, mentre si chinava a baciarle le chiappe e a lasciar cadere sullo sfintere dilatato saliva che lo lubrificava in profondità.Marta lentamente si rilassò mentre la sua mano che accarezzava il clitoride iniziava a ravvivare la sua eccitazione. Riccardo ora si unì a lei e mentre con le dita di una mano giocava con il delicato sfintere aiutandosi con la lingua, con l’altra la accarezzava, solleticandole il clitoride, penetrando la vagina madida d’umori. La eccitò portandola alle soglie di un nuovo orgasmo, poi si staccò "Continua tu, io ho del lavoro da fare" le disse, mentre oscenamente si masturbava saggiando l’erezione ancora solidissima. Si avvicinò a Marta porgendolo alle sue labbra "Fai un bel lavoro troia, lubrificalo bene, sarà meglio per te" le disse e Marta iniziò a vellicarlo depositandovi quanta più saliva riuscisse.Soddisfatto Riccardo si portò alle sue spalle, divaricò le stupende chiappe di Marta ed appuntò il glande allo sfintere. Lei cercò istintivamente di sottrarsi ma lui la trattenne iniziando allo stesso tempo a spingere con decisione. "Ahhh.." urlò Marta contraendosi per opporsi alla penetrazione " "Non ti contrarre, rilassati, anzi spingi" le sussurrò lui, stendendosi sulla sua schiena e baciandole le orecchie. Interruppe la pressione, la sentì rilassarsi "Ora ci riprovo, non contrarti spingi, spingi forte" e riprese a spingere, questa volta fu assecondato da Marta , la resistenza si allentò ed il glande iniziò ad affondare nello sfintere ben lubrificato passandolo. Riccardo si arrestò mentre Marta gemeva, si stese e prese nuovamente a baciarle le orecchie, mentre la mano prendeva a solleticarle il clitoride. Rimase a lungo immobile, lasciandola abituare, mentre sentiva l’ano di lei contrarsi ritmicamente con spasmi incontrollati che andavano però rapidamente scemando. Riprese a spingere con calma, penetrando lentamente, a brevi intervalli inframmezzati da lunghe soste.Giunto a metà si arrestò iniziando a retrocedere lentamente per poi riaffondare in lei mentre tornava a lubrificare l’asta con la propria saliva. La mano instancabile lavorava sul pube e sul clitoride di Marta che continuava a gemere.Sotto l’azione delle dita esperte, i gemiti lentamente cambiarono veste, passando da soffocate esclamazioni di dolore ad ansimi d’incipiente piacere "Allora puttana, ne vuoi ancora o ti basta ?" gli sussurrò lui lei non rispose e lui accentuò il ritmo della mano "Confessa che il mio cazzo nel culo ti piace, troia…" disse lui, con voce roca ed eccitata "Siii…." gemette lei "Cosa ? Non ho sentito bene cos’hai detto ?" insistette Riccardo "Mi piace, il tuo cazzo nel mio culo, mi fa male ma mi piace, continua Riccardo" gemette lei arrendendosi, e Riccardo la accontentò "Sei una gran troia Marta, una troia perfetta, ora che anche il tuo culo è sfondato" gemette lui, penetrando più profondamente in lei "Lo senti com’è duro" le sussurrò in un’orecchio e lei gemette.Lentamente Riccardo continuò a penetrare in lei "D’ora in poi viaggerai sempre con un tubetto di crema lubrificante nella borsetta, come ogni troia che si rispetti" continuò Riccardo stantufando lentamente in lei. Ormai era quasi completamente affondato in lei e lo stretto budello lo massaggiava energicamente mettendo a dura prova la sua resistenza dal momento che continuava a contrarsi e rilasciarsi incontrollato aggiungendo piacere al piacere."Sarai sempre tu a decidere quando dovremo scopare, ma sarò io che deciderò quando sfondare il tuo bel culetto" disse, e con un’ultima spinta portò il suo pube a contatto con le marmoree natiche di Marta. Lei gemette completamente riempita e lui fece altrettanto pronto a godere, ma riuscì a trattenersi. "Si Riccardo si, sarò la tua troia e potrai incularmi quando vorrai" rispose Marta, ormai vicinissima all’orgasmo, la mano di lui scodellò le belle tette dal vestito mentre riprendeva a stantufarle nel culo, le dita presero i capezzoli ed iniziarono a strizzarli dolcemente. La diga si ruppe e Marta incominciò a godere, sommersa da immense ondate di piacere."Ma da gran troia quale sei tu darai il tuo bel culetto anche al tuo futuro maritino vero ??"" domandò lui, accentuando la forza dei colpi "Non vorrei ma devo, lo sai" gemette lei "Certo lo so, ma voglio qualche cosa di mio, qualche cosa che tu non farai mai a lui" disse leccandole dolcemente le orecchie mentre continuava a palparle le tette ed a strizzarle i capezzoli. Marta sembrava completamente impazzita, "Si Riccardo, tutto quello che vuoi, solo per te" sussurrò stravolta dall’interminabile orgasmo che continuava a scuoterla. "Ora io lo sfilerò dal tuo culo e tu subito lo prenderai in bocca ed io ti verrò in bocca" le disse "Ma non posso, sarà sporco" gemette lei "Non sarà questo piccolo problema a fermare una troia come te vero" disse lui con decisione, prendendo ad incularla con foga. Lei si arrese "Si Riccardo, fammi tutto, mettimelo in bocca, sborrami in bocca" . Riccardo si staccò da lei e l’ano di Marta fece un osceno rumore quando il suo cazzo lo lasciò libero. Riccardo si sedette sbandierando il cazzo eccitatissimo "Allora troia vieni e bevimi tutto" la invitò e Marta si gettò su di lui vincendo ogni repulsione si affondò voracemente il cazzo im bocca pompandolo furiosamente, aiutandosi con le mani sino a che finalmente lui non iniziò a scaricarle in gola il suo travolgente orgasmo. Marta sentì i primi abbondanti schizzi gonfiarle la gola, rifluirle in bocca. Lui non aveva mai avuto un orgasmo così abbondante e per un attimo lei fu in difficoltà non riuscendo ad ingoiare tutto. Un sottile rivolo di sperma le sfuggì dalle labbra ma poco dopo per fortuna il flusso incominciò a scemare e lei ri riprese ad ingoiare felice portando a termine la sua opera.Lui la attirò a se ed incurante la baciò appassionatamente, e Marta venne un’ultima volta, scossa da una perversa eccitazione, fremendo e vibrando tra le sue braccia."Adesso pensa a sedurre il tuo futuro maritino. " le disse "Quando ti avrà sposata, te lo lavorerai a dovere. Dovrai convincerlo ad organizzare un piacevole terzetto tra di noi, dal momento che voglio incularti mentre tuo marito ti scopa. Due cazzi che ti fottono contemporaneamente, riesci ad immaginartelo" le sussurrò lui e lei fremette nuovamente "Tutto quello che vuoi Riccardo, tutto quello che vuoi" rispose con un gemito abbandonandosi tra le sue braccia.
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