E’ agosto, sono in autostrada e mi chiedo chi me l’abbia fatto fare di comprare un auto senza climatizzatore!! Sto rientrando dopo due giorni trascorsi al mare da un amica, non vedo l’ora di essere di nuovo a casa mia in montagna al fresco, il caldo è asfissiante, sebbene io sia vestita di poco, una canotta bianca e una minigonna leggerissima azzurra, sono lucida di sudore, abbasso lo sguardo verso il mio seno e vederlo così lucido e bagnato, mi fa tornare in mente alcune immagini che ho scaricato mesi prima via Internet, due donne completamente nude e bagnate di sudore che lesbicano sul cofano di un fuoristrada in mezzo al deserto, immediatamente mi si scioglie il basso ventre, più ci penso e più la voglia di infilarmi una mano negli slip diventa forte. Faccio scivolare la mano tra le cosce, sposto lo slip e comincio ad accarezzarmi, sono bagnata e la mia fighetta è turgida e pulsante, in pochi istanti raggiungo l’orgasmo, continuo ad accarezzarmi fin quando anche l’ultimo spasmo di esaurisce, senza neanche prendermi la briga di ricompormi cerco di ricondurre l’attenzione sulla strada.Non riesco a distrarre i pensieri da quello che ho appena fatto, comincio ad immaginare che qualcuno mi abbia vista, magari un camionista, che si sia eccitato e si sia fatto una sega pensando di fottere me, sono nuovamente eccitata, la situazione sta diventando incontrollabile, decido di fermarmi in un’area di sosta per riprendermi un po’. Ne trovo una dopo pochi chilometri, una di quelle attrezzate con tavoli e panche e con un po’ di alberi che nascondono alla vista dell’autostrada chi è in sosta. Spengo la macchina, apro i finestrini e mi abbandono sul sedile ad occhi chiusi cercando di riprendere il controllo, dopo qualche minuto sento l’inconfondibile rumore di un TIR che si ferma di fianco alla mia macchina e spegne il motore, incuriosita apro gli occhi, guardo verso il camion e affacciato al finestrino vedo il camionista che guarda dentro la mia macchina con un sorrisetto sornione sulla faccia, è un uomo sulla quarantina con capelli neri e ricci e la barba lunga di alcuni giorni. Mi rendo d’un tratto conto di avere ancora la gonna tirata su fino in vita e lo slip spostato con in bella vista il pelo, cercando di ricompormi mi giro verso il camionista che tira fuori la lingua facendone vibrare la punta in un inequivocabile senso, in quel preciso istante mi si è scollegato il cervello, non ho mai avuto esperienze di sesso sfrenato, sono una persona molto controllata, ma in quel momento l’unico mio desiderio era scopare, chiunque, anche quel camionista decisamente grezzo e poco attraente, anzi forse proprio per quello ero ancora più infoiata. Ruoto sul sedile in modo da trovarmi di fronte il camionista, appoggio il piede destro sul sedile del passeggero, scivolando sulla schiena apro in modo osceno la figa con le mani e guardandolo dritto negli occhi gli urlo:”Interessa?”, senza farselo ripetere due volte salta giù dal camion, non è molto alto ed è decisamente robusto, indossa un paio di pantaloncini e la tipica canottiera bianca…….. ho sempre più voglia. Io non mi muovo, quando apre la portiera non gli lascio il tempo di dire niente, e gli ordino:”leccamela!”. Mi sposto un po’ più indietro e lui mezzo sdraiato sui sedili comincia a leccare prima solo con la punta della lingua stuzzicando il clitoride, poi sempre più infoiato, mi lappa con tutta la lingua infilandomela nella vagina, io gemo allora mi penetra con l’indice, poi ci aggiunge il medio, continuando a leccarmi e grugnendo. Mi toglie le due dita e comincia a leccarmi il buco del culo, facendosi strada piano ci infila il medio ed infila il pollice nella figa, io non riesco più a star ferma e gli urlo di non smettere di leccarmi, che deve farmi venire, ma lui con un sorriso sadico mi risponde: ”E no cara la mia Troietta, non così in fretta, adesso ci divertiamo per un po’!”. Mi sfilo la canottiera liberando il seno e comincio a palparmelo strizzandomi i capezzoli, mettendomi una mano dietro la schiena mi sposta di peso più verso di lui, facendomi sdraiare, senza mai smettere di stantuffarmi con le dita il culo e la figa, mi si sdraia accanto e comincia a leccarmi il seno spingendo ritmicamente il suo cazzo ancora nei pantaloncini contro il mio fianco. Comincio a gemere sempre più forte sto per venire, lui se ne rende conto e toglie le dita da dentro di me, se le porta alla bocca, le lecca, le succhia. Gli sbottono i pantaloni, lui esce dalla macchina se li leva, io mi siedo sul sedile del passeggero con le gambe giù dalla macchina, il suo cazzo di fronte all’altezza della bocca, è come piace a me grosso e con una bella cappella pronunciata, comincio leccargli l’asta, poi la cappella girandoci tutt’intorno, poi lo prendo in bocca e scendo fino dove arrivo e poi su, apro le labbra e mi sbatto la cappella da un lato all’altro della bocca, di nuovo su e giù e poi lecco, intanto con l’altra mano mi sditalino furiosamente, mi mette una mano sulla nuca e comincia a scoparmi la bocca, io gemo, “Ti piace che ti scopo la bocca? O preferiresti averlo nella tua bella fighetta bagnata, o nel tuo bel culetto sodo?!” quando sente che sta per venire si toglie e mi fa alzare, mi porta davanti alla macchina, mi fa mettere a 90°, tenendomi per il collo mi spinge con il petto contro il cofano, mi tira su la gonna, afferra gli slip e me li strappa. Mi infila di nuovo due dita nella figa questa volta con violenza e mi urla:”Godi Troia! Fammi sentire che ti faccio godere!”, io comincio a urlare:”Sto godendo, voglio il tuo cazzo dentro! Sbattimi!”. Continuando a tenermi per il collo poggia la punta della cappella all’entrata della mia figa e in un solo colpo affonda tutto il cazzo dentro me facendomi urlare, comincia a scoparmi con colpi profondi e violenti, mi punta il pollice contro il buco del culo e mi penetra, sto godendo veramente, per la prima volta, e ne voglio ancora!! Le urla di uno e dell’altro si confondono e le frasi senza senso si perdono, di colpo si sfila e mi fa girare, mi fa sdraiare sulla schiena, mi alza le gambe facendomi poggiare l’interno del ginocchio sulle sue spalle e mi penetra di nuovo profondamente e con sempre più foga, a ogni colpo il mio seno si muove, questo lo fa impazzire e aumenta sempre più il ritmo, raggiungo l’orgasmo migliore della mia via urlando come un’ossessa, anche lui sta per venire, si sfila e menandoselo mi viene sul seno e sulla pancia. Sono sporca di sborra, sudata e ho fatto sesso in autostrada con uno perfetto sconosciuto, mi sento la peggiore delle troie e forse proprio per questo totalmente appagata!
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