Mi chiamo Luigi, ha 24 anni e mi considero un molto ragazzo fortunato in quanto vivo in una casa di sole donne.Infatti siamo io, mia madre Marta, mia sorella Simona e da poco tempo si è trasferita da noi anche la zia Nicoletta, sorella di mia madre.Mia madre ha 47 anni e con i suoi bei capelli ricci e castani, una 3° di seno un po’ cadente ed un culo che nonostante si sia ingrossato non dimostra affatto la sua età anche perché le piace vestire alla moda e farsi notare dagli uomini.Approposito di uomini, vi starete chiedendo dov’è mio padre.Ottima domanda che nessuno sa la risposta, infatti se né andato molto tempo fa quando io ero ancora piccolo e da allora non abbiamo più sue notizie.Mia sorella Simona è più grande di me di 5 anni, non è una gran bellezza seppure è alta 1 metro e 75, slanciata e con delle cosce lunghissime che quando si veste provocante fa girare la testa a molti ragazzi.New entry in casa mia e la zia Nicoletta, sorella minore di mamma che a causa della recente perdita del marito è stata accolta in casa nostra per non farla stare sola in quanto non ha figli.La zia Nicoletta fisicamente assomiglia molto alla mamma solo con qualche anno in meno, quindi è una gran bella donna, peccato che a lei non piaccia mettersi in mostra. Sarà perché sono l’unico maschietto ed anche il più piccolo di casa tutte le donne della mia famiglia mi coccolano e mi viziano.Mia madre e sua sorella Nicoletta si comportano come due donne di servizio, si occupano delle faccende di casa, pensano loro a tutti i problemi quotidiani e sono sempre pronte ad aiutarmi senza mai chiedermi nulla di particolare o che debba rendere conto di qualsiasi cosa faccia, seppur di cazzate ne ho fatte pure troppe.Da qualche tempo mi vennero confermate le mie idee sul perché a me era tutto permesso mentre a mia sorella no.Mia sorella Simona era stata coinvolta nei lavori domestici dalla mamma e dalla zia con la motivazione che io ero l’uomo di casa e che pertanto non ero tenuto a fare nulla, cosa che lei accetto subito di buon grado in quanto voleva molto bene al suo fratellino.Tutti in casa mi volevano molto bene e mi trattavano da principe.Ma un giorno da Principe sono diventato ReIl caso volle che un giorno mentre giravo per casa passai davanti alla porta della camera da letto di mia madre. La porta era solo accostata così entrai perché volevo parlarle di un problema.Nella camera trovai mia madre mezza nuda, aveva indosso solo il reggiseno e le mutandine in quanto si stava vestendo per uscire.Rimasi di sasso, non mi aspettavo di vederla così svestita e poi era davvero una bella donna.Mamma vedendomi non si scompose, mi salutò e continuando a vestirsi mi chiese cosa mi serviva.Non risposi, ero tutto rosso per la vergogna e per l’emozione.Allora lei sorridendo mi disse: “caro…perché sei agitato?……a me non da affatto fastidio essere vista da te, ma se ti creo problemi ora mi rivesto subito!”.Io allora presi coraggio e le dissi: ”no….non ti rivestire subito, sei molto bella in reggiseno e mutandine di pizzo e mi piace molto guardarti”!”.Mamma allora rispose: ”d’accordo figlio mio, rimarrò così per tutto il tempo che tu vorrai”.Detto questo la mamma smise di vestirsi e si mise in piedi di fronte a me per farsi guardare meglio.Poi disse: “certo ora sono un po’ vecchia ma qualche anno molti uomini mi facevano la corte, come accade ora per tua zia che è ora come ero io quando ero ancora in forma”.Io allora mi sedetti sul bordo del letto e le dissi:”ma non dire scemenze…..sei ancora una bella donna e piacerai sicuramente a molti uomini, il primo della lista ce l’hai di fronte!”.Mamma allora disse: ”stupido, ora ti farò vedere qual è la differenza!” e così’ dicendo chiamò sua sorella Nicoletta che corse subito in camera.La zia si fermò sull’uscio e rimase alcuni secondi allibita per quello che stava vedendo.Sua sorella era vestita solo con la biancheria intima e si stava mostrando al figlio che l’ammirava seduto sul letto.La zia fece per dire qualcosa, ma mamma la zittì subito con un ordine perentorio che la gelò: “Nicoletta, vieni qua accanto a me e spogliati che voglio mostrare a mio figlio come ero diverso tempo fa, dato che io e te siamo uguali!”.La zia Nicoletta allora si avvicinò alla mamma e senza dire più nulla si slacciò la camicetta e si abbassò la gonna, rimanendo anche lei in reggiseno e mutandine.Lo spettacolo era eccezionale, non sapevo chi guardare se mamma o zia Nicoletta.Dopo qualche minuto di silenzio mia madre disse: ”allora hai visto come tua zia è più soda di me?”.Io allora risposi che per me erano belle tutte e due e non sapevo dire chi era meglio.Mia madre allora seccata dal fatto che non prendevo posizione nel dire che la zia era fatta meglio di lei, afferrò la zia e la fece girare e chinare in avanti, poi le prese le mutandine e le strinse in maniera da mettere in mostra tutto il culo, poi fece altrettanto con se stessa e disse: ”tocca pure e dimmi se ora noti la differenza, non vedi che il mio sedere è molto più flaccido del suo?”. Io non me lo feci ripetere due volte e misi le mani sui culi di mamma prima e della zia dopo, palpandoli per bene.La zia era sempre in silenzio e si lasciava fare tutto da mia madre come se fosse una marionetta.Dopo aver tastato il culo di mamma e di sua sorella, dissi che per me le differenze erano solo minime. La mamma allora si girò di scatto facendo voltare anche la zia e disse: “Guarda queste allora e dimmi!”.Si era slacciata il reggiseno ed aveva fatto lo stesso con quello della zia.Ora i loro seni erano a 20 cm. dalla mia faccia.Questa volta l’anticipai e prima che potesse dirmelo lei, le mie mani era gia a soppesare le loro mammelle.Tutte e due avevano la 3° misura, ma mentre quelle di mamma erano un po’ cadenti, quelle della zia erano ancora sode e rigogliose.Giocai con i loro seni per diversi minuti, poi dissi finalmente che aveva ragione mia madre sul fatto che la zia meglio di lei, ma solo perché era più giovane.A questo punto mamma disse: ”finalmente dici la verità, non mi offendo mica di sapere che mia sorella è meglio di me, anzi ne sono orgogliosa.”.Allora io, ormai libero da ogni pudore dissi: ”si…va bene… ma sia tu che la zia siete due donne molto attraenti ed affascinanti, infatti mi avete fatto eccitare ed il coso dentro i pantaloni stà per scoppiare, devo andare urgentemente in bagno.Mia madre rispose: ”oh piccolino mio mi dispiace di averti messo in questo stato”, “sentiti libero di fare quello che vuoi, se credi puoi tiratelo fuori e masturbati tranquillamente qui di fronte a noi, ma se preferisci farlo in privato vai pure in bagno o in camera tua, e non preoccuparti di sporcare perché dopo puliamo noi!”.Poi aggiunse: ”tu sei l’unico uomo di casa e per te faremo qualsiasi cosa, vero Nicoletta?”.La zia allora finalmente parlò e disse: ”si…. lo sai bene Marta che farò sempre tutto per compiacere te e tuo figlio, ora siete voi la mia unica famiglia e ragione di vita”.Presi la palla al balzo e tiratomi fuori il cazzo dai pantaloni iniziai a farmi una bella sega liberatoria di fronte a loro mentre con l’altra mano giocavo con i loro capezzoli dato che erano rimaste in piedi davanti a me con solo le mutandine indosso.“Quindi da ora in poi voi due farete quello tutto quello che vi chiedo, anche le cose più assurde?”, dissi io sempre menandomi il cazzo.“SI!” risposero quasi in coro mia madre e mia zia.Allora io dissi: ”bene, da ora in poi noi non avremo più segreti per me, non chiuderete più le porte a chiave in modo che io possa entrare a guardarvi a mio piacimento qualsiasi cosa facciate mentre al contrario dovrete sempre bussare e chiedere il permesso prima di entrare nella stanza dove sarò io, poi dovrete sempre indossare abiti sexy anche in casa, preferibilmente camicette o maglie scollate e senza il reggiseno”.Mamma rispose: ”come tu vuoi….caro”, mentre la zia fece un gesto di assenso con la testa.Ormai la mia eccitazione era a mille e sentivo che non ce la facevo più, stavo per venire, quindi mi alzai in piedi e puntai il cazzo verso i loro abiti gettati in terra e ci sborrai sopra sporcandoli tutti. Poi raccolsi i due reggiseni e mi ci finì di pulire il cazzo prima di tirarli fuori dalla finestra.Poi dissi alle mie donne: ”tanto non vi serviranno più”, poi uscii dalla stanza e mi diressi in camera mia dicendo che per il momento non avevo più bisogno di loro.Più tardi uscì dalla camera ed andai in cucina.La mamma non c’era poiché era uscita per delle commissioni, ma a casa era rimasta la zia.La zia era vestita come le avevo detto, gonna nera sopra il ginocchio, camicetta celeste con i primi bottoni aperti da cui si notava benissimo che non indossava il reggiseno.Era intenta a cucinare la cena, così io le andai dietro e le poggiai pesantemente una mano sul culo, lei subito ebbe un sussulto poiché non mi aveva sentito arrivare, ma quando si accorse che ero io mi chiese scusa e si rimise nella stessa posizione di prima.Allora da dietro iniziai a baciarla sul collo mentre le infilavo una mano dentro la camicetta.Dopo averla munta un po’, la feci girare ed inginocchiare dicendole: ”ora da brava me lo prendi in bocca e mi fai un pompino come si deve!”.Mia zia ubbidì e dopo avermelo tirato fuori da pantaloni se lo mise in bocca ed iniziò a succhiarmi il cazzo da vera troia navigata.Ecco che mia madre rientra in casa, viene in cucina per depositare la spesa, vede la zia che mi stà lavorando con la bocca e come se nulla fosse mi si avvicina per raccontarmi che al supermercato l’avevano guardata tutti perché non indossava il reggiseno.Io allora le diedi uno schiaffo e le dissi: ”come ti permettti a disturbarmi, non vedi che tua sorella mi stà facendo una pompa?”, “poi è inutile che mi racconti che ti sei vergognata che tutti ti guardavano le poppe, ti ci devi abituare perché sarà sempre così che andrai in giro!”.Mamma allora disse: ”scusami caro… mi dispiace di averti disturbato, e poi hai ragione, a te piace ed io mi ci devo abituare a non indossare il reggiseno!”.“Brava, hai capito!”, risposi io.Poi afferrai per i capelli mia zia e le spinsi il cazzo fino in gola prima di sborrare dicendole che doveva ingoiare tutto e ripulirmi il cazzo per bene dopo.Mia zia fece come le avevo detto e bevve tutta la sborra fino all’ultima goccia prima di ripulirmi la cappella a colpi di lingua. Il tutto sotto lo sguardo compiacente di mamma che poi disse: ”è stata brava la zia?……perchè se dovesse disubbidirti la puoi picchiare a tuo piacimento, tanto lei ci è abituata visto che il marito la mandava spesso all’ospedale per quante botte le dava”.Allora la zia disse: ”è vero, mio marito mi picchiava spesso e quasi sempre senza motivo, quindi se tu vuoi fare lo stesso a me non dispiace, anzi sarà come un tuffo nel passato!”.Sentite quelle parole, io non resistetti dal prendere la zia per un capezzolo facendola alzare torcendoglielo con forza per poi prenderla a schiaffi e calci.Quando terminai di maltrattare la zia, questa mi guardò con gli occhi languidi e mi ringraziò per il trattamento riservato.Lasciai per il momento in pace la zia e la mamma e mi diressi in salotto a guardare la televisione.Dopo un po’ rientrò in casa mia sorella Simona che era stata fuori diversi giorni per lavoro.Mia sorella venne subito verso di me per salutarmi abbracciandomi.Io ricambiai e mentre l’abbracciavo feci scendere la mano lungo i fianchi fino al sedere.Simona mi lasciò fare, poi quando terminammo di salutarci andò a salutare la mamma e la zia erano in cucina a preparare la cena.Quando tornò da me, ci sedemmo sul divano a chiacchierare.Indossava un gonnellino cortissimo che lasciava scoperte le gambe fino all’inizio del sedere, sopre un bel top nero molto elegante.Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, era davvero una bomba sexy.Allora gli dissi: ”Certo che vestita così fai resuscitare anche i morti, sei proprio una grande gnocca!”. Simona sorridendo disse: ”grazie del complimento …..fratellino!”.Allora io le misi una mano sulla coscia e comincia ad accarezzarla.Simona da principio mi lasciò fare, poi quando la mano arrivò a lambirle il gonnellino disse: ”ma dai …..fermati che di là ci sono la mamma e la zia, potrebbero vederci!”.Allora io senza togliere la mano dalla coscia di mia sorella, chiamo le mie donne che dalla cucina arrivano di corsa in salotto.Simona era diventata tutta rossa dalla vergogna, mentre io di fronte a mamma e alla zia Nicoletta inizio a palparle i seni da sopra il top.Simona rimase sconcertata dal fatto che ne mamma ne la zia dicevano nulla, anzi erano immobili di fronte al lei come se fossero sull’attenti.Fu allora che mia sorella fece caso all’abbigliamento che indossavano dato che i grandi capezzoli trasparivano nitidamente da sotto la camicette sbottonate di zia Nicoletta e di mamma.Simona allora mi fissò negli occhi e disse: ”ma che cosa è successo in questa casa, non vi riconosco più!”.Io allora feci un cenno a mamma che iniziò a spiegare a sua figlia Simona che oramai in quella casa ero io a comandare e loro erano solo le mie serve e che anche lei in quanto donna da oggi in poi doveva ubbidire ai voleri dell’unico uomo di casa, IO.Simona era rimasta di sasso, non credeva alle sue orecchie,la madre le stava dicendo che doveva ubbidirmi in tutto e per tutto come una serva.Allora per dare a Simona una dimostrazione dello stato di sottomissione di mamma e di mia zia, dissi loro di spogliarsi completamente nude.Poi ordinai a mamma di spogliare Simona.Mia sorella era talmente raggelata che si lasciò spogliare completamente da mamma.Poi io iniziai a leccare la fica di mia sorella dopo aver ordinato a mia zia di leccarmi il buco del culo ed a mamma di pomiciare con la figlia.I freni inibitori di Simona caddero subito, infatti dopo pochi colpi di lingua aveva già la fica grondante di umori.Così io le dissi;”visto, anche tu sei una troietta come tua madre e tua zia, quindi anche per te varranno le stesse regole che ha dato a loro, niente più porte chiuse in casa e niente più reggiseno da ora in poi!”, poi prendendola per il collo le strillai: ”hai capito, troia!!”.Per tutta risposta Simona disse: ”si….ho capito…..padrone!”Non ci potevo credere, mia sorella che fino a qualche minuto prima era tutta titubante ora mi chiama addirittura padrone senza che io glielo avessi chiesto.Io allora dissi a tutte quante:”Simona mi ha dato un bel suggerimento, voglio che da ora in poi anche voi rivolgendovi a me mi chiamate SIGNORE, mentre io vi chiamerò CAGNE o SCHIAVE o come più mi piacerà,Tutte quante in coro dissero: ”SI… PADRONE”.

