Le vacanze ormai avevano preso un andazzo decisamente a sfondo erotico, Giulia, la figlia di 18 anni e la mamma Roberta, di 45, sarebbero state i nostri giocattoli per il resto delle ferie, io e mia cugina eravamo ormai entrati in sintonia perfetta e con l’aiuto di Elisa, completamente soggiogata e obbediente, potevamo fare di tutto. Dopo l’esperienza in pattino Giulia ci guardava quasi inebetita, le sue pulsioni di 18enne erano in subbuglio e vedeva in noi la possibile realizzazione dei sogni che la notte la portavano a masturbarsi ferocemente. Gina era decisa a sollecitare Roberta, ci guardavamo da sotto l’ombrellone scambiandoci battute e sguardi, Roberta era piccolina ma soda e ben formata, una quarta di seno era mal celata da un costume un po’ antiquato, vedevamo che guardava curiosa i completini di Gina che esponevano generosamente le sue grazie nonostante portasse una 48 ma assolutamente tosta e compatta come il seno che non mancava di esporre in topless. Una mattina lascio sole le due donne portando Elisa e Giulia a fare una passeggiate, Gina non perse l’occasione, stesa sul lettino accanto a Roberta, di scivolare in discorsi a luci rosse per saggiare i desideri della signora; mi spalmi un po’ di crema disse Gina passando il flacone dell’olio a Roberta che, volentieri, le si sedette a fianco cominciando a massaggiarla, ad un tratto un po’ dolio cadde sul giornale che Gina leggeva e alzandosi di scatto con i seni in mostra la redarguì: Stai attenta cara, Roberta abbasso gli occhi e chiese scusa, niente niente rispose Gina facendole una carezza, piuttosto prendi anche tu il sole sul seno, no no che dici ho il seno troppo grande, perché non cominci a vestirti più succinta, sei ben fatta, mi mi piacerebbe balbetto Roberta, ho visto, aggiunse Gina che la sera ti piace vestire sexy (vedi il racconto dove l’avevamo incontrata con Elisa con indosso minigonna di pelle e tacchi) si la sera mi sento più libera ma il giorno…… bando alle ! paure è ora che rivediamo un po’ di cose. Così detto tirò fuori dalla borsa un 2 pezzi particolare vallo a indossare su… ma…ma…. Che dici non copre niente e poi i peli… già i peli bisogna provvedere, lasciami pensare mmmmm si ho trovato vai in cabina e aspettami; passati alcuni minuti Gina prese la borsa che aveva già preparata per ogni evenienza e si infilò guardinga nella stessa cabina di Roberta in seconda fila. Nell’ombra della costruzione Gina fece cenno col dito sulla bocca di tacere e le sussurrò all’orecchio non vorrai che ci sentano vero? E Roberta rispose squotendo la testa in segno di diniego, aprì la bocca per aggiungere qualcosa ma Gina fu svelta l’afferrò per i capelli e cingendola alla vita con l’altra mano l’attirò a se infilandole la lingua in bocca, Roberta era come inebetita per il turbine di sensazioni che le affollavano la testa, non si accorse nemmeno quando Gina continuando a rovistarla in bocca con la lingua, aveva preso una cordicella da gommone e le aveva strettamente legato i polsi dietro la schiena, staccatasi dalla sua bocca le sussurrò all’orecchio, è una piccola misura di sicurezza fidati, poi si staccò d lei, le sfilò velocemente le mutandine del costume antidiluviane e, appallottolatele, le infilò a forza nella bocca di Roberta che mostrò la sua sorpresa con un debole mmmmhhhmmh. Ora iniziamo, appoggio Roberta al tavolino della cabina, le legò le caviglie alle zappe in maniera che le cosce restassero ben divaricate, prese del bagnoschiuma dalla sacca e cominciò a fare un bidè lentamente a Roberta che tentava di trattenere i mugolii, le mani intrise di schiuma scivolavano fra le cosce, in mezzo al solco delle chiappe, giocavano con il buco del culo dove si attardavano senza penetrare, poi fra le grandi labbra titillando lentamente il clitoride, due dita nella fica e uno appena nel culo, questo fino a che tutta la zona non fu coperta da schiuma. Aperta la sacca ne estrasse un rasoio che abilmente cominciò a fare scorrere sulla pelle di Roberta con il caratteristico rumore di peli tagliati, i movimenti di Gina erano moto lenti e delicati e tutta l’operazione si svolse praticando a Roberta un lungo ed estenuante ditalino; solo quando ebbe finito, tirandosi in piedi alle spalle della povera vittima, si chinò su di lei avvicinando la bocca all’orecchio e mentre la sua mano destra rinforzava il bavaglio con forza e la sinistra accelerava il ritmo sul clitoride per farla godere, le sussurrò ora sei pronta maialina, sei pronta a passare una settimana di sesso con noi, e così dicendo la sentì godere sulla sua mano soffocando i suoi gemiti con l’altra. Appena si fu ripresa, le getto un secchiello d’acqua sul culo che lavò via umori e schiuma, la sciolse e l’aiutò ad indossare il costume, un bichini particolare brasiliano, con dietro coperto metà delle chiappe, non a tanga quindi, ma davati appena due dita del pube erano coperte, il seno due trangolini di stoffa coprivano a malapena i capezzoli carnosi, poi due laccetti, passando dietro il collo, sostenevano il movimento delle due mammelle, STUPENDA!! esclamò Gina , penso proprio che Marco avrà qualche idea in merito, e così dicendo la riaccompagnò all’ombrellone sotto gli sguardi furtivi dei maschi e invidiosi delle donne vicine. Sai, confessò poi Roberta a Gina la cosa mi ha stranita, ma ho sempre desiderato un rapporto di sudditanza ora mi accorgo che mi piace anche farlo con una femmina, mi preoccupa mia figlia non vorrei che si accorgesse… non ti preoccupare a questo penseremo io e Marco rispose Gina sorridendo maliziosa. Tornati dalla passeggiata potemmo ammirare la trasformazione di Roberta, la cosa era particolarmente ecitante, vedere il pube quasi nudo con un filo di pancetta, i seni che si muovevano quasi appesi ai cordoncini mi fecero subito agitare, Gina se ne accorse e facendomi sedere mi appoggiò l’asciugamano sulle ginocchia per coprirmi, hai visto la nostra Roberta? Poi devi sapere che è molto ubbidiente vero? Fece guardando la nostra vicina, Roberta annuì abbassando gli occhi, guarda guarda feci, vediamo se è vero, approfittando del fatto che Elisa e Giulia erano rientrate in albergo le dissi di sedersi sul lettino davanti a me, le dissi: allarga bene le cosce, sporgiti in avanti come se mi volessi parlare e infila una mano sotto l’asciugamano; Il mio cazzo era decisamente duro, immaginavo quello che era successo con Gina, ero tremante per l’eccitazione, continuai ad osservare la nostra signora mentre lentamente mi scappellava e iniziava una lenta sega mentre io mi beavo del dondoli! o delle sue mammelle e del suo pube depilato coperto da 2 cm di stoffa. Mentre ero in paradiso, Gina mi si sedette accanto e parlando rivolta a Roberta disse: vedi il nostro Marco e veramente un perverso ama tutto del sesso ama dominare ed essere dominato, capendo quello che aveva in mente l’uccello mi venne ancora più duro, infatti lentamente Gina prese il tubetto della crema idratante continuando a guardarci tutti e due lo aprì si spalmò copiosamente il medio e l’anulare della mano destra, alla poca gente rimasta in spiaggia potevamo tranquillamente sembrare amici in conversazione allora Gina continuando a guidare Roberta nella lenta sega che mi stava portando al culmine, infilò da dietro la mano sotto il mio culo raggiungendo con le dita unte il buco del mio culo, le struffò lentamente ungendolo e rapidamente lo dilatò inserendo la prima falange di entrambe le dita, poi, rivolta a Roberta disse: comincia ad acellerare, passagli con la mano sulla cappella ADESSO!! Fu come un comando al mio cervello, sentii l’orgasmo nascere da dentro strinsi leggermente il culo, Giulia lo percepì e fece scivolare le dita fino in fondo facendomi sbarrare a fiotti. Roberta ritirò dall’asciugamano una mano piena di sperma gocciolante, Giulia la guardò con occhi imperiosi: Non è il caso di buttare niente vero Roberta? Lei annuì e portandosi la mano alla bocca succhiò tutto il miele senza perdere una goccia.
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