Lei e’ di la’. Sdraiata nel letto, la luce soffusa e la TV accesa a volume bassissimo, la sento respirare, quasi ansimare. Non la vedo, la sento. Io sono al computer, navigo. Lei e’ stanca, dorme. Io mi sento in vena di fare l’amore, non con qualsiasi, con lei. E’ mia moglie, lo e’ da dieci anni. Molte volte, quando mi corico vicino a lei, si volta e viene a rannicchiarsi su di me e sento il suo calore sotto la camicia da notte che ben poco ripara. A luce spenta la fantasia e’ piu’ libera, le mie mani lìaccarezzano sulle spalle e poi giu’, fino al filo dlla schiena. Lei non si muove e dorme, Forse. Quando il mio respiro inizia ad aumentare d’intensita’ ed esploro i seni, sento due capezzoli che d’incanto diventano come chiodi, sensibili alle carezze e pronti ad essere baciati.Ma lei ancora dorme. Forse. Le mie mani scendono giu’, fino a toccare i primi peli del pube (quante volte ti ho chiesto di raderti, ma tu no !), salire sulle cosce e ridiscendere nel filo che divide le due chiappe non troppo grandi ma straordinariamente eccitanti. Il mio pene preme all’altezza del suo culo e finalmente, impercettibilmente, quasi per caso, lei si gira di un quarto lasciando aperte le gambe e l’accesso al l’obbiettivo della mia ricerca. Scosto gli slip e piano, piano, piano accarezzo la selva di peli che lasciano spazio all’entrata della vagina ormai completamente bagnata. Timidamente entro dentro il tunnell dell’amore, sento morbidezza e carezze, muovo il dito per accarezzarla da dentro e sento quel piccolo antro che si allarga a dismisura. Dalla bocca escono mugolii, la lingua cerca la lingua ed il bacio diventa passionale, senza spazio per altro che non sia il coinvolgimento di entrambi.Il mio dito esce dalla vagina e cerca di penetrare nel culo, piccolo e terribilmente provocante ma…non si puo’, non vuole, non e’ ancora il momento, se mai verra’ quel momento. Ormai e’ tanta la voglia di unirci che a stento godiamo dei baci che ci diamo sui nostri corpi. E’ troppo, devo entrare in te, tu vuoi che entri in te….ed uno strillo imperioso di nostra figlia ci gela nel nostro piacere non completo richiedendo coccole e latte materno. Non e’ andato in bianco nessuno: e’ la vita,fatta anche da amori che devono lasciare il passo ad altri amori.
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