Ho ancora negli occhi il sorriso di Elena col volto coperto di sborra mentre si masturba e saluta il suo paparino, il giorno dopo. Ho quasi paura di uscire dalla mia tenda perché non voglio rischiare di incontrarla e rovinare la memoria, ma non c’è bisogno che io me ne vada in giro: è lei a bussare alla mia porta.- Ehi, ci sei?Il sorriso è ancora incantevole come la sera prima, ma ovviamente nel frattempo si è fatta una doccia… Entra nella mia tenda e mi si siede accanto. Indossa dei pantaloncini di jeans molto corti e moooolto attillati, con una maglietta bianca allacciata sotto il seno. Vedo i capezzoli puntare verso il cielo, quindi immagino non porti il reggiseno.- Grazie per le riprese di ieri…- Grazie a te per il pom…Il suo sorriso si allarga, sentendo che dopo tutto quello che ha fatto mi sento ancora a disagio a parlare di sesso con lei.- Un vero piacere!- Senti… volevo chiedervi un favore: non è che mi fareste avere una copia della cassetta?- Ma certo! Dammi il tuo indirizzo: appena torniamo a casa la duplico e te la spedisco.- Tieni, ho messo anche l’indirizzo e-mail, caso mai volessi raccontarmi delle tue future avventure…- Volentieri. Mio fratello sarà felicissimo di scriverti.- Tuo fratello?- Sì, mio fratello Mattia. Il ragazzo biondo che era con noi ieri…Cazzo… mai avrei immaginato che quel pompino iniziale fosse una cosa fatta in casa! Il solo pensiero di aver assistito ad un rapporto incestuoso mi diede un’erezione istantanea, tanto che dovetti cambiare posizione.- Oh, vedo che ti ricordi ancora bene cos’è successo ieri…- Beh, non credo che potrò dimenticarlo tanto facilmente: non sono cose che capitano tutti i giorni… almeno non a me!Lei sorrise e mi baciò, poi, senza dire una parola, mi fece un lungo e profondo pompino. Questa volta le venni in gola, e come aveva fatto la sera prima con suo fratello, Elena ingoiò tutto.La sera stessa i tre lasciarono il campeggio per tornarsene a casa. Speravo con tutto il cuore che Elena tenesse fede alla promessa e mi spedisse una copia della cassetta: non vedevo l’ora di poter rivedere quel pompino al fratello e il numero del the…La mia ultima settimana di ferie passò in maniera piuttosto noiosa, dopo lo spettacolo di Elena non avevo più molta voglia di andare in giro a cercare una ragazza con cui passare la notte: chiunque fosse finita nel mio letto non avrebbe potuto impedirmi di pensare a cosa aveva fatto la ragazza di Macerata. Non so perché, ma il pensiero di quel pompino incestuoso continua a tormentarmi. Era l’idea del tabù che mi aveva colpito, non saprei come spiegarlo. Non sono attratto dall’idea di commettere un incesto, non scoperei mai con mia sorella, ma l’idea di assistere ad un incesto.. beh, questa era tutt’altra cosa. L’idea di aver assistito ad un incesto me lo fa drizzare all’istante. Credo che quando finalmente riceverò la cassetta finirò per masturbarmi riguardando quel pompino.Passarono due settimane prima che avessi notizie da Elena e dai suoi amici. All’inizio ero piuttosto irrequieto: man mano che passavano i giorni e la casella della posta rimaneva vuota mi incazzavo sempre di più. Avevo paura che quella dolce brunetta marchigiana si fosse scordata di me, che mi avesse preso in giro con la promessa di quella cassetta. Poi, un giorno, ricevetti un’e-mail da suo fratello Mattia. C’era un file .zip allegato e ancora prima di leggere il messaggio la mia mente fantasticava su quello che poteva contenere.Il messaggio mi avvisava che giù da loro tutto andava alla grande, e che la mia cassetta era già in viaggio. Nel frattempo potevo gustarmi quel regalino, giusto per non dimenticare.Aprii il file .zip e ci trovai una decina di foto. La qualità non doveva essere eccezionale, viste le dimensioni dei file, ma aprii la prima: Elena, sorridente come sempre, nuda come mamma l’ha fatta, seduta su una poltrona a gambe larghe; primo piano di Elena, sulla stessa poltrona, con un bel cazzone affondato in gola; campo medio di Elena e del fratello Mattia: è lui lo spompinato. A questo punto ce l’ho già duro come il ferro.Nella quarta immagine si vede Elena sempre impegnata a spompinare il fratello, con un altro ragazzo, che non ho mai visto, che le sta leccando la fica; Elena alla pecorina, di tre quarti, che mi sorride mostrandomi la sua bella fichetta; campo medio di profilo con Elena che spompina l’uccello del fratello mentre l’altro, che è in realtà un uomo sui 35, se la sta scopando; figura intera di Elena a cavalcioni di Mattia, con tutto il suo uccello infilato nella fregna.A questa vista non riesco a resistere: quello è un incesto vero e proprio, non un semplice pompino al fratello. L’uccello mi scoppia e devo tirarmelo fuori per masturbarmi. Continuo ad osservare quell’immagine menandomi velocemente l’uccello, quando sento che sto per venire decido di vedere anche le ultime tre immagini: Elena è nella stessa posizione, e Mattia le tiene ben aperte le chiappe, dandomi una bella vista del suo buchetto (e della fica trapanata dal cazzone del fratello); Elena ha ancora l’uccello di Mattia ben affondato nell’utero, ma è anche intenta a spompinare l’altro; infine, Elena è in ginocchio con in mano i due cazzi, che le hanno appena sborrato in faccia.Vengo anch’io, gridando di piacere a quella vista, ed al ricordo dei pompini che lei mi ha fatto poche settimane prima.Qualche giorno dopo ricevo finalmente la cassetta, e la metto subito nel videoregistratore. Ho già il cazzo in tiro solo al pensiero. Il filmato inizia come me lo ricordavo: “Ciao mamma, ciao papà…! Visto che belle tette ha, la vostra bambina?”. Mamma mia, in TV sembra ancora più carina che dal vivo… Mi sforzo di non masturbarmi, guardando il video, perché non voglio rischiare di venire a metà filmato e rovinarmi così l’altra metà, se si può rovinare una cosa simile… Alla fine ho l’uccello teso da scoppiare, e non resisto alla tentazione di tirarmelo fuori dai pantaloni quando nello schermo vedo Elena beccarsi la bottiglietta di birra su per la fica. Un minuto dopo il suo piccolo buchino anale viene penetrato dalla cannuccia dell’EstaThe, e quando lei inizia a contrarre i muscoli per sputare fuori la sborra del suo amico io me lo sto menando a mille all’ora. Vengo quando l’Elena del video si gira e mi mostra il suo bel viso coperto di sborra dicendo “Allora, papà: sei fiero della tua bambina, adesso?”.Il filmato che avevo girato io finisce lì, ma mentre io mi pulisco l’uccello la cassetta va avanti e dopo qualche secondo di nero l’immagine di Elena torna a riempire il video. È nuda in una grande camera da letto, con letto matrimoniale.- Ciao Marco. Per ringraziarti ancora delle splendide immagini che hai girato quella sera in campeggio io e mio fratello abbiamo pensato di farti fare un tour virtuale della nostra casa. Questa è la camera da letto dei nostri genitori. Ovviamente loro non ci sono, sai che botte se mamma mi vedesse così?Sorrido al pensiero dei due genitori che trovano le loro due creature in quelle condizioni. Elena apre il cassetto di un comodino.- Normalmente un figlio pensa ai propri genitori come persone caste e pure, ma dato che mio padre viaggia spesso per lavoro, guarda cosa c’è nel comodino di mia madre…Tira fuori un fallo finto, nero, vibrante. La fedele riproduzione dell’uccello di Sean Michaels, mi dice Elena attraverso lo schermo. Sono tranquillamente 30 centimetri; chissà se la madre della mia bella amica se li infila tutti su per la fregna…- Ma non è finita, perché quando noi siamo via ed i nostri genitori rimangono a casa da soli hanno di che divertirsi…La bella brunetta apre un’anta dell’armadio, poi un cassetto, e suo fratello inquadra una serie di videocassette. Tutte porno, molte piuttosto spinte, alcune da malati. Sono a bocca aperta: la troiaggine è una cosa di famiglia…Elena (sempre col fallo finto in mano) e Mattia escono dalla stanza e vanno nel bagno, un bagno iper lusso, il bagno della mamma, come mi fa sapere Mattia. Elena apre il cesto della biancheria sporca, ravana un attimo e tira fuori un paio di mutandine di pizzo bianche. Le mostra alla telecamera dicendo che sono quelle che indossava sua mamma il giorno prima. Le rimette giù e prende l’asciugamano.- Io e mio fratello ci divertiamo a fare scherzi a carattere sessuale alla nostra mammina, in modo che lei non se ne renda conto, ovvio.Si sfrega l’asciugamano tra le gambe.- Riesce meglio quando sono più eccitata e ungo davvero il panno… Lei questo lo usa per pulirsi la faccia.Poi prende in mano una boccetta di profumo dal pianale sopra il lavandino: Chanel numero 5.- In questa boccetta lei crede ci sia il suo profumo. E in effetti c’è, ma c’è anche la sborra di suo figlio! L’ho personalmente versata dopo averla raccolta con la mia boccuccia di rosa…!Escono dal bagno ed entrano nella stanza proprio di fianco: un altro bagno, lussuoso quanto il primo anche se completamente diverso. Il bagno di papà, come mi viene detto.- Sai, Marco: mio padre, devo ammetterlo, è davvero un bell’uomo. Invidio mia madre per le notti d’amore che lui le regala. Spesso mi capita di entrare incidentalmente in questo bagno quando so che lui si sta facendo la doccia. Un paio di volte sono anche riuscita a vederlo nudo… Ragazzi che mazza! Vorrei tanto stringerlo tra le cosce ed accoglierlo dentro di me… Ah, ma andiamo avanti, che è meglio…La terza porta è la camera di Mattia: niente male, ampia, ariosa, ben arredata.- Senza un poster alle pareti, ma ci pensi? Un sano ventenne medio che non può avere il calendario di Playboy attaccato al muro.. Oh beh, tanto ci penso io a fargli vedere la coniglietta…!Così dicendo, la dolce Elena si passa una mano sul boschetto che le copre il monte di Venere, poi si gira e si china leggermente in avanti. Mattia fa una zoomata perfetta.- Bella, eh?Fuori di lì, i due passano davanti ad un’altra stanza, un altro bagno, mi dicono, poi Elena torna indietro e apre la porta.- Te lo faccio vedere solo perché qui dentro io e mio fratello scopiamo spesso!In quella arriva trotterellando un grosso Labrador nero, Rufus, che scodinzola felicemente ai piedi di Elena, che gli accarezza il muso e poi gli dà una pacca sul “sedere” per mandarlo via. Cosa che il cane, obbediente come ci si aspetta in una casa del genere, fa a grande velocità.Restano due porte, comunque: la prima è quella della stanza degli ospiti (“Che non ti faccio vedere, perché spero tu possa venirci a dormire, qualche volta”) e l’altra è la camera di Elena.Sembra la stanza di una ragazza come tante, non fosse che sembra enorme: due armadi, un letto a due piazze, una scrivania con computer, una toilette con specchio, una libreria e vari pensili pieni di libri e dischi. Elena scorre con le dita lungo un pensile pieno di riviste.- Riviste di cinema, di musica… – Ne tira fuori una – …di sesso! Ben nascosta ovviamente, le riviste porno le tengo io perché la stanza di Mattia viene passata al setaccio di tanto in tanto. La mia no, perché io sono pura ed innocente.Sorride dolcemente: non fosse nuda potrei anche crederci.- Adesso ti faccio vedere quanto sono innocente!Si siede sul letto, sul bordo, a gambe spalancate. Mattia si abbassa al livello della fica della sorella. Ricompare il vibratore: me n’ero dimenticato. Elena lo appoggia alle sue Grandi Labbra, poi lo accende. La ragazza inizia a mugolare di piacere, poi inizia a spingere. Il fallo di lattice nero penetra nella sua bella fichetta, centimetro per centimetro. Si ferma che ne rimangono fuori più di 5 centimetri. Elena, allora, si mette a cavalcioni sul letto e spinge giù il sedere. Il dildo la penetra completamente e lei lascia partire un gemito di puro piacere, poi guarda in camera e mi dice “Vorrei fossi qui, sai?”. Cazzo, ma vengo subito, in tutti i sensi… Elena si alza dal letto, tenendo il vibratore acceso e ben piantato nella fica. Va alla finestra, che è in realtà una portafinestra; la apre ed esce. Ho un sussulto pensando a questa bella ragazza che esce in giardino nuda e con un vibratore enorme nella fregna. Ma in realtà la porta da su un piccolo balcone. Mattia la segue fuori ed inquadra il giardino: immenso, sembra quello della villa di un lord inglese! Porca troia, ma questi qui hanno un pacco di soldi…- Alle volte mi arrischio persino a correre nel giardino nuda. Lo faccio da cinque anni ormai, da prima che fossi maggiorenne… Pensa che la seconda volta che l’ho fatto, avevo da poco compiuto 17 anni, il giardiniere mi ha beccata! Sono rimasta paralizzata dalla paura che dicesse qualcosa a mamma e papà, ma poi ho notato che mi guardava un po’ più in basso degli occhi… così gli ho fatto un pompino in cambio del suo silenzio! Ma sai quello stronzo cosa ha fatto? Il giorno dopo è venuto in camera mia e mi ha detto che il riscatto del giorno prima non bastava. Insomma: mi ha scopata! Era la prima volta, sai? Sono stata sverginata dal nostro giardiniere, pensa un po’… Mi ha persino sborrato in pancia, quello stronzo. E ci ho goduto un sacco! Non dico che sia stato merito suo se sono diventata così troia, perché lo ero già non poco, ma di certo mi ha aiutata! Con gli anni l’abbiamo tirato dentro i nostri giochetti; ti farò vedere qualche nostra foto in azione, è ben messo anche luiImmagino si tratti dell’uomo che ho visto nelle foto. A quel punto, comunque, Elena si appoggia al davanzale del balcone col culo in fuori, verso la telecamera. Sento Mattia dire “non ce la faccio più”, poi si inquadra i pantaloni mentre si apre la zip e si libera il cazzo, durissimo. Elena lo guarda sorridendo, poi lui le toglie il vibratore dalla vagina e la riempie con la sua carne. Seguo quella scopata incestuosa menandomi l’uccello allo stesso, velocissimo, ritmo con cui Mattia entra ed esce dalla fica della sorella. Quando lui viene, le rovescia sul culo la sua sborra calda, e poco dopo anch’io sparo in aria il mio seme. Sullo schermo Elena mi saluta lanciandomi un bacio e strizzando un occhio.Nelle settimane successive io e Mattia ci scambiamo spesso delle e-mail. Lui mi manda molte altre immagini di lui e di sua sorella, spesso insieme con altri ragazzi. Una di queste serie, mi racconta la stessa Elena, la ritrae in compagnia di un suo insegnante delle superiori. L’uomo, che ondeggia tra i 40 e i 45, sembra essere davvero infoiato come un mandrillo. Sembra sbattersi la ragazza con violenza, e quando finalmente le viene in faccia la obbliga a continuare a succhiargli il cazzo fino a quando non diventa molle. Nella mail di accompagnamento Elena mi dice che quando era a scuola, nelle lezioni di quell’uomo, si metteva sempre in prima fila e gli faceva vedere le cosce, senza riuscire a mostrare di più dato che le gonne erano troppo lunghe (i due hanno fatto un liceo privato). Immagino che il poverino abbia passato delle notti insonni pensando a quella bella Lolita che aveva in classe…Passano un paio di mesi e si avvicinano le ferie natalizie. Io all’Università posso gestirmi il tempo come mi pare, per cui potrei prendermi anche un mese di ferie, solo che mi mancano i soldi… Ma ci pensano i miei due amici delle Marche, che approfittano del viaggio in Francia dei genitori (i quali si sono portati via pure il Labrador, che a detta di Elena sarebbe stato molto meglio a casa piuttosto che a Parigi) per invitarmi gentilmente a passare il Natale, e altre tre settimane, a casa loro, all’insegna del lusso e del sesso sfrenato. Cosa faccio, gli dico di no?
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