Entrai a casa sua usando la chiave che, come sempre, era sotto lo zerbino. Girai per l’appartamento lanciando insulti e gridando: “Quando cavolo ti decidi a non lasciare la chiave dove chiunque la puo’ rubare?” La trovai dentro l’idromassaggio in posizione assolutamente innaturale, ma chiaramente cercata per avere i getti dell’acqua a stuzzicare i punti giusti. Appena mi vide – non considerando minimamente le mie proteste – si girò senza alcun imbarazzo nell’essere stata beccata, ma anzi compiaciuta di avermi a disposizione per realizzare quello che stava sognando. Mi spogliai con calma guardando i suoi occhi sempre più eccitati scrutare il mio corpo, entrai nella vasca e poi, a sorpresa, anzichè cercare lei, mi misi accovacciato sui talloni con un getto d’acqua diretto esattamente sulla mia punta, che immediatamente si irrigidì… Lei dopo un pò d’attesa nella speranza che fosse solo un preliminare capì; che non avevo intenzione di muovermi e venne a piantare i capezzoli appuntiti contro la mia schiena, mettendo una mano ad “aiutare” l’effetto del getto d’acqua, mentre con l’altra entrò dove avrei dovuto entrare io! Quando capì che ero vicino all’orgasmo inventò la scusa più stupida che abbia mai sentito “Non venire nell’acqua, mi si rovinano i filtri dell’impianto!” Mi sollevai appena, giusto quanto serviva ad emergere e trovai la bocca già in posizione per gustare il “tappa filtri”. Quando fu ben certa di aver ingoiato tutto si scostò sorridente dicendo “Però non è così che si usa l’idromassaggio!!!” e io risposi “Leva le chiavi da sotto lo zerbino… e dimmi dove le metti…” Avevo appuntamento con Cristina per uscire a fare shopping nel pomeriggio ma non riuscivo proprio a torgliermi dalla testa il bagno del giorno precedente, in cui non ero stata neppure toccata anche se avevo goduto parecchio e ingoiato la mia “merenda” preferita. Così vagavo stordita e nuda per casa, indecisa sul da farsi. Finalmente suonò il campanello e – appurato che era Cristina dallo spioncino – le aprii la porta senza preoccuparmi di indossare qualcosa. Cristina aveva un’aria strana quel giorno: era in gran tiro con un tailleur attillatissimo che lasciava capire di essere indossato a pelle, l’occhio dilatato e lucido come se avesse appena “finito” e un odore di sesso che sovrastava il suo solito profumo. Non capivo il motivo di quello stato sapendo che Cristina non aveva rapporti con uomini da quando la conosco ma mi balenò un’idea in testa e le dissi al volo “Hai bisogno di un bagno…. si sente che sei fradicia!” Sorrise e annuì dirigendosi verso la zona fitness mollando il tailleur per terra lungo il percorso… Sotto non aveva nulla come pensavo. Entrammo nella vasca insieme ma prima di immergersi mi prese una mano e se la mise fra le gambe “Non riesco ad avere segreti con te, senti in che stato sono.” Sorpresa ma eccitatissima lasciai la mano dove l’aveva messa e iniziai ad accarezzarla sentendola venire immediatamente. Lei mi sussurrò all’orecchio “continua…” mi baciò sul collo, il mento e le labbra e dopo un attimo sentii le sue dita entrare dentro di me. Niente shopping, quel pomeriggio. Probabilmente Cristina aveva deciso di eliminare il bagno di casa sua, visto che era tutti i giorni ospite del mio idromassaggio e qualche volta ci tornava persino la sera. A me piaceva il gioco che stavamo facendo, ma sentivo la mancanza di una bella e sana scopata e soprattutto mi mancavano le mie “merende” preferite. Il dubbio di essere sulla strada per diventare lesbica mi spinse a “verificare”: quale miglior modo di capire le mie preferenze se non quello di avere un uomo e una donna contemporaneamente nella mia ormai perversa vasca da bagno?!?! Così mi ricordai del cazziatone subito riguardo la chiave sotto lo zerbino ed ebbi un colpo di genio! Far installare una serratura elettronica a combinazione…. una telefonatina… “Sai ti ho dato retta ho tolto la chiave!!! Ma se vuoi entrare basta che digiti 6969 (codice assolutamente casuale)” seguito da un innocuo “Oggi dopo le 5 sarò a casa”. Alle 4.30 come al solito arriva Cristina e come preliminare le propongo di depilarci completamente! Nemmeno il tempo di dirlo. Lei ha solo un ciuffettino simbolico che sparisce in 2 secondi, io un po’ di dolore lo sento ma alle 5 meno 10 siamo lisce come seta. Nude nella vasca iniziammo i soliti giochini saffici quando sentiamo il click della serratura automatica. Cristina sobbalza “Chi hai fatto venire a rompere?” Io sorrido… Lui entra nudo e già al suo meglio: si vede che era da un pò che ci pensava. Tutti e 2 restano sbigottiti ma quando con la mia bocca porto quella di Cristina sul pene di Lui entrambi si rilassano… Per un pò mi godo la scena godendomi il solito getto d’acqua proprio sul clitoride… poi sussurrando a Cristina “fai quello che vuoi ma lo ingoio io” metto la mia lingua tra le chiappe di lui e 2 dita dentro a Cristina. “Penso che ci sarà da divertirsi oggi….” L’uso e abuso sistematico della mia vasca prima o poi doveva per forza comportare qualche danno all’impianto. Infatti uno strano rumore e la scarsa pressione dai getti mi ha costretta a chiamare in fretta e furia l’assistenza. Alle 8.30 di mattina – mentre dormivo ancora come un sasso – arriva finalmente il tecnico: un giovanotto in tuta blu (molto carino anche se poco curato) accompagnato da un ragazzotto sui 20 anni in jeans e maglietta che qualifico come portaborsa. “Ci ha chiamato, siamo qui per l’idromassaggio” – gracchia il citofono – “Un attimo mi metto qualcosa addosso e vi apro”. Infilo la prima cosa che trovo anche se lascia un po’ troppo scoperte le gambe e raccolgo i capelli. Apro e li accompagno alla mia adorata attrezzatura: allontanandomi sento una battuta di apprezzamento del ragazzotto al “capo” che da un lato mi lusinga (non credevo di poter piacere a uno tanto piu’ giovane di me) e dall’altro mi infastidisce (ma come si permette!). La risposta del capo mi sfugge perche’ pronunciata a voce molto bassa. Ma nel complesso la cosa mi eccita e il mio cervello inizia a fantasticare. Dopo una mezz’ora fa capolino in soggiorno il ragazzotto che con fare da furbetto suggerisce: “La vasca e’ a posto… la proviamo??” Decido di spiazzarlo e rispondo “Ok, solo noi due o tutti insieme?” Arrossisce violentemente, ma “sfiga” vuole che avesse il capo alle spalle, il quale molto meno imbarazzato di lui apre la lampo della tuta dicendo “Meglio in tre, il collaudo viene meglio” Nudo e’ troppo bello e mi lascio tentare (in verita’ non faccio molto per resistere): sfilo la camicia, gli vado incontro e mi inginocchio davanti a lui, iniziando a baciarlo e leccarlo ancora molle… “Vai a riempire la vasca ragazzo” ordina mentre me lo sento crescere in bocca “Riempila e mettitici dentro nudo” aggiungo io…. adoro sentire due cazzi contemporaneamente dentro di me e adoro fare una “merenda” doppia quando non ne possono piu’… Ora ne sono proprio certa: no, non sono diventata lesbica!!!! E la mia vasca ha passato ottimamente il collaudo!
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