Quando rividi Pietro, capii che il suo desiderio di vedermi scopare con Gianni era impellente.Per convincermi fece di tutto, ed alla fine mi rivelò quella che doveva essere una sorpresa.Gianni era capace di scopare e sborrare cinque volte senza mai fermarsi, così mi avrebbe tenuto su tutta la notte a chiavare di brutto.Io volevo farmi chiavare da Olaf e non da lui o dal suo stronzissimo amico.Era molto tentato di lasciare Pietro, però non mi andava di mollarlo così di colpo, dunque gli dissi di si e fissai l’appuntamento per la notte dopo.Andai da Olaf e lo trovai intento a conversare con degli amici.Uno si chiamava Pietro, come il mio fidanzato, gli altri due Hans ed Otto, ed erano tedeschi anche loro, in vacanza per un po’.Vacanza di sesso da quel che capivo.Subito fecero degli apprezzamenti molto volgari ai miei danni, ma apprezzai il fatto che nessuno alzò le mani per tastare od altro.Tutto sommato erano simpatici quindi feci amicizia con loro e gli raccontai tutto quello che mi aveva detto l’altro Pietro.Tutti e quattro ascoltarono con molto interesse, gli piacevano quel genere di discorsi, tanto che loro prendendo la palla al balzo mi spiegarono che assieme a quel porcone di Olaf avevano girato dei video amatoriali spesso estremi su in Germania, che avevano anche avuto un discreto successo nel circuito del porno di Berlino.Esaltati dal mio interesse mi dissero di aspettare, Hans scomparve e presto tornò indietro con una borsa piena di video, alcuni in piccole cassette per la telecamera, altre vhs di film porno di marca e poi delle cassette senza etichetta.Quelle senza etichetta, sei in tutto erano proprio quelle dei loro film.Ne misero una, ci accomodammo tutti sul divano, io in braccio ad Olaf e guardammo.C’erano i tre tedeschi intenti a farsi spompinare da una signora sulla cinquantina che sembrava davvero affamata di cazzo.Mi spiegarono che quel genere andava molto e che il cameraman in quel caso era proprio Gianni, che con loro aveva girato due film come regista ed uno da attore.In pratica si avvicendavano nei ruoli, ma alla fine mentre la donna si beccava diversi schiaffi, mi raccontarono che comunque tra tutti e sei i film, apparivano una quindicina di amici e che loro erano gli unici sempre presenti.Mi eccitai al punto di dovermi toccare ma Olaf mi redarguì dicendo che dovevo andare ad infilarmi la mutanda speciale.Protestai ma lui fu irremovibile.-Ti do due minuti, se provi a spararti una sega me ne accorgo-Tornai con la mutanda infilata ma non chiusa. Non potevo, avevo il pisello in erezione e non riuscivo a contenerlo.Cercai di attirare l’attenzione di Olaf da dietro la porta ma lui mi fece cenno di entrare.-Sei un frocetto porcone, guarda che roba, già ti sei eccitato-Hans Otto e Gianni non erano dello stesso avviso, ed anzi di sentivano lusingati dall’effetto prodotto.Mi invitarono ad avvicinarmi ma Olaf gli disse di tenere giù le mani ridendo.Mi avvicinai a lui invece che mi strinse lo scroto con forza per diverso tempo ottenendo l’effetto desiderato.Hans cambiò Film mentre il mio pene si sgonfiava, Olaf chiuse la dolorosissima mutanda ed insieme guardammo il nuovo film.Qui si scopavano una ragazza sui vent’anni, poi le infilavano la testa nel cesso e le pisciavano in bocca a turno.La cosa era strana e domandai notizie.Anche quello era un genere molto in voga, trattare male le donne ed umiliarle.Il loro unico rammarico a quanto pareva, era quello di non essere riusciti mai a realizzare un film con delle donne incinte, fantasia che avevano soddisfatto tutti in privato, ma mai nessuno davanti la pellicola.Il film procedeva bene, mi carezzavo avidamente ma l’erezione era impossibile.Otto notandolo mi diede uno schiaffone sul culo ridendo.-Quella è la mutanda speciale di Olaf, ti ci abituerai-Olaf mi trasse a se e mi baciò con trasporto, io un po’ mi vergognavo, ma dato che gli altri guardavano il film e commentavano non mi feci problemi e ricambiai.Ci baciammo a lungo ed istintivamente gli cacciai l’uccello dai pantaloni per segarlo piano.Lui sembrò gradire tanto che mi infilò due dita nel culo.Gli altri ci avevano notato ma non si meravigliarono. Per loro era una cosa normalissima.Quando Olaf raggiunse quota tre dita, smise di perforarmi mi fece mettere salire a cavalcioni verso di lui e mi inculò senza problemi.Cominciammo una cavalcata furiosa mentre gli altri tre continuavano a commentare il film, però con i cazzi in mano che come avevo notato nel film erano tutti belli grossi.I tre si alzarono per farci più spazio e si adagiarono sul tappeto senza camicia.Erano grassoci anche loro, e pelosi, non come Olaf ma su quel genere.Olaf comunque mi scopò alla pecorina per qualche minuto ed alla fine mi fece ribaltare, mi trasse a se, si strinse le mie gambe attorno al collo ed affondò gli ultimi colpi, preciso e composto.Venne sborrandomi nel culo diede uno scrollone a destra e sinistra e si staccò con l’uccello gocciolante.Gli altri tre come se niente fosse si avvicinarono menandosi l’uccello.Il primo fu Hans che si chino su di me e masturbandosi una trentina di secondi mi sborrò in faccia, getti veloci e lunghi, il secondo Otto, due minuti e poi sborrata talmente copiosa da riempirmi da solo tutto il viso, il terzo Gianni un minuto circa ed esplosione di sborra anche sui capelli.Tutti e tre soddisfatti si diedero il cinque.Olaf era andato in bagno ed al ritorno ammirò il capolavoro che avevano fatto.Ero bellissimo con tutta la faccia sporca di seme.-Ti manca qualcosa-disse e mi sputò in faccia, io aprii la bocca e raccolsi la saliva e quanto più sperma potevo.Dato che ero un bel maiale, mi dissero che avrebbero organizzato delle belle serate con il permesso di Olaf e che mi avrebbero coinvolto.L’indomani tornai da Pietro nel primo pomeriggio, e lui mi disse che Gianni sarebbe passato alle undici e mezza.Non mi andava molto di prestarmi a quella cosa, però speravo che quel tizio potesse se non altro placare la sete di quegli uccelloni che i tre maiali mi avevano solo fatto annusare.Viste le premesse mi avrebbero trombato in tutti i modi di certo, quindi mi sarei tenuto in allenamento.Verso le quattro Tornai da Olaf, per quella sera non c’era nulla da fare e volevo comunicarglielo.Trovai Otto invece, il quale mi accolse e mi fece persino un buon caffè.Parlammo parecchio e mi disse che stavano già organizzando qualcosa.Quella sera si sarebbero divertiti, ma aggiunse che non dovevo preoccuparmi perché si trattava solo di una cosetta diplomatica.Dovevano incontrare alcune coppie e dubitava che ci sarebbe scappata subito la scopata. Forse qualcosa di sfizioso che si sarebbe potuta comunque replicare.Io gli raccontai che mi avevano fatto impazzire con quelle sborrate e che me li sarei scopati volentieri. Lui rise e mi disse che ero un gran porco, una vera benedizione per degli scopatori perversi ed incalliti come loro.Lo salutai ma uscendo incontrai Olaf che si propose di accompagnarmi a casa.In macchina gli dissi della chiacchierata.-Avrete tutto il tempo, io sono in partenza–Per dove?–Torno a casa giusto un paio di settimane, mi raccomando goditela perché al mio ritorno partiranno-io annuii e lo baciai.Olaf posteggiò sotto casa di Gianni.-Guarda che non devo andare qui-dissi.Lesto mi prese per la nuca e mi spinse a fargli un pompino.Glielo presi in bocca e lavorando parecchio lo feci sborrare.-adesso vai su e saluta il tuo fidanzatino-mi disse con una punta di cattiveria e gelosia.Io obbedii salutandolo, arrivai da Pietro e lo salutai ma senza baciarlo, avrebbe sentito il sapore della sborra.Gli chiesi se aveva visto le chiavi della mia macchina ma lui non ne sapeva nulla.Tornai a piedi ovviamente e la cosa mi fece un grande piacere perché incontrai Andreas, un manovale Nigeriano con cui avevo stretto amicizia parecchio tempo addietro.Non c’era stato niente tra noi, io stavo con un suo amico all’epoca, proprio il negrone che mi aveva sfondato il culo la prima volta, però ci trovavamo bene, andavamo in giro e facevamo casino io e loro.Stava lavorando quindi non poteva prendersi molto tempo, però mi presi il numero del suo nuovo cellulare con la promessa di chiamarlo appena libero da esami ed impegni.Spesi il resto del pomeriggio a studiare, cenai presto e mi rigettai sui libri sino alle dieci e trenta, poi messo in tiro, alle undici scesi di casa e raggiunsi casa di Pietro in perfetto orario.
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