"Ci sarà da aspettare una mezzora buona adesso, e intanto che si fa?" – chiese Roberto."Adesso sei tu che mi deludi – rispose Marcello – Alex, vieni qua e non avere paura questo giochino non può fare male. Inginocchiati davanti a me – e cominciò a tirarsi fuori il cazzo menandoselo fino a farlo diventare duro – adesso prendimelo in bocca, dai non ci pensare. E’ buono, vedrai che ti piacerà."Gli obbedii: dentro la mia piccola bocca vi era ora per la prima volta un cazzo. Sapeva di un sapore strano che non dimenticai per tutta la vita.Passato il primo momento di insicurezza cominciai poi lentamente a darmi da fare succhiandolo come fosse un biberon."Adesso comincia a muovere la lingua, si dai così dai, che vai bene, Dio Roberto il ragazzo promette bene dai, ancora, ora leccami le palle e tutta l’asta.Nel frattempo mi ero di nuovo eccitato, mi piaceva fare queste porcate e più il gioco andava avanti e più mi piaceva."Ora lo scopo in bocca! Adesso chiudi le labbra intorno al cazzo e stai fermo che penso tutto io – mi prese la testa dal di dietro con entrambe le mani e cominciò ad avvicinarmela e allontanarmela dal suo uccello, facendomi arrivare la sua asta sempre più in profondità ad ogni colpo, me lo sentivo battere contro il palato e la cosa mi faceva diventare matto.Ora il ritmo cominciava a diventare più forte " Gli vengo in bocca come ad una troia, gli vengo in bocca" continuava a gridare "Ora, ora, ora….. Sborroooo!!!"In quell’attimo estrasse l’uccello dalla mia bocca e potei vedere dei fiotti di roba biancastra uscirgli dal cazzo e andarmi ad imbrattare il viso; continuo a menarselo. "Apri la bocca dai che ti do da bere" – mi urlava – ed io come ipnotizzato seguivo tutto quello che diceva.Mi venne in bocca due o tre volte, sentivo lo sperma che mi si appiccicava sul palato e sulla lingua, poi all’improvviso deglutii il tutto."Cazzo, ha buttato giù tutto, è riuscito a non farne uscire neppure una goccia! Ti è piaciuto, vero!""Si – risposi mentre inconsciamente andavo a raccogliere con le dita la sborra sulla mia faccia e le leccavo avidamente – ne vorrei bere ancora!""Cazzo è proprio insaziabile! Ora ci penso io" esclamò Roberto avvicinandosi alla mia bocca con il cazzo in mano. Presi a succhiarlo avidamente, ma appena poco dopo sentii Marcello dire : "Aspetta Roby che sta arrivando Luca".Subito l’altro estrasse il coso dalla mia boccuccia dicendomi – "Non preoccuparti, il bello arriva adesso!".Luca aveva portato della crema idratante di sua madre, sperando che potesse andare bene."Non ti preoccupare andrà benissimo. Cavolo Luca, mentre eri via Marcello si è fatto spompinare alla grande, gli è pure venuto in bocca e il bambino ha bevuto tutto!""Non sono un bambino!" – puntualizzai. "Si – rispose – ma sei sempre un grande frocio. Ora rimettiti nella posizione di prima che ci riproviamo." "Mi raccomando Marcello" dissi.Mi avvicinai al sasso e mi buttai a pancia sotto come prima impaziente della penetrazione che mi aspettava.Marcello si era avvicinato con il barattolo in mano, lo aveva aperto e aveva cominciato a spargere la crema sul suo cazzo che oramai scoppiava dalla voglia.Se ne mise in abbondanza, poi mi si avvicino e si chinò sopra di me. Mi allargò con le due mani il culo fino a vedere il mio buco "Certo che ce l’hai proprio stretto, se entrava alla prima era proprio un miracolo" Prese un altro poco di crema con due dita e mi unse ben bene il buco poi, non contento, cominciò ad infilarmi dentro il dito ancora cosparso di crema disse per ungere meglio.Io cominciavo già a provare piacere in quel modo : "Ora stai molto rilassato e non preoccuparti. Cerca di allargati il culo da solo con le mani."Tirai indietro le mani e feci come mi aveva detto, mentre potevo osservare gli altri due davanti a me che mi guardavano completamente eccitati.Roberto avvicinò piano il cazzo contro il buco e comincio a premere costantemente.La crema stava facendo il suo lavoro, perché sebbene sentivo una sensazione di dolore non era più cosi forte come prima. Mi lascia scappare un gemito "Se ti faccio male dimmelo" "No, ce la faccio, fa bene, dai sfondami che mi piace!" Sconvolgente! adesso ero io che lo incitavo a sverginarmi il culo; il dolore cominciava a crescere mano a mano che il suo membro entrava dentro di me, ma sempre su livelli accettabili, ed io ero deciso a non mollare.L’autore: sampei69@hotmail.com
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