Poco dopo essersi laureati, Valeria e Giacomo coronarono il loro sogno d’amore sposandosi e tutti quelli che li conoscevano scommisero che il loro amore sarebbe durato per sempre. Ed in effetti i primi anni di matrimonio non furono che la prosecuzione del loro sogno colmi solo di felicità. Ed a Valeria parve di toccare il cielo con un dito quando anche il suo ultimo sogno si realizzò….. la sera in cui comunicò a Giacomo che sarebbe diventato padre, era raggiante e lo fu ancora di più quando lui la abbracciò stringendola a se e la baciò appassionatamente….. Per i primi mesi tutto continuò a meraviglia, Valeria era snella, atletica e la gravidanza non le dava problemi, non si era nemmeno appesantita molto, a volte ella stessa guardandosi allo specchio e notando a fatica il leggero accentuarsi del ventre si domandava se per caso i medici non si fossero sbagliati. Poi con il procedere della gravidanza, il ritmo del cambiamento del suo corpo accelerò. Il ventre incominciò a tendersi, i seni s’ingrossarono ed i capezzoli incominciarono a gonfiarsi, ma per Valeria quei cambiamenti erano solo portatori di gioia ed euforica sulle prime non si accorse nemmeno di quanto stava accadendo. Se lei stava rapidamente cambiando, anche Giacomo faceva altrettanto, o meglio era rimasto lo stesso di sempre, gentile premuroso, innamorato, ma……. sembrava aver perso gran parte del suo ardore. Valeria all’inizio non se ne accorse, dal momento che spesso era lei a prendere l’iniziativa, ma poi si accorse che lui non rispondeva alle sue carezze con il solito entusiasmo, non la accarezzava con la solita attenzione. Sulle prime attribuì la cosa a qualche problema temporaneo, allo stress del lavoro che lo impegnava molto. Malgrado avesse voglia di fare all’amore, si trattenne e non fu lei ad iniziare, ma attese pazientemente che fosse Giacomo. Ma i giorni passarono, le settimane passarono e Giacomo sembrava aver per so interesse in lei. Così Valeria una sera in cui sentiva particolarmente acceso il desiderio….., lo raggiunse nel letto e stesasi al suo fianco, lo baciò teneramente poi con un sorriso malizioso gli disse “Se non ti dispiace scendo a salutare anche quel signorino che da tanto tempo non mi capita d’incontrare….” e scivolò lungo il corpo di lui e prima che Giacomo potesse fermarla lo liberò dal pigiama e lo accolse tra le labbra. Ma malgrado il suo entusiasmo…. gli abili tocchi della tumida lingua e l’incessante carezza delle morbide labbra non accadde nulla. Gli occhi le si riempirono di lacrime…. mentre continuava a succhiare …. quasi con rabbia…. si fermò solo quando sentì la voce di Giacomo che la implorava…… “Fermati Valeria…… ti prego…..”…. quella sera per la prima volta parlarono del problema e fu allora che Valeria seppe che Giacomo trovava insopportabili i cambiamenti che il suo corpo stava subendo… che non riusciva nemmeno a guardarla nuda senza provare ribrezzo. Lui, mortificato, pianse continuando a ripeterle che l’amava comunque…. che non riusciva a capire che cosa gli stesse accadendo…. ma che non riusciva a farci nulla. Alla fine fu Valeria a consolarlo “Non ti preoccupare amore…. solo pochi mesi…. dovremo attendere solo pochi mesi e poi tutto tornerà come prima…..” gli disse accarezzandogli dolcemente i capelli. La loro vita cambiò, ma non in peggio….. riuscirono ben presto a ritrovare il loro equilibrio ed a ritornare la coppia felice di sempre…. o almeno così sembrava. Ma ben presto Valeria si accorse di quanto fosse difficile rimanere serena, mentre ardeva di desiderio. Lei era sempre stata ….. calda…. ma sembrava che la gravidanza avesse accentuato ogni sua sensazione….bastava che nel letto lui la sfiorasse inavvertitamente per scatenare in lei emozioni turbinose alle quali non riusciva a dare sfogo. Più volte era stata tentata di riprovarci, pio aveva scacciato rabbiosamente l’idea per non ferire nuovamente Giacomo. Così cercò sollievo tornando ad accarezzarsi come ormai non faceva da moltissimi anni……. Ormai era al settimo mese ed anche se il corpo si manteneva ancora snello grazie al costante esercizio, il ventre era ormai molto prominente, i seni erano divenuti molto grossi ed i capezzoli si erano allargati ed erano diventati più scuri, spesso s’indurivano e le dolevano e quando li toccava a volte secernevano un poco di liquido bianco ed appiccicoso. Da tempo si era rassegnata a vestire abiti larghi che mascheravano le sue forme, anche perché le pareva che Giacomo preferisse così, Tornare a casa la sera, dopo il lavoro, incominciò a divenirle pesante…. lei e Giacomo si parlavano sempre di meno… lui oppresso dal senso di colpa, lei furiosa per il desiderio represso. Valeria accolse con gioia la notizia che avrebbe dovuto fare una trasferta di alcuni giorni. Il suo capo le si era rivolto con molto imbarazzo “Valeria…. mi dispiace doverglielo chiedere proprio adesso… ma è importante…..” le aveva detto “Comunque se non se la sente nelle sue condizioni…. non si preoccupi…. cercheremo di cavarcela…..”. Ma lei dissipò subito i suoi timori “Non si preoccupi…. io sto benissimo…. non vi sarà alcun problema…. starò solo un poco più stretta nel seggiolino dell’aereo….” scherzò, ed insieme risero. Quando lo disse a Giacomo, lei parve persino che lui fosse sollevato dall’idea di non vederla per qualche giorno…. E così il giorno stabilito, preparò la valigia e poi andò in ufficio e da li lei il suo capo ed un altro collega partirono assieme. La prima sera Valeria, stanca per il lungo viaggio, si ritirò presto e si addormentò quasi subito godendosi un lunghissimo sonno ristoratore. L’indomani si sentiva in perfetta forma, affrontò la lunga giornata di lavoro senza problemi e la sera cenò con il suo capo ed il collega e poi trascorse la serata chiacchierando con loro. Roberto, il suo capo, si dimostrava attento e premuroso come non mai… e lei si sentiva persino imbarazzata. Luciano, il collega, li lasciò per andare a dormine, ma Valeria non aveva ancora sonno e si trattenne ancora con Roberto. “Non deve preoccuparsi tanto…. sto benissimo glielo assicuro….” cercò di rassicurarlo “Si vede….” disse lui, con un tono di voce tale che la fece fremere “Lei è il tipo di donna che la gravidanza fa fiorire…..” continuò Roberto e questa volta fu l’occhiata che le lanciò che la fece fremere. Sulle prime Valeria si sentì imbarazzata, e cercò di scacciare quella sensazione bevendo un’altro bicchiere di Wiskey….. l’alcool entrò lentamente in circolo, le diede una piacevole sensazione di calore e ben presto lei si sentì meglio continuando a chiacchierare tranquillamente anche se la conversazione si faceva sempre più confidenziale….. “Odio la gravidanza….” disse ad un certo punto Valeria, ed era assolutamente sincera….”mi fa sentire così…. goffa…. e disgustosa….” mentì…. ma non se la sentiva di raccontare che era sua marito a trovarla disgustosa…… Roberto scosse con forza la testa “Non deve dire così…. non è assolutamente vero io la trovo molto più bella di alcuni mesi fa….” poi si sporse un poco verso di lei e le sussurrò “Io ho già 4 figli… ma le confesso che se non fosse per mia moglie ne metterei subito in cantiere un quinto….”. Valeria dopo quella confessione decise di porre fine alla serata prima che prendesse una piega indesiderata, ma in camera da sola non potè fare a meno di ripensare a Roberto, a quanto le aveva detto…. al tono in cui l’aveva detto. Non ne era certa ma pensava che lui la desiderasse ed il pensiero la sconvolgeva. Il comportamento di Giacomo l’aveva convinta di essere orribile e disgustosa….. ma ora si rendeva conto che non era così…. che vi erano uomini che la trovavano attraente …. eccitante…. che avrebbero volentieri fatto all’amore con lei. NO…. si corresse… che avrebbero scopato con lei… quello non era amore… ma solo desiderio…. il pensiero la sconvolse ancora di più e per riuscire ad addormentarsi fu costretta ad accarezzarsi…. più volte s’interruppe perché nelle sue fantasie il famigliare volto di Giacomo veniva sostituito da quello sorridente di Roberto…. Poi ad un tratto, il telefono accanto a lei prese a squillare strappandola alle sue fantasie. Con il cuore che le batteva forte e la mente ancora in subbuglio, Valeria sollevò il telefono e rispose. La voce di Roberto la colpì facendola sobbalzare “Ti ho svegliata????” le disse, ma non le diede il tempo di rispondere “Scusami…. ma non so cosa mi stia succedendo…. sono come impazzito….. non riuscivo a fare altro che pensare a te……” Le parole di lui la sconvolgevano sempre di più, ed anche il tono di voce, roco e carico d’eccitazione …. non aveva mai sentito il suo capo parlarle in quel modo…. “So di comportarmi come un folle….. anzi ti ho anche prenotato un posto sull’aereo di domani mattina dal momento che, forse, dopo questa sera non mi vorrai più vedere…. ma io dovevo dirtelo…… Valeria io ti voglio…. ti voglio più di ogni altra cosa al mondo…. ti prego non mi respingere…. fammi venire da te……”. Valeria cercò di sdrammatizzare, di farlo ragionare, ma Roberto non sentiva ragione, si disse che forse, parlandogli direttamente sarebbe riuscita a convincerlo, a farlo ragionare e lo invitò in camera sua “Potremo parlarne con più calma e ti accorgerai che stai sbagliando… ” gli disse. Ma dopo che Roberto fu entrato nella sua stanza Valeria impiegò pochi secondi per capire di avere sbagliato. L’uomo era stravolto, le stava vicinissimo, continuando a parlare… dichiarandole il proprio amore, il proprio desiderio. Le prendeva le mani, gliele baciava con passione, e Valeria ne subiva la presenza incombente. Aveva indossato solo la vestaglia, e sotto era nuda, sarebbe bastato poco a Roberto per aprirla e scoprire il suo giovane corpo nudo. Il solo pensiero le diede un brivido tanto forte da spaventarla, Valeria si voltò cercando di allontanarsi, la lui la trattenne ed i loro corpi aderirono. “Non fuggire…. non voglio farti nulla di male …. se vuoi che me ne vada me ne andrò…..” le sussurrò lui, ma lei quasi non l’udì. Roberto era eccitato ed il suo membro premeva contro le sue natiche. L’emozione per quel contatto fu tanto grande che quasi le gambe le cedettero. All’improvviso la tensione abbandonò il suo corpo e lei si rilassò tra le sue braccia, spingendo leggermente indietro le natiche per accentuare il piacevole contatto con la dura carne del maschio. Roberto se ne accorse, e riprese a parlarle dolcemente “Non puoi nemmeno immaginare che gioia sia per me averti qui tra le mie braccia……..” iniziò a dirle “Sentire il tuo profumo….. sfiorare la tua pelle….”, Valeria rabbrividì mentre le dita di lui le sfioravano la pelle del collo, scendevano sul petto sfiorando il bordo della vestaglia….. Si augurò che proseguisse, che s’insinuasse sotto la vestaglia e raggiungesse i capezzoli che iniziavano ad inturgidirsi….., ma lui non lo fece. La mano scivolò di lato, lungo il fianco, scendendo lentamente sino alla morbida curva delle anche.”Voglio vederti nuda…..” le sussurrò, mentre la mano iniziava a tirare la cintura della vestaglia. Valeria trovò la forza per cercare di opporsi…. ma molto debolmente, la cinturò si aprì insieme alla vestaglia, lasciando scoperto il ventre prominente. Lui con forza la fece voltare e la baciò con passione, poi senza che Valeria riuscisse a reagire, la portò al letto, fece cadere a terra la vestaglia e la adagiò. Valeria cercò di sottrarsi al suo sguardo “NO…. non voglio…. sono orribile…..” gemette coprendosi il viso per la vergogna….” ma lui la fermò, si chinò a baciarle dolcemente il viso “Va tutto bene…. sei stupenda….. adoro la tua pancia…..” e per dare maggior forza alle parole, si chinò e prese a baciare ed accarezzare la pelle tesa e vellutata del ventre di lei. Valeria sussultò al tocco delle calde labbra del maschio, si dimenò ancora un poco cercando di sottrarsi, ma si arrese quando lui scese affondandole il viso tra le cosce. La tensione accumulata esplose quasi istantaneamente quando la lingua di lui raggiunse la clitoride ed un lampo d’inarrestabile piacere le sconvolse il corpo e la mente. Un acuto gemito di piacere le sfuggì dalla gola. Le mani di lui scivolarono sulle cosce, con dolcezza la costrinsero a divaricarle e Valeria si offrì oscenamente alla bocca del maschio che continuava a tormentarla con lancinanti fitte di piacere. Le dita si unirono alla lingua e Valeria prese a gemere apertamente, mentre le sue mani accarezzavano la testa ed i capelli di Valeria. Ormai era eccitatissima, gli umori colavano copiosi, il suo corpo sussultava al ritmo dei dolci colpi della lingua di Roberto, iniziando a tendersi ai primi sintomi delle piacevoli contrazioni dell’orgasmo. Ebbe un piccolo gemito di disappunto, quando lui si staccò e si voltò sul letto. Ma subito dopo la baciò e la sua mano riprese a toccarla e Valeria gemette nella sua bocca. Poi Roberto fece una cosa che la lasciò stupita, scese con il viso tra i suoi seni, la sua mano ne afferrò uno circondarono con decisione, facendo in modo che il turgido capezzolo risaltasse e subito dopo le labbra lo cinsero e lui prese a succhiare con decisione, e Valeria per la prima volta, sentì il caldo latte sgorgare copioso e l’uomo deglutire golosamente. Il piacere che ne trasse fu tanto grande che iniziò a gemere travolta dal piacere, mentre la mano e la bocca di lui prolungavano indefinitamente l’orgasmo che la divorava svuotandola, apparentemente di ogni energia. Si riprese solo quando sentì il membro di Roberto premere freneticamente sulle sue labbra. Aprì gli occhi e lo fissò……. da quanto tempo non ammirava una simile dimostrazione di desiderio e vigore. Il profumo del maschio le colpì le nari eccitandola ulteriormente, istintivamente o raggiunse con la mano, lo accarezzò e lo cinse con le sottili dita, poi dischiuse le labbra e con un gemito lo accolse in bocca. Mentre lei lo succhiava con passione , Roberto iniziò a liberarsi dei vestiti, quando si abbassò i pantaloni, Valeria fece scivolare la lingua lungo l’asta, poi prese a leccargli e succhiargli i coglioni, lui si stese per facilitargli il compito e le sue mani presero ad accarezzarle i seni, scesero lungo la schiena sino alle sode natiche. I tocchi la eccitarono nuovamente, e Valeria riprese a succhiare il cazzo con foga, le morbide labbra scorrevano lungo l’asta, la massaggiavano energicamente mentre la lingua lavorava veloce sul turgido glande. Incapace di resistere a quel gioco, Roberto la fermò “Adesso voglio scoparti….” le disse. Lei annuì con forza “Anch’io ho voglia di sentirti dentro….” gemette. Roberto la fece stendere su di un fianco, si portò alle sue spalle stendendosi a sua volta, prese a baciarla sul collo, mentre le mani accarezzavano i seni, ed il membro premeva durissimo contro le sue natiche. Istintivamente Valeria sollevò leggermente una gamba, ed il membro s’infilò raggiungendo la vagina madida d’umori. Roberto lo strusciò sulle grandi labbra, lubrificandolo con gli stessi umori di Valeria, il glande strusciava piacevolmente contro il clitoride, una contrazione involontaria, vece sussultare il ventre della donna e la vagina si aprì come una bocca vogliosa di risucchiare il membro e Roberto spinse accontentandola. Emise un lungo gemito, mentre il suo membro affondava nel ventre caldo ed accogliente di Valeria, prese a scoparla con decisione, sbattendo sonoramente il pube contro le natiche, per un attimo, lei si abbandonò piacevolmente alla rudezza del maschio che la possedeva….. da quanto tempo aveva desiderato di provare quelle meravigliose sensazioni…. poi un pensiero attraversò la sua mente “Fai adagio potresti far male al bambino…. ” gemette “Sciocchina…. questo non fa nulla al bambino…. al bambino fa male avere una mamma nervosa ed irritata perché ha voglia di cazzo…… e tu avevi voglia di cazzo vero…..” le rispose lui con voce roca ed eccitata “Hoooo si…. scopami….” gli rispose Valeria assecondando i movimenti del maschio con quelli del proprio bacino…. Dopo un po’ lui si arrestò, ma Valeria continuò ad agitarsi muovendo avanti ed indietro il bacino e gemendo ad ogni affondo “Che troietta in calore……” le sussurrò Roberto, lei non rispose, ma accentuò il ritmo, eccitandosi a quelle oscene parole “Non ti basta mai vero…..” continuò “…scommetto che se ci fosse anche Luciano ti faresti scopare anche da lui…. magari glielo succhieresti mentre io ti scopo vero……” Valeria ormai non pensava ad altro che a godere le meravigliose sensazioni che quel cazzo le regalava stantuffando in lei….. capiva che Roberto si eccitava parlandole e voleva eccitarlo ancor di più “Si….. glielo leccherei tutto… gli succhierei anche le palle….” Le sue parole scatenarono Roberto che prese a sbatterla con foga inaudita e ben presto Valeria venne nuovamente “Brava Valeria… godi… fammi sentire come ti piace il mio cazzo…..” ruggiva Roberto. Ad un tratto, si staccò da lei e con un balzo si mise in ginocchio sul letto. La afferrò per i corti capelli biondi, e le spinge il membro in bocca. Valeria dischiuse le labbra e lo accolse giusto in tempo per ricevere i primi formidabili schizzi di sperma. Sferzate rapide e frequenti di bianco e caldissimo liquido le allagarono la bocca, lui la trattenne, ma non era necessario dal momento che lei non pensava minimamente a sottrarsi, anzi aveva iniziato ad ingoiare golosamente lo sperma. L’orgasmo di lui parve non dover terminare mai, ma Valeria non se ne fece scappare nemmeno una goccia e poi si dedicò amorevolmente a ripulire con la lingua ogni traccia rimasta, mentre il cazzo andava rapidamente afflosciandosi. Giacquero distesi sul letto l’uno a fianco dell’altra, poi faticosamente Roberto si alzò e prese a rivestirsi, prima di andare si chinò a baciarla “Sai…. Luciano mi ha più volte detto che gli piaci molto…. se vorrai domani sera potrai averci veramente entrambi…….” le sussurrò, poi se ne andò con un sorriso. La sua mente incominciava ad immaginare quello che sarebbe accaduto la sera successiva……
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