Per un mese sono stata ospite dello zio a Firenze per preparare la tesi… diciamo che ho imparato molto cose… Per la mia tesi di laurea ho dovuto trascorrere un mesetto presso Firenze ospite di un cugino di mio padre, che io ho sempre chiamato zio. Lui ha 53 anni, ma se li porta abbastanza bene ed è molto schietto e simpatico. Una mattina a colazione mi dice che la sera sarebbe venuto a trovarlo un suo amico da Pisa, e mi chiede di aiutarlo a preparare la cena e sistemare un po’ casa. Parlando di questo tizio mi dice che è uno con un sacco di soldi e che, nonostante i suoi 55 anni, continua a trombare come un riccio specialmente le ragazzine, che dopo che gliel’hanno data ricevono in cambio un sacco di regali. Io mi incuriosisco subito anche perchè lo zio non smetteva di parlarmi di quanti bei regali aveva fatto a tizia e caia, e che se lui fosse stato una donna ci sarebbe andato subito…Arriva la sera, e Berto arriva. Un po’ di presentazioni poi mio zio mi chiama in cucina e mi dice che si è dimenticato il dolce e deve andare a trovare una pasticceria.”Rimani con lui, e attenta, sicuramente ci proverà…. ma vedi te quello che vuoi fare… io ti consiglio di starci!” ed esce strizzandomi l’occhio. Sarà che non scopavo da settimane, sarà che già pensavo ai regali che mi avrebbe fatto se gliela avessi data… fatto sta che notai di avere la fica che fremeva per un 55enne col riporto e la pancetta! Andai di là emozionata e un po’ in ansia. Dovevo far presto prima del ritorno di zio! Dopo due minuti di convenevoli il Berto si rese subito conto che avrebbe potuto provarci tranquillamente. Si avvicinò a me col cazzo già in tiro e mi sollevò la maglia per succhiarmi le tette. La sensazione era stranissima:avevo conosciuto questo tizio mezz’ora prima e già mi ero fatta scostare le mutande come una troia da strada e mi stavo facendo sgrillettare la figa fradicia. “Mi piacciono le ragazzine con la figa rasata lo sai?” detto questo iniziò a leccarmela con foga mentre io con le mani cercavo il suo cazzo. Si mise a 69 sopra di me affondandomi il cazzo enorme nella gola. Mi sentivo soffocare da quel cazzo sconosciuto ma lo volevo ancora e ancora.”Non mi aveva detto tuo zio che aveva una nipotina così troia, dai fatti scopare un po’ che hai la fica che perde, zoccola”. Mi mise a pecora sul divano e mi sentii invadere da quel cazzone. Per essere un 55enne mi pompava come un forsennato. Gli dissi che presto sarebbe arrivato lo zio e lui mi disse che non mi avrebbe lasciato finchè non avesse sborrato. Ma quello continuava a scoparmi in tutte le posizioni aprendomi la fica con le mani e infilandoci la sua verga per sfondarmi per bene. Mentre lui era seduto sul divano ed io seduta sul suo cazzo ad impalarmi naturalmente entra lo zio. Io scatto in piedi rossa di vergogna ,a lui mi Berto mi afferra per le tette e mi rimette sul suo cazzo.”Tranquilla, lo zio non si formalizza,anzi… potremmo far divertire anche lui!” e lo zio:”Ma dai, non posso scoparmi mia nipote”..”Scopartela no, ma glielo puoi buttare nel culo a questa puttanella vogliosa…” Io ero combattuta fra la mia voglia di cazzo e la vergogna ma lo zio me la fece subito passare venendomi vicino con il cazzo dritto e dicendomi”Dai, domani dimenticheremo tutto, ora fai finta che è un cazzo come un altro”. Io glielo presi subito in bocca e iniziai un pompino fantastico. Lo zio aveva un bel cazzo, ma più piccolo in confronto a quello di Berto. Lo zio era impazzito, non sapeva più quello che doveva fare… penso che desiderava scoparmi da tempo… mi leccava le tette, diceva”Non sai quanto le ho sempre volute toccare queste tette grosse e sode”, mi sputava e mi leccava la figa, poi disse senza fiato a Berto”Dai levati, fammela scopare” e Berto”C’è posto per tutti e due”… Ci esibimmo in una doppietta fantastica. Il cazzone di Berto nella mia fica mentre lo zio appoggiava la sua cappella nel buco del culo e spingeva sempre di più fino a trapanarmi col suo cazzo. Sentivo le palle di due uomini sbattermi dappertutto, quelle palle piene di sborra che volevo ingoiare il più tardi possibile. Invece lo zio venne subito, si tolse dal culo ma mi inondò di sborra che colò sulla fica così che non scorderò mai il cazzo di Berto che mi pompava sporco di sborra dello zio. Subito dopo Berto mi mise a 90 gradi e me lo buttò nel culo ormai spanato e cominciò a toccarmi la fica grondante. Venni con lui, che mi riempì il culo di sborra mentre allo zio stava già tornando duro…Naturalmente non era vero niente dei regali… era tutto un accordo… ma quell’esperienza è stata comunque un bel regalo per una troia come me!
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