Mi chiamo Roberto, ho 36 anni e abito da solo in un appartamento abbastanza grande per un single, più o meno sono quasi tutti gentili i condomini, ma la mia dirimpettaia è veramente una persona odiosa, non saluta mai nessuno, e se deve dire qualcosa lo dice sempre in un modo molto sgarbato, l’unica cosa che mi piace di lei è sua figlia, infatti ha una ragazza che è una meraviglia, è piccola di statura,circa 1,60 mora con i capelli corti, un viso ovale bellissimo, il corpo è veramente da venere del Botticelli, la vita stretta, un culetto pronunciato bellissimo e la cosa che la rende particolare è il seno, minimo una quarta, le gambe tornite e perfette, e poi non dimostra assolutamente i quasi 20 anni che ha, senza trascurare poi la madre di circa 40 anni, anche lei mora un bel viso ed un corpo perfetto nonostante l’età e la gravidanza, ma con tutto che è una bellissima donna io l’odiavo dal mio profondo del cuore, cercavo in tutti i modi di poter parlare con la ragazza che sapevo chiamarsi Luciana, ma le occasioni erano rare se non impossibili, quando uscivano Luciana era sempre con lo sguardo a terra, come se gli ordini della madre fossero che non doveva guardare nessuno, ed infatti un giorno scoprii che era proprio così. Mi capitò di prendere l’ascensore insieme, lei era sola, aveva una busta in mano, era scesa per prendere del latte e del sale, in un attimo le feci dieci domande, esci mai sola, quando capiterà che ci si possa rivedere, ma amiche non ne hai, ecc. mi disse solamente che la madre non voleva che lei frequentasse nessuno, e che era libera sono quando andava all’Università, frequentava la facoltà di Legge, le dissi al volo,(l’ascensore era arrivato al piano) dimmi quando ci vai che vengo anche io, e lei,dopodomani, e aperto l’ascensore corse nel suo appartamento. Il fatidico giorno arrivò ed io ero con la mia auto in fondo alla strada, quando la vidi arrivare, mi accertai che fosse sola, e avvicinatomi al marciapiedi le dissi, dai che con questa arriviamo prima, mi fece un sorriso smagliante, nei suoi occhi c’era la felicita e la tranquillità che non aveva quella sera, ci fermammo in un bar e le offrii un caffè, mentre eravamo seduti al tavolo a parlare la vedevo che era un pò titubante, le chiesi la ragione del come mi guardava, e lei pronta mi disse, se mi vedesse mia madre qui con te non mi farebbe più uscire di casa, naturalmente le chiesi il motivo del comportamento di sua madre, e lei continuando il discorso diceva, mio padre è morto che sono 7 anni, un incidente aereo, papà lavorava per un’azienda molto grande, era un dirigente, e negli anni aveva acquistato diversi immobili, poi la tragedia della sua scomparsa, la compagnia aerea ci ha liquidato una grossa somma, gli affitti degli immobili che aveva acquistato ci fanno vivere molto bene, ma da quel giorno mia madre è diventata un’altra persona, mi spia in continuazione, non vuole che abbia amicizie, e io sono sempre isolata dal mondo, e poi quando vuole lei… le chiedevo perché ti sei fermata di parlare? Adesso una lacrima le stava scendendo su quel bel viso da madonna, e rispondeva no niente è meglio che tu non sappia, la mia curiosità era diventata insopportabile, quale segreto poteva avere questo angelo così giovane? Lo dovevo sapere a tutti i costi, puntai la cosa sulla amicizia, la confidenza, il sapere di avere qualcuno che ti vuole bene, il poter contare senza problemi su un aiuto che in qualsiasi momento poteva essere utile, e alla fine cominciò a sciogliersi, e mi cominciò a dire che da quando le era morto il padre lei dormiva con la madre, ma che ormai erano quasi due anni che come lei si metteva a letto la madre la toccava, all’inizio erano solo carezze e baci che credeva d’affetto, ma con il passare del tempo le carezze e i baci si erano fatti più audaci e intimi, e in continuazione le diceva, se non ci vogliamo bene tra noi non c’è nessuno che ci ama, e che solo nei giorni che erano indisposte si dormiva e basta, ma per il resto tutte le sere prima la doccia insieme e si maturbavano a vicenda, poi nel letto si leccavano la fica fino a sfinirsi, e continuava, i primi tempi la trovavo strana la cosa, ma poi parlando con una mia amica di università senza entrare nei dettagli, ho saputo che queste cose la propria madre non le dovrebbe fare, mentre parlava la mia eccitazione era alle stelle, sentivo il cazzo che voleva sfondare i pantaloni, lei si era accorta del mio eccitamento, e con una tranquillità disarmante mi aveva detto, ma ti sei arrapato a sentirmi raccontare di me e di mia madre? io assentivo con il viso, mi vergognavo ad ammetterlo ma era così, e allora lei sorridendo mi disse, ma tu mi faresti tutte quelle cose che mi fa mia madre se potessi? le risposi non solo quelle piccola, io sono un uomo, credo che farei di meglio non credi? allora lei con gli occhi lucidi mi diceva, c’è un posto dove andare che non ci trova e vede nessuno? io le risposi, un Albergo, ma stai tranquilla che il proprietario e un mio amico, e senza dare documenti, e poi mi faccio dare la dependance, così non ci vede entrare nessuno e la stessa cosa è per uscire, quasi correndo siamo saliti in auto e mi sono diretto dal mio amico albergatore, ma prima di andarci mi fermavo un momento in farmacia, e acquistavo dei preservativi e un tubetto di Vasellina Borica, poi di filato nel garage dell’albergo e nella camera presa per noi,(l’avevo avvertito con una telefonata di lasciarmi la chiave nella porta) una volta entrati però Luciana si faceva molto seria, e guardandomi mi disse, tu mi piaci molto lo sai, ma se mia madre avesse ragione che tutti sono cattivi con noi ? e se ti approfitti di me perché sai che sono una donna senza un padre che la può difendere? l’avevo abbracciata, e mentre me la stringevo a me cominciavo a baciarla suo collo, sulle guancie, sugli occhi, ed infine sulla bocca, mi rispose con un trasporto incredibile a quel bacio, la lingua le era impazzita, la sentivo con la pancia che si spingeva a me per sentire la mia erezione che era evidente, aveva iniziato ad ansimare, il gelo della lingua mi diceva che aveva avuto il suo primo orgasmo con un uomo, avevo iniziato a spogliarla, le nostre mani frenetiche cercavano di affrettare la cosa, mentre le slacciavo i pantaloni lei faceva lo stesso con me, poi mi sono dovuto piegare perché avevo le scarpe con i lacci, infine aravamo con gli slip io e mutandine e reggiseno lei, io cercavo di slacciare il reggiseno,ma è sempre stata una manovra difficile, lo ha fatto lei, mi si è presentato il paradiso improvvisamente, aveva due zinne fantastiche, le aureole rosa scuro, due capezzoli piccoli ma già pronunciati ed eretti, mi sarei gettato a capofitto sopra a quelle due meraviglie, ma lei mi diceva in un sussurro, ti prego toglimi tu le mutandine, e mentre lo facevo lei le toglieva a me, la sua meravigliata espressione nel vedermi il manganello mi aveva eccitato ancora di più, ma abbassato lo sguardo mi si presentava un triangolo di peli neri che erano un’opera d’arte, aveva una micetta pronunciata e bellissima, al contatto della mano i peli morbidi e setosi, le due labbra calde e semiaperte, non riuscivano a nascondere la clitoride che era uscita dal suo nido, lei con la mano mi aveva impugnato il cazzo, ma la teneva ferma, io con il dito le ero entrato in mezzo alle labbra e stavo giocando con il grilletto, e l’orgasmo non tardo ad arrivare, con il braccio sinistro la tenevo stretta a me mentre la stavo masturbando, e sentivo sul mio torace quelle meravigliose zinne che mi spingevano prepotenti, poi la deposi seduta sul letto, le avevo divaricato le gambe e la sua fichetta spalancata mi si presentava magnifica hai miei occhi, iniziai a lapparla prima con molta delicatezza, poi sempre più profonde le laccate si dirigevano sul clitoride, si era allargata le cosce all’inverosimile, aveva alzato le gambe e ne approfittai per leccarle il buco del culo, smaniava agitandosi, la testa che dondolava da una parte all’altra, stava venendo in continuazione, aveva un orgasmo dietro l’altro, alla fine si accasciò completamente inerme e affannata, io avevo un’erezione da primato, ancora non avevo goduto, ma la mia idea era di aspettare per arrivare al mio traguardo, erano passati oltre dieci minuti, e finalmente con un sorriso Luciana si era ripresa, mi si gettava con le braccia al colo dicendomi, grazie tesoro, sei stato eccezionale, io non avevo mai goduto così tanto, e ti posso assicurare che mia madre me la lecca molto bene, ma la tua lingua è stata divina, dimmi che cosa vuoi che faccia e sarò tua come tu vuoi, ed io le dicevo, piccola, se adesso ti scopo tua madre se ne accorge, perché almeno per un paio di giorni ti farebbe male, ma se te lo metto nel culo non si vedrà mai niente, e lo potrai rifare quando vuoi, e lei, prendendomi il cazzo in mano mi rispondeva, ma sei sicuro che questo coso così grosso mi entra nel mio culetto? le rispondevo, stai tranquilla, che adesso ci metto questa crema e lo sentirai entrare molto facilmente, in ogni caso proseguivo, se ti dovesse far male io smetterei subito, e lei, come mi devo mettere? la facevo mettere piegata alla pecorina, poi le mettevo un pò di crema direttamente con il beccuccio del tubetto nel culo, poi infilavo il dito medio dentro che le scivolava fino in fondo, e lei mi diceva, è una sensazione strana sentire dentro il dito, pero mi piace, chissà con il tuo affare quello che sentirò? speriamo bene, dopo che l’avevo abbastanza infilata con il dito e sentivo che lo gradiva, rimettevo un pò di crema e ne infilavo due questa volta, dopo averla fatta adattare anche a questo, le mettevo ancora un’altra po di crema e poggiavo la cappella sul buco del culo, iniziavo a spingere e la punta vedevo che si faceva strada ma molto lentamente, lei cercava di adattarsi ma la capivo che un po’ male le stavo facendo, infine con una spinta maggiore la cappella e un pezzo entravano dentro, lei solo un ha e poi cercava di respirare profondamente, sentiva dolore ma era determinata a darmi il culo e farmi godere, io ero rimasto fermo dentro di lei, ma il mio manganello batteva le pulsazioni del eccitazione, lei lo sentiva e mi diceva ma lo sento che si muove, ed io sai perché? perché le piace il tuo culo, e lei rideva e cercava di spingere verso di me, io avevo iniziato a mandarlo ancora più in fondo, lo sentivo molto stretto, ma la mia determinazione era fortissima, e pari alla sua di sentirlo tutto nel culo, infatti piano e con calma le entravo completamente dentro nel culo fino in fondo, poi mi fermavo di nuovo, volevo che si adattasse al mio pisello, lei mi diceva, mi sento il culo pieno come se mi scoppiasse però mi piace, è una sensazione nuova, me lo sento fino nella pancia, non muoverti tu che lo sento battere e mi da piacere, poi iniziava lei a muoversi in avanti e indietro, dicendomi, mi piace controllare la situazione, così mi sto inculando da sola, e poi adesso comincio a godere con questo bastone nelle chiappe, e poi, quanto mi piace parlare così, lo sai che adesso se ti dico sfondami il culo con il tuo bel cazzone, e non finiva la frase che cominciava a sborrare, e continuava a dirmi dai con quel cazzo enorme, che aspetti a farmelo arrivare in fondo agli intestini, dai sfondami il culo, e poi ricominciava a godere da non poter parlare, alla fine l’avvertivo che satvo per riempirla di caldissima sborra, e lei singhiozzando dal godimento mi diceva, rimani fermo un attimo appena sborri, e poi inculami il più possibile, voglio sentire i primi schizzi nel mio buco del culo, e ricominciava a lamentarsi per il piacere che provava, improvvisamente mi fermavo e lei con me, sentivamo chiaramente i primi getti di sperma che le riempivano l’intestino, e lei poi gridando mi dise, adesso dai sfondami il culo ti prego, mi piace da impazzire, oddio quanto è bello, e poco dopo mi si accasciava tra le braccia sudata, affannata e delirante, in un sussurro mi diceva, lo sai amore che non avevo mai goduto così? è stato veramente stupendo, lo dobbiamo ripetere questo è meraviglioso. Io mi sdraiavo accanto a lei abbracciandola e coccolarla, e lei mi riempiva di carezze il viso, la testa, e poi aveva iniziato a baciarmi, con la mano era scesa sul mio bastone e lo carezzava come fosse un bambino, avevo il cazzo che stava riprendendo vita, ma alzandomi le dicevo, aspettami un attimo che debbo fare una cosa, andavo in bagno e mi lavavo il bastone che era quasi dritto, non volevo che lo prendesse in bocca dopo quello che avevamo fatto, come ritornato mi mettevo sul letto, mi saltava letteralmente addosso, prima mi baciava sulla bocca, un bacio dolcissimo, aveva la lingua impazzita, la sentivo che era quasi affannata, era di nuovo eccitata moltissimo, prima me lo stringeva nella sua manina, e poi lo scappellava e se lo portava alla bocca, dicendomi, non l’ho mai fatto un bocchino, mi insegni come si fa? e riprendeva la cappella tutta in bocca spingendolo in fondo, ma un conato di vomito la fermava, si toglieva e poi ricominciava, lo stava leccando, ma si capiva che non aveva mai fatto una cosa del genere, mi carezzava le palle e continuava a leccarmi la cappella, ma poi si metteva seduta sopra di me e presa la vasellina se la metteva nel buco del culo, e ridendo mi diceva, il bocchino non sono capace a farlo, ma adesso ti faccio vedere come mi devi inculare, si alzava, e sempre stando davanti a me, si puntava il cazzo sul buchetto del culo e si lasciava cadere sul mio basso ventre, faceva una smorfia di dolore, da sola se lo era mandato fino in fondo al culo, ma poi sia con le gambe che con le mani sul mio petto, iniziava ad incularsi da sola, era uno spettacolo vederla così, aveva la fica completamente spalancata, la vedevo che colava umori in continuazione, e poi il clitoride che le usciva dalle piccole labbra, era di un rosso porpora, bellissimo dritto e piccolo, ma stupendo, con il pollice lo carezzavo, e lei aveva iniziato ad urlare il suo piacere, continuava a saltare sul cazzo e continuava da sola, sempre più selvaggiamente, anche io complice lo spettacolo della sua fichetta che mi offriva, ero arrivato al capolinea, facevo appena in tempo a dirle, sto per sborrare che lei prima si fermava per gustarsi i primi getti, e poi ricominciava impazzita dal piacere, urlava ormai afona tutto il suo orgasmare, roteava gli occhi come impazzita, e alla fine mi si accasciava sopra di me con il cuore a mille, ed un affanno incredibile, era madita di sudore, aveva l’affanno e le lacrime che le scendevano sulle guance, ma rideva con gli occhi chiusi, faticosamente alzava la testa e mi dava un lunghissimo bacio in bocca, e poi sempre con gli occhi chiusi mi diceva, grazie Roberto, finalmente oggi ho capito cosa vuole dire godere con un uomo, sei stato meraviglioso, non hai idea di quello che farei per poter ripetere tutti i giorni questa esperienza stupenda, io me la tenevo sopra stretta a me, sentire quel corpicino completamente a mia disposizione, mi dava una gioia e serenità incredibili, e allora le esposi la mia idea, le dissi, vuoi che tua madre diventi la nostra complice? se lo vuoi fai quello che ti dico, adesso andiamo in un negozio di un mio amico e vedrai, ci siamo vestiti e siamo usciti, arrivati nel negozio di Enzo un mio carissimo amico, ho acquistato un piccolo registratore di quelli portatili da tasca, ci siamo fatti spiegare come farlo funzionare e siamo usciti, poi in macchina le ho detto, tu questa sera dopo la doccia con tua madre, quando andate a letto lo accendi e lo metti sotto, questo per due ore a velocità bassa registra tutto, è molto sensibile, poi domani facciamo in modo che io lo possa riavere, e inoltre mi servono le chiavi di casa tua, poi il giorno dopo quando siete a letto, e tua madre è impegnata a leccarti la fica, io entro e vedrai che dovrà stare per forza a quello che le diciamo, e ci puoi giurare che farà tutto quello che le chiediamo, ti piace l’idea amore mio? Luciana mi gettava le braccia al collo e mi baciava con un trasporto incredibile, e mentre scendeva dalla macchina mi diceva ridendo, non vedo l’ora che passino questi due giorni, e così finalmente la voglio vedere sotto a te mentre te la inculi, e io ti bacio e mi faccio un ditalino in tuo onore, e poi…….. ma questa è un’altra storia.
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