Erano passati i due giorni dall’accordo, ma di Luciana non avevo avuto nessuna notizia, ma la sera successiva ero in casa e avevo perso le speranze, verso le 22 sentivo suonare alla mia porta, sono andato ad aprire ma non c’era nessuno, ma in terra notavo un pacchetto fatto con la carta di giornale, e legato con del nastro da pacchi, sono rientrato e per aprirlo ho dovuto tagliare il nastro con le forbici, dentro c’era il mio registratore delle chiavi e un biglietto, era il tutto di Luciana chiaramente, e mi spiegava che dovevo aspettare dopo le 23 e poi entrare senza fare rumore, con un disegno di dove era la camera matrimoniale, di portarmi una piccola torcia elettrica per non accendere le luci, perché la casa aveva tutte le serrande chiuse, alle 23,10 mi mettevo in azione, e aperta la porta di casa senza fare rumore, me la richiudevo alle spalle girando più volte la serratura, poi come un gatto mi dirigevo verso la camera da letto, l’avrei trovata anche senza la piantina, era da li che provenivano degli inconfondibili lamenti di godimento, ed infatti trovavo Luciana che stava stretta sotto la madre in un 69 da sogno, ed era la madre che le diceva in un crescendo di godimento, si , si leccami bene li, si il clitoride, adesso succhiamelo come sai fare solo tu, ecco così, fai godere tanto la mamma, continua tesoro non ti fermare, ecco brava adesso sto per godere, dai si eccolo, e si contorceva per l’orgasmo che stava provando, avevano un lume acceso, pertanto la vista era perfetta e si vedeva tutto bene nei minimi particolari, Emma, cosi si chiamava la madre di Luciana, era veramente una bellissima fica, aveva un culo che era stupendo, una fica nera come il carbone, piena di peli e due zinne non molto grandi, una terza ma eccezionali, i capezzoli dritti per l’eccitazione, veramente un bellissimo corpo per una quarantenne, io ero eccitato al massimo, sarei rimasto per molto tempo a godermi quello spettacolo, ma per Luciana dovevo andare fino in fondo con la nostra commedia, improvvisamente mettevo in funzione il registratore, ed i lamenti inequivocabili di Emma venivano fuori benissimo, lei si girava e gridando cercava di saltarmi addosso, con un ceffone la rimandavo seduta sul letto, e le dicevo facendo il finto cattivo, se adesso non stai zitta, chiamo i Carabinieri e ti faccio arrestare per quello che hai fatto e stai facendo, io credo che ti convenga stare zitta e seguire solo gli ordini che ti darò da adesso in poi, aveva una crisi di pianto che faceva tenerezza anche a me, poi singhiozzando mi diceva, ma cosa vuoi da me? ma ti avviso se tocchi mia figlia ti ammazzo, ed io ridendo, io tua figlia non la tocco,ma sarà lei a toccare me, e tu continua a stare zitta ed esegui solo quello che ti diciamo, infatti in quel momento Luciana si alzava da letto e venendomi vicino le diceva, hai finito di farmi fare tutte quelle porcate che ti piacciono tanto mammina, adesso sarai tu che subirai tutto quello che io suggerirò a Giorgio, e tu devi solo stare zitta ubbidire e basta, e le mollava un altro ceffone da farle girare la testa, poi mi toglieva i calzoni della tuta e la maglia che avevo indosso, ed infine gli slip, e poi prendendomi il cazzo in mano diceva alla madre, adesso girati che voglio vedere Giorgio come ti si incula, andava un attimo nel bagno e ritornava con del sapone intimo in mano, e poi sgridando di nuovo la madre, faceva l’atto di darle un altro ceffone urlandole, ti avevo detto di girarti mignottona e tu lo devi fare subito, Emma si girava e rimaneva piangente nella posizione della pecorina, poi con il tubetto Luciana le mandava un pò di sapone liquido nel culo, e ci infilava direttamente due dita, Emma si lamentava,ma uno schiaffo sul culo la faceva sobbalzare e azzittire, poi Luciana mi riprendeva il cazzo ormai violaceo dall’eccitazione, e me lo dirigeva con la cappella sul buco del culo di sua madre, io iniziavo a spingere ma lo sentivo strettissimo, e lei si lamentava dicendomi, guarda che è sano, io non l’ho mai preso lì, non l’ho mai fatto, io sempre più eccitato le dicevo solo stai zitta, tu devi parlare solo quando Luciana te lo permette, hai capito concludevo alzando la voce, Luciana continuava a stringermelo con la sua manina e mi incitava, dai spingi che deve entrare, voglio vedere come gli rompi il culo a questa stronzona, e alla fine la cappella aveva ragione dello sfintere, che cedeva come una bolla di sapone, e il cazzo mi entrava per quasi la metà, Emma emetteva un urlo di dolore, ma Luciana pronta le metteva la mano sulla bocca, dicendole, zitta devi stare zitta lo hai capito o no? e le dava uno schiaffo sul culo, e poi rivolta a me diceva, questa stronza strilla, togli un pò il cazzo che ci metto altro sapone, ma se riprende a strillare la gonfio di cazzotti, io lo sfilavo quasi tutto e lei pronta lo riempiva di sapone, poi lo rimandavo di nuovo dentro, ma questa volta cominciavo a pomparla di santa ragione, lei si lamentava a bocca chiusa seguiva l’ordine di Luciana, poi lei mi lasciava il cazzo e si metteva davanti alla madre con le cosce spalancate, e cominciava a tirarsi un ditalino, era a non più di dieci centimetri dal viso di Elena, le aveva spalancato la fica davanti agli occhi e se la menava alla grande, Elena alla vista di quella fica che gocciava aveva spalancato la bocca e tirava fuori la lingua per leccargliela, ma Luciana la faceva avvicinare quasi a toccarla e poi si tirava indietro, Luciana stava per godere, si alzava da dove era e andava quasi a cavallo della madre, e poi diceva a Giorgio, dai che sto per sborrare, fammele tu le due leccate per venire, che non lo reggo più, e come Giorgio ci poggiava la lingua lei sborrava copiosamente sulle chiappe della madre, poi si metteva di fianco a lui che continuava ad incularsi Emma, e infilava due dita nella fica della madre, se le bagnava bene e poi le infilava nella bocca di lei dicendole, lo senti il sapore della tua fregna? ti piacerebbe sentire il mio, ma questo te lo scordi, ormai Luciana era scatenata non sapeva più cosa fare, ma improvvisamente si metteva con il viso sotto a Giorgio e le diceva, se è piaciuto a me deve piacere anche a te, e cominciava a leccarle il buco del culo, a lui non sembrava vero sentire una lingua piccola e inesperta leccarle il culo, e iniziava a sborrare una quantità industriale di sperma nel culo di Emma, ma nelle ultime botte lei sembrava goderne, però non aveva sborrato, Giorgio le sfilava il cazzo gocciolante dal culo e le metteva due dita nella fica, e rivolgendosi a Luciana le diceva, adesso tua madre ci fa uno spettacolo solo per noi, lo vuoi vedere tu? Luciana era eccitatissima da quello che Giorgio avrebbe escogitato, ed infatti lui ordinava alla madre di seguirlo nel bagno, lei ormai remissiva lo faceva a testa bassa, e lui arrivato al lavabo le diceva, adesso mi insaponi bene il cazzo e me lo lavi, devi togliermi tutte quelle chiazze di merda del tuo culo sporco, e lo devi lavare fino a profumarlo, e poi mi baci la cappella, ma deve essere un bacio sensuale e pieno di godimento, hai capito quello che dico? Emma a testa bassa diceva si, e cominciava a lavare il cazzo con tanta delicatezza, lo trattava come un vetro di murano, aveva paura di romperlo, una volta lavato cominciava a baciarle la cappella, gli aveva tirato giù la pelle completamente e lo stava proprio adorando, ma Giorgio con la mano le scansava la testa lasciandola con la lingua di fuori, e poi l’aveva presa sgarbatamente per un braccio e l’aveva portata e gettata sul letto, ed asso le ordinava, tu vai in fondo dove sono i cuscini, ne metti due uno sopra l’altro, ti ci metti seduta e allarghi le gambe, le voglio molto larghe perché devo vedere bene la fica mentre te la meni, Emma aveva alzato gli occhi che erano di fuoco, ma Giorgio con il dito sul suo naso le faceva cenno di stare zitta, altrimenti sarebbe stato molto peggio per lei, e ormai vinta e rassegnata Emma iniziava lentamente a masturbarsi, e Luciana contentissima batteva le mani in segno di gratitudine per Giorgio, e poi iniziava a leccarle la cappella con linguate dolci e sensuali, il piccolo corpo di Luciana aveva fatto venire un’idea a Giorgio, che con la sua potenza muscolare alle braccia aveva preso lei per i fianchi e l’aveva girata a testa in giù, e così Luciana si era allacciata con le gambe al collo taurino di Giorgio, ed in quel modo porgeva la fica alla bocca di lui, mentre si trovava comoda con il cazzo in bocca di Giorgio, e davanti alla madre Luciana stava facendo un 69 con Giorgio, Emma anche se controvoglia si stava eccitando con quello spettacolo, e aveva iniziato a godere, e Giorgio non faceva altro che istigarla ad andare più forte, e lei ormai stava per raggiungere l’orgasmo, e Giorgio le diceva,sbrigati a sborrare che ti devo vedere mentre ricominci, ormai gli ordini di questo aguzzino cominciavano a fare un effetto stimolante per Emma che aveva appena sborrato, e Giorgio continuava, dai Emma,adesso mettiti due dita nel culo e ricomincia che mi piaci sempre di più, Emma si bagnava di saliva l’indice e il medio, e se le infilava fino in fondo nel culo, aveva accelerato le carezze sul clitoride, stava per sborrare nuovamente, e anche Luciana sentiva che ormai lui aveva i secondi contati, si sfilava il cazzo di Giorgio dalla bocca e si girava di nuovo sul letto, poi faceva venire in avanti lui in ginocchio, fino ad avvicinarsi alla madre, poi lo riprendeva di nuovo in bocca e lo succhiava avidamente, infine si toglieva e iniziava a menarglielo, ed infatti Giorgio aveva iniziato a sborrare con lunghi getti di sperma, che diretti da Luciana andavano sul viso di Emma, i primi due si girava, poi cominciando a sborrare anche lei, apriva la bocca e cercava di berne il più possibile, e crollava continuando a lamentarsi per l’orgasmo appena provato, ma Luciana non era ancora soddisfatta, e cominciava lei a masturbare la madre con due dita nel culo, e le diceva, se adesso in trenta secondi non sborri, ti riempio di schiaffi, mi hai capito? Ma Emma non era una ragazza che poteva venire in continuazione, e per aiutarsi si metteva due dita nella fica, e iniziava a leccarsi un capezzolo, Giorgio si era avvicinato a lei e la baciava vorticandogli la lingua nella bocca, e quel semplice gesto riportava Emma di nuovo a sborrare e questa volta con un lungo lamento, ormai con quel bacio il ghiaccio era rotto fra Emma e Giorgio, ed infatti appena si era ripresa lei si avvicinava e baciava di nuovo sulla bocca il suo ex padrone, anche Luciana sembrava più serena dopo quel bacio tra sua madre e Giorgio, si erano sdraiati a letto, lui al centro e le sue donne ognuna al suo fianco, e così lui poteva tranquillamente sentire le due fiche a portata di mano, lo aveva fatto leggermente, ma poi sempre più marcato, infine gli aveva detto a tutte e due, adesso ve le meno in maniera uguale, chi viene prima ha in premio il mio bastone, l’altra le lecco la fica mentre mi inculo la prima, e cominciava a menare quelle due fiche veramente vogliose, chiaramente Luciana aveva sborrato prima della madre, ma Emma alzatasi e mettendosi a cavallo sul viso di Giorgio aveva detto, veramente sei sicura di avere vinto? Io credo che questo bel moro deve avere una lingua niente male, mi dispiace per te figlia mia, che qualche cosa questa sera la devi rompere altrimenti niente godimento, e Luciana pronta, non preoccuparti mamma, e mentre saliva a cavallo sopra a Giorgio, si metteva molto sapone sulla mano e se lo spalmava nel culo, una cosa che non si rompe ce l’ho anche io, e adesso Giorgio me lo fa risentire di nuovo, non è vero amore? e si infilava il cazzo nel culo tutto in una volta cadendoci sopra seduta, poi sorreggendosi sulle spalle della madre che si stava facendo leccare la fica, iniziava di nuovo le sue flessioni sul quel bastone che la faceva impazzire, Emma era quasi arrivata, la lingua di Giorgio la faceva veramente impazzire, ed infatti le sborrava continuamente nella bocca avida di umori vaginali, e poco prima di crollare quasi senza sensi, diceva sia a Giorgio che a Luciana, ragazzi, da domani credo che questo letto lo farò fare più grande, qui ci vogliono tre piazze, e poi tre è sempre stato il numero perfetto, e con un ultimo urlo soffocato crollava sulla bocca di Giorgio, che proprio in quel momento stava riempiendo il culo di sborra di Luciana, anche lui insieme alla piccoletta si adagiavano di fianco, ma Luciana pronta le diceva, addormentiamoci così,lo voglio sentire nel culo, anche se è quasi moscio, è sempre il tuo amatissimo cazzo, e così domani, ma si addormentava sfinita come la madre che ormai quasi russava, e Giorgio con la sua mente riandava a quella signora odiosa che le stava sul cazzo,ma adesso che ci stava, a ripensarci bene tanto odiosa non era, e così aveva trovato oltre al numero perfetto, anche una famiglia a misura sua e della madre, e pensando si era addormentato come un angioletto.

