Ho conosciuto Luca quando si è fidanzato con Nadia, la migliore amica della mia ragazza. Non era bello ma il suo sguardo non lasciava indifferenti, e sotto il suo abbigliamento invernale si intuiva un bel corpo muscoloso. Fatta amicizia ho cominciato a frequentare la sua stessa palestra e fin dalla prima volta negli spogliatoi gli ho detto che aveva un fisico invidiabile e un bel culo. E’ rimasto un po’ sorpreso ma ci abbiamo riso sopra, e anche in seguito abbiamo spesso scherzato su apprezzamenti che continuavo a fare. Una mattina prima del lavoro siamo andati a fare footing e dopo la corsa siamo andati a fare la doccia a casa mia, comoda perché vicina all’ufficio di entrambi. Non ho osato chiedergli di farla assieme, ma quando lui è uscito dal box ero eccitatissimo e sfrontato come al solito gli ho detto “lo sai che oltre a un bel culo hai anche un bell’uccello..” e gliel’ho preso in mano. Dopo un momento si è tirato indietro verso la parete urlandomi “che cazzo fai!! !”, ma intanto il suo uccello aveva reagito con una semi-erezione e io “dai non rompere, lo vedi che ti piace”, e lui “che cazzo c’entra, è normale se viene toccato”. La pantomima doveva finire, l’ho bloccato con le spalle contro le piastrelle fredde del bagno, ho ripreso in mano il suo uccello e ho cominciato a segarlo con impegno facendolo diventare bello duro, poi ho tolto l’asciugamano attorno ai miei fianchi e ho portato la sua mano sul mio uccello. E’ stata una sega reciproca dura, in piedi, tra maschi che cercavano solo il godimento, che ha raggiunto prima lui schizzandomi con il suo liquido caldissimo e subito dopo sono venuto io sul suo ventre muscoloso e il suo pube fittissimo di peli. Nelle settimane successive abbiamo fatto grandi progressi instaurando un’intesa e un’intimità uniche fino alla notte in cui, con il solo aiuto di due birre in più, l’ho convinto a farselo mettere nel culo. Dopo aver apprezzato in modo più che evidente le mie leccate sul suo buchino e le mia dita in esplorazione, ha subìto stoicamente il dolore della mia grossa cappella che lo penetrava, non ha risposto quando gli ho chiesto se faceva male, e allora ho continuato infilandolo tutto, e dopo un po’ che stantuffavo ha cominciato a mugolare e poi a parlare sconnesso, fino a urlare di piacere, e alla fine è venuto mordendo la mano che avevo messo a tappargli la bocca, fino a farmi sanguinare. Ma siccome le donne non sono sceme, le nostre ragazze hanno capito cosa stava succedendo tra di noi, e mentre la mia mi ha subito piantato, Nadia è rimasta con Luca accettando il suo modo di essere, dicendo di amarlo e Lui la ricambiava. E io ne ero gelosissimo. Per superare il problema Luca mi ha proposto di scopare a volte anche in tre, io Lui e Nadia. Era bello sentire le loro due bocche attorno al mio uccello, o solo quella di Nadia mentre Luca la scopava, o far godere Nadia con le nostre lingue e le nostre mani (Luca non mi ha mai permesso di scopare Nadia). Ma ancora non sopportavo di dividere il corpo di Luca con quella donna, fino a quando è scattata la molla, cioè fino al giorno in cui Luca se la stava scopando e nel frattempo io, invece di farmelo succhiare come al solito da uno dei due o da entrambi, ho cominciato a leccare il buco del culo di Luca, che rispondeva alla grande, e quindi l’ho inculato con tutta la forza che avevo. Non l’avevo mai visto godere così, con me che glielo mettevo in culo sbattendo forte le mie palle sulle sue chiappe e lui che con lo stesso ritmo scopava la sua bella. Era stravolto dal piacere, e noi godevamo con lui, e in quel preciso istante ho smesso di essere geloso perché ho capito una cosa: Luca poteva amare e scopare qualunque donna, ma solo il mio cazzo duro piantato in profondità nel suo culo poteva renderlo un uomo completo.
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