Che palle! pensò Lucia.Per colpa di quello stronzo la serata che aveva in programma era andata a farsi benedire. Dopo aver dato l’orale di biochimica, lei ed alcune sue compagne erano uscite… programma: festeggiare allegramente e poi tutte a dormire da Federica…E invece no… quello stronzo del ragazzo di Federica l’aveva chiamata e aveva cominciato a litigarci finchè lei non le aveva piantate tutte in asso per andare a cercare di fare la pace dopo l’ennesimo litigio… Così lei si trovava lì, in macchina all’una e mezza di una notte di inizio luglio, obbligata a ritornare a casa a dormire invece di passare la notte a festeggiare con le amiche… e poi si sa come faranno la pace… pensò tra sé e sé… Il ragazzo di Federica avrebbe voluto una notte di sesso per fare la pace e lei l’avrebbe accontentato… ma come fa poi quella a fare così la troia…Lucia aveva le idee molto chiare per quanto riguarda il sesso… probabilmente era una bella cosa, anzi: sicuramente era una bella cosa, ma da fare solo dopo il matrimonio e con il proprio marito… mica si può andare con tutti… perderebbe solo ciò che lo rende speciale… e fortunatamente per lei anche il suo ragazzo, Alberto, la pensava così, nonostante i suoi venticinque anni…Federica invece… vent’anni come lei, ma tutto un altro tipo… Lucia non la approvava per niente, ma era sua amica e non poteva fare a meno di volerle bene…E anche le altre amiche, che le chiedevano spesso come una bella ragazza come lei potesse sprecare così ciò che la natura le aveva dato… In effetti era una bella ragazza: alta poco più di un metro e settanta centimetri, un viso abbastanza attraente, i lunghi capelli castani raccolti spesso in una treccia che la faceva apparire più giovane di quello che era realmente, due begli occhi castani e delle belle labbra. Il resto del corpo era la parte migliore… due seni grandi (portava una quarta) ma sodi, un sedere un po’ largo, ma del tipo che eccita gli uomini, e due belle gambe la rendevano oggetto dei sogni erotici di diversi suoi conoscenti…E invece lei si era dedicata ad altro… fedele ad Alessandro da più di due anni, aiutava addirittura nelle lezioni di catechismo della sua Parrocchia e teneva i bambini dell’oratorio…Entrò in casa cercando di fare silenzio: suo fratello non c’era, era in vacanza con gli amici, ma sua madre c’era e stava sicuramente già dormendo… suo padre aveva divorziato da sua madre quindici anni prima ed ora era in Nuova Zelanda dove era alto dirigente di un’azienda locale…Chiuse la porta senza fare rumore e si diresse verso la sua stanza, ma un rumore proveniente dalla camera di sua madre la fece fermare. Il rumore le era sembrato un gemito di dolore e, temendo che sua madre stesse male, si avvicinò alla stanza… la porta era chiusa, ma era del tipo di quelle con il vetro in centro che le permetteva di vedere cosa succedeva…Si accostò al vetro e sbirciò nella stanza…quello che vide la lasciò di sasso: il lampione fuori dalla finestra illuminava la camera e lei potè vedere tutto… sua madre era nuda a quattro zampe sul letto mentre un uomo la penetrava da dietro e un altro in bocca… altri due uomini, fortunatamente di spalle, osservavano la scena.La prima reazione di Lucia fu di ritrarsi per non farsi vedere… come era possibile… era veramente sua madre quella? Non poteva essere! L’aveva mandata lei al catechismo e in Oratorio, era stata in parte lei ad inculcarle la morale che aveva ora… non poteva tradirla così…Poi la curiosità prese il sopravvento e si sporse a guardare… il corridoio era nell’ombra e né sua madre né gli uomini potevano scorgerla senza accendere la luce… sua madre continuava a gemere mentre si faceva penetrare da uno degli uomini e succhiava voracemente l’altro… dopo un po’ cambiarono posizione: l’uomo che glielo stava mettendo in bocca si stese e lei si mise accovacciata sopra di lui, penetrandosi e succhiando il membro dell’altro uomo, in piedi davanti a lei.la ragazza cercava di staccare gli occhi dalla scena, ma non ci riusciva… cominciava anche a sentire un certo calore all’altezza del ventre, mentre i capezzoli iniziavano a spingere… Mi sto eccitando? Il pensiero la colpì come una frustata e le diede la forza di staccarsi dalla scena, proprio mentre l’uomo in piedi eiaculava in faccia e in bocca alla donna che le aveva dato la vita…Senza pensarci si allontanò e prese dal ripiano dove erano di solito le chiavi della casa in montagna nel cunese… dovrò pur andare da qualche parte a dormire… aprì la porta e la richiuse senza fare rumore e si infilò in macchina, dirigendosi verso la casetta dove aveva ogni estate almeno un mese delle sue vacanze, a due ore e mezza di viaggio da casa sua…Durante il viaggio decine di pensieri le turbinavano per la testa, con diversi sentimenti contrastanti… delusione e disperazione, per il tradimento di sua madre…incertezza e curiosità per il suo comportamento… che cosa l’aveva spinta a tradire ciò che le aveva insegnato? Era una cosa che accadeva ogni volta che lei non c’era o è stato solo un caso?Accese l’autoradio con la speranza di togliersi quei pensieri dalla testa, ma l’immagine di sua madre continuava a ballarle davanti agli occhi… Le piaceva sul serio! Il pensiero la colpì come una fucilata… sua madre stava godendo veramente… Arrivata a destinazione parcheggiò la macchina ed entrò in casa, sconvolta… Si sentiva sudata e decise di farsi una doccia. Accese lo scaldabagno, prese l’accappatoio, si spogliò ed entrò nella doccia.Il getto d’acqua fresca per un momento la distolse dai suoi pensieri, Lucia si diresse il getto sulla faccia, poi sui seni e sul resto del corpo. Quindi si versò addosso il doccia schiuma e cominciò a fregarsi… quando le sue mani passarono sui seni venne colta da un brivido… le tornò davanti agli occhi l’immagine dell’orgia di sua madre e si accorse che i capezzoli si stavano inturgidendo… Non… non è possibile… le sue mani scesero verso il ventre e raggiunsero il suo sesso, cominciando ad accarezzarlo.Lucia non si era mai masturbata… almeno, non fino in fondo: le era capitato qualche volta di toccarsi e di cominciare ad accarezzarsi, ma poi si era sempre fermata vergognandosi…Cosa sto facendo… si chiese, mentre con una mano si accarezzava un capezzolo e con l’altra si toccava le labbra della vagina… ora era veramente eccitata e sentiva i suoi umori colare assieme all’acqua della doccia.Basta! Devo smettere… cercò di imporsi, in un impeto di rabbia, ma le mani non risposero agli ordini della sua forza di volontà: si appoggiò al muro mentre le dita trovavano il clitoride e cominciavano a darle quel piacere che si era sempre negata.Ormai non si controllava più, non cercava più di fermarsi, voleva solo continuare a provare piacere, masturbandosi mentre l’immagine della madre intenta a scopare le danzava davanti agli occhi chiusi. L’orgasmo, il primo orgasmo della sua vita, la fece urlare per il piacere ma la riportò anche alla realtà.Cosa ho fatto! Si chiese, sconvolta, ansimando ancora per il piacere. Finì rapidamente la doccia e si diresse verso la propria camera. Ormai erano le quattro di notte e quindi, nonostante tutto quello che era successo e che le occupava la mente, si addormentò subito.Il sonno fu tormentato… sognò per tutta la notte sua madre che si faceva scopare da due, quattro, dieci uomini, mentre lei la guardava e si masturbava… poi gli uomini si giravano, la vedevano, lei non sapeva dove andare, cercava di scappare ma…Si svegliò di colpo, con il respiro affannato per l’incubo. Ormai era giorno e la luce filtrava dalle imposte non completamente chiuse. Portò una mano verso il ventre e trasalì nello scoprire che era bagnata… il sogno l’aveva eccitata? Spostò la mano verso un seno e si accorse del turgore del capezzolo, segno inequivocabile dell’eccitazione che provava… Ancora stupita riportò la mano verso il ventre e cominciò a toccarsi, questa volta cercando di godersi le sensazioni che la sera prima aveva tentato di soffocare.Proviamo… si disse: ora le sue mani vagavano su tutto il suo corpo, per poi finire costantemente sulla vagina… con gli occhi chiusi assaporava queste nuove sensazioni senza pensare a nient’altro. Questa volta l’orgasmo fu più forte del precedente, Lucia venne inarcando la schiena e rimase per qualche minuto ansimante sul letto, con gli occhi chiusi e sorridendo per quello che aveva appena provato.Era di nuovo sudata, quindi decise di farsi nuovamente una doccia fresca… Questa volta si dedicò a ripensare più serenamente agli avvenimenti precedenti e alle reazioni del suo corpo… poteva essersi sbagliata? Poteva tutto quello in cui aveva creduto fino ad ora non essere vero? Un fremito di rabbia la attraversò… forse era una veramente una mentalità bigotta che le voleva togliere la grande fonte di piacere che poteva essere il sesso, come le aveva detto qualcuno qualche tempo prima…E se fosse veramente così? Il pensiero non la abbandonava… di certo la masturbazione della sera prima e quella della mattina stessa le avevano dato un piacere indescrivibile e, a quanto raccontavano alcune sue amiche, il resto doveva essere ancora meglio… perché il nostro corpo sarebbe stato creato in questo modo se poi noi dobbiamo negarci il piacere del sesso? anche questa frase non era sua… gliel’aveva detta un ragazzo che ci aveva provato… quando lei aveva rifiutato di andarci a letto… potrebbe avere ragione…Uscì dalla doccia e cominciò ad asciugarsi, ma fu interrotta dallo squillo del telefonino. Rispose in fretta…- Pronto?- Ciao amore, come stai?- Merda! Proprio adesso…- Ciao Ale… abbastanza bene, grazie…– Com’è andata la seratina tra amiche?- – Veramente… bene… insomma… senti, ora sono impegnata, ti richiamo io appena posso, ok?– Ok, va bene… ciao amore– Ciao-Oddio… anche Ale… e ora? Non so nemmeno cosa voglio… sapeva che se fosse cambiata come pensava di stare cambiando le cose tra lei e Ale non avrebbero potuto continuare… ma lo amava ancora? Si sentiva tremendamente confusa… No, anche lui mi ha ingannata e ha ingannato sé stesso… pensò tristemente… non aveva nessuna voglia di rivederlo, l’avrebbe legata a quello che era stata e che stava cessando di essere… devo lasciarlo… ma come dirglielo?Decise che la prima cosa da fare era tornare a casa, a Torino…Approfittò del viaggio in macchina per riflettere ancora… era tutto diverso da come pensava… forse il sesso andava vissuto completamente, fino in fondo… ma con chi poteva parlarne? Chi poteva darle conferma o dirle che non era vero? Sua madre, che le aveva sempre detto delle cose per poi… traditrice! Voleva tradirla anche lei come era stata tradita… in quel momento avrebbe voluto farsi scopare anche lei come sua madre, per il solo gusto di trasgredire quelli che ormai considerava falsi insegnamenti.Arrivò in città ormai decisa a fare qualcosa… mentre era ferma ad un semaforo il suo sguardo venne attirato dall’insegna di un sexy shop… Potrei… appena vide un parcheggio vi infilò la macchina e scese, dirigendosi verso il negozio… il cuore le batteva all’impazzata: Spero che non mi veda nessuno che conosco… entrò guardandosi intorno con aria circospetta.Alla cassa c’era una donna sui trent’anni che la salutò cortesemente, seguita da un uomo della stessa età, probabilmente il suo uomo o suo fratello… si diresse verso la sala dove erano esposte le videocassette e cominciò ad osservarle… c’era roba di tutti i generi, anche cose che la lasciavano divertita o inorridita… sadomaso, sesso con animali…non era roba che le interessasse… si spostò verso un’altra sezione, in cui c’erano video di ragazze di diciotto- vent’anni, ne scelse una che le sembrava interessante e andò a pagare.Soddisfatta per l’acquisto tornò a casa, pronta ad affrontare la madre…- Ciao ma’!- la salutò appena entrata- Ciao Lucia… come sono andati i festeggiamenti?– Bene, grazie…- Meno male… non si è accorta di nulla…- Scusami ma sono un po’ stanca… ieri sera non ho potuto dormire perché avevo un forte mal di testa e oggi sono uno straccio… penso che me ne andrò a letto…Sì… un forte mal di testa… come no! Pensò Lucia con sarcasmo- Non ti preoccupare… anzi, pensavo di andare per qualche giorno in montagna, ti dispiace? Per godermi il fresco prima di andare in vacanza…– No… anzi… sono contenta che tu non stia qui a bollire come me… ma io purtroppo devo lavorare… prendi pure i soldi, sai dove sono…- Ok, grazie mammina…La salutò con un bacio sulla fronte e cominciò a prepararsi.Quando fu pronta salutò nuovamente la madre con un bacio.- E non strapazzarti troppo!- le disse, non curandosi del fatto che la donna non poteva capire il doppio senso.Salì sulla 147 che le era stata regalata per il diploma e partì per tornare in montagna a realizzare il suo piano.Lungo la strada si fermò ad un autogrill per mangiare qualcosa… erano le quattro e non aveva fatto né colazione né pranzo. Dopo essersi sfamata continuò il viaggio arrivando verso le sei a destinazione.Portò in casa lo zaino in cui aveva messo tutto e prese subito l’elenco telefonico della zona… Dev’esserci un ginecologo da queste parti… ce n’era uno in una cittadina a soli venti chilometri da lì. Lucia telefonò e prese appuntamento per il giorno successivo… E ora la cosa più difficile… prese il telefonino e fece il numero di Alessandro…- Ciao amore…– Ciao Ale…- Non ce la farò mai…- Allora, cosa mi racconti di ieri? – Senti, Ale… ti devo parlare…- Qualcosa che non mi puoi dire questa sera? Dai, ti invito a cena così parliamo di tutto…– No… senti… non posso parlarti a quattr’occhi…- Ah…- Volevo dire… che sto ripensando a noi due…- Cosa?- Forse è meglio se non ci vediamo più… almeno per un po’…- Ma… perché…- Scusami…Anche questa è fatta… le dispiaceva un po’ ma era meglio per lui… meglio che vederla cambiare in peggio mentre stavano ancora assieme…Lucia dedicò l’ora successiva a prepararsi la cena e a nutrirsi, poi si diresse in camera e prese dalla borsa il suo nuovo acquisto. In camera di sua madre c’era un televisore proprio davanti al letto, e lei si diresse lì. Si spogliò fino a rimanere solo con le mutandine e si mise in piedi davanti al grande specchio sulla porta dell’armadio rimirandosi… Non si era mai guardata bene allo specchio il corpo… la considerava una stupida vanità, e in fondo in fondo aveva detto più volte che non avrebbe voluto essere così eccitante per gli uomini… Ora invece si stava guardando con attenzione… si sciolse i capelli… senza la treccia non aveva più quell’aria infantile che alcuni le attribuivano… il suo sguardo passò ai seni: li accarezzò e lì soppesò con le mani… erano belli sodi, forse non avrebbe nemmeno avuto bisogno del reggiseno, si disse con aria soddisfatta. Quindi passò al ventre, bello piatto, poi si girò di spalle guardandosi la bella schiena e il sedere… fosse solo un po’ meno largo… ma no… va bene così, è più invitante…Dopo aver rimirato anche le belle gambe infilò la cassetta nel videoregistratore e si sdraiò sul letto.Dopo la sigla del film comparve la prima scena… in un ufficio una ragazzina, una bella bionda vestita con una minigonna e una camicetta scollata, stava intervistando un uomo sui trentacinque anni, dicendo che era per il giornale della scuola… Certo che non abbondano di fantasia questi sceneggiatori… pensò sorridendo… dopo qualche domanda la biondina aveva cominciato a mostrare le tette e la vagina depilata all’uomo, che la guardava toccandosi la patta.Dopo un po’ la ragazza si era sdraiata sulla scrivania e l’uomo aveva cominciato a leccarle la vagina…La cosa comincia a diventare interessante… pensò Lucia, togliendosi le mutande e cominciando a toccarsi distrattamente… avrebbe dovuto depilarsi pure lei, prima della visita… la vagina depilata le sembrava facesse un effetto migliore…Ora la biondina, nuda, era inginocchiata davanti all’uomo che, seduto, teneva ancora i pantaloni, e gli stava succhiando il membro… Lucia guardava eccitata quella scena che due giorni prima le avrebbe fatto voltare il volto schifata…Doveva essere una cosa eccitante fare godere così un uomo, si disse accarezzandosi la vagina e i seni.Quindi l’uomo cominciò a penetrare la ragazza in diverse posizioni… quella godeva e Lucia si eccitava guardandola… Deve essere fantastico… quando l’uomo la penetrò analmente Lucia si stupì del fatto che continuasse a piacerle, ma ben presto la cosa aumentò ancora la sua eccitazione.Dopo un po’ di tempo l’uomo si sfilò dalla ragazza e le scaricò il suo sperma sulla faccia e in bocca, e la bionda ingoiò voracemente quello che le era finito sulla lingua. A questa scena ne seguirono altre cinque, che Lucia seguì attentamente toccandosi ma non masturbandosi mai decisamente… alla fine del film l’eccitazione era al limite e lei spense la televisione e cominciò a masturbarsi velocemente, arrivando in breve tempo all’orgasmo.Il mattino dopo l’appuntamento era per le undici. Lucia si alzò alle nove, si fece una rapida doccia, si depilò l’inguine (la sensazione nuova, che non aveva mai provato, era piacevole…), fece una rapida colazione e iniziò a prepararsi.Decise di mettersi un vestitino unico, che le arrivava fino al ginocchio, con mutandine e reggiseno di pizzo bianco.Verso le dieci e trenta uscì di casa e partì, per arrivare con un leggero anticipo. Trovato lo studio, entrò nella sala d’attesa, stranamente vuota. Alle undici la segretaria la invitò ad entrare. Il ginecologo era un uomo di circa quarantacinque anni, fisicamente imponente, anche se l’età cominciava a farsi sentire sotto forma di rughe.- Buongiorno, signorina…- Buongiorno.- Mi dica, qual è il problema?- le chiese con aria professionale…- Ecco… io vorrei… ehm… io e il mio ragazzo…- era decisamente imbarazzata- Vorrebbe fare sesso con il suo ragazzo, sta cercando di dire?- Sì…- Guardi che non deve farsi problemi a parlare esplicitamente con me… sono un uomo, ma è il mio lavoro…- le disse con un sorriso che la mise più a suo agio. – E allora, cosa c’è che non va?– Vorrei usare… la pillola…- Certo, le faccio una ricetta subito… dovrà prenderla per un mese circa, prima di potere fare sesso senza rischiare la gravidanza…- Così tanto?- chiese Lucia, stupita e contrariata allo stesso tempo- Perché scusa, avresti fretta?- le chiese il medico stupito- Bè… no… più o meno…– Senti ragazza… c’è un nuovo tipo di pillola… ma non è molto sicuro, nel senso che ha alcuni effetti collaterali: dovresti farti fare una visita completa dal tuo ginecologo per fartela prescrivere…- Perché… non può farmela lei?- Certo… ma pensavo che avesse uno specialista di fiducia…- Non si preoccupi… è un problema mio… la prego…- D’accordo, allora… si spogli…Lucia si alzò e si tolse il vestito, dirigendosi verso il lettino.- Dovrebbe togliersi tutto…Lucia obbedì e si tolse prima il reggiseno e poi le mutandine, quindi si stese sul lettino.- Non capisco questa sua fretta, comunque…- Le fece allargare le gambe- E’ ancora vergine?– Sì…L’uomo si infilò un guanto e cominciò a toccarle il ventre, poi scese verso le grandi labbra e le accarezzò un po’… Lucia cominciava a bagnarsi…- Non si preoccupi, è normale…Dopo poco le infilò un dito dentro, strappandole un gemito- Forse è meglio lasciare perdere…- disse lei senza troppa convinzioneIl medico fece finta di non averla sentita e continuò a ispezionarla col dito, aggiungendo dopo poco un secondo dito.Mo Dio… mi sta masturbando… infatti l’uomo aveva iniziato una vera e propria masturbazione, ma la situazione eccitava troppo Lucia perché potesse reagire in qualche modo… L’uomo continuava a muoverle le due dita dentro, mentre con il pollice le stimolava il clitoride.- Sì… continui…- Lucia cominciava a gemere e a parlare, stupendosi di sé stessa…L’uomo non se lo fece ripetere e continuò a masturbarla finché Lucia con un urlo venne inarcando la schiena.L’uomo attese che Lucia si riprendesse e poi cominciò a parlarle…- L’ho fatto per un preciso motivo…– Sì, perché è un pervertito…- rispose Lucia, che aveva ripreso in mano la situazione…- Mi lasci spiegare, poi potrà andarsene…- riprese l’uomo, con aria seria- Si spieghi…- gli rispose la ragazza, ancora poco convinta…- Lei è arrivata qui con una balla qualunque…- – Non si permetta!- lo interruppe la ragazza…- Era una balla… per vari motivi… tutte le ragazze che vengono per qualcosa del genere vengono con la madre o con il fidanzato… più probabilmente con quest’ultimo… e soprattutto non vanno da un ginecologo qualsiasi…- E allora?- Inoltre era visibilmente eccitata… una persona in stato normale mi avrebbe mandato al diavolo, non si sarebbe lasciata masturbare come ha fatto lei…- E con questo? Se fosse vero?- Senta, anzi senti… hai solo vent’anni e non ti offendi se ti do del tu… non me lo fa fare nessuno ma io sono preoccupato per te… secondo me tu vuoi darla a qualcuno, forse per vendicarti del tuo ragazzo o per qualche motivo simile… comunque vorrei che evitassi di fare una cosa sbagliata, andando con una persona che magari pensa solo a svuotarsi le palle…- E dall’alto della sua generosità mi propone di essere lei a sverginarmi, vero? Ho capito che tipo è…- rispose Lucia con aria sarcastica- Senti, ragazzina… se non ti sei accorta che nello stato in cui eri prima avrei potuto farti quello che volevo e tu non avresti reagito minimamente… comunque sì, se vuoi ti posso aiutare io ad ottenere quello che vuoi, ma sei libera di fare le tue esperienze di merda se vuoi… vattene, ora…- Ma…- Lucia era stupita, l’uomo sembrava furioso- Non ho voglia di perdere tempo con una ragazzina che insulta chi la vuole aiutare… ma se cambiassi idea… chiudo alle sei e mezza…Lucia si rivestì e uscì senza più parlare… Era sincero? Mi avrebbe veramente potuto fare quello che voleva… pranzò con una pizza e, dopo un riposino, prese la macchina e andò al supermercato a fare la spesa…Cosa fare? si chiedeva Volevo qualcuno con cui parlare e quel medico potrebbe essere la persona giusta… ma potrebbe anche essere un bastardo… ma la sua reazione la convinceva… mah…Arrivata a casa aveva preso la sua decisone: si sarebbe fidata dell’uomo.L’uomo non fu molto stupito di vederla entrare nel suo studio alle 18,25- Sei venuta per chiedermi scusa o per insultarmi ancora?- No… pensavo di scusarmi…- In tal caso sei la benvenuta- Le rispose sorridendo- Grazie – disse lei, restituendogli il sorriso- Aspetta…- uscì e disse alla segretaria di andarsene e che avrebbe chiuso lui lo studio.Quando tornò Lucia fece per sfilarsi il vestito, ma l’uomo la bloccò- Senti… credo che sia meglio se prima mi racconti la tua storia, non trovi?Lei lo guardò stupita ma felice di aver trovato qualcuno con cui parlare e poi cominciò a raccontare.L’uomo la ascoltò per tutto il tempo senza interromperla, guardandola con aria interessata e amichevole- Capisco…- le disse quando lei ebbe finito il racconto – E sono contento di averti fermata…– Veramente?- gli chiese Lucia- Sì… avresti probabilmente trovato qualcuno che ti avrebbe fatto male lasciandoti delusa dal sesso e senza la possibilità di tornare quella che eri prima…– Ho fatto bene a fidarmi di lei…- Dammi del tu… mi chiamo Alberto…- Ok, Alberto…- rispose lei sorridendo- Senti… io posso farti provare alcune cose, insegnarti alcune cose che puoi fare e spiegarti cosa devi fare per non rimanere “scottata” da qualche esperienza sbagliata… poi dovrai andare per la tua strada…- Va bene…- Personalmente apprezzo molto di più la tua nuova scelta di vita, comunque pensaci bene prima di superare il punto di non ritorno…- Ci ho già pensato…- Va bene… allora andiamo…L’uomo la fece salire in macchina e partì- Dove abiti?- chiese lei- ho una baita tre frazioni più in su…-Dopo un quarto d’ora arrivarono alla baita del medico- Ecco… questa è la mia reggia…- E’ molto bella…- disse Lucia guardando la baita a due piani, in legno e pietra, e soprattutto il salottino al pian terreno con il caminetto davanti al divano- Senti… ordinerei la cena per le 8,30 al ristorante giù in paese… per quell’ora dovremmo avere finito la prima lezione…- le disse ammiccando…- La portano pure a casa?- Sì… allora telefono… fai come se fosse casa tua…Lucia si sedette davanti al caminetto mentre l’uomo, nell’altra stanza, telefonava.- Eccomi…- le disse appena tornato – abbiamo un po’ più di un’ora…– Allora cominciamo…- rispose Lucia sorridendoL’uomo si chinò verso il cammino e cominciò ad accendere il fuoco- Per l’atmosfera…-Quindi spense le luci e tornò con una bottiglia di champagne e due bicchieri- E’ la sera in cui perderai la verginità e merita di essere speciale, chiunque sia l’uomo che te la toglierà- Lucia era stupita per le attenzioni del medico- Non starai mica cercando di conquistarmi?- Non è mia intenzione… il mio cuore è occupato da un’altra più… adatta alla mia età… intellettualmente parlando, ma non divaghiamo…Lucia prese il bicchiere e lo sorseggiò lentamente, mentre l’uomo accendeva lo stereo mimetizzato in un mobile e mise su un lento- Balliamo?- Le propose- Certo…- rispose Lucia accostandosiL’uomo la circondò con le braccia e i due cominciarono a ballare- Mi viene da ridere…- disse lei, stupita per come stavano andando le cose- Allora sarà meglio che metta in fuga i tuoi dubbi- rispose l’uomo, quindi la baciòLe loro lingue cominciarono ad intrecciarsi e intanto lui le accarezzava il sedere con una mano. Quindi Alberto cominciò a baciarle il collo, poi a scendere verso i seni, baciandoli da sopra il vestito. Lentamente le sfilò il vestito e Lucia rimase solamente in biancheria intima.- Hai due tette magnifiche…- commentò l’uomo, stringendogliele con le mani e leccando il solco in mezzo. Lucia portò le mani dietro la schiena a slacciarsi il reggiseno e il medico fu svelto ad approfittarne togliendolo e portando ancora la sua bocca sui seni della ragazza. Lucia sentiva la bocca e la lingua dell’uomo passarle sui seni, succhiarle e leccarle i capezzoli, e assaporava completamente queste sensazioni con gli occhi chiusi.Alberto portò una mano ad accarezzarle la figa da sopra le mutande, che trovò bagnate.- Sei già bagnata…- Le disse in un orecchio- Forse è perché ne ho voglia…- rispose Lucia gemendoL’uomo la fece sedere sul divano e la baciò ancora sulla bocca, intrecciando la sua lingua con quella di lei, poi cominciò a scendere accarezzandole e baciandole i seni e il ventre, quindi si tolse la camicia e le sfilò le mutandine, rimanendo di nuovo davanti alla sua vagina nuda. La ragazza lo guardava in attesa, chiedendosi cosa avrebbe fatto ora. Alberto le fece aprire le gambe e cominciò a masturbarla lentamente.Quando l’uomo avvicinò la bocca e diede la prima leccata con la lingua Lucia sentì mozzarsi il respiro. Il medico ora aveva attaccato la bocca alla sua vagina e la leccava rapidamente, provocando alla ragazza fitte di piacere che la facevano inarcare ogni volta.- Oh… sì… mio Dio è fantastico… sì, continua…- Lucia non resisteva più, voleva raggiungere l’orgasmo, ma l’uomo si fermò.- Ora sei eccitata al punto giusto- Le disse, cominciando a sfilarsi i pantaloni e i boxer e mostrando un cazzo di medie dimensioni, non certo paragonabile a quelli che Lucia aveva visto nel film- Prendilo in mano- disse alla ragazza, avvicinandosi.Lucia obbedì e cominciò a toccarlo, poi man mano iniziò a fargli una lenta sega, prendendo confidenza, mentre l’uomo le toccava la vagina e i seni per mantenerla vicina all’orgasmo. Quando il suo membro fu sufficientemente eretto Alberto si alzò e lo posizionò davanti alla figa.- Ora devi rimanere rilassata… non preoccuparti…– Ok…- disse Lucia, un po’ intimoritaL’uomo cominciò ad infilare parte del suo membro mentre con una mano le stimolava il clitoride, poi lo tirò fuori, quindi ancora dentro e di nuovo fuori, tutto molto lentamente. Ogni volta andava un po’ più a fondo.- Come sta andando?- chiese alla ragazza- Wow…- rispose lei, appoggiando la testa allo schienale del divano e sorridendo – Bene, direi…-Alberto continuò ad andare più a fondo fino a raggiungere l’imene, quindi cominciò a stimolarle più velocemente il clitoride.- Così verrò…- gemette la ragazzaQuando era prossima all’orgasmo, l’uomo diede un affondo secco che le ruppe l’imene e le fece sfuggire un grido di dolore, ma dopo pochi secondi il dolore fu sovrastato dall’ondata di piacere dell’orgasmo.Lucia venne e rimase per una trentina di secondi ad ansimare con gli occhi chiusi aspettando che il cuore riprendesse a battere a un ritmo quasi normale.Quando lei riaprì gli occhi l’uomo si sfilò e le porse delle salviettine per l’igiene intima.- Pulisciti… io intanto vado a lavarmelo…- Ok…Lucia si pulì dal sangue che inevitabilmente stava uscendo e attese il ritorno dell’uomo. Quando questo ritornò lei allargò le gambe aspettandosi che la volesse penetrare di nuovo, ma lui aveva altre intenzioni. Le fece segno di chiudere le gambe e s sedette vicino accarezzandole un seno.- Com’è andata?- le chiese- Benissimo… almeno credo…– Ti ha fatto male?– All’inizio… poi sono venuta e… Oh Dio cosa mi sono persa fino ad ora!– E ora ti fa male?– Brucia un po’…- Ti farà un po’ male le prime volte, ma poi proverai solo piacere… ora comunque è meglio lasciarla stare… possiamo fare altre cose altrettanto importanti– D’accordo, per esempio?- chiese Lucia, chiedendosi cosa avrebbe fatto l’uomoAlberto si alzò in piedi e si mise con il membro davanti alla sua faccia- Dovrai imparare a farlo con la bocca… è un’arte molto apprezzata da noi uomini.- Ok…- rispose Lucia, prendendo in mano il cazzo dell’uomo – All’inizio potrebbe farti un po’ schifo… ma poi passerà… comincia… poi ti darò qualche consiglioLucia avvicinò la faccia al membro dell’uomo e cominciò a baciarlo sul glande. Cercava di ricordarsi come facevano le ragazze del film. Non è per niente male… anzi, mi sto eccitando di nuovo… pensò la ragazza, mentre apriva la bocca per accogliere il glande. Lo tenne per un po’ in bocca poi comincio a leccare l’asta e i testicoli dell’uomo, che sembrava apprezzare. Quindi cominciò a leccare il glande e poi se lo infilò in bocca andando su e giù con la testa.- Brava… prova anche a succhiare…- le suggerì l’uomoLucia non se lo fece ripetere e seguì il suo consiglio, aumentando anche la velocità delle pompate. L’uomo le appoggiò una mano sulla nuca e cominciò a dettarle il ritmo, mentre muoveva anche il bacino avanti e indietro per farlo arrivare più a fondo.Mmh… fantastico… piace quasi più a me che a lui… Lucia continuava a succhiare il membro dell’uomo, traendo piacere dai gemiti di soddisfazione che questo emetteva.Improvvisamente Alberto si sfilò dalla sua bocca- La prima volta forse è meglio che non ti venga in bocca- le spiegò, cominciando a masturbarsi puntando il cazzo verso il petto della ragazza.Lucia spinse i seni verso l’alto e cominciò a toccarseli, aspettando l’orgasmo dell’uomo. Alberto emise un lungo sospiro e cominciò a venire, eruttandole in successione sei getti di sperma che le riempirono le tette. La ragazza continuò a massaggiarsele spalmando così sopra tutto lo sperma, poi ne prese una goccia sull’indice e se lo portò alle labbra, succhiandolo.Però… buono… pensò.- Wow… la prossima volta prometti che mi verrai in bocca…- disse, con tono malizioso- Ti è piaciuto veramente?- chiese l’uomo, stupito- Sì, perché?– A molte non piace… comunque se vuoi vai a farti una doccia… tra poco arriva la cena.- OkDurante la cena Alberto le parlò delle sue esperienze e delle cose che gli uomini apprezzavano che una ragazza facesse, poi l’accompagnò a casa, dicendo che per incominciare una scopata il primo giorno poteva bastare.Per il giorno dopo le avrebbe telefonato per dirle quando andare allo studio.
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