Il mattino seguente mi svegliai alle 900, era sabato e non dovevo andare al lavoro, mi ritornarono in mente gli avvenimenti della sera prima, mi sentivo strana, di solito se la sera prima avevo scopato con qualche amico o qualcuno che avevo conosciuto, mi sentivo appagata sessualmente, ma dentro ero sempre la Mirella delusa, invece solo avermi masturbato pensando a mio figlio Luca, ero felice innamorata, e non sapevo se era un bene o un male. Mi alzai, andai in bagno a farmi una doccia, quando uscii mi misi davanti allo specchio nuda e mi guardai, pensavo che a 46 anni dovevo trovarmi un maschio, per non restare da sola quando Luca sarebbe partito per farsi una vita, tante donne alla mia età sentono pesare gli anni, io invece mi piacevo, mi trovavo ancora molto piacente, e in quel momento quell’accenno di pancia che avevo non mi importava più, però pensando a lui, mio figlio, cominciai a sentire un calore crescere dentro, e ad un tratto mi ritrovai con la mano ad accarezzarmi la figa, la guardai! bene allo specchio e vedevo tutto quel pelo nero che copriva la vulva notai il grilletto che spuntava fuori dalle grosse labbra vaginali, mi venne un’idea, presi il sapone da barba di Luca e me lo spalmai sul pelo, poi presi il rasoio, e lo specchio rotondo che uso per truccarmi, mi sedetti sulla sedia del bagno, appoggiai lo specchio per terra, e grazie all’immagine riflessa guidai il rasoio di mio figlio sul pelo della mia figa, la rasai accuratamente sotto, tenendo un bel ciuffetto sopra, poi mi sedetti sul bidè e me la lavai per bene, senza dimenticare di dare una bella ripassata al clitoride con le dita. Mentre stavo asciugandomi, entrò mio figlio e vedendomi con l’asciugamano in mezzo alle gambe, si fermò di colpo e si girò verso il muro sorridendo:-Oh! Scusa mamma, non sapevo che eri in bagno, e per di più nuda. -Eh!Ma non si usa bussare?- Dissi io facendo finta di essere arrabbiata, e lui lo capì, dicendomi ridendo – Sai com’è, con te mi sembra di abitare con un amico, che non si fa cas! o se si è nudi o che, a proposito hai usato il mio rasoio?- Io lo guardai sorridendo mentre mi vestivo e risposi:-Si , lo ho usato per radermi i peli superflui. -Ah! I peli superflui? A me sembrava una rasata coi fiocchi, comunque ai maschi piace sai. -E…sentiamo, piace anche a mio figlio la… rasata?-Certo, anzi a me piace depilata, ma poi se anche c’è pelo non ci sputo sopra. La conversazione cominciava a prendere una piega molto hard, non erano certo discorsi che si fanno madre e figlio, ma noi siamo sempre stati cosi, però solo adesso cominciavo a vedere Luca sotto un’altra luce, e mi eccitavo tremendamente. Indossai un paio di pantaloni ginnici, di quelli attillati che mettono in risalto il culetto, e un pile molto scolato, sotto il pile non avevo niente, le tette e basta, feci colazione, e diedi l’incarico delle spese a Luca, che stranamente per un uomo lui ci va molto volentieri, mentre io mi misi al lavoro con le pulizie varie di casa. Al pranzo ci pensò mio figli, mi preparò una matriciana stupenda fatta con gran classe, piccante nel modo giusto come piace a me accompagnata da un buon cabernet, intanto che si mangiava lui tornò alla sera prima, e mi disse che gli piaceva la mia amica, io mi preoccupai e gli dissi:-Ma Luca, guarda che lei ha 20anni più di te, va bene se avete fatto sesso, ma innamorarsi, non ti sembra un po’ troppo?-Ma no mamma, che vai a pensare, non sono innamorato di Paola, volevo solo dire che mi piace fare sesso con una donna cosi, le ragazze della mia età non hanno molto fantasia a me piace la donna che ha tutto da insegnare – Rimasi allibita, a mio figlio piacevano le mature, in quel momento ero felice, pensavo che forse ……Ma forse che cosa…. . Forse? Ero li con mio figlio che mi diceva che gli piaceva farsi le donne mature, gli piaceva scoparsi la mia amica, e io speravo che lo facesse anche con me, era normale? No…. ma non me ne fregava niente, se provandoci con lui ci sarebbe stato gli avrei dato tutta me stessa, e fan culo la dignità di madre, io lo amavo. Cosi presi l’iniziativa e partii alla carica:-Ok, ti piace Paola, non sei innamorato di lei, e forse è un bene per te, perché lei gli uomini se li mangia come il pane, ora voglio farti una domanda e voglio una risposta sincera, cosa pensi di me?-Come cosa penso di te, non capisco la domanda mamma – Mi chiese Luca confuso. -Cosa pensi di me, quando mi vedi in situazioni un po’…. diciamo poco consone per una madre nei confronti del figlio- Luca mi sorrise, era sveglio mio figlio, capiva tutto alla perfezione:-Mamma è da una vita che viviamo insieme, e non abbiamo mai avuto taboo di nessun genere, io ti ho sempre raccontato tutte le mie avventure, e tu hai fatto lo stesso con le tue, però ad essere sincero certe volte vederti mezza nuda o nuda come questa mattina, provo un certo turbamento, in fin dei conti sei una bella donna, anche se sei mia madre – Quelle parole mi davano speranza, allora provai a spingermi oltre – E non ti è mai passato per la mente che lo facessi apposta per provocarti?-Mio figlio cominciò a guardarmi con gli occhi socchiusi e sorridendo rispose:-Dove vuoi andare a parare con questo discorso?-Dai che lo so che hai capito o devo dirti tutto?- Mi alzai dalla sedia gli andai davanti, e levandomi il pile rimanendo con le tette fuori davanti al suo naso gli dissi:-Non mi spiacerebbe vedere cosa ti ha insegnato quella porcona di Paola – Luca mi guardò tranquillo, e poi prendendomi le tette con le mani e massaggiandole, mi disse:-Lo sapevo che non c’erano ragni sul letto ieri sera, tu ti stavi masturbando, e lo facevi pensando a me vero?-Si stavo proprio facendo quello, e pensavo a te e al tuo fratellino che hai in mezzo le gambe, adesso cosa ne dici, ti piacerebbe farti un giro con tua madre?-Solo un giro? Guarda che io ho intenzione di ripassarti tutta, è da tempo che ti spio quando sei nuda e non vedevo l’ora che arrivasse questo momento, cosa ne dici di andare nella tua stanza? –Io ero eccitata come una ragazzina, e presi la sua mano e lo tirai verso la mia stanza. Quando entrammo lui mi prese con le sue braccia , mi baciò in bocca, e mi cacciò dentro la lingua, io feci altrettanto, mentre limonavamo, gli calai i pantaloni intanto lui mi pastrugnava le tette facendomi sbrodolare la figa, gli calai gli slip, ed uscì un randello incredibile, è lungo 27cm abbondanti, e bello grosso, sembrava di marmo, mi staccai dalla sua bocca e abbassando lo sguardo lo ammirai dicendo: -Cazzo che sberla che hai, sfido che Paola te la data, con una mazza cosi tu fai la felicità di una donna, ma…. siamo sicuri che la sai adoperare? Sai la tua mammina è molto esigente. -Ti bastano due ore per godere, mamma?- Rispose Luca mentre con una mano si insinuava dentro le mie mutandine, io allargai le gambe mentre lui mi perlustrò la vulva con le dita, lo lasciai lavorare un po’, poi presi e mi tolsi il resto restando nuda, e mi distesi sul letto, mio figlio si spogliò anche lui, rimase nudo che a vederlo per poco non mi veniva un orgasmo, era bellissimo ora lo vedevo bene era perfetto e non vedevo l’ora di farmi sbattere da lui, mi salì sopra e tornò a baciarmi in bocca, mentre il randello che aveva lo strofinava sulla mia figa sbrodolona, facendomi gemere di goduria. Ci leccavamo a vicenda, a colpi gli mordevo le labbra, e lui mi metteva le dita nella vagina, io allargavo sempre più le gambe, e con una mano gli presi il cazzo duro, il cazzo di mio figlio, lui prese a leccarmi le tette, poi scese sul ventre, io mi mordevo le labbra, mi faceva morire:-AAAH…Luca sei fantastico. -Anche tu mamma, e adesso voglio mangiare la figa, sentiamo se è bella umida- E scese giù, sulla figa piena di umori, mi aprì le labbra vaginali con le dita, e si mise a leccare il clitoride lentamente, ogni tanto se lo prendeva tra le labbra e lo ciucciava, facendomi gemere, poi gli chiesi:-Ti vuoi divertire solo tu?Dai dammi il cazzo che ti faccio vedere di che pasta è fatta tua madre- Si girò mettendosi nella posizione del 69, cosi quando mi arrivò a tiro di bocca il suo cazzone, glielo presi in bocca, mentre lui continuò il lavoro di lingua sulla mia vagina, bevendo gli umori che ne uscivano. Io gli succhiavo il cazzo con passione, non avevo mai spompinato nessuno in quella maniera, gli ciucciavo la cappella e con la lingua correvo lungo l’asta fino ai coglioni, che gli prendevo in bocca, mio figlio ansimava e leccava allo stesso tempo, mi ripassava la vulva con molta passione, era bravo ad adoperare la lingua, ormai stava per farmi venire un orgasmo, e lui lo capì perché aumentò il ritmo di leccaggio. Io dalla foga che avevo gli succhiavo la cappella come una ventosa, a volte mi infilavo tutto il cazzo fino in gola, sentii l’orgasmo salirmi lentamente ma devastante fino al cervello, lasciai il cazzo e cacciai un urlo incredibile, erano anni che non godevo cosi, ed era mio figlio a farmi il servizio, lui percepì nello stesso tempo il mio primo orgasmo, e si mise a succhiarmi la figa mangiandomi gli umori che scendevano dall’utero, poi mi disse girandosi con tutto il corpo:-Adesso mamma preparati perché ti voglio infilzare –Io ero senza fiato per via dell’orgasmo, ma non mi tirai indietro:-Si dai Luca…. dai infilza tua madre, fagli vedere che la sai soddisfare meglio di altri uomini – Lo incitai cosi, sapevo che mi avrebbe distrutto ed era quello che volevo. Mi spinse la punta del cazzo sulla vagina, mi baciò in bocca e lentamente entrò dentro con il cazzo, era un fuso infuocato, man mano che entrava mi provocavo tanti piccoli orgasmi:-SIII…. Dai che mi fai morire… ti voglio tutto figlio mio.. dai mettimelo tutto. -Non ti preoccupare mamma, che ci sta tutto dentro questa figa, senti come scivola… oooh sii ti amo mamma. -Anche io ti amo Luca…. siii dai sfondami dai …OOOH – Entrò tutto e si fermò quando arrivò ad appoggiarmi le palle, lo sentivo tutto duro e possente, possibile che dopo tutti questi anni abbia trovato in mio figlio quello che sa farmi godere come una vacca? Cominciò ad andare su e giù, facendomi godere come una troia, iniziò piano piano poi sempre più forte, in fine cominciò a pomparmi con forza facendomi venire per la seconda volta, si fermò un minuto per farmi riprendere il fiato, era impetuoso, mi faceva impazzire, avevo orgasmi continui anche quando era fermo, ricominciò a pomparmi ed io a gridare di goduria:-AAAH, siii…. . sbattimi Luca dai… o dio che troia che sono… ooooh…. siiii godo daiii. -Ti piace eh, mamma, ti piace il cazzo di tuo figlio, dai godi troia che te lo do! tutto – Io ero messa di fianco e lui tenendomi una gamba solevata mi scopava con vigore. Poi mi misi a pecorina, e li me lo schiaffò dentro di brutto, in quella posizione lo sentivo ancora più lungo, mi pompava con forza ed io guaivo ormai non capivo più niente, mi spaccava l’utero a colpi di cazzo e godevo e godevo. dopo un po’, levò il cazzo dalla figa, io protestai era troppo bello, ma lui mi tranquillizzò:-Tranquilla mamma, vedrai che adesso ti faccio un bel servizieto – Cominciò a leccarmi il bucchetto del culo, lo lasciai fare sebbene non avessi mai praticato l’anal, e gli dissi:-Ho capito, voi farmi il culo, eh sporcaccione?-Brava, vedo che capisci tutto mamma, vedrai come ti farò godere. -Fai piano ti prego, non lo ho mai fatto, ma a te do questo ed altro – Quando lo ebbe ben bene lubrificato, appoggiò la punta del cazzo sul buco, e poi spinse piano piano, io sentivo un dolore atroce salirmi su, ma allo stesso tempo lo volevo tutto dentro, volevo che mio figlio mi possedesse dove altri u! omini non erano stati. Luca era bravo, mi penetrò ormai con tutto il cazzo senza procurarmi dolore più grande, io ormai ero in trans, con la bocca spalancata, senza respirare, sentivo quell’asta infilarsi dentro il mio retto, e quando arrivò alla fine, si fermò un attimo, io mi ripresi, non sentivo più di tanto il dolore, Luca cominciò a muoverlo lentamente dentro, io respiravo forte, ed a colpi bloccavo il respiro, ormai il suo cazzo si era adattato con il mio retto, e il mio retto era adattato con il suo cazzo, eravamo in simbiosi, tutt’uno, Luca cominciò ad andare su e giù piano, mi sentivo aprire come un melone, mi doleva abbastanza, ma mi piaceva, tanto che dopo un po’ cominciai a spingergli contro il culo, anche se mi faceva un male boia, godevo come una vacca:-SSIII… DAI…. SFONDAMIII PORCO…. SFONDA IL CULO ALLA TUA MAMMA… AAAAH GODOO!- Luca aumentò il ritmo, cominciò pompare con più violenza, ed io con una mano cercavo di spalancarmi di più un chiappa, lui uscì dal culo facendo un simpatico schiocco, e me lo sparò in figa, mi pompò un po’ li, poi lo tolse e tornò nel culo, con violenza, facendomi perdere il fiato, continuò cosi per mezz’ora, mi faceva impazzire, arrivai per avere il terzo orgasmo, non riuscivo a crederci, e quando lo ebbi persi perfino i sensi. Mi fece rinvenire mio figlio, quando riaprii gli occhi, lui era al mio fianco, mi sentivo stordita:-OOOH MIO DIO. . cosa mi è successo?-Non ti preoccupare, hai avuto un orgasmo spaventoso, hai gridato come un’ossessa, non ho mai visto una donna godere cosi, sei stata stupenda mamma – Io gli accarezzai la testa e lo bacia con foga gli misi una gamba sopra, e poi gli salii sopra:-Guarda porcellone che a tua mamma non bastano gli orgasmi, vuole anche la crema che tieni nei coglioni – E mi impallai di colpo su quel cazzo che non smetteva di essere duro, prima me lo infilai tutto nella figa, fin che non colpì la parete dell’utero con la cappella, poi cominciai ad andare con il culo su e giù, sempre più forte, mentre lui mi strizzava le! tette mi metteva un dito in bocca che io ciucciavo come fosse un cazzo, cinque minuti e poi lui esplose dentro la mia figa(fortuna che prendo la pillola) Io sentii lo schiaffo della sborra dentro l’utero, fu bellissimo, e non mi fermai con il movimento di bacino, tanto che sentivo la sborra colarmi fuori giù per le cosce. Mi alzai in piedi, e mi misi le dita nella figa, prendendo un po’ del sperma di mio figlio, e me lo portai in bocca gustandolo:-MMMH!.. Buono, sa di dolce come te amore-OOH mamma, per me è un sogno averti scopato, spero che non sia la prima e l’ultima volta che lo facciamo, è troppo bello farlo con te. -Adesso che ci siamo trovati? No caro mio io non ti lascio, potrai trovarti tutte le ragazze che vuoi, potrai scoparti ancora Paola, ma ricordati che da oggi la tua mammina vuole la sua razione del cazzo di suo figlio – E sigillammo cosi un patto tra me e mio figlio. Quel pomeriggio finì cosi, e precisamente con due ore abbondanti di scopata, Luca non andò più a letto con Paola, sebbene lei ci provasse ogni tanto, lui aveva me, e oltre tutto si è fatto la fidanzata, dice che tromba bene, ma io lo faccio godere di più, e ironia della sorte, ha scoperto che a lei piacciono anche le donne, e ogni tanto quando viene a casa nostra, mi guarda in un modo strano, chissà che non si finisca a letto tutti e tre, non mi dispiacerebbe e penso che non dispiacerebbe nemmeno a Luca, il mio uomo perfetto.
Aggiungi ai Preferiti