Sono le dieci del mattino e Giovanna è in camera sua che tira fuori dagli armadi i vestiti estivi per sostituirli con quelli invernali. È china che cerca di sistemare delle scatole nel fondo del grande armadio. All’improvviso sente una mano che le alza il corto gonnellino e le scosta le mutandine, immediatamente qualcosa la penetra, senza ombra di dubbio è un cazzo, duro. Viene afferrata per i seni e montata in modo selvaggio. Giovanna dice "Dai Carlo, ci sono i ragazzi in camera loro, potrebbero venire di qua in qualsiasi momentooooo! – Carlo è il marito – Ma non dovresti essere già a lavoro?". Infilata tra i vestiti appesi, non riesce a vederlo, ma lo sente, eccome lo sente!Adesso è appoggiata alla parete dell’armadio per reggere i colpi tremendi che riceve. Il marito le sbottona la camicetta e sposta il reggiseno, afferrandola di nuovo mentre con le dita le tortura i capezzoli, belli irti per lo stato di eccitazione che la situazione, e il lavoro che il marito le sta facendo, le hanno prodotto."Sei un pazzo … mi scopi come un martello pneumatico … quello che mi hai fatto ieri sera era niente in confronto a questo … continua così che sto per venire … haaaa ….." e gode.Il cazzo dentro di lei, dopo un bel pezzo che la lavora, le si scarica dentro ed esce. Giovanna crede che sia tutto finito e cerca di riprendere fiato. Invece sente che Carlo ritorna all’attacco. Glielo ribatte dentro e da un paio di colpi, poi esce e poggia la cappella sull’ano, questa volta la vuole inculare. Si sorprende da come sia ancora duro, è appena venuto. Non gli era mai capitato di riprendersi così velocemente e per di più la notte scorsa si erano fatti una bella scopata.Lo stantuffare nel suo culo la distrae da questi ragionamenti, le è sempre piaciuto quando Carlo la sodomizza. Una mano è tornata su di un seno mentre l’altra la fruga in fica."Ma come fai? … credevo di averti spremuto del tutto ieri sera … allora ti ha fatto effetto la storia che ti ho raccontato? … ti piacerebbe se mi facessi sbattere dai due sarti? … ormai sono sicura che non sono froci …l’ultima volta, con la scusa del vestito, mi hanno messo le mani dappertutto".A questo punto Carlo non resiste più, si pianta con tutto il cazzo dentro di lei e le viene nel culo, gode come non mai.Sentendo che la reazione del marito alla proposta di farsi sbattere da quei due, Giovanna ha un altro orgasmo, ancora più forte del primo che la lascia senza fiato.Rimane qualche istante in quella posizione, dopo che lui è uscito dal suo culo, per riprendersi. Si rialza e non lo vede in camera. Si da una sistemata e lo cerca per casa. Trova i ragazzi in camera loro che giocano al computer, neanche la calcolano.Squilla il telefono. Va a rispondere, se aspetta che lo facciano i ragazzi si consumerà squillando."Pronto""Ciao cara, vedi che oggi torno anche a pranzo, mi raccomando, non ho molto tempo!""Carlo? Ma dove sei?""Come dove sono, a lavoro, non ti ricordi che sono uscito stamattina alle otto. Ma che ti prende? Scusa ma devo andare, mi chiamano sull’altra linea. Ciao".Giovanna rimane lì, come una statua.Sul volto le si legge lo sconcerto per la situazione che sta vivendo.Se Carlo è a lavoro?Ma chi era?Ci sono solo i ragazzi in casa.I ragazzi?!?!
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