La festa di compleanno per Carla che aveva compiuto 18 anni era terminata, e adesso con la sua amica Giulia che i 18 li aveva festeggiati due mesi prima, erano occupate a rimettere in ordine la casa, per questa ricorrenza i genitori di Carla erano andati nella casa al mare, lasciandola con gli amici in tutta tranquillità, ormai era tutto sistemato, e Carla andava a farsi una doccia rilassante, seguita poco dopo dall’amica dentro il box, scherzavano, si facevano il solletico e gli spruzzi sul viso, non mancavano i soliti apprezzamenti sulla grandezza dei seni, sullo sviluppo delle chiappe, e il boschetto che avevano in mezzo alle gambe, Carla era bionda oro, mentre Giulia era mora, e la sua fica nera come il carbone, quella di Carla aveva i riflessi del sole, bionda e leggermente scura sotto le labbra, ma lo stacco tra le due era netto, continuando a ridere e scherzare, si erano asciugate, e dal momento che erano sole, avevano scelto di dormire nel letto dei genitori di Carla, indossati i pigiami si erano messe sotto le coperte, e continuavano a conversare di tutto, logicamente il tema principale era il sesso, parlavano dei ragazzi dei loro gusti sessuali, Carla preferiva la classica pomiciata con toccamenti vari, e le piaceva farlo mentre si baciava con il partner, mentre a Giulia piaceva farsi toccare dal vivo, e scambiare anche lei carezze con toccamenti vari, e alla domanda di Carla, come dal vivo, lei rispondeva, quando sono con un ragazzo, mi piace prenderglielo in mano, sentire la sua carne che pulsa, e nello stesso tempo fargli toccare la fica direttamente con la mano, debbo sentire che c’è un contatto vero e profondo, e mentre parlava, notava che Carla si toccava la fica, e le diceva, ma non dirmi che ti stai eccitando? e Carla assentiva con il viso, e poi aggiungeva, a me questi discorsi fanno effetto a te no? e sorridendo Giulia le rispondeva, si perché se ne parlo in quel momento vivo quello che dico, e naturalmente anche a me eccita il discorso, Carla come se facesse uno sforzo le diceva, ti sei mai masturbata davanti a qualcuno? e Giulia rispondeva, no, ma credo che non lo farei perché mi vergogno, però ad essere sincera non ci ho mai pensato, e Carla proseguiva, io adesso ne ho una voglia pazza, e non mi vergognerei di farlo davanti a te, anzi mi piacerebbe che anche tu lo facessi, per vedere la differenza che c’è fra di noi, se io comincio tu lo faresti insieme a me? e si toglieva i pantaloni del pigiama e le mutandine, e seduta sul letto iniziava a toccarsi la fica che già colava, avendola bionda si vedeva che era eccitata, i peli brillavano dei suoi umori, con il pollice e l’indice uniti, iniziava a scivolare dentro le labbra, Giulia la guardava curiosa e interessata, e poco dopo, anche lei si sfilava i calzoni con le mutandine e cominciava a masturbarsi, non si guardavano negli occhi, ma ambedue si fissavano la fica per vedere il modo di farsi il ditalino, passavano pochi secondi, forse per l’eccitazione, o per il differente e nuovo modo di farlo davanti a un’altra, venivano copiosamente tutte e due insieme, poi Giulia si avvicinava a Carla e le diceva, ti piacerebbe scambiarci la mano? lei la guardava interrogativa, e Giulia proseguiva, ma dai scambiarci la mano è per dire, che tu lo fai a me, e io a te, vediamo cosa si prova, che ne dici, e metteva la mano in mezzo alla fica dell’amica, notando che aveva un brivido di piacere, iniziava subito a masturbarla, senza aver ricevuto nessuna risposta, a Carla piaceva quello che l’amica le stava facendo, e anche lei iniziava a masturbare Giulia, si stavano scambiando la masturbazione con molto piacere, erano affannate e godevano moltissimo, e poi venivano di nuovo con un lamento soffocato ambedue, ed era sempre Giulia che tolte le dita dalla fica di Carla, se le metteva in bocca e le leccava, e le diceva, però lo sai che il tuo sapore è buono, ne avvertivo l’odore e l’ho voluto provare, anche Carla faceva la stessa cosa ma con un po di disgusto iniziale, che poi diventava piacere, e gli diceva, anche tu sai di buono, e poi questo sapore mi eccita lo sai? e proseguiva, togliti la giacca del pigiama, mentre lei se la sfilava, e una volta nude completamente proseguiva, se ti va, adesso potremmo fare tutto dall’inizio come una coppia, prima ci baciamo stando strette a contatto con i corpi, e poi se vuoi ci lecchiamo la fica, facciamo un 69 vuoi? Giulia le avvicinava il viso e lasciava che Carla la baciasse sulla bocca, lo fece dolcemente con un amore che non pensava di avere, le loro lingue si toccavano prima timidamente, poi sempre più svelte e audaci, infine era un bacio lascivo e pieno di eros, i loro seni si strusciavano in continuazione, sentivano i capezzoli duri passare rudemente su gli altri, e con le mani erano arrivate con bramosia a toccarsi la fica una con l’altra, e dopo aver goduto della reciproca masturbazione, si giravano e davano il via ad un 69 che era una guerra di lingue e toccamenti, erano attratte notevolmente dal loro primo incontro saffico, e deglutivano ognuna gli umori abbondanti dell’altra, poi dopo l’ennesimo orgasmo, scivolavano ognuna su un lato, per riprendere le forze, che in quella guerra di lingue avevano perduto ma non del tutto, si guardavano felici, divertite, e un po vergognose, ancora non avevano trovato la semplicità del farlo senza pensarci, passava così quasi mezzora, e Giulia si era girata verso Carla, prima le accarezzava il viso dolcemente, e poi le dava un bacio con le labbra quasi aperte per dimostrarle gratitudine, Carla rispondeva a quel bacio dolcissimo, infilando prepotentemente la lingua dentro la bocca della sua amica, che rispondeva immediatamente dardeggiando quella lingua con la sua, si alzavano in ginocchio sul letto, sempre stando attaccate con le bocche, e si abbracciavano di nuovo stringendosi una contro l’altra, era Giulia che raggiungeva il culo di Carla con la sua mano, e le scivolava in mezzo alle chiappe fino a trovare il buchetto del culo, lo strusciava in mezzo alle labbra della fica, e dopo averlo bagnato bene infilava il medio nel culo della sua amica, ma come iniziava a muoverlo dentro il retto, sentiva che l’amica l’aveva imitata alla perfezione, ora attaccate spasmodicamente per le bocche, si stavano rovistando il culo reciprocamente, Carla aveva tenuto fermo il dito qualche istante nel culo di Giulia, era curiosa e eccitata di sentire lo sfintere dell’amica che si contraeva intorno al suo dito, e questo la portava ad avere orgasmo copioso e fortissimo, sentiva i suoi umori scivolarle lungo le cosce, e tutto questo faceva sborrare anche Carla, ma sentirsi solo il buco le culo non le soddisfaceva molto, e quasi l’unisono raggiungevano i clitoridi, e questa volta si masturbavano contemporaneamente sia il buco del culo, che la fica, ed erano ancora due orgasmi copiosi e violenti, e potevano ritenersi quasi soddisfatte dal godimento provato, ricadevano come sacchi vuoti di nuovo sul letto, crollavano quasi subito in un sonno profondo e ristoratore. Ormai era diventato giorno, ed era una bellissima Domenica quando Giulia riapriva gli occhi, si era svegliata perché sentiva un forte e buonissimo odore di caffè, il leggero bacio sulle labbra dell’amica, la riportavano alla dolcissima realtà dell’esperienza passata, ricambiava con tanto amore e riconoscenza quel dolce bacio, e poi alzandosi di scatto correva in bagno dicendogli pipì, Carla la raggiungeva nel bagno, e vedendola nuda con le gambe aperte e quella fica nera meravigliosa, aveva un improvviso attacco di libidine, allungava una mano nel vaso, e sentiva infrangersi quel getto dorato, nello stesso tempo si ricambiavano un bacio, questa volta lungo tenero, e le lingue di nuovo assetate e vogliose una dell’altra, ricominciavano una lotta nell’avvinghiarsi e cercarsi in quelle bocche dolcissime, Carla ora stava masturbando l’amica, le piaceva sentire l’orina che Giulia stava facendo mentre lei le infilava un dito nella fica, ma Giulia non rimaneva inoperosa, ricambiava quel ditalino con una voglia e gusto incredibili, e finalmente per loro arrivava l’orgasmo tanto desiderato, era lungo intenso e con un getto di umori notevole, era Carla che presa la carta, asciugava la fica dalla pipì che Giulia aveva appena fatto, poi di nuovo sul letto, ma questa volta per prendere in caffè con il latte e biscotti, li mangiavano tutti, l’appetito per le ore trascorse si era fatto sentire. Finalmente tranquille, rilassate e sorridenti, si fumavano una sigaretta, ed era Giulia che rivolgendosi all’amica Carla le diceva, come ti avevo accennato ieri, a me piace molto sentire il cazzo in mano e farmi toccare la fica, ma dopo quello che abbiamo fatto noi due, tra questa notte e prima, non è che mi si possa dire lesbica, Carla sorridendo le aveva risposto, anche a me, tutto quello che abbiamo fatto è piaciuto molto, però se ci penso,…… ma non è che poi?…………mi continua a piacere?………..

