Gli incontri fra Adriana e Sergio continuarono, ed i racconti che Adriana me ne faceva mi eccitavano in modo pazzesco. Di solito me ne parlava quando eravamo a letto; sapeva che mi piaceva, ed arricchiva il racconto di particolari; così finivamo in una sessione di erotismo travolgente. “Ora, però, vorrei partecipare anch’io”, dissi una sera;“Certo, anch’io vorrei” rispose Adriana, “ma temo che Sergio, timido com’è, si blocchi al solo pensiero della tua presenza; e poi mi pare che sia geloso di te”. Mi misi a ridere;“Geloso di me?”“Si, credo che sia innamorato”“Allora, come si può fare?” “Dovrebbe innamorarsi anche di te”, rispose, ridendo divertita.“Però! Mi hai dato un’idea; non ti sembra che sia un po’ effeminato?”“Infatti, pare anche a me, ma quando fa l’amore è così focoso che mi pare impossibile che…”“Questo non significa niente: ci sono tanti bisex; anzi gli uomini lo sono quasi tutti, un po’”“Anche tu lo sei?”“Non ti ho mai nascosto di aver avuto delle esperienze con altri maschi; ciò non toglie che preferisca far l’amore con le donne.”“Allora, perché lo facevi?”“Perché… non lo so; so però che mi è piaciuto; l’unica cosa che non sono mai riuscito a fare, perché mi ripugna, è baciare un uomo sulla bocca”“Tutto il resto ti piace? Anche essere penetrato?””Si! Anche se la penetrazione anale non mi procura un vero godimento fisico, ma solo un piacere cerebrale, dello stesso tipo che dà a te, ed anche a me, il prendere un membro in bocca, la fellatio. Non so cosa sia che rende un uomo, o una donna, bisex; perché ci si senta eccitati dal rapporto fisico con una persona del proprio sesso; so solo che, nello stesso mio desiderio di vederti fare l’amore con Sergio, c’è sicuramente una forte componente omosessuale; c’è il desiderio di vederti godere con un altro, come se fossi io al posto tuo; eppure io ti amo moltissimo e godo veramente solo quando sono dentro di te. Il resto è solo desiderio di fare qualche cosa di frizzante, che mi faccia godere di più con te. Anche tu, del resto, hai affermato che ti piacerebbe fare un’esperienza con una donna. Non sei d’accordo con me?”“Si, sono d’accordo. Il modo più bello in cui possiamo darci reciprocamente il piacere, è la penetrazione; godere insieme, mentre tu sei dentro di me, è stupendo; però, a volte, se non sono abbastanza eccitata, devo toccarmi la passerina per godere; ecco perché anch’io desidero qualche cosa che mi stimoli. Quando ti racconto di me e Sergio, ad esempio, mi eccito moltissimo e non ho bisogno di masturbarmi per godere; così come godo quando tu mi assicuri che ti piacerebbe vedermi fare l’amore con una donna; anch’io vorrei provare con una ragazza, eppure non mi sento lesbica. Un’altra cosa che mi eccita moltissimo è mostrarmi nuda; credo di essere molto esibizionista; perciò vorrei anch’io che tu partecipassi con me e Sergio: potresti vedermi mentre faccio l’amore con lui, e ciò mi ecciterebbe da morire, come mi eccita il solo parlarne ora con te.” “Allora non mi resta che provare a conquistare Sergio”. La conversazione ci aveva eccitati; Adriana volle essere leccata dappertutto, ed io l’accontentai con grande piacere; facemmo un meraviglioso sessantanove, poi lei volle essere penetrata analmente: prima le leccai bene il buchino, cercando di entrare con la punta della lingua, poi la feci mettere in posizione supina, le alzai le gambe, che mi feci mettere sulle spalle, le spalmai una buona dose di crema, che misi anche sul mio membro, ed iniziai la penetrazione; all’inizio le feci un po’ male, ma poi, con dolcezza e molta collaborazione da parte sua, fui dentro di lei. Rimanemmo fermi per qualche momento, poi io cominciai a muovermi un po’, e lei a stimolarsi la passerina. Intanto parlavamo delle nostre segrete fantasie, ed il linguaggio si faceva sempre più esplicito:“vorresti che ci fosse qui lui a leccarti mentre io ti penetro?” chiedevo io;“Siiii… vorrei anche che lui me lo mettesse davanti, mentre tu me lo metti dietro”. Godemmo moltissimo e, dopo esserci rilassati un po’, Adriana riprese:“E’ stupendo, credo proprio che dovresti provare a prenderlo dietro anche tu”“Sai benissimo che l’ho già fatto” risposi,“Però la prossima volta vorrei essere presente”.Quello che mi piaceva soprattutto in Adriana, era questa sua disinvoltura, anche nelle situazioni più strane; accettava qualunque cosa con la massima naturalezza. Cominciai a frequentare Sergio sempre più assiduamente; andavamo spesso, la sera, a fare una passeggiata, e diventammo amici. Lui aveva una grande ammirazione per me, ed io lo spronavo a parlare. Gli chiedevo delle compagne di scuola, e lui:“Ci frequentiamo poco, dopo la scuola, perché abitiamo sparsi nella città e non è agevole incontrarsi; poi ho notato che le ragazze preferiscono i giovanotti più maturi, e non frequentano quelli della stessa classe.”“E i compagni?”“Con loro esco qualche volta, ma non c’è una vera intimità”“Ce n’è qualcuno che ti piace particolarmente?”“Beh, si, ce n’è uno, Valerio; mi piace perché non è uno sbruffone come gli altri; è gentile e educato, ma anche lui lo vedo poco fuori della scuola.”Ormai eravamo intimi. Una sera gli chiesi a bruciapelo:“Adriana ti piace?” Lo vidi arrossire, poi balbettò:“Si”“Non essere timido, parla pure liberamente; mi sembra normale che una bella ragazza ti piaccia”“Ma tu non sei geloso?”“Scherzi? Come posso essere geloso se, due persone che mi piacciono, si piacciono a loro volta?”“Ma Adriana è tua moglie!”“E allora? Proprio perché è mia moglie voglio che sia contenta; se è felice con te, a me va bene”.Qualche tempo dopo questa conversazione, andammo insieme a fare una corsa in una vicina pineta; avevamo corso molto, e tornammo sudati. Adriana era uscita, ed io proposi a Sergio di venire da me a fare la doccia; Sergio accettò. “Il boiler non è molto grande” dissi, “l’acqua potrebbe non bastare per tutti e due; facciamola insieme”;“Va bene!”Ci spogliammo in camera; mentre mi toglievo gli slip, Sergio mi guardava di sottecchi, ma io me ne accorsi, perché guardavo lui allo stesso modo. Era molto bello: snello ed aggraziato, non aveva peli, se non un piccolo ciuffetto sul pube. Feci scorrere un momento l’acqua perché venisse calda, poi entrammo. “Vuoi che ti insaponi la schiena?”, chiesi;“Si, grazie”.Mi misi un po’ di bagnoschiuma sulla mano e gli strofinai la schiena, cominciando dalle spalle; poi scesi sulle anche; quindi sui glutei. Mentre lo strofinavo sentivo i brividi scorrermi lungo la schiena ed ebbi una potente erezione. Sergio mi lasciava fare senza parlare. Passai con le mani ad accarezzargli il petto, stringendolo contro di me; non poteva non sentire la mia erezione, che era appoggiata fra i suoi glutei, ma non fiatò. Io scesi con le mani sul suo ventre poi, molto lentamente, perché ero timoroso di una sua reazione, raggiunsi il pube, poi il membro: era durissimo. Ora non avevo più dubbi: gli piaceva. Lo afferrai decisamente e cominciai a far scorrere il prepuzio su e giù; Sergio sospirò forte ed eiaculò. Tutto era accaduto senza che ci scambiassimo una parola.Per un paio di giorni Sergio parve sfuggirmi, ma una sera lo affrontai, lo invitai per la solita passeggiata e gli chiesi:“Sei in collera con me?”;“No! Rispose; il fatto è che mi vergogno per quello che è successo”“Sciocco, perché? Non abbiamo fatto niente di vergognoso; a te è piaciuto, ed è piaciuto anche a me; anzi, io vorrei farlo ancora”;“E se lo sapesse Adriana?”;“Beh! Tanto meglio, così faremmo partecipare anche lei”;“Sei pazzo?”“Senti, so benissimo che hai fatto l’amore con lei; vi ho visti, perché non potremmo farlo in tre?”;A queste parole Sergio arrossì;“Pensi che Adriana accetterebbe una proposta simile?”“Credo di si! Comunque proverò a parlargliene; Adriana è una porcellina e non perderà l’occasione per fare una bella orgetta in tre. Questa sera stessa affronterò l’argomento e domani ti farò sapere com’è andata.”La sera, a letto, quando raccontai il fatto ad Adriana, fu favoloso; era talmente eccitata che usò un linguaggio mai usato prima:“Porco, leccami bene; sei un vero porco, ora ti vengo sopra e ti piscio in bocca”. Non credevo che l’avrebbe fatto veramente, invece, appena mi fu sopra, un getto caldo mi invase la bocca ed io, infoiato come un vero maiale, lo inghiottii. Intanto lei continuava ad urlare: “Vi voglio dentro tutti e due; voglio essere inculata…, siiii…, mettimelo dentro, siiii…, così… così… fammi morire, riempimi tutta…, voglio anche lui dentro…, ah… ah…, godo… godooooo!”Non era mai stato così bello! Se questo era l’effetto che ci faceva il solo parlare di Sergio, chissà cosa sarebbe successo se veramente fosse stato con noi.La timidezza di Sergio, e la sua inesperienza, mi consigliavano prudenza; non dovevo precipitare le cose, perché la sua reazione avrebbe potuto non essere quella che desideravo, e sarei potuto andare incontro ad una delusione; così come non dovevo forzare troppo le cose con Adriana: un conto era parlare e fantasticare durante l’amplesso, un altro conto era realizzare le fantasie. Per quanto Adriana fosse ormai totalmente disinibita (in fondo aveva fatto l’amore con Sergio con la mia approvazione), un incontro a tre avrebbe potuto bloccarla. Decisi perciò, d’accordo con Adriana, di procedere per gradi.Era ormai consuetudine che Sergio venisse da noi, quasi ogni giorno, all’ora del tè. Spesso c’erano anche i suoi e, quando questi tornavano nel loro appartamento, a volte lo trattenevo per farmi aiutare a battere a macchina qualche cosa, così lui faceva un po’ d’esperienza di dattilografia. Approfittavo di quei momenti per qualche fugace toccamento, che lui mostrava di gradire. Un giorno proposi ad Adriana di venire nello studio, quando avesse visto che c’era con me Sergio. Eravamo soli da pochi minuti, io gli avevo estratto il membro e lo stavo masturbando, quando, senza far rumore, entrò Adriana; Sergio le dava le spalle e non la poté vedere, allora io gli dissi:“C’è Adriana, ma tu non preoccuparti”.Lui stava per godere, ed appena io dissi quelle parole, eiaculò. Cercò subito di nascondere il pene, ma Adriana lo fermò e gli diede un bacio per tranquillizzarlo. Io abbracciai entrambi, baciai lei sulla bocca, e spinsi il capo di Sergio verso quello di Adriana perché la baciasse anche lui; poi lei si accucciò e gli prese il membro in bocca ma, forse per l’emozione, Sergio aveva perso l’erezione. Per quella volta, tutto finì lì, ma ci accordammo per un incontro a tre il sabato successivo.Come il solito, il sabato pomeriggio, i genitori di Sergio dovevano andare in centro: avremmo avuto tutto il tempo per noi. L’attesa mi stava eccitando; abbracciai Adriana ed andai con una mano sotto la sua sottana, a toccare quel meraviglioso sedere; lei mi toccò il membro e, accorgendosi della mia erezione, esclamò:“Smettila, altrimenti, quando arriva lui, tu hai già finito.”Intanto però ero arrivato alla sua conchiglia e la trovai bagnata;“Vedo che anche tu sei eccitata”;“Io però posso venire tante volte, lo sai bene”;Continuai a toccarla e lei ebbe il suo primo orgasmo; poi disse:“Ho una voglia matta di lui”.Quelle parole mi eccitarono tanto che riuscii a trattenermi a stento dall’avere un orgasmo;“Abbi pazienza”, risposi, “ancora pochi minuti.”Appena i genitori di Sergio furono usciti, lui suonò alla nostra porta; andai io ad aprire, mentre Adriana, in cucina, stava preparando il caffè; lo feci accomodare in soggiorno e gli diedi un bacio sulla guancia; lui, imbarazzato, ricambiò timidamente; in quel momento Adriana stava arrivando con i caffè:“Ciao Sergio, a me non lo dai il bacio?”; Posò il vassoio sul tavolino, abbracciò Sergio e lo baciò sulle labbra; a quel primo bacio ne seguì un secondo, con le labbra aperte, poi le lingue esplorarono le bocche. A quel punto io ero già talmente eccitato che li afferrai per mano e li accompagnai in camera. Dimenticammo i caffè. Adriana fu la prima a spogliarsi, seguita da me; Sergio dovette essere aiutato, perché era impacciato. Il suo pene era moscio; allora Adriana lo attirò sul letto, l’abbracciò e prese a baciarlo. Vedere quei due corpi giovani, bellissimi, allacciati, che si baciavano e si accarezzavano, era uno spettacolo che mi faceva impazzire. Mi coricai accanto a loro; erano messi sul fianco; io mi misi dietro Sergio e cominciai ad accarezzare entrambi. Adriana aveva preso una mano di Sergio e se l’era portata sul seno; io accarezzai il sedere di Adriana, poi feci scorrere la mano fino a trovare la sua che aveva afferrato il membro di Sergio; a questo punto l’erezione era completa: il membro di Sergio era grosso e duro, ed Adriana lo stava masturbando. Appoggiai la mia mano su quella d’Adriana e la strinsi; poi passai a toccarle la vagina e la penetrai con un dito: era fradicia di umori; allora m’intrufolai fra di loro per leccarla, quindi mi voltai e presi il membro di Sergio in bocca; era una sensazione meravigliosa; sentivo quella giovane verga nella mia bocca ed avrei voluto essere una donna come Adriana per essere penetrato. Non potevo più resistere; li guidai uno sopra l’altra e, con la mano, guidai il membro di Sergio nella vagina di Adriana; poi abbracciai entrambi e, mentre li vedevo godere, baciavo il viso di Adriana. Lei urlava tutto il suo piacere e Sergio ansimava; io m’inumidii un dito e dolcemente glielo introdussi nell’ano; Sergio ebbe immediatamente un favoloso orgasmo. Lo feci spostare e mi abbassai fra le gambe di Adriana per leccare tutti i succhi che uscivano dalla vagina; lei ebbe il suo secondo orgasmo. Ci riposammo qualche minuto, poi Adriana, con una disinvoltura che m’impressionò, disse:”Vorrei vedervi fare l’amore”; io risposi:”Se Sergio è d’accordo, io ci sto”. Sergio, non parlava; era sdraiato supino e teneva gli occhi chiusi; io feci cenno ad Adriana di avvicinarsi a lui; lei capì le mie intenzioni e lo abbracciò; lui aprì gli occhi e lei lo baciò sulla bocca.”Vuoi provare con Filippo?” disse; Sergio era molto imbarazzato;”Non ti dà fastidio?””No, anzi, vorrei tanto vedere due uomini che si danno il piacere; vorrei vedere Filippo penetrato da te”; Così dicendo ci accarezzava entrambi; poi prese il membro di Sergio, che era tornato eretto, e lo succhiò; io attendevo con ansia; lei si voltò verso di me, mi fece mettere bocconi, mi allargò le gambe e cominciò a leccarmi l’ano; poi mi fece di nuovo voltare supino ed andò a prendere il tubetto della crema; mentre lei s’era alzata, Sergio fece una cosa che non mi sarei aspettato, mi si avvicinò e mi prese il membro in bocca. Adriana, senza parlare, indusse Sergio a venirmi sopra, mi fece alzare le gambe e me le fece mettere sulle spalle di Sergio; poi mi spalmò un po’ di crema sul buchino e introdusse un dito, poi due; quindi, dopo aver spalmato la crema anche sul pene di Sergio, gli guidò il membro verso il mio ano in attesa, e disse:”Ora spingi piano”Sergio obbedì, ed il suo membro entrò in me come nel burro; non sentii alcun dolore, ma un gran piacere. Però non volevo che Sergio godesse da solo; allora, con una manovra acrobatica, feci andare Sergio indietro ed io gli andai sopra, tutto ciò senza che il pene uscisse da me; poi chiesi ad Adriana di prendermi il membro in bocca. Mai avevo goduto tanto come quella volta. Dopo che Sergio ebbe eiaculato dentro di me, si riversò spossato supino e chiuse gli occhi. Adriana mi strinse a sé, mi baciò, e mi chiese:”Ti è piaciuto?””Da morire”, risposi.”Anche a me è piaciuto vedervi; però, la prossima volta, ti vengo a cavalcioni e mi faccio penetrare mentre lui penetra te”. Ciò significava che ci sarebbe stata una prossima volta.
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