Mi chiamo Luca e voglio raccontarvi quando ho visto per la prima volta la mamma nuda, ero in camera mia e stavo studiando per il tema del giorno dopo,quando mi è venuto il bisogno impellente di andare in bagno,mi sono alzato e ci sono andato,ho aperto la porta e lì davanti ai miei occhi c’era mia madre completamente nuda è stato un lampo,una visione, poi lei si è girata dicendomi: “Che vuoi?” “Mamma ho bisogno del bagno” “Passami l’accappatoio ed esco” L’ho preso dal gancio dove stava e glielo ho dato …. nel prenderlo si è mezzo girata,altro lampo,altra visione. Ho fatto le mie cose,cercando di rimanere girato il più possibile,non volevo vedesse in quali condizioni ero,si vedeva benissimo il mio pene spingere nei pantaloncini corti,anzi avevo il terrore che da un momento all’altro uscisse da una parte o dall’altra,mamma mi venne in aiuto dicendomi: “esco così puoi fare le cose con più liberta e tranquillità” Avrà capito?, ma oramai non c’è la facevo più,mi appoggiai con la schiena alla porta ,mi abbassai i pantaloncini e cominciai a farmi la prima sega pensando a mia madre,sapevo che era dietro la porta ad aspettare che uscissi,non mi importava,volevo godere…..finalmente le prime gocce uscirono, trattenni,l’urlo di godimento,mi pulii e poi sono uscito lei era lì che aspettava,non ho avuto il coraggio di guardarla in faccia,avevo paura che mi sgridasse e invece lei non ha detto nulla solo queste parole…. “Ehi ne hai messo di tempo,cmq dimmi hai molto da studiare?” “no” “allora vestiti che andiamo a fare un po’ di spesa, ti scoccia accompagnarmi?” “no mamma vengo volentieri” Dal suo viso credo di aver detto una cavolata e ora che ci penso altro che cavolata,non mi era mai piaciuto accompagnarla a far la spesa,credo bene che era sorpresa. Ora sono qui nella mia stanza con mille pensieri e dubbi. cosa devo fare? continuare a spiarla? Mi sono messo ai voti,ha vinto il si , il risultato? Due si e un no, il presidente ha diritto a due voti. Poi mi sono chiesto? Ma quale è il desiderio segreto di molti ragazzi della mia età? Frequentando le riunioni segrete dei ragazzi il più delle volte nelle quali si parla di argomenti “piccanti”, un desiderio alquanto diffuso è quello di avere un’esperienza sessuale tra le mura domestiche con la propria sorella, la zia,la cugina o come me con la propria mamma. Mia madre è’ una bellissima donna , alta, formosa, un bellissimo seno e un culo ed una figa pelosa da restare a bocca aperta,come lo sono in questo momento che i lampi si sono trasformati in visioni, in questo momento ho deciso: continuerò a spiare mia madre con la speranza che un giorno succeda qualcosa,spero di meraviglioso. Ora però devo andare, devo calmare il mio amico mi sembra un po’ teso e poi devo vestirmi, non posso far aspettare la mia “donna”.. Mi vestii in un lampo e raggiungi la mamma, era meravigliosa: un vestitino nero che lasciamo molto poco all’immaginazione e un paio di scarpe con i tacchi alti che mi facevano impazzire! Mi sorrise e salimmo in macchina e passammo tutto il pomeriggio a fare compere e durante quelle ore trascorse insieme mi annunciò che la prossima settimana avremmo passato qualche giorno al mare insieme!!! Non vedevo l’ora! Mi piace spiare le donne invece che vederle completamente nude…. anche la mamma si deve essere accorta di questo, ma con mio grande stupore non si era arrabbiata, anzi sembrava addirittura contenta a tale punto che la preannunciata gita al mare di cui mi aveva parlato invece che nel solito villaggio (dove lei girava tranquillamente in topless) sarebbe stata in un campo nudisti … Rimasi sbigottito da questa “rivelazione” e lei guardandomi maliziosamente mi ha detto : “così vedrai com’è fatta la tua mamma senza dovermi spiare” strizzandomi l’occhio e con un mezzo sorriso…. (cmq. a dir la verità … ho continuato a farlo con la sua complicità… trovavo la cosa molto più eccitante ) non vi dico i primi giorni… mi sono scottato il culo a forza di stare a pancia in giù,per non far vedere a tutti la mia continua eccitazione e non solo a causa di mia madre,ne giravano di tutti i tipi,per fortuna poi mi sono abituato, (a mamma no… lei mi eccitava e mi eccita ancora oggi)..tanto che ho detto alla mamma di non venirci più …trovo una donna più bella vestita ….(forse ero anche geloso che gli altri uomini e non solo loro…guardassero mamma) Una sera al ristorante entra una bionda mozzafiato,due tette da sogno,gambe lunghe,ventre piatto,un culo che veniva voglia di baciarlo,indossava un vestito che aveva lo spacco fino all’inguine e avrei giurato non indossava le mutandine, ma era un vedere non vedere che mi ha eccitato al massimo,mi sono rivolto a mamma e le ho detto :….. “ecco quella sarebbe una donna che mi piacerebbe vedere nuda”…. prima di rispondermi si è fatta una bella risata e poi…. : “sai chi è quella? ogni giorno prende il sole vicino a noi” …. la caduta di un mito,vestita era una favola,nuda diventava una bella donna. Che bel rapporto avevo instaurato con la mia mammina, quanta intimità avevamo raggiunto io e mamma….. La breve vacanza al mare finì, ma non la mia passione per la mia mammina, anzi quella cresceva sempre di più, un giorno dopo aver pranzato con degli amici e accompagnato la zia…siamo ritornati a casa e data l’ora… erano quasi le 9 avrei voluto andare in camera mia… per pensare alla mia ragazza guardando le sue fotografie… ma mamma mi ha chiesto se potevo rimanere con lei… perciò ci siamo messi comodi.. nel senso che ci siamo tolti gli abiti di rappresentanza e messo due comode tute.. poi ci siamo seduti sul divano e abbiamo cominciato a parlare di varie cose.. ad un tratto mamma cambiando completamente discorso… mi ha detto “Luca da quanto tempo non ci coccoliamo più come facevamo una volta?” … “beh da un po’” le ho risposto… “vieni qui vicino a me dai” … mi sono avvicinato e lei mi ha preso fra le braccia stringendomi stretto… siamo rimasti così per un bel po’… la mia testa appoggiata al suo seno… le mie braccia attorno alla sua vita… le sue mani che accarezzavano i miei capelli… poi ho sentito il suo petto sussultare… ho alzato gli occhi e guardato i suoi….. erano pieni di lacrime… “mamma che succede?” .. “nulla bambino mio… nulla… solo dolorosi ricordi… continua a tenermi stretta… mi sento protetta fra le tue braccia”… non sapevo cosa pensare… mamma sempre così energica… forte … indipendente… chiedeva a me di proteggerla… l’ho abbracciata ancor più energicamente … più strettamente… volevo sentisse tutto il bene che le volevo… che sapesse che poteva contare su di me… che sentisse che ero un uomo pronto a difenderla da tutto e da tutti… ho cominciato ad accarezzarle la schiena… il suo corpo aderiva al mio in questo abbraccio…poi come una scossa… il suo seno contro di me.. il suo capezzolo duro…non mi sono più mosso… (Dio mio cosa stava succedendo… è mia madre.. mi stavo eccitando…) …. siamo rimasti così per non so quanto tempo… avrei voluto fermare quei momenti… poi si è come svegliata… mi ha guardato dicendomi “va tutto bene… non preoccuparti… è bello stare fra le tue braccia… dobbiamo farlo più spesso… specialmente quando siamo soli… ma ora è meglio andare a letto..” ….. mi ha fatto una lunga carezza e dandomi i solito bacio sulle labbra.. (un po’ più lungo del solito…. ma forse era solo un’impressione… un po’ più umido… ma forse era colpa delle lacrime…) mi ha dato la buonanotte e si è avviata verso la camera… sono rimasto seduto .. ho aspettato che uscisse prima di alzarmi… non volevo vedesse la mia eccitazione… cosa avrebbe pensato? Cosa stavo facendo? Mi sono preso la testa fra le mani e ho cominciato a pensare ….sono malato… mio Dio sono malato… sono un perverso… ma questo avveniva solo in una metà della mente… l’altra era felice avrebbe voluto andare avanti… mi sono alzato … sono uscito in giardino… volevo calmarmi un po’… sono rientrato … ho cominciato a salire le scale per andare in camera mia… quando ho sentito l’acqua della doccia… non avrei voluto ma è stato più forte di… ha vinto la mia eccitazione.. la mia perversione…sono andato a spiare… la porta era leggermente socchiusa.. era là in tutta la sua bellezza di donna matura… il suo corpo coperto d’acqua… le sue mani che l’accarezzavano… il suo seno con i capezzoli eretti … il suo centro di piacere… invitante…. Dio mio che bella… non ho resistito… mi sono abbassato la tuta…ho preso in mano il mio membro e con la sua visione davanti agli occhi ho cominciato a masturbarmi… lentamente… volevo godere ogni attimo di quella visione… no non c’era più mia madre…. c’era una donna meravigliosa… con un corpo fatto per ricevere e dare amore.. avrei voluto entrare… abbracciarla…. farle vedere quanto grande era il mio desiderio… continuavo a masturbarmi… il mio pene sembrava scoppiasse tanta era la sua tensione… sentivo i testicoli che stavano per scoppiare… è stata un’eruzione… mai avevo provato una cosa così squassante… sono rimasto li…con il pene che eruttava … sembrava non finisse più… le gambe che cominciavano a cedere… non capivo più nulla…. avrei voluto urlare… ma la ragione ha avuto il sopravvento… mi sono allontanato giusto in tempo… avessi tardato qualche secondo…lei sarebbe uscita…mi sono rifugiato nel mio letto….tremavo… la mia mente in fiamme… mi sentivo sporco… mille pensieri… chi ero? Chi sono? Un mostro? Un pervertito …mi sono masturbato guardando il suo corpo… ho pensato… desiderato possederlo…. m a che ragazzo sono?… ho cominciato a piangere.. erano lacrime amare… ho continuato con il mio corpo in un continuo sussulto … poi un sonno agitato si è impadronito di me… per fortuna che questa mattina lei è uscita molto presto… non avrei avuto il coraggio di guardarla negli occhi… ma come farò questa sera al suo rientro… quando si avvicinerà per darmi il solito bacio… come avrò il coraggio di restituirlo… Dio se sapesse che figlio degenere si ritrova… altro che uomo su cui contare.. su cui appoggiare la sua testa… su cui contare in caso di bisogno… no ha un figlio che sogna di possederla …di fare l’amore con lei… di stare nel suo letto…. Basta…basta… ma quello che mi preoccupa… è.. che non c’è pentimento…. solo desiderio…. Passò la giornata con questo mio pensiero fisso, la volevo; la sera però passò tranquillamente, cenammo ed io con la scusa di dover studiare me ne andai in camera mia e dopo un po’ mi addormentai! Tutta questa confusione nella mia testa mi aveva fatto dimenticare una cosa: il mio compleanno! Già quella mattina mi svegliai, anzi fui svegliato dalla mamma che mi portò la colazione a letto e mi diede un lungo bacio sulla guancia augurandomi “Buon Compleanno!” restiamo alcuni minuti a parlare e poi lei mi chiede: “Fai tu la doccia per primo?” Non so cosa mi è passato per la mente ma vedere mia madre seduta sul mio letto, con la vestaglia semi aperta e i capelli arruffati mi aveva provocato una tempesta ormonale e così senza pensarci più tanto risposi: “Si mamma,ma se vuoi la possiamo fare assieme,così potremo lavarci la schiena a vicenda” Per un attimo ci fu il gelo, ma la sua reazione fu tutt’altro che stizzita, anzi….. un sorriso malizioso le si disegnò sulla faccia e mi rispose: “Buona idea” Mi tolgo il pigiama e entro nella doccia seguito dalla mamma che nel frattempo si era completamente spogliata e stava per entrare anche lei,quando mi è venuta la voglia di vederla in tutto il suo splendore… “mamma fermati un attimo” “perché?” “voglio guardarti,sei così bella,che non mi stancherò mai di farlo” “sei così dolce,amore mio,guarda pure” Si prese le tette con le mani e me le fece ballonzolare davanti agli occhi,poi si girò per farmi vedere in suo bel culo piegandosi in avanti affinché potessi rimirarlo ben bene …..poi si piegò ancor di più in avanti mettendo le mani sul bidè,strinse le gambe e apparve la sua meravigliosa conchiglia con tutto quel folto pelo nero…. restò così qualche minuto affinché mi potessi imprimere bene quell’invitante taglio dal quale fuoriusciva la punta del clitoride, poi si girò allargò le gambe per farmela vedere in tutta la sua pelosa bellezza,con le mani la allargò e mi fece vedere il buco e disse “ecco mio dolce amante,qui un giorno entrerà quel duro bastone che hai il bella mostra,ma oggi voglio darti un altro regalo” “cosa mi darai mamma” “aspetta e vedrai su entriamo e cominciamo a lavarci” Comincio con il lavarmi la schiena con una soffice spugna,scendendo fino al solco delle natiche,li non passava la spugna ma lo accarezzava con un dito per tutta la sua lunghezza soffermandosi all’altezza del buco, massaggiandolo un po’, non ti dico io dove andavo e il cazzo in che condizione era…. avevo paura che da un momento all’altro scoppiasse……. “Aspetta mi è caduta la spugna” Invece di raccoglierla da terra si mise nuda dietro di me. “Passami il bagnoschiuma….” Io glielo passai e lei se lo spruzzò sulle tette ed iniziò a massaggiarmi la schiena con le sue tette. Il contatto con il seno mi eccitò ancor di più….. come se c’è ne fosse bisogno…. “Forse così è più rilassante” ….disse Sentivo le grosse mammelle strofinarsi sulla schiena…. Dopo nemmeno un minuto…. mi girai di scatto ed il mio pene si trovò a pochi centimetri dalla sua bocca. Rimasi lì immobile….. temevo di aver fatto una cavolata… Lei invece apri la bocca e se lo spinse dentro…. Era una scena stupenda…. mia madre inginocchiata…. che mi stava facendo un pompino. Con una mano afferrò la base del cazzo e lo strinse, e cominciò a far scorrere la lingua su tutta la sua lunghezza…. poi con movimenti rapidi della lingua, cominciò a leccare la cappella. Infine se lo respinse tutto in bocca, ciucciandolo come una forsennata. “Mmmm sei proprio brava mamma…. chissà cosa sai fare oltre i pompini” Si tolse il cazzo dalla sue voraci labbra e mi disse,tenendolo sempre pulsante nella sua mano “Questo devi scoprirlo tu con calma e col tempo…tanto ne abbiamo così tanto non credi?. … del resto era questo che aspettavi non è vero? So quante volte mi hai spiato quando ero in bagno,o mentre mi cambiavo in camera?” “Si mamma è vero e ogni volta dovevo correre o in camera o in bagno a sfogarmi e non è l’ideale sfogare il proprio eccitamento con una sega….. dai mamma ti prego fammi godere…. non c’è la faccio più” ….. Con il cazzo in mano lei prontamente cominciò a farmi una sega….. con l’altra mano si toccava la figa…. voleva godere anche lei. “Per questa volta me la meno io….. poi dovrai farlo sempre tu” “si mamma…. ti prometto che ti farò godere come una matta ma ora ti prego… fammi godere” Così si portò il cazzo a pochi centimetri dalle labbra e continuò a masturbarmi…. la bocca ogni tanto si apriva per far uscire la lingua…. con la quale dava delle leccatine alla cappella …. Era troppo…. infatti… venni….come un vulcano in piena eruzione…. “Si mamma, continua così….. daiiii…. daiiiiiii… siiiiii….. vengooooooooooo” Fiotti di sperma le finirono sul viso… tra i capelli… poi puntò la cappella verso il seno ed altri le finirono direttamente sui capezzoli. Alla fine … se lo rimise in bocca e me lo ripulì completamente…… “Sei proprio una mamma fantastica” …….. Ero al settimo cielo e senza pensarci la baciai sulla bocca ancora sporca del mio sperma…. e nello stesso tempo pensavo ….che gusto avrà il suo miele?….. Finimmo di fare la doccia….. prima di uscire… mi abbracciò strettamente…. “questo è il mio regalo di compleanno…. pensavi me ne fossi dimenticata?”…. “grazie è il più bel regalo che abbia ricevuto” Non ci credevo, stavo vivendo un sogno e piano piano avrei potuto realizzare tutti i miei sogni, tutti i sogni di un adolescente che vive da solo con una madre stupenda! Dopo aver sentito la sua bocca caldissima attorno al mio cazzo avevo un solo desiderio penetrarla, avere un rapporto completo con lei; Una mattina non sono andato a scuola poiché non mi sentivo molto bene, così quando mi alzai trovai mia madre che stava in cucina a preparare da mangiare. Indossava una vestaglia di seta molto corta che non le copriva del tutto il culetto e che aveva un’ampia scollatura sul davanti dove si vedeva chiaramente che il seno era in piena libertà al di sotto di essa. Quando si piegava in avanti per prendere delle cose vedevo molto di più e pensavo che da un momento all’altro sarebbe scivolata fuori una tetta. Ad un certo punto mia madre mi disse: “vado a farmi la doccia”, così andò in bagno senza chiudere la porta, non abbiamo questa abitudine, o meglio non ce l’abbiamo da quando abbiamo fatto la doccia insieme. L’idea di mia madre sotto la doccia mi eccitò terribilmente e decisi che quella mattina avrei tentato di fare il grande passo, scoparla; così quando sentii l’acqua che scrosciava mi diressi in bagno e entrai con la scusa di rimettere a posto le scarpe nella scarpiera. Ma quando entrai in bagno trovai mia madre completamente nuda seduta sul water che stava facendo pipì. Rimasi per un attimo immobile a fissarla rapito da quella visione. Le grosse tette in bella vista con due bei capezzoli, ma soprattutto mi colpì la sua fica, che aveva solo una sottile striscia di pelo e completamente rasata sotto. Vedevo quindi il suo sesso aperto mentre faceva pipì. Mia madre esclamò “beh, allora, ti sei incantato?”. “No scusa mamma….. è che…… ero venuto per posare le scarpe nella scarpiera!” “Si vede che non stai bene oggi tesoro, è una cosa che non fai mai, debbo preoccuparmi?” “Ma no, che dici!”. Nel frattempo si era alzata e si stava avvicinando al box doccia. “Beh visto che sei qui almeno renditi utile, mi aiuti a lavarmi la schiena?” “Certo” risposi. Così presi la spugna, ma mia madre mi disse che avendo la pelle delicata la spugna le avrebbe lasciato il rossore, quindi mi chiese di non usarla ma di fare con le mie mani. Così cominciai a lavarle la schiena col bagnoschiuma prima in modo vigoroso, poi facendolo diventare più un massaggio. “Sai che sei proprio bravo tesoro, non pensavo, è proprio rilassante!” “Grazie mamma, posso lavarti la schiena tutte le volte che vuoi. Anzi se vuoi ti lavo tutta!”. A quel punto cominciai a spingermi più giù e le iniziai praticamente a massaggiare il culetto che sentivo morbido e sodo allo stesso tempo nelle mie mani. “Sai mamma che hai proprio un bel corpo” le dissi. “Grazie tesoro, sei così dolce e così delicato!” mi rispose. Nel frattempo mi ero spinto più giù e ora la stavo lavando in mezzo alle gambe e sentivo la mia mano scivolare nel solco del sedere fino a sfiorarle le labbra della fica. Ogni volta che facevo questo movimento mi sembrava di percepire una specie di gemito provenire dalla bocca di mia madre, che ora stava appoggiata con le braccia al muro e si sporgeva all’indietro. Avendo terminato di lavarla dietro mia madre si voltò per farsi lavare davanti, così cominciai dalle spalle e ben presto mi ritrovai a massaggiarle quelle due sculture soffermandomi particolarmente sui capezzoli. Vedendo che mia madre gradiva continuai facendolo diventare un vero e proprio palpeggio delle sue tette. Mia madre inizialmente si mise a ridere ma ben presto notai che la sua faccia aveva assunto un’espressione di eccitamento, anche perché nel frattempo avevo iniziato anche a fare un movimento rotatorio con la lingua sul capezzolo che sentivo duro e turgido nella mia bocca. Così cambiai tetta e ripetei il tutto dalla parte opposta. Sentivo ora chiaramente i gemiti di mia madre che mi aveva messo anche una mano dietro la testa per sorreggermi. Intanto la stavo accarezzando lungo i fianchi con le mani e continuavo a leccarle e mordicchiarle ora un capezzolo ora l’altro. Ormai vedevo mia madre gemere e spostai le mie mani all’interno delle sue cosce massaggiandole dal basso verso l’alto. Quando mi avvicinai alla sua fica mia madre emise un lieve gemito e così con una mossa decisa le passai un dito lungo tutta la fessura che trovai fradicia del suo liquido. “Ahhhhhhhhhh” un lungo gemito usci dalla bocca di mia madre che mi guardò con gli occhi socchiusi e abbandonata al piacere che le stavo procurando. “Che bella fica bagnata che hai mamma” “Oh si piccolo mio, continua, non fermarti!” Così le continuai a passare il dito sulla fica solleticandole il clitoride che sentivo gonfio e sporgente. Di colpo le affondai il dito dentro e un vero e proprio urlo di piacere si levo in aria. “Siiii, siiiiiii, penetrami……. ancora….. ti prego……. non smettere…….. dai….. dai…….. dai……..” disse eccitata “o piccolo…… sei fantastico…… mi stati facendo venire…… dai……… dai…. ancora………. ahh… vengo….. vengooooo” ed esplose in un orgasmo violento dopo probabilmente molto tempo che non lo faceva. Continuai lentamente a stantuffarle la fichetta con il dito finché non lo tirai fuori pieno del suo liquido e lo portai alla mia bocca leccandolo. “O tesoro è stato bellissimo” mi disse e così mi abbracciò e stringendomi mi baciò teneramente sulla bocca diventando poi un vero e proprio bacio appassionato avviluppando le nostre lingue. La cosa mi aveva terribilmente eccitato e sentivo il cazzo che premeva nei boxer, visto che indossavo solo quelli, e a mia madre non poté sfuggirle il grosso rigonfiamento sotto le mie mutande. “Ti sei eccitato mi sembra!” “Beh ecco diciamo che non sono rimasto indifferente” le dissi. “Allora bisogna che contraccambio la tua gentilezza”. Così dicendo si chinò di fronte a me e guardandomi fisso negli occhi mi abbasso lentamente i boxer da cui svettò fuori il mio cazzo la cui cappella era talmente paonazza che sembrava sul punto di esplodere. “Ma che bell’arnese che abbiamo qui!” e così dicendo lo impugnò cominciando a spararmi una lenta sega. Si abbassò e iniziò a leccarmi le palle prendendole in bocca e continuando a masturbarmi pian piano risalì con la sua lingua lungo tutta l’asta fino a giungere in cima alla cappella, dove dopo aver dato tre o quattro colpetti di lingua per raccogliere le goccioline di liquido che nel frattempo erano fuoriuscite fece sprofondare nella sua bocca il mio cazzo. Non sarei resistito molto vista la situazione e così mia madre cha aveva capito che sarei venuto da un momento all’altro rallentò il ritmo. Probabilmente mi avrebbe fatto venire così, ma io volevo di più, volevo scoparmela per bene. Allora la feci alzare e la voltai. “Che c’è tesoro, non ti piaceva?” “Tutt’altro” le risposi, “ma è che vorrei assaggiare anch’io un po’ della tua michetta. Le feci così appoggiare le mani al muro e la tirai indietro col bacino divaricandole le gambe. Mi inginocchiai e mi tuffai a leccarle la fica. “Oh, si piccolo, così, leccami, fammi godere, leccamela tutta, lecca tutta la fica della mamma, ah… ah….” Sentivo che il suo liquido stava uscendo nuovamente in modo copioso e quando pensai che fosse lubrificata a puntino mi sollevai e le puntai il cazzo alla fica. “Chiamami tesoro, non ce la faccio più, scopami, voglio sentirlo tutto dentro, scopamela tutta!” La penetrai un pochino e mi fermai ma lei in preda all’eccitamento spinse indietro impalandosi totalmente da sola. “Ahhhhhhhhhh…….. che bello……… siiiiii…… hai proprio un bel cazzone duro tesoro………. muovilo dai…. fai sentire alla tua mamma come la scopi bene…… dai……..” “Vedo che ti piace mamma, ti piace essere scopata da questo cazzo, come una troia” “Si sono la tua troia tesoro e voglio che mi scopi come una troia, scopamela…. ancora…. non fermarti…… dai… dai che sto per venire… dai…” “Anch’io mamma sto per venire….non ce la faccio più…. ah…. vengo…… vengo..” “Anch’io tesoro…ah…..ah….” E così le scaricai nella fica una quantità enorme di sperma che non riuscì a contenere tutto e sentii colare lungo il mio cazzo . Rimasi dentro di lei per un po’ poi lo tirai fuori e mia madre voltandosi si abbassò e me lo prese in bocca ripulendomelo per bene. Io per non essere da meno le volli contraccambiare la cosa leccandole la fica e succhiando tutto il mio liquido. “Sei stato fantastico tesoro”, “anche tu mamma, mi è piaciuto molto scoparti!” “Allora se ti va potremo rifarlo” “Certo che mi va!” mi rispose lei estasiata! “Evviva” pensai io, ormai anche l’ultimo tabù era caduto! L’avevo finalmente scopata e l’avrei potuta scopare ogni volta che avessi avuto voglia! ….e così fu! Eravamo una coppia di amanti che approfittava di ogni occasione per scopare! Un giorno la mamma tornò prima dal lavoro e si diresse subito nello studio perché doveva lavorare al computer per finire di scrivere una relazione! Sentendola rientrare andai a salutarla ma la trovai completamente assorta nel suo lavoro, decisi di portarle qualcosa da bere, lei mi ringraziò, ma non si distrasse da quello che stava facendo! Vederla vestita elegante mi aveva sempre arrapato e così fu anche questa volta! La guardavo lavorare, guardavo sotto la scrivania e guardavo le sue bellissime gambe, non resistetti e mi infilai sotto la scrivania, in un secondo finisco tra le gambe di mia madre. In quella posizione non posso fare a meno di accorgermi che la mamma ha davvero un bel paio di gambe. Lunghe e affusolate, a cui fanno capolinea un paio di scarpe con dei tacchi a spillo vertiginosi, e improvvisamente mi accorgo che ho un’incontrollabile voglia di leccarle le scarpe. La mamma oggi porta una minigonna e quindi le posso ammirare le sue sode cosciotte in tutta la loro pienezza, che sono cosi’ vicine, che mi viene voglia di allungare una mano per palpargliele. Ad un tratto la mamma divarica leggermente le gambe e io dal basso posso chiaramente vedere che non porta le mutandine. Le autoreggenti, verso il fondo, lasciano posto alla carne bianca e ad un folto cespuglietto di peli rossici. Davanti a questa stupenda vista è impossibile smettere di far certi pensieri. Senza quasi rendermi conto di quello che sto facendo mi porto il dito medio alle labbra insalivandolo per bene, poi appoggio l’altra mano sul ginocchio di mia madre e lo forzo all’esterno e col dito bene insalivato mi avventuro fra le sue gambe fino a quando non entro a contatto con la sua passera. La mamma fa un sobbalzo, si getta all’indietro, ma io con l’altra mano la trattengo e non la faccio scappare via, finalmente sono riuscito a distrarla dalla sua importante relazione! Le allargo per bene le cosce e poi comincio a far scorre il mio dito lungo il solco delle grandi labbra, in breve la sento bagnarsi, i suoi umori mi colano copiosi sulla mano, non riesco più a controllarmi, e con un gesto deciso, ma delicato le infilo due dita nella fica e comincio a stantuffarla. La passera della mamma è calda, ora con l’altra mano l’accarezzo dappertutto leccandole le gambe sopra le calze. Ad un certo punto la mamma si scosta un po’ dal scrivania, rimanendo sempre seduta, abbassa la faccia e mi vede sorriderle mentre la stantuffo in fica con le dita e mi dice “Luca sei fantasticoooooo, ma devo lavorare, ti prego smetti” Non può fare a meno di godere quando mi dedico a trastullarle il grilletto eretto, da come sento contrarsi i suoi muscoli vaginali contro le mie dita capisco che le manca poco perché venga. “Davvero?” le rispondo io “Davvero vuoi che smetta? Non vuoi venire? Non fare la stupida, lo sento che stai godendo sei tutta bagnata e che sei a un passo dall’orgasmo” Nessuno dei due dice più niente, io le sfilo le dita dalla passera, le faccio allargare le gambe il più possibile e avvicinandomi a lei le metto la testa fra le cosce cominciando a leccarle la fica, ciucciandole abilmente il clitoride, e sotto i mie abili e incessanti colpi di lingua la mamma mi viene in bocca, stringendo la mia testa a se bloccandola con l sue generose cosce, io accolgo piacevolmente quella dolce colata di umori femminili, che mi inebriano la mente. Ora la mamma si lascia andare a godere senza più ritegno. “Ahhh si godooohh leccami, leccami tutta la micia Luca, forza cosi…” Esco da sotto la scrivania e mi siedo accanto a mia madre, fissandola, distesa sul tavolo intenta a recuperare il fiato. La mamma si alza e va in bagno per riprendersi, io intanto mi siedo sulla poltrona , e mi accorgo che ho ancora una pesante erezione. Mi poggio un mano sul pacco, per cominciare a toccarmi, ma la ritraggo subito dopo con un sorriso sulle labbra. “Perché ridi?” mi chiede mia madre uscendo dal bagno “Stavo pensando ad una cosa mamma” le dico io “E cioè?” “Hai goduto prima?” “Si…tantissimo” mi risponde lei abbassando gli occhi “Sei stato bravo…molto” “Vedi, stavo pensano che prima, tu hai goduto molto, grazie alla mia lingua… e che adesso non credi che tocchi a te darmi un po’ di piacere?” “hai ragione tesoro” si inginocchia davanti a me afferrandomi l’asta in mano e comincio a segarmi lentamente, leccandomi contemporaneamente, il mio bastone dalla punta fino alle palle. La sua lingua si muove febbrilmente decisa ad assaporare in ogni parte del cazzo di suo figlio. Poi la mamma, si decide, spalanca la bocca e in un sol boccone mi ingoia tutto l’uccello, prendendomi a pomparmi velocemente. È bravissima, lo ingoia senza problemi e mentre mi sta sbocchinando con la mano si masturba freneticamente il clitoride. Io allungo le braccia posandole le mani sulle sue grosse pere, sono morbide e sode allo stesso tempo, le sento ingrossarsi per l’eccitazione sotto la pressione delle mie mani, le slaccio la camicetta, la mamma non porta il reggiseno, cosi le mie dita le posso carezzare direttamente la liscia pelle dei suoi seni. Ha i capezzoli già duri come chiodi, la sua bocca è caldissima, e sento che sta per farmi venire, l’afferro con decisione per le spalle e la faccio alzare, lei con una frustata della testa butta i suoi lungi capelli ricci all’indietro liberandosi la faccia stravolta dal piacere, interrogandomi sulle mie intenzioni. “Cosa vuoi farmi Luca?” mi chiede lei, conoscendo benissimo la risposta “Secondo te mamma?” le dico io, e mentre parlo, la faccio mettere alla pecorina, facendole appoggiare la pancia sulla scrivania. Le divarico per bene le gambe e le sfilo la gonna, ora posso veder bene alla luce la passerina di mia madre, è stupenda, perfetta, è la fica più eccitante che abbia mai visto. Mi inginocchio dietro di lei e la comincio a laccare le grandi labbra succhiandole con violenza. Sono eccitatissimo ed inizio a insultare mia madre dicendole che lei è la mia troia e le chiedo: “vuoi che ti fotta? Forza dillo dai, cosa vuoi che faccia col mio grosso bastone?” “Stronzo. Si voglio essere scopata in fica come una troia da mio figlio. E devi farmi godere capito?” “Certo mamma” Mi metto dietro mia madre e le sfioro le grandi labbra con la punta de mio cazzo, lei comincia a bagnarsi e io intanto mi lubrifico per bene l’asta, ora e pronta, la mamma si allarga la fighetta con le mani e io le sono dentro in un lampo. “Sei caldissima mamma, sei stupenda… ti piace sentirmi dentro?” “Si, muoviti forza scopami, scopati tua madre porco” Io comincio a muovermi, mentre la palpo da tutte le parti Mi chino per baciarla su collo, poi le lecco il lobo dell’orecchio, le faccio girare la testa e finalmente ci baciamo sulle labbra, è lei la prima a muovere la sua lingua dentro la mia bocca, io ovviamente contraccambio e comincio ad aumentare il ritmo del pompaggio. Esco da mia madre e mi siedo sulla sedia menandomi lentamente l’asta dura, mia madre mi guarda senza capire il motivo della mia fuga. “Vieni qui ” Le dico io “Cavalcami, voglio guardarti in faccia mentre ti scopo” “Va bene” mi dice lei, e con un movimento aggraziatissimo, si siede sopra il mio sesso facendosi penetrare con un osceno rumore. ora la camicetta le si è aperta completamente e mentre lei mi cavalca le sue tette le ballano davanti in un movimento quasi ipnotico. E io, mentre con le mani le massaggio il culo, con solo la bocca e la lingua, mi tuffo in quel morbido paradiso di carne leccando e ciucciando dove capita. La mamma mi prende la testa fissandomi negli occhi e baciandomi con insistenza, mi rimette la testa fra le sue mammelle, incitando a leccarla. Mi afferra con fermezza le spalle della sedia e aumenta il ritmo della scopata, sento che sta per venire, e l’aiuto sfregandole il clitoride assieme a lei, e dopo è li che riversa tutto il suo piacere sulla mia asta dolorante per la prolungata erezione, ora anch’io non vedo l’ora di venire, “Mamma devo venire” “Dentro Luca, vienimi dentro” “Siiiiiiiiiiii, ti riempio tuttaaaaaaaa” Mi produco in una sborrata maestosa e lei me lo fa sfilare e mi ripulisce la cappella con la lingua Ora la mamma e’ china sulla scrivania e mi mostra ancora la sua passera aperta e grondante dei suoi umori, in quel momento mi accorgo di aver ancora il cazzo decisamente duro, cosi senza che lei abbia il tempo di impedirmelo, le sono dentro, stantuffandola fino a che non mi si ammoscia completamente dentro di lei. Che magnifico pomeriggio avevamo passato! La mamma si siede in braccio a me ed io le dico: “devi tornare più spesso prima dal lavoro” Lei mi sorride dolcemente e mi da un bacio con la lingua dopodichè andiamo a fare una doccia rilassante e prepariamo la cena! Avevamo un rapporto completo e bellissimo, facevamo una vita di coppia a tutti gli effetti e stavamo bene, quella stessa sera mia madre mi disse che il suo ritorno a casa era legato ad un importante affare che stavano trattando in ufficio e che le era stato affidato un incarico molto importante! Doveva condurre una trattativa con una multinazionale e per questo motivo sarebbe dovuta andare in un’altra città per qualche settimana, ma naturalmente io l’avrei seguita visto che tra un paio di giorni sarebbe finita la scuola! Mi raccontò che la multinazionale le aveva messo a disposizione una villa bellissima con tanto di piscina per cui mentre lei lavorava io avrei potuto godermi lo stesso il sole della bella stagione! Pensavo fosse uno scherzo, ma quando arrivammo constatai che era tutto vero! Una villa stupenda immersa nel verde e con una piscina faraonica! “..che figata” pensai! Mia padre passava le giornate lavorando e quando tornava a casa ce ne stavamo per ore in piscina a chiacchierare e a coccolarci! Il fine settimana poi era eccezionale, potevamo restare tutto il giorno sdraiati sul lettino a prenderci cura di noi stessi, ma quella domenica stava per succedere qualcosa che neanche nei miei sogni avevo mai pensato! Eravamo, come al solito sdraiati in giardino, faceva molto caldo spalmai la schiena di mia madre con l’olio abbronzante e poi le chiesi se volesse qualcosa di fresco, lei disse di si; così entrai in casa e già che c’ero ne approfittai per andare in bagno! Quando uscii tornato in giardino mi accorsi che era arrivata un’amica di mia madre Antonella una donna di circa 40anni ma giovanile e bona quanto mia mamma. Era vestita con un completino estivo leggero e corto che lasciava ampiamente scoperte le sue gambe e con una scollatura molto profonda che lasciava ben poco alla mia immaginazione. Quando mi videro apparire sulla porta-finestra che dava in giardino mia mamma si rivolse a me “finalmente sei uscito, Antonella deve cambiarsi credevamo ti sentissi male non venivi più fuori.” mia mamma era ancora, o forse di nuovo, a pancia in giù e non si era rimessa il pezzo di sopra del suo costume. Per parlarmi aveva sollevato leggermente il busto e il suo seno mi era apparso in tutta la sua bellezza. Antonella si era accorta di dove puntasse il mio sguardo un po’ inebetito e mi diede uno scrollone passandomi accanto “sveglia Luca, credo sia il caso che tu faccia un tuffo questo sole oggi è proprio forte, mi cambio e vengo in acqua anche io.” Le sue parole mi destarono dallo stato di trance in cui mi trovavo. Le risposi in modo quasi automatico senza controllare del tutto le parole che pronunciavo “certo mi ci vuole proprio un tuffo” finii di pronunciare quelle parole che ero già sul bordo della piscina e mi tuffai in acqua alla ricerca di un po’ di pace per i miei sensi e di un po’ di refrigerio per il mio corpo oramai provato da una situazione al limite. Stavo nuotando cercando di distogliere i miei pensieri dal corpo fin troppo esposto di mia madre quando mi avvicinai al bordo della piscina per prendere fiato. Fu allora che dalla porta finestra apparve Antonella, il suo costume era a dir poco osceno, ma forse era la mia fantasia che amplificava tutto verso una direzione unica in quel momento. Anche se ad essere sinceri aveva un bikini da urlo. Il pezzo di sopra era a triangolo e credo dovesse essere di almeno due misure più piccolo di quanto necessario, infatti il suo seno debordava da ogni parte e quei minuscoli triangolini facevano la loro fatica a nascondere almeno i capezzoli e le aureole. Lo slip di quel costume era poi molto sgambato ed aderente al punto che riuscivo a vedere nettamente la fessura che separava le labbra della sua figa. Credevo di impazzire, quelle due donne mi stavano facendo eccitare di nuovo. Non avevo mai visto Antonella in costume da bagno e per quanto mi piacesse come donna non immaginavo fosse tanto bona. Mia madre le fece segno di accomodarsi sul lettino di fianco a lei, io intanto mi allontanai dal bordo. Ripresi a nuotare su e giù per la piscina cercando di distogliere la mia mente da quei corpi distesi al sole quando fui distratto dalla voce di mia mamma che mi chiamava. “cosa c’è mamma ?” chiesi appena fui al bordo “ti spiacerebbe spalmare la schiena di Antonella come hai fatto con la mia ? Le ho detto quanto sei bravo nel massaggiare e stendere la crema e vorrebbe che fossi tu a farlo. Ti dispiace ?” Non poteva essere che fosse proprio mia mamma a chiedermelo, ma d’altra parte forse ero io che mi facevo troppi film, era forse la mia fantasia che correva troppo. In fondo la sua era una richiesta del tutto innocente, si trattava di stenderle un po’ di crema sulla schiena non certo di scoparmela. Ma la fantasia di un ragazzo di 18 anni corre più veloce della luce e fermarla è impossibile. Uscii dalla piscina che il mio cazzo era già barzotto ma si notava poco. Mi avvicinai al lettino di Antonella e mi accorsi subito che anche lei si era tolta il reggiseno e non solo, il suo slip non era proprio uno slip ma un perizoma che non lasciava nulla del suo stupendo culo coperto, aveva in pratica un filo che correva lungo il solco tra le natiche. Tirai un sospiro e notai che mia mamma girò la testa dalla mia parte per guardarmi, le scappò un piccolo sorriso che però era rivolto ad Antonella. Presi il flacone di crema e ne versai una discreta quantità al centro della schiena di Antonella. Il fresco della crema la fece sobbalzare “ma è gelata!” si lamentò lei “tranquilla ora la riscalderà con le sue mani vedrai è delicato e tra un po’ starai molto meglio” furono le parole di mamma. Rinfrancato da quelle parole iniziai a stendere la crema con movimenti circolari sulla schiena di Antonella spingendomi sino al collo in alto, al bordo del perizoma in basso e lateralmente arrivando sino a lambire i seni. Notai che come con mia mamma anche lei gradiva e ricambiava con piccoli gemiti di piacere, allora mi feci più audace e mi soffermai sulle zone laterali dei seni massaggiando e impastando la sua carne con sempre maggiore intensità. Quando tutta la crema fu assorbita dalla pelle di Antonella ne versai ancora questa volta sulle cosce e in parte anche sui polpacci. Le cosce di Antonella, a differenza di quelle di mia madre erano più snelle, mentre quelle di mia madre erano più piene e ora che le vedevo così vicine e quasi messe a confronto me ne rendevo maggiormente conto. Iniziai a stendere la crema, oramai avevo vinto il momento di imbarazzo e mi ero anche reso conto che più mi facevo audace e più a lei, ma anche a mia mamma prima, piaceva. Il mio massaggio iniziò dalle caviglie e dai polpacci per poi risalire lentamente verso il retro delle ginocchia e poi verso le cosce sode e tornite. Abbordai prima la coscia a me più vicina e vi stesi la crema che avevo versato con movimenti circolari che si orientavano verso l’alto mi ritrovai così ad affrontare la parte terminale della coscia e infine il suo culo. Fu un attimo l’imbarazzo mi attraversò e mi blocco ma durò solo un istante che superai facendomi violenza e feci scorrere la mia mano sul suo culo. La sua reazione fu di piacere, me ne accorsi da come si sistemava meglio sul lettino cercando il più possibile il contatto con la tela dello stesso. Tornai a massaggiare la coscia spingendomi questa volta verso l’interno. Avevo superato l’imbarazzo e la mia audacia andava via via aumentando sempre più. Il mio massaggio andava sempre più verso il centro dei miei pensieri, infondo lei non era mia madre ma solo una splendida donna che accettava senza troppi problemi il mio tocco. Anzi sembrava che mi incoraggiasse, infatti man mano che mi spingevo verso il suo costume mi sembrava che lei allargasse un po’ le gambe per favorirmi. Passai a stendere la crema anche sull’altra gamba partendo sempre dalla caviglia e poi risalendo sul polpaccio. Ma essendo la gamba quella più interna e quindi più distante da me dovetti sporgermi e il mio cazzo urtò la coscia che avevo massaggiato prima. La situazione per quanto cercassi di controllarmi era incandescente e il mio cazzo era bello duro. Temetti che sentendo il mio cazzo così duro vicino alla gamba dicesse qualcosa, invece non disse nulla anzi ebbi la sensazione che spostasse la coscia per aumentare il contatto e la pressione sul mio cazzo. Anche se poteva essere solo una mia fantasia ne fui gratificato e continuai con maggiore impeto e audacia a massaggiare l’interno coscia spostandomi verso l’alto. Il fulcro dei miei pensieri e la meta del mio tocco voleva essere il suo costume, anche se ero conscio che toccandolo avrei dato un chiaro segnale di quali fossero i miei intendimenti. Ci pensai un po’ ma non avevo tutto il giorno così presi il coraggio a 4 mani e mi lanciai. Il cuore mi batteva a 1000 e nelle vene avevo più adrenalina che sangue ma dovevo tentare. Mi sposati leggermente verso l’alto sino a sfiorare prima il suo costume ed a toccarlo poi, ero con il mignolo a strusciare sulla sua figa e mi parve di sentirla umida, non capivo più nulla. Temevo che si alzasse e mi urlasse qualcosa ma non si mosse, anzi si mosse sul lettino ma solo per spingere il bacino incontro alla mia mano così che il mio dito mignolo quasi scomparve tra le pieghe del suo costume non riuscivo quasi a respirare. Il cazzo mi faceva un male cane per l’eccitazione il cuore aveva un ritmo irregolare sudavo più che in un bagno turco ero sul punto di svenire se non di morire ma non mi importava ero in paradiso, almeno così credevo. In quel momento di estrema estasi mia madre si alzò dal lettino e ci disse “Io vado a preparare qualcosa di fresco da bere voi perché non fate un tuffo intanto?”, io rimasi pietrificato, avevo le mani nella figa della sua migliore amica. Il mio cazzo oramai era duro da farmi male e il mio stato di eccitazione era a livelli altissimi, non avrei resistito molto ancora ero quasi sul punto di venire senza neanche toccarmi. Non appena mia madre fu scomparsa dalla nostra vista entrando in casa Antonella si girò dicendomi “allora ti piace strusciare la tua mano tra le mie gambe?” e dicendo questo mi posò una mano sul pacco che oramai era enorme. Io rimasi immobilizzato, ero rosso sia per l’eccitazione sia per la vergogna di essere stato così palesemente beccato in flagrante. Non ebbi il tempo di replicare che lei continuò “a quanto vedo si direbbe proprio che ti piace e molto anche, ma vediamo un po’ cos’abbiamo qui” e così dicendo mi slacciò il cordino dei boxer da mare che indossavo e allargando la parte superiore me li abbassò facendone uscire il mio cazzo che a me sembrava davvero enorme. Eppure lo conoscevo bene, avevo imparato a studiarlo in ogni suo dettaglio nelle innumerevoli seghe che mi ero fatto sino ad allora, ma grosso così non l’avevo mai visto. Io restavo immobile, ingessato praticamente pietrificato non mi riusciva di dire una parola o di muovere un muscolo. Lei ebbe un’esclamazione di meraviglia nel vedere la mia cappella quasi completamente scoperta ma soprattutto rossa, quasi viola e il mio cazzo duro e grande. A dire il vero lei era la prima volta che lo vedeva e lo trovò grosso, se sapesse che neanche io che ne ero il proprietario l’avevo mai visto così grosso… “Mmmmhhh sono lusingata di farti un così bell’effetto, non pensavo di piacerti tanto.” Non potevo rispondere ero bloccato immobile in attesa di una sua mossa di ogni sua decisione. Nel girarsi mi mostrava il suo seno che ora che lo vedevo era più grosso di quello di mia madre ma con le aureole piccole e i capezzoli molto grandi e molto lunghi, morivo dalla voglia di attaccarmi a quei capezzoli e succhiarli per ore ma non riuscivo a muovermi ne a dire una parola. Fu ancora un volta lei a prendere l’iniziativa dicendomi “vediamo se è anche buono quanto è bello” e così dicendo se lo fece sparire in bocca tutto in un solo colpo. Era evidente la sua abitudine a succhiare cazzi ed evidentemente aveva già avuto da succhiare cazzi di dimensioni come il mio se non più grandi. Ma in quel momento non mi interessava nulla volevo solo venire e dato il mio stato non ero molto lontano. La sua lingua scorreva lungo l’asta e la avvolgeva muovendosi a mulinello sulla punta. Quando poi scendeva con la bocca giù facendo sparire tutta l’asta in gola sentivo il risucchio della sua bocca che sembrava volesse risucchiarmi anche l’anima. Era veramente troppo ebbi appena il tempo di dirle “ve… ve.. vengoooooooooo” non finii quasi di pronunciare quella parola che mia madre fece il suo ingresso sulla porta-finesta con un vassoio ricolmo di bibite fresche. Quando la vidi sbiancai ma non mi mossi il mio cazzo era ancora ospite di quella bocca meravigliosa e non avevo nessuna intenzione di uscire prima che non fosse stata lei a farmi andar via. Antonella non fece debordare neanche una goccia di sperma dalle labbra lo bevve tutto con avidità risucchiando e ripulendo tutto con abilità da consumata pompinatrice. Mia madre fece un sorriso sornione vedendo la scena e la cosa mi lasciò un po’ perplesso evidentemente le due donne erano dovevano essere d’accordo. Quando finalmente Antonella lasciò la presa del mio cazzo si ripassò la lingua sulle labbra e poi disse a mia madre “Mmmmmhhh avevo una seta incredibile non potevo aspettare che arrivassi con le bibite e mi sono servita da sola!” non finì la frase che entrambe scoppiarono in una fragorosa risata, tanto che mancò poco che mia mamma non facesse rovesciare il vassoio con tutte le bibite. Finalmente lo posò sul tavolino e io mi versai un succo d’ananas con tanto ghiaccio, mi ci voleva proprio il caldo del sole che non smetteva di picchiare e la situazione satura di sesso e di libidine erano una miscela esplosiva che non smetteva di farmi stare in eccitazione; le due donne si guardarono e senza dire niente iniziarono un lento balletto saffico, non riuscivo a credere ai miei occhi, la mia splendida mamma mi stava regalando un’emozione incredibile! Ben presto mi aggiunsi alle due donne che si presero cura di me e mi fecero passare il più bel pomeriggio di sesso che avessi mai passato! Continuammo ad incontrarci tutti e tre nella nostra villa fino a quando mia madre non ebbe ultimato il lavoro che le era stato affidato! A settembre inoltrato ritornammo a casa e riprendemmo la nostra vita di coppia felice che va avanti tutt’ora, anche se a volte aggiungiamo delle varianti!
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