Ero appena tornato a casa, eccitato perché non ero riuscito a portare a letto la mia ragazza. Era già molte volte che mi faceva andare buca. Ero incazzato e quando mia mamma mi ha visto entrare s’è accorta subito e non me ne ha chiesto la ragione perché già la immaginava. Le ho detto che sarei andato a cambiarmi e fare un bel bagno caldo per farmi passare l’incazzatura. Lei stava guardando un film alla televisione ed io, senza pensare al mio stato d’animo ed alla mia eccitazione, ho lasciato socchiusa la porta. Dopo pochi minuti, mentre ero immerso e quasi tutto coperto dalla schiuma da bagno, mia mamma è entrata, come spesso faceva, ha chiacchierato un pò mentre si preparava per la notte e prendeva le sue creme per andare a vedere la fine del film. Per fortuna ero coperto dalla schiuma perché il mio cazzo era completamente duro, appoggiato alla pancia, ancora eccitato dalla voglia che mi era rimasta dopo l’incontro con la mia ragazza. Mia madre mi vedeva nudo regolarmente; io non mi nascondevo sicuro e non mi vergognavo, anzi, molte volte facevo di tutto perché lei entrasse in bagno mentre mi lavavo o facevo i miei bisogni, o mentre ero in camera che mi cambiavo, ma duro così non me lo aveva mai visto. A dire il vero, una volta ero molto eccitato e, sicuro che lei stesse per entrare in bagno, mi ero voltato verso la porta con il cazzo eretto completamente e con la cappella fuori, ma lei non è entrata. Insomma, era passata quasi un quarto d’ora e io mi stavo ancora crogiolando nell’acqua calda leggendo un giornalino, che mia mamma è tornata di nuovo in bagno; la porta era rimasta socchiusa. Chissa se lo aveva fatto apposta! Io ero ancora eccitatissimo ma .. non mi ero accorto che la schiuma se ne era andata completamente ed ero immerso nell’acqua, ormai quasi trasparente. Attraverso lo specchio del bagno ho visto la faccia di mia mamma riflessa! Avreste dovuto vederla!! Quando è entrata il suo sguardo è cascato, come spesso accadeva, sul mio cazzo e quando s’è accorta che era completamente duro, l’ho vista sobbalzare e diventare rossa come un peperone. Io ho subito abbassato il mio sguardo sul giornalino che stavo leggendo, facendo finta di niente per non farle pensare che avevo visto il suo sbigottimento, ma con la coda dell’occhio continuavo a guardare nello specchio, vedendo mia mamma che continuava a fissare il membro duro. Quando mi è passata vicino ho avuto la riprova del suo turbamento perché i capezzoli spiccavano netti contro la stoffa della sua maglietta. Non me ne ero reso mai conto perché non avevo avuto mai occasione di vederla nuda se non quando, da giovane, sbirciavo attraverso la porta del bagno quando si lavava, ma aveva due capezzoli veramente grossi e lunghi. Questa visione non aveva fatto altro che alimentare la mia eccitazione e la mia fantasia perciò ho deciso di giocare d’astuzia. Sapendo che era da molto tempo che non aveva rapporti sessuali, perché vedova da numerosi anni e perché non aveva l’intenzione di risposarsi di nuovo, ho voluto provare a vedere sino a dove potevo spingermi e sino a che punto lei avrebbe voluto godere di questa vista. Ho pensato che se non avesse più voluto essere turbata dalla vista del figlio con il cazzo eretto, non sarebbe più tornata in bagno, perciò mi sono alzato in piedi per cominciare a lavarmi, mentre aspettavo la sua prossima mossa. La mia eccitazione era al limite; mi sembrava di essere vicino ad un orgasmo, anche se non me lo ero ancora mai sfiorato! Sentivo i miei lombi contrarsi e più mi guardavo, in piedi con il cazzo svettante verso l’alto, più continuavo a eccitarmi. Mentre mi stavo insaponando con naturalezza, voltato a tre quarti verso l’ingresso e parzialmente riflesso nel grande specchio sulla parete di fronte, ho sentito mia mamma camminare verso la porta ed aprirla. Quando è entrata il suo sguardo è cascato immediatamente sul mio membro e subito dopo ci siamo guardati negli occhi. Dopo un primo attimo di imbarazzo da parte sua, ridacchiando, ha esclamato: “Mamma mia tesoro, non ti ho mai visto in questo stato! Sembri un protagonista di un film porno!” Io mi son scusato dicendo che mi dispiaceva ma era un periodo in cui sono quasi sempre così; saranno i miei ormai che fanno scherzi! Mentre parlavo mi sono reso conto che mia mamma s’era cambiata e adesso vestiva una camicia da notte che raramente le vedevo, particolarmente trasparente, che metteva in mostra attraverso il tessuto, i suoi due enormi e lunghi capezzoli scuri. Lei m’ha tranquillizzato dicendo che, per quanto ne sapesse, era molto naturale per un ragazzo di diciotto anni avere queste manifestazioni ma di non preoccuparmi che di sicuro lei non si sarebbe scandalizzata, anzi, essendo una donna anche lei, oltre che mia madre, non poteva che provare piacere a vedere un ragazzone così. Tranquillizzato, ma sempre più eccitato ho continuato a lavarmi ed insaponarmi davanti a lei. Quando è stato il momento del mio membro, l’ho preso tranquillamente in mano, l’ho insaponato e scappellato tranquillamente facendo finta di niente. Mi sembrava che il suo sguardo non si staccasse mai da lui, anche se faceva finta di essere occupata a riordinare qualcosa. Dopo qualche secondo mi ha detto che quando sarebbe stata libera la vasca si sarebbe data una sciacquata anche lei, approfittando della mia stessa acqua. Finito di lavarmi sono uscito e mentre mi stavo asciugando s’è avvicinata al bordo della vasca, ha abbassato le spalline della camicia da notte e l’ha lasciata cadere ai suoi piedi, rimanendo completamente nuda davanti ai miei occhi sbigottiti. Quando mi ha guardato s’è messa a ridere dicendo che pensava che ormai, con la confidenza che s’è instaurata, non sarebbe stato un gran problema farsi vedere nuda da me. Tanto, più eccitato di così non potevo esserlo! Io balbettando le ho detto che non immaginavo che il suo corpo fosse così bello ma, soprattutto, non immaginavo che una donna potesse avere dei capezzoli così grossi e lunghi; non ne avevo visti di simili nemmeno nelle riviste pornografiche. Lei, molto soddisfatta dei miei complimenti s’è sfiorata un seno con la mano dicendo che prima di allattarmi non erano così grossi; sono stato io a ridurglieli così a forza di succhiarli, visto che mi piaceva tanto, ed a renderli tanto sensibili. Preso in questo vortice irrefrenabile, e sempre eccitatissimo, le ho detto che non poteva non piacermi succhiare due tette così belle. Guardandomi negli occhi, nei quali potevo vedere anche la sua eccitazione, mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto provare a succhiarli ancora, allora mi sono chinato e, con molta dolcezza, ho preso fra le labbra uno dei suoi meravigliosi capezzoli e ho cominciato a succhiarlo e titillarlo con la lingua. Mentre assaporavo il suo gusto e sentivo i suoi gemiti ed ansimi di piacere la sua mano s’è chiusa intorno alle mie palle ed ha cominciato a strofinarle ed a schiacciarle fra di loro. Dopo un po è risalita sull’asta e l’ha presa in mano e, stringendola con forza, mi ha detto che avevo un cazzo meraviglioso e che non ne aveva mai visti di simili. Eravamo in piedi, completamente nudi uno davanti all’altro e ci stavamo donando piacere reciproco in un modo molto dolce e tenero. Mentre le stavo succhiando e leccando le tette sono sceso con la mano fra le cosce, che lei aveva già leggermente aperto, e ho cominciato a titillarle il clitoride. Dopo alcuni minuti i suoi gemiti si sono trasformati in un orgasmo violentissimo che l’ha fatta tremare dal piacere. Quando ha finito di godere mi ha guardato negli occhi e, dopo avermi baciato con passione sulle labbra, ha detto che a quel punto sarebbe stato il mio turno per godere. Seduta sul bordo della vasca e guardando il mio cazzo ha cominciato un velocissimo movimento che in pochi secondi mi ha portato ad un orgasmo violentissimo. Erano troppe ore che ero in quello stato! I numerosi schizzi di sborra sono usciti con una forza inusitata dalla cappella inondandola sulle tette e sul collo. Quando il mio orgasmo è terminato mi ha baciato la cappella con dolcezza e, con le labbra sporche del mio seme s’è avvicinata alla bocca e mi ha baciato facendomi sentire l’acre gusto del mio seme. Dopo esserci puliti siamo andati a dormire nello stesso letto e ci siamo addormentati immediatamente.
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