Tante e tante volte avevo visto le cosce di mia madre al mare, ma vederle attraverso la fessura della porta mentre lei si sta infilando le calze, è veramente sconvolgente. Non avevo mai fatto caso al fatto che di solito la porta della camera da letto di mia madre era un pochino scostata, forse perché non ci badavo. Poi una volte, mentre passavo davanti la camera, sentii un rumore come di qualcosa di pesante che era caduto a terra. Mi fermai e cercai di guardare dentro. Chiamai mia madre per vedere se le fosse successo qualcosa e non avendo sentito risposta, scostai la porta. L’immagine che mi si parò davanti mi fulminò all’istante. Mia madre mi dava le spalle e stava allacciandosi le calze al reggicalze. Indossava un paio di mutandine che tuttavia non le coprivano un bel nulla dal momento che erano trasparentissime. Chiesi nuovamente cosa fosse accaduto e mia madre, voltandosi solo con la testa, rispose che era caduto il barattolo del borotalco. Poi mi pregò di prendere la paletta e lo scovolino per raccogliere il talco che era fuoriuscito. Senza pensarci presi l’occorrente e mi chinai davanti a lei per raccogliere il talco. Con la coda dell’occhio non potevo fare a meno di ammirarle le cosce ed il resto. La peluria del pube le si notava benissimo in quanto le sue mutandine erano trasparenti e lei non faceva nulla per nascondersi, anzi sembrava lo facesse apposta a mettersi in mostra. Non mi ero accorto prima della sensualità di mia madre, forse perché la vedevo solo come ‘mia madre’ e non anche come una donna. Finito di pulire tornai in cucina a studiare. Io non ho una camera in quanto la nostra casa non è molto grande. Ad un tratto entrò mia madre. Non indossava la gonna. Aveva una cortissima sottana in nylon che le lasciava quasi tutto scoperto. Questa infatti le arrivava appena sotto i glutei. Le mutandine trasparenti le si vedevano benissimo. Prese a fare qualche lavoretto così come si trovava. Di tanto in tanto si girava verso di me per vedere se io la stessi guardando, ma naturalmente io la guardavo con la coda dell’occhio e non mi facevo vedere. Come per voler sottolineare il suo abbigliamento, lei inizia a dire il motivo per il quale le era caduto il borotalco, e cioè che aveva l’inguine arrossato e aveva pensato che mettendo il borotalco le avrebbe dato un po’ di sollievo. Io la guardai con uno sguardo disinteressato per un attimo, immergendomi sui libri nuovamente. La sentii nuovamente parlare, forse lo diceva tra se e se ma a voce alta, dicendo che forse sarebbe stato meglio togliere del tutto le mutandine in modo che il bordo di esse non andassero a strusciare sull’inguine e procurarle fastidio. Io alzai per un attimo gli occhi e la vidi infilarsi le mani sotto la sottana e sfilarsi le mutandine. Non credevo ai miei occhi: mia madre si era tolta le mutandine davanti a me. Aveva gettato il suo indumento intimo sul tavolo accanto al libro che stavo leggendo, proprio per farmi notare che adesso era nuda sotto. I pensieri mi si accavallarono nella mia testa, dovevo studiare ma allo stesso tempo avevo la testa al culo di mia madre che inevitabilmente faceva capolino dalla corta sottana. Non so cosa mi prese, ad un certo punto la fissai senza più poterle staccare lo sguardo da dosso. Quella figura mi attraeva molto, era come se i miei occhi fossero calamitati sul suo culo. Lei se ne accorse, poi mi disse che non c’era modo di scandalizzarsi in quanto lei, mia madre, non aveva vergogna a farsi vedere da me che ero suo figlio. La sera prima di addormentarmi mi tirai una sega tremenda pensando al suo culo meraviglioso. La mattina seguente sentii mio padre trafficare in cucina a prepararsi il caffè e ad uscire per andare al lavoro. Mio padre è un sottufficiale del Corpo della Polizia Penitenziaria e qualche volta fa anche il turno di notte. Mi alzo dopo un po’ e vado in bagno, al ritorno vedo mia madre in cucina che sta preparandomi la colazione. Rimango allibito nel vederla con addosso una vestaglia aperta davanti, le tette scoperte e con addosso il reggicalze con le calze. La sua folta peluria attirava il mio sguardo, ma anche le sue belle e grosse tette. Mi salutò ripetendomi che lei non si vergognava a farsi vedere nuda da me che ero suo figlio. Mentre mangiavo i biscotti inzuppati nel caffelatte sentivo che facevo fatica a deglutire. Il mio sguardo era posato sulle parti intime scoperte di mia madre. Andai a scuola e quella visione mi accompagnò per tutto il giorno. Pensai di masturbarmi nuovamente la sera a letto. Proprio quella notte mio padre era di servizio, quindi in casa eravamo soli. Prima di andarcene a letto mia madre prese a dirmi delle cose che all’apparenza sembravano senza senso. Erano cosa a me sconosciute, ma che in un certo senso avevano senso. Mi disse che da un certo periodo di tempo lei si alzava la notte per qualche minuto per poi tornare a letto. Era sonnambula. E la mattina dopo non si ricordava di nulla. Poi mi disse che se l’avessi vista di notte camminare per la casa non l’avrei dovuta svegliarla. Io pensavo che quella cosa non era vera in quanto se non si ricordava nulla allora come faceva a sapere che si alzava di notte? Non vedevo il motivo per il quale mi aveva detto quella cosa. Andai a letto pensando al suo culo nudo e stavo per iniziare a masturbarmi quando sentii dei rumori nel corridoio. Io dormo in cucina dove c’è il divano letto. Ad un tratto vedo entrare mia madre tutta nuda. Accende la luce e si avvia verso il rubinetto. Prende un bicchiere, lo riempie e beve. Io la chiamo appena per vedere se fosse sveglia o se stesse dormendo davvero. Non mi risponde. Però viene verso di me, prende le coperte e le sposta, poi mi abbassa il pigiama e mi prende il pisello in bocca. Questi era già rigido a causa della nudità di mia madre. Mia madre mi spompina per un bel po’ fino a quando io non raggiungo l’orgasmo. Lei ingoia e mi pulisce il glande con la sua lingua, dopodiché si alza, spegne la luce e ritorna a letto. Io ero paralizzato nel mio letto. Non credevo ancora che mi fosse successa quella cosa meravigliosa. Il giorno appresso le dico che l’avevo vista in cucina a bere e lei dice di non ricordarsi di nulla. Poi le dico anche che lei era tutta nuda e lei, sorridendomi, dice ancora che non si vergogna a farsi vedere nuda da me che sono suo figlio, però mi dice anche di non dirlo a mio padre. Questa cosa mi mette una pulce nell’orecchio. Se mio padre non lo doveva sapere era perché non era una cosa normale ciò che lei faceva. La cosa si ripeteva puntuale quando mio padre faceva servizio di notte. Ormai mi ci ero abituato e quindi mi facevo trovare scoperto con pisello in vista. Mia madre quando entrava in cucina non si dirigeva più al rubinetto per bere, ma si dissetava direttamente al mio pisello. Una mattina successe il fattaccio. Mio padre era uscito per andare al lavoro. Io mi alzo per andare in bagno a far le pulizie, poi al ritorno vedo mia madre in cucina, questa volta era completamente nuda senza nemmeno la vestaglia.Decido che quel giorno dovevo osare il tutto per tutto. Entro in cucina, la saluto, le vado dietro e le do un bacio al culo. Lei sorride e mi dice ‘ma che fai, sciocchino’. Quella frase sapeva tanto di ‘dai, continua pure’. Prendo a sbaciucchiarle il culo e la sento ridaccchiare. Lei si gira verso di me ed io affondo il viso tra la sua peluria nera. Pian piano salgo. Con la lingua le sfioro l’ombellico e poi finalmente eccomi alle tette. Una per volta gliele palpo e poi le succhio i capezzoli. Solo in qual momento lei si rende conto che anch’io sono nudo. Il mio pisello è durissimo. Lei me lo prende in mano e senza dire nulla mi tira verso il mio letto ancora aperto. Allarga le cosce e mi dice ‘scopami, infilzami con questo spiedo bello duro’. La penetro. La sua figa era umida e ciò ha permesso un’entrata facile. Era la prima volta che infilavo il mio pisello in una figa. Per me era troppo eccitante e bello. Raggiungo l’orgasmo alla svelte, naturalmente esco fuori e le sborro sulla pancia. Mia madre mi guarda e mi dà un lungo bacio in bocca, poi mi dice che d’ora in poi io sarò il suo amante e potrò far l’amore con lei ogni volta che lo desidero. Questa storia è iniziata da poco più di un paio di mese, esattamente a metà settembre. Io mi trovo al settimo cielo. Mio padre non sa nulla e spero non lo venga mai a sapere in quanto penso che ucciderebbe sia me che mia madre. Ma quanto mi piace essere l’amante di mia madre. E’ una cosa che mi manda in estasi. Prima avevo letto solo delle storie sull’incesto e a volte mi masturbavo nel leggerle, a volte pensavo che erano tutte cazzate quelle che si scrivevano, ma adesso posso dire che sono vere, visto che ciò che ho scritto io è vero. La cosa che più mi ha lasciato di stucco è che è stata proprio mia madre a spingermi di scriverla. Ed è stata proprio lei a farmi conoscere il sito di ‘annunci69’. Lei dice che quando mio padre andava in servizio la notte, lei andava sul sito e andava a leggere le storie d’incesto, specialmente quelle che parlano dell’amore tra madre e figlio e si masturbava, fino a quando non le è venuto in mente di esibirsi a me
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