Mi chiamo Maurizio ho 38 anni. Ho avuto da sempre una passione per mia madre fin da quando a 14 anni, maturo sessualmente desideravo scopare con lei. D’altra parte come si poteva resistere ad una donna come mia madre. Alta 170 cm. carnagione olivastra, occhi scuri, lunghi capelli lisci e neri che le arrivavano sul culo, un paio di tette floride ma no grossissime, un bel paio di gambe lisce e affusolate che terminavano in un bellissimo culo sodo e rotondo, ed un montarozzo della figa molto pronunciato. Il suo fisico era tenuto in forma attraverso la pratica dello yoga, pratica di cui poi diventò anche istruttrice. Spesso per stare più tempo con lei l’accompagnavo nei suoi viaggi d’aggiornamento in giro per l’Italia e più di una volta eravamo stati costretti a dormire, (con mia grande gioia), nello stesso letto. E con la scusa di muovermi nel sonno le toccavo le tette e la figa morbida. Poi le prime cotte, l’università, la laurea, il lavoro ed ….il mio matrimonio, mi portarono lontano da lei. A dire la verità non molto lontano perché per starle più vicino comprai un appartamento al piano di sotto dei miei genitori.Un giorno di 3 anni fa tornando a casa prima, entrai senza far rumore e fui colpito dai gemiti e dalle grida di piacere che provenivano dalla mia camera da letto. Mi avvicinai in silenzio e vidi mia moglie che si scopava a spegnimoccolo un uomo, guardo meglio e scopro che quell’uomo era mio padre. La rabbia era tanta ma in un attimo di lucidità esco di casa senza fare rumore e vado a chiamare mia madre, scendiamo e dopo essere entrati scattammo prima alcune foto con la mia macchina digitale, poi ci facemmo vedere.Va da se che sia mia madre che io chiedemmo il divorzio. Le case restarono a noi e mio padre ed io ci scambiammo gli alimenti. Lui li dava alla mia ex moglie ed io accudivo mia madre, in fondo è nei compiti di un bravo figlio prendersi cura dei propri genitori, in questo caso di mia madre, e capirete voi di che cura parlo. Riuscimmo 2 anni fa ad ottenere anche l’annullamento totale dei matrimoni, in teoria ora non ci sono molti documenti che testimoniano che lei sia mia madre.Provai a chiedere a mamma di venire a vivere con me e fittare il suo appartamento, ma lei voleva stare da sola. Provai ad invitarla ad uscire ma era entrata in una specie di depressione che l’aveva portato anche ad ingrassare di qualche kilo e anche i miei inviti ad uscire andarono a vuoto, fino a quando…….Andai a visitare mia madre un sabato. Arrivai proprio mentre lei stava uscendo dalla doccia, infatti venne ansimando alla porta seminuda con solo un asciugamano attorno al suo petto. Con mia sorpresa mamma non aveva nessuna intenzione di andare a vestirsi, ma versò ad entrambi un bicchiere di vino prima di sederci al tavolo. Mentre parlavamo, mamma si lamentava della rigidezza del suo collo e della schiena, così decisi di girare la situazione a mio vantaggio e mi offrii di massaggiarle il collo e le spalle. Lei esitò per un momento e poi disse, “Davvero lo faresti? Sarebbe fantastico!”, mentre spostava la sua sedia di fronte a me mettendosi di fronte al tavolo. Quando mIsi le mie mani sulle sue spalle, avvenne una reazione istantanea, come… una scossa elettrica. Sarà l’eccitazione del suo contatto ma mentre iniziai ad accarezzare ed impastare la sua pelle il suo corpo cominciò a rilassarsi. Dopo un poco che lavoravo lentamente dietro la sua schiena avvertii che mamma iniziava ad essere più sensibile al mio tocco, ogni tanto gemeva dolcemente ed ansimava, ogni tanto mi incoraggiava dicendomi “Mmm, com’è bello!”. Ora con le mani scesi più in basso massaggiandola da sopra l’asciugamano, però lentamente le mie mani scivolarono sotto i lembi dell’asciugamano arrivando ad accarezzarle la parte alta dei glutei. La pelle di mia madre era liscia e calda. Il suo silenzio mi incoraggiò ad osare di più e le mie mani muovendosi spostarono sempre di più l’asciugamano dalla sua schiena liberando sempre un poco di più il suo corpo. Ogni tanto le mie mani si muovevano lungo i suoi fianchi, rollando i piccoli rotolini di grasso sotto le sue braccia. Volevo di più, così presi coraggio e passai a massaggiare la sua pancia. Spostai le mie mani dietro e con i polpastrelli iniziai a premere la sua pelle e massaggiando tutto intorno la sua schiena, continuando ad alternare pressione e massaggio. Mia madre gemette dolcemente mentre feci scivolare le mie mani sulla sua schiena spostando sempre di più su l’asciugamano. Poi cominciai ad essere più intraprendente e dopo aver massaggiato il suo collo arrivai sulle sue spalle dove era il nodo dell’asciugamano e con due dita lo aprii, ma non lo levai. Mia madre sospirò sussurrando “Mmh mi fai sentire così bene”, mentre mi spostai avanti e baciai il suo collo in più parti, muovendo su le sue spalle mentre continuavo a massaggiarla. Poi l’asciugamano strattonato dal mio massaggio scivolò sotto le sue ascelle lasciandole la schiena libera. Mamma ansimò tenendo l’asciugamano sul suo seno mentre io continuai a massaggiare la sua schiena nuda. Poi con mia grande sorpresa sospirando puntò le mani sul tavolo davanti a lei e tolto l’asciugamano lo gettò sul pavimento. Ebbi così una perfetta visuale delle curve larghe dei suoi fianchi, le sue tette leggermente pendule (ora mamma ha 60 anni), coronate da lunghi e duri capezzoli scuri inclinati sul suo petto. Subito feci scivolare le mie mani da dietro le sue spalle e le afferrai entrambi le tette, pizzicando i suoi capezzoli duri mentre le sospirai nelle orecchie.Per un buon cinque minuti strizzai le sue mammelle, manipolandole ed osservandole mentre i suoi capezzoli diventavano ancora più duri. Mi fermai un attimo, tolsi le mie mani e mi levai la maglietta. Mamma si girò di fronte a me, le sue mani si sollevarono andando a massaggiare il mio stomaco ed il mio torace. Prendendo il suo mento con la mia mano mi inclinai su di lei e baciai la sua bocca. Subito le sue labbra si aprirono ed iniziai a baciarla con tutta la passione del momento, la mia lingua picchiettava contro i suoi denti mentre strizzavo le sue tette. Poi la presi dalla sedia e la depositai sul pavimento dove i nostri corpi si fusero insieme. Poi mamma si alzò inginocchiandosi davanti a me, prese il bordo dei miei pantaloni e dopo una pausa in cui lei mi guardò con uno sguardo pieno di passione li abbassò con impazienza scoprendo il mio cazzo duro. Mamma restò per un attimo ferma inghiottendo un poco di saliva mormorando qualcosa forse la grandezza del mio cazzo era più grande di quella che aveva immaginato. Lentamente abbassò la sua calda bocca attorno al mio bastone duro, iniziando a succhiare mentre le sue braccia si andarono a chiudere sul mio culo dove, dopo aver preso le mie chiappe diede uno strattone per infilzare più a fondo il mio cazzo nella sua gola. Abbassai le mie mani e strizzai le sue tettone pendule mentre lei continua il suo avido bocchino, io spinsi i miei fianchi avanti mentre guardavo mia madre succhiarmi. Sentendomi prossimo alla venuta abbandonai le sue poppe abbondanti ed afferrai la sua nuca, affondai le mie dita nei suoi crespi capelli grigi mentre forzai il mio cazzo in fondo alla sua gola. poi, irrigidii il mio intero corpo e cominciai a godere sparando tutta la mia sborra nella bocca di mamma. Ma sborrai una quantità industriale, mamma non ce la faceva ad ingoiare tutto e parte del mio seme le scivolò sugli angoli della bocca finendo sulle sue tette. Mamma mugolò di piacere e spalmòil mio sperma sulle sue tettone e su i suoi capezzoloni duri mentre io lentamente uscii dalla sua bocca.Mamma continuò a massaggiarsi le tette ed a pastrugnarle, poi si rovesciò a terra ed allargando le gambe disse ansimando “Questo è tutto amore mio? Mica vorremmo fare qualcos’altro?”io eccitato mi stesi al suo fianco ed allargai i lati del suo pantaloncino. Lentamente lo abbassai lasciandola in mutande. La guardai la sua figa era coperta solo dal suo indumento intimo, mi posizionai tra le sue gambe ed afferrato il bordo delle sue mutande lo feci scendere dal suo stomaco e poi dalle sue gambe grassocce. Mia madre giaceva completamente nuda davanti a me, la sua figa aveva i peli grigi separati da umide e dure labbra vaginali. Prima che lei possa dire qualcosa spinsi la mia testa giù tra le sue gambe, la mia bocca si fiondò sul suo cespuglio vaporoso. “Per favore non farlo!” piagnucolò mamma “Non dovremmo! È sbagliato!” ansimò mentre la mia lingua scivola sulle sue labbra allungate. Mentre lei diceva che non avremmo dovuto farlo le sue dita afferrarono la mia nuca e spinsero la mia faccia nel suo figone un pò sfatto bloccando le sue gambe attorno al mio corpo. “Oooh!” urlò mentre la mia lingua scivolava sul suo clitoride eccitato.”Mmm!” ansimò ancora mentre le mie mani afferrarono le sue mammelle pendenti, ed iniziai a succhiare ed a ruotare la mia lingua sul suo bocciolo sensibile.Le mani di mamma spinsero la mia testa contro la sua vulva con una forza sempre più crescente mentre scuoteva avanti i suoi fianchi ed iniziava a respirare con rapidi affanni, dato che il suo orgasmo era prossimo. Subito iniziò a smaniare ancheggiando e muovendo scompostamente il suo ventre. Lasciando un suo seno scivolai con la mia bocca al suo canale bagnato infilando la mia lingua dentro mentre continuai a massaggiare il suo clitoride con le mie dita. Osservai l’orgasmo di mia madre che singhiozzava in silenzio contraendosi mentre godeva. Ora mi muovevo sul suo corpo, leccando i suoi capezzoli come facevo quando ero piccolo mentre ospitato dal suo abbraccio succhiavo il suo latte. Muovendomi sopra di lei istintivamente mamma allargò le sue gambe, il mio cazzo scivolò al bordo del suo pube peloso fino ad arrivare all’apertura della sua calda e bagnata figa dalla quale uscii nascendo. “Fottimi!” ansimò mamma “Ti prego fottimi Maurizio! Dammi la tua sborra! Voglio sentire la tua sborra dentro di me!” dopo essersi stesa meglio mamma aprì sguaiatamente le labbra della sua figa e io dopo un attimo di attesa piazzai la cappella del mio cazzo dentro di lei. Cominciai a fotterla lentamente dentro la fregna, profondo e duro, poi più velocemente e duramente, fino a quando le sue grida avrebbero potuto attirare l’attenzione dei vicini (era una donna divorziata). Pompai il mio cazzo dentro e fuori la sua topa pelosa, le strizzai le tette, torturai i suoi capezzoli duri mentre lei agitava i suoi fianchi con movimenti opposti ai miei per essere fottuta più duramente. “Sborrami dentro! Voglio sentire il tuo sperma in figa! Fottimi Marco! Dai fottimi!” m’implorava piagnucolando. Guardavo la mia mamma ingrigita, i suoi larghi fianchi agitarsi incontro al mio cazzo, la sua faccia tesa nell’estasi del godimento, e venni, spruzzai la mia sborra in fondo al suo canale aperto mentre i suoi muscoli mungevano il mio cazzo duro. Mentre il mio bastone duro sborrava nel suo corpo, mamma gridava “Posso sentire il tuo sperma! Oh Maurizio! Maurizio figlio mio!”. Mentre ero steso sopra di lei realizzai che avevo appena fottuto mia madre, la donna che mi aveva dato la vita e benché esausto mi sentii bene! In seguito riprendemmo a fare i nostri viaggetti e questa volta non solo potevo toccarla ma potevo anche scoparla. Avreste dovuto vedere le facce di meraviglia dei portieri d’albergo che ci davano la camera quando scoprivano che eravamo madre e figlio e che avevamo scopato in camera. Poi l’anno scorso mamma ed io abbiamo deciso di regolarizzare la nostra posizione e con la complicità di un giudice amico (anche lui scopa con sua figlia) abbiamo deciso di …….sposarci. ora mamma porta all’anulare la fede che avevo dato alla mia ex-moglie ed io porto la fede che lei aveva dato al suo ex-marito.Ho regalato a mamma un viaggio di nozze lungo 45 giorni nei posti più belli del mondo compreso il sud-est asiatico patria dello yoga che mamma ha ripreso a praticare recuperando un poco della sua forma fisica. Ma il suo di regalo ha di gran lunga superato il mio. Mi ha introdotto nella pratica del Kamasutra (lei è una donna-giumenta ed io un uomo-toro), ed in viaggio di nozze ogni notte mi si è concessa in una posa diversa, giurandomi che queste pratiche non le ha mai rivelate padre.Tornati a casa poi la ciliegina, si è fatta sfondare per la prima volta il culo. Ed è una sensazione bellissima inculare la propria madre che ti implora di sfondarla, di spaccarla per recuperare il tempo perduto, poi si è fatta anche pisciare addosso.
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