Vi ho parlato di me e vi ho detto il mio nome: Lara. Quello che non vi ho detto è che da sempre ho la passione per lo sperma. Trovo che sia incredibilmente bello sentire la sborra che esplode all’improvviso nella tua bocca, sentendo il primo schizzo che ti allaga tutta. Ma non divaghiamo. Dovete anche sapere che ho 20 anni e sono una studentessa universitaria, qui a Milano. Sono al II anno, ma solo poche persone, solo pochi amici sono veramente “amici”, mentre gli altri, come accade nella maggior parte dei casi, sono soltanto dei conoscenti, con cui si chiacchera, ci parla, ma non ci si trova davvero bene.Potrete ora immaginare che, in una città chiusa come Milano, la maggior parte degli amici siano donne; tra i maschietti, due in particolare mi sono molto simpatici: Marco e Gianluca. Non starò ora a descriverveli, sappiate solo che sono entrambi molto carini e che da sempre sognavo di spompinare entrambi.Com’è come non è, un giorno andiamo tutti e tre a casa di Gianluca per studiare in preparazione ad un esame. Si fanno le 17 e Gianluca suggerisce di fare una pausa: ci offre le solite cose da smangiucchiare e qualcosa da bere.Mentre stiamo chiaccherando, Marco fa:”Sai, Lara, hai davvero delle belle labbra.” Lo guardo imbarazzato e lo ringrazio velocemente, cercando di passare ad altro. Di nuovo: “E stai davvero bene con quel vestito!” “Grazie” rispondo “Gianluca, cosa ne pensi stasera ci facciamo una pizza?” e Gianluca: “Io mi farei più volentieri una scopata!”.Alchè, all’improvviso, mi appare tutto chiarissimo: SONO CADUTA IN TRAPPOLA.La storia dello studio era tutta una cazzata… mi avevano attirato lì solo per fottermi. Mi mostro imbarazzata, li spingo via con le mani, ma nulla serve a farli smettere. In capo a due minuti mi hanno già completamente spogliata e si menano il cazzo. Ora direte che sono una puttanella, che mi merito quello che è successo, ma non posso negarlo… mi sono lasciata andare.”Non vedevo l’ora di sentire i vostri cazzi! Gianlu, ti prego promettimi che mi sborrerai in gola” “Certo tesoro”Inizio a succhiare il cazzo a Marco, un cazzo duro, turgido con una cappella enorme, non credevo che ne esistessero così grandi, pensavo che ci fossero cazzi così grossi solo nei film porno, non riesco a credere ai miei occhi.Faccio fatica a far entrare nella mia bocca quella gigantesca cappella dura, pronta a sborrare e inizio a leccarla da vera professionista. Intanto Gianluca mi lecca la fica da dietro e sento le sue dita che mi invadono, me la aprono prima piano e poi sempre più forte, sempre di più… mi sembra di avercela completamente spalancata. Dopo un secondo sento il suo cazzo appoggiarsi sul mio buco, pronto per entrare:”Dai, sfondami: fammelo sentire tutto, daiiii” Gianluca non se lo fa ripetere e me lo pianta tutto dentro, dritto come un fuso, convinto e senza dolcezza, usandomi come una troia in calore.. sento il mio sesso che lo avvolge, lo ingoia avidamente, come una bocca desiderosa di cibo. Marco intanto ha dei sussulti… capisco che sta già quasi per sborrare “Marco, a questa puttana dobbiamo fare qualche giochino particolare. mi sa che non si accontenterà solo di una chiavata.” “É quello che stavo pensando”e così dicendo fa entrare il suo cazzo fino ai coglioni, tanto che con la fronte sento la rientranza del suo ombelico. “Ciuccialo, troia. Sei proprio una gran cagna, lo sai? Devi sucarmelo per bene. Così poi ti entra meglio in culo”Ho un fremito di terrore: “In culo non l’ho mai preso, non voglio, ti prego” Quasi in risposta alla mia preghiera, Gianluca: “Ah sì… meglio, ti apriremo meglio”… “Marco, prendi quel bicchiere”, indicando un bicchiere un po’ più grande del normale, che avevo usato durante la “merenda”, in cui c’è ancora un fondo di coca. Marco lo passa a Gianluca e intanto, forse per la torsione del busto, il suo cazzo improvvisamente diventa più caldo e duro…. la cappella sembra essere sul punto di esplodere… e io mi preparo a godermi tutta la sborra che ne schizzerà fuori!Gianluca, capita la situazione, fa: “Vieni qui… a te l’onore di sfondarle il buco del culo!” Mi oppongo: “No. Ho detto di no. Il culo non me lo rompete””Zitta puttanella”, fa Marco e tolto il cazzo dalla mia bocca mi blocca improvvisamente le mani ai polsi, mentre, quasi come ad un richiamo, Gianluca mi blocca le caviglie. “Che cazzo fai, stronzo!” “Te l’ ho detto, tesoro, ti apriremo il culo, che tu voglia o no” “No bastardi!””Marco dai vieni, ecco qui, te la preparo”, e versa quel poco di coca rimasta sul mio buchino, cercando poi di penetrarmi con due dita. il dolore è forte, e io cerco di controllare Gianluca, ma lui riesce ad entrare ed inizia a girarci dentro, come con un cavatappi. Mi sento spaccata, già solo così.”Vi prego, sono stitica… mi spaccherete il culo. Vi prego” Gianluca è fulmineo: cambia posizione e prima che me accorga si trova a cavalcioni sulla mia schiena, rivolto con il viso verso il mio culo. Marco ancora più velocemente si sposta e senza che mi lascino la possibilità di liberarmi, sono pronta per essere sodomizzata. Gianluca mi blocca in maniera totale, mentre Marco appoggia il suo cazzo, con quell’enorme cappella rossa sul mio buco ancora sconvolto per le dita di Gianluca. Sento i coglioni di Gianluca sulla schiena, caldi, grossi e il suo cazzo lo immagino turgido mentre si gode la scena e mi tiene le chiappe aperte per favorire l’inculata. Marco appoggia il suo cazzo contro lo sfintere… grido il mio ultimo “Noo, ti prego. Farò tutto quello che vorrete!” “Giuralo, cagna succhiacazzo”,chiede Marco beffardo. La sua voce sembra deridermi. “E va bene, lo giuro. Vi ho già succhiato il cazzo, vi ho addirittura chiesto di sbrodarmi in gola.. che cazzo volete ancora?” “Hmmm.. sarai il nostro cesso. Che ne dici Luca? Eh?” “mi sembra un’ottima idea!”, risponde l’altro bastardo.”D’accordo, va bene, ma lasciatemi”, dico, nella speranza che mi lascino. “Ok”, fa Marco.Improvvisamente il mio sfintere si rilassa… Marco senza aspettare una altro secondo spinge con forza il suo cazzo contro il mio culo, aprendolo perforandolo.Sento la sua cappella enorme che mi apre, me la sfonda, mi incula senza pietà. Mi sembra quasi di poter sentire il rumore del mio culo che si apre. Il dolore si fa strada, è come su il mio buco fosse di fuoco è un’ondata di lava lo avvolgesse sempre più man mano che aumenta la velocità con cui Marco mi sfonda.Poi il ritmo si fa intenso, sempre più inteso, mentre Gianluca mi tiene ancora Ferma. L’odore dei miei umore, i miei gemiti si spandono nella stanza e sento, ora che ci faccio caso, che Gianluca si sta menando il cazzo. Si stacca da me, alzando si e me lo infila in gola. Faccio fatica a succhiarlo, ma a poco a poco sento una vena di piacere insinuarsi là dove poco prima c’era solo dolore anale.Mi sento una puttana, una vera troia, ora che mi rendo conto che anche io ho il culo sfondato. Quella cappella dura sta scavando in me, aprendomi, spaccando. Marco si toglie e si distende a pancia in su; Gianluca si mette al suo posto. Mi fanno andare in avanti e sento, nel giro di due secondi i loro cazzo duri che stanno sfondando contemporaneamente in culo e in fica. Ormai non oppongo più resistenza. Sto godendo davvero. Sento come se i loro cazzi mi stessero per spaccare. Come se la membrana sottile che divide fica e culo fra poco si romperà e penso: “Fra poco mi spaccherò e loro si incontreranno dentro di me. Stupendo, fantastico. Si incontreranno dentro di me e resteranno lì, sbigottiti, increduli! Fantastico!” Adesso il ritmo si fa più veloce, il mio sesso viaggia per conto suo, la fica si contrae, il culo lo apro e lo chiudo per godere di più. É fantastico sentire il cazzo dentro. Due cazzi dentro. Stanno per sborrare lo so, lo sento. Lo sanno anche loro. Tolgono il cazzo. Muoio dalla voglia di sentire la loro sborra in gola, sono felice al pensiero che non mi sbrodano dentro e l’hanno tolto per darmelo. Ma qualcosa non va. non avvicinano il cazzo alla mia faccia. no, prendono quel maledetto boccale di prima e ci sbrodano dentro un casino di sperma. Gianluca, il più tranquillo ne fa una MAREA, letteralmente. Marco, non riesco a crederci neanche ora che lo racconto, lo supera. Gli sarà uscito dal cazzo mezzo litro di sborra. Indicibile. Il Boccale è mezzo pieno!!! Me lo danno e mi ordinano di ingoiarlo: “Avanti, cagna succhiacazzo. Bevi lo sbrodo, troia!” “Certo, non aspettavo altro…É quello che..” “Lasciane un po’, capito, puttana?” Mi piace sentirmi chiamare così: puttana, troia… mi sento deliziosamente porca, depravata!Lo sbrodo me lo ingoio tutto d’un fiato, Una meraviglia, li ascia quasi sbalorditi, non ne perdo neanche una goccia.. Sembra avere il sapore di millefrutti… è stupefacente!Poi mi prendono alla sprovvista ancora una volta. mi fanno girare e mentre Gianluca mi tiene di nuovo bloccata, Marco fa: “E adesso, la promessa!” “Di che cazzo parli. Mi hai inculata. Che cazzo vuoi ora?””Hai promesso di fare da cesso, cagna. E adesso, dopo che ti abbiamo fottuta in tutti i buchi, ci farai da cesso.” “No, scordatevelo”Si fa avanti minacciosamente con un imbuto preso sul lavandino: “Storie. Ti è piaciuto fartelo sbarre in culo. E poi con le troie come te, il cazzo non ragiona. Avanti!”Mentre Gianluca mi blocca, Marco mi infila l’imbuto in culo mi piscia non so quanto piscio dentro. Sento caldo, bollente e non finisce più… “Sei un figlio di puttana!” “Questo non avresti dovuto dirlo, puttanella… non si offende la mamma, non lo sai? Ora la paghi.” Perfino Luca è stupido, ma Marco, finisce di pisciare, toglie l’imbuto senza riguardi e fa a Gianluca: “Avanti, pisciale in bocca…”Gianluca sembra dapprima stranito, poi estasiato…. “Non berrò proprio un bel cazzo di niente, stronzo.” “Oh si che lo farai, troia!”, e prende la cappella di Luca fra le mani, stringendo forte per far uscire l’ultima sbroda. Fa lo stesso con sè. Luca non sembra nemmeno stranito. “Ora vedrai!” e mi spalanca il culo con la mano, ormai già sformato dai loro cazzi, lubrificandolo un po’ con lo sbrodo.Avevo il buco del culo spaccato e aperto da una mano, con le dita che mi giravano in pancia!”Se non vuoi rimanere bloccata così… bevi, troia” “No!”Allora Marco inizia a muovere con violenza la mano dentro e mi apre, mi spacca… la cosa mi piace – devo confessare – ma lui spinge apposta in fondo per spaccarmi di più…. “Va bene basta, berrò il piscio!!!”Apro la bocca e Gianluca ci piazza il cazzo dentro…. io pensavo che mi pisciasse da fuori, ma quello stronzo ci ha preso gusto all’idea! “Guai a te se ne esce una goccia: Marco ti sfonda, capito?”E così dicendo inizia a pisciarmi in gola…. e sento una marea di roba calda e acida che mi finisce in gola… e non posso nemmeno sputare, mi spaccherei il culo da sola! Una volta finito di pisciare Luca, marco fa… “Ho visto delle gocce uscire!” “Non è vero, ho bevuto tutto!”E Luca rincara: “É vero: puttana e anche bugiarda!” “Meriti una lezione, cagna… sei la nostra puttana, d’ora in poi non dimenticarlo” e per lasciarmi quell’ordine ben impresso nel cervello: “Luca, tienila bene ferma.” “Ok, vai!” e nell’arco di un secondo, Marco, senza nessun riguardo, senza nessuna pietà, estrae la mano, dentro fino al polso, dal mio culo sfondato. Lancio un grido disumano, perchè sento il mio culo spaccarsi… ma ormai è fatta.”Niente male, troia… ma dovremo allenarti per il fisting: non sei ancora pronta! Luca, prendi uno strofinaccio, qui c’è un po’ di sangue… vai…” Tutto questo mi è successo a Giugno. Da Allora ho imparato i piaceri del culo, il vero piacere che tutte le donne dovrebbero imparare: quello della sbroda calda che ti scende in gola, come un nettare meravigliosamente gustoso, quello del piscio caldo di un maschio che ti fa diventare sua, la sua puttana personale, la sua troia. Da allora ci siamo visti altre volte, abbiamo inventato mille altri giochi.. e solo ora comprendo che l’incularmi, il lavarmi il culo con il loro piscio, non è stato altro che l’inizio di una meravigliosa storia di piacere.
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