D’estate mia cugina Annalisa era solita passare intere settimane a casa mia, condividendo la camera di mia sorella, da premettere che lei sin da bambina ha sempre avuto un debole per me. Essendo io il suo cuginetto preferito, passavamo molto tempo assieme, raccontandomi del suo nuovo fidanzatino, spesso il discorso cadeva su questo ragazzo e di quello che si dicevano o facevano. Un giorno mi raccontò di quello che lui le aveva chiesto! Sai eravamo in spiaggia e siccome il sole picchiava forte abbiamo deciso di spostarci un po’ più all’ ombra, abbiamo sistemato gli asciugamani dietro dei piccoli alberelli, eravamo lontani da occhi indiscreti così lui ha cominciato a baciarmi, siamo finiti l’una sull’altro così ho sentito una cosa dura che premeva sulla mia pancia! Cosa, chiesi io: come cosa rispose lei, il suo pisello, si insomma il su cazzo.Sentendola pronunciare quella parola ebbi una strana sensazione, mi stava venendo duro. Continua gli dissi, allora io mi sono spostata di colpo ero infastidita da quella sua erezione, invece lui mi ha trattenuta quasi immobilizzandomi, ha continuato a baciarmi cosi sono rimasta sopra di lui, sentivo il suo cazzo sotto di me diventare sempre più duro, ho sentito la sua mano posarsi sulle mie chiappe afferrandole forte e ho cominciato ad assecondare i suoi movimenti, sono risalita un po’ facendo finire il suo cazzo tra le mie gambe. Avevo il cuore che batteva a mille, la testa annebbiata e mi sono accorta di avere il costume completamente fradicio, anche lui se né accorto perché si e spostato, facendomi vedere la sua erezione da sopra il costume che ormai a fatica riusciva a contenere, ”ora toccamelo mi disse, lo toccai, subito mi diede una meravigliosa sensazione, non avevo mai toccato un cazzo prima di allora. Prese la mia mano è comincio a farla muovere su e giù, gli stavo facendo una sega, dopo pochi minuti mi venne sulla mano e sul seno.ci ripulimmo e ce ne andammo” il suo racconto mi aveva eccitato a tal punto che il cazzo mi stava scoppiando nei pantaloni, mia cugina che faceva una sega al suo ragazzo, non l’avrei mai immaginato, nonostante per la sua età fosse una gran figa, culetto sodo e tette da sballo, una terza credo.Il discorso finì lì, e continuammo come se non fosse successo nulla, anche se io ripensavo spesso a quello che lei aveva detto, alle parole che aveva usato, non nascondo che per qualche giorno è stata oggetto delle mie masturbazioni. Un giorno rimasti soli in casa, io e mia cugina, decidemmo di preparare qualcosa da mangiare, lei subito si mise dietro ai fornelli. Mentre ero li a parlare del più e del meno, vedendola da dietro, aveva un pantaloncino corto molto attillato che le disegnava il suo bel culetto sodo, mi accorsi che non portava le mutandine, ebbi subito un erezione , pensando a come sarebbe stato bello toccare quel culo da sballo, nel frattempo però la mia erezione era cresciuta notevolmente e si intravedeva benissimo poiché indossavo anch’io un paio di pantaloncini corti e abbastanza stretti. lei si girò verso di me diede un occhiatina a quello che mi era successo e disse”cos è non hai mai visto una ragazza dietro ai fornelli?” “si come no! Dissi io, farfugliando qualcosa, nel frattempo cercavo di nascondere la mia erezione”, comunque il pranzo è pronto disse lei. Ci sedemmo e mangiammo facendo sempre finta di niente, bevemmo qualche bicchiere di vino, e parlammo un po’. Mi sentivo la testa che girava un po’, forse per il vino, un po’ perché continuavo sempre ad immaginare il corpo di mia cugina, il fatto che eravamo soli in casa e che lei non portasse le mutandine, anche lei era comunque un po’ su di giri, rideva e guardava spesso la mia patta, forse sperando di vedere di nuovo quello che aveva visto prima in cucina. mi alzai e dissi”senti sono un po’ stanco, mi gira un po’ la testa vado a riposare un po’. Ok disse lei, finisco di sistemare in cucina e dopo vado a riposare anch’io. Mi avviai in camera mia e mi distesi sul letto continuavo a pensare a lei, il suo corpo mi faceva diventare matto, la immaginavo nuda davanti a me che mi prendeva il cazzo in mano, facendomi venire come aveva fatto col suo ragazzo. Passo penso una mezz’ora quando sentii dei passi dal corridoio avvicinarsi verso la mia stanza. E lei pensai, così chiusi gli occhi facendo finta di dormire, la vidi spuntare silenziosamente da dietro alla porta, si sedette sul lettino a fianco a me, evitando il più piccolo rumore, nel frattempo io non avevo avuto il tempo di girarmi a pancia sotto, avevo ancora il cazzo duro e ben visibile da quella posizione.lei lo vide, sentivo il suo respiro diventare più forte, si stava eccitando alla vista della forma del mio cazzo attraverso i pantaloncini, con gli occhi socchiusi vidi che aveva cominciato a toccarsi un seno, man mano il suo respiro diventava sempre più corto, poi si toccò l’altro, la sua mano comincio a scendere verso il basso finchè non incontro la figa. Cominciò a toccarsi lentamente da sopra, mentre fissava sempre il mio cazzo. Mia cugina si stava masturbando davanti a me pensando al cazzo di suo cugino. La situazione stava prendendo il verso sperato, intanto lei aveva cominciato a masturbarsi con più foga, potevo intravedere il suo volto ormai preso dall’eccitazione. Si alzò e fece scivolare i suoi mini-pantaloncini fino alle ginocchia, regalandomi lo spettacolo della sua stupenda figa, depilata, solo con un ciuffetto di peli sul pube, potevo vedere le sue dita entrare de uscire, ero al massimo dell’eccitazione, avrei voluto aprire gli occhi per condividere con lei tutto il piacere che stava provando in quel momento. – ma fui anticipato dal movimento della sua mano che si posò delicatamente sul cazzo.La muoveva delicatamente quasi avesse paura di svegliarmi, io ero completamente in estasi, non volevo rovinare quel momento, volevo vedere fino a che punto mia cugina si sarebbe spinta, così continuai a far finta di niente. Sentivo la sua mano farsi sempre più audace, ora stava sbottonandomi i pantaloni, tirando giù la lampo sempre molto delicatamente, aveva raggiunto il suo obbiettivo, il mio cazzo che ormai gia usciva dagli slip, venne liberato da quella tortura era completamente, in tutta la sua lunghezza, davanti agli occhi di mia cugina,. La sentii emettere un gemito di piacere evidentemente non si aspettava tanta grazia tutta racchiusa sotto i miei pantaloni, lo prese in mano cominciando a muoverlo su e giù, sempre più veloce, sarei arrivato all’orgasmo in un attimo ma non volevo che finisse in quel modo. Aprii gli occhi facendo finta di essermi svegliato in quell’istante, incrociai il suo sguardo, aveva il viso stravolto dal piacere che stava avendo, restò ferma con ancora il cazzo tra le mani, …”ma Annalisa, replicai, cosa….” “mi dispiace disse lei, scusami non volevo non so cosa mi è preso , e poi prendendo un po’ di coraggio disse “e anche colpa tua, sai ho visto come mi guardavi il culo prima, mi stavi mangiando con gli occhi.”e vero dissi io, lo ammetto ti guardavo il culo, e poi tu con questi cazzo di pantaloncini che ti sei messa, per giunta senza mutandine” non sono mica di ferro io!. La feci sedere vicino a me come per tranquillizzarla, intanto eravamo rimasti tutti e due seminudi sul letto, cominciai ad accarezzarla dolcemente , sentivo il suo cuore battere forte, posai la mia mano sul seno i suoi capezzoli erano diventati duri, il suo corpo tremava dal piacere, scesi con la mano verso la sua figa, era completamente fradicia. Cominciai a masturbarla, avevo le dita bagnate dai suoi umori, gli feci aprire le gambe e cominciai a leccarla, era deliziosa quella figa così giovane, così calda, avrei voluto penetrarla subito. Le presi la mano e me la portai sul cazzo”ora fammi vedere come hai fatto col tuo ragazzo, si posizionò in mezzo alle mie gambe col cazzo vicino alla sua bocca, cominciò una sega meravigliosa, era brava per essere la seconda che faceva, mi guardava fisso negli occhi, movendo la mano sempre più velocemente.”puoi baciarlo se vuoi dissi, ” non se lo fece ripetere due volte, cominciò a baciarlo e a dargli piccoli colpi di lingua, finchè non lo vidi sparire nella sua bocca, lo succhiava, lo leccava in tutta la sua grandezza, portandomi ad un eccitazione mai provata fino a quel momento, mi stava spompinando a dovere, ed era brava anche in questo, o doveva avere una dote naturale, oppure non mi aveva detto tutta la verità sul suo ragazzo.La feci girare , avendo così la visione del suo splendido culo, gli misi la lingua in mezzo alle chiappe, e cominciai a leccargli il suo buchino, la sua fica era ormai un lago e non vedeva l’ora di accogliere il mio cazzo, finalmente la penetrai pian piano, volevo gustarmi il più possibile quel momento.Lei emise un piccolo grido soffocato subito dal piacere di avare dentro di se finalmente il cazzo di suo cugino, dopo un paio di colpi gli fui totalmente dentro, la sua figa accolse il mio cazzo in tutta la sua grandezza, sembravano fatti l’uno per l’altra. La scopavo con foga, i miei testicoli battevano contro il suo sedere, lei gridava dal piacere, era completamente fuori di sé.”dai scopami bene, scopami più forte voglio sentirti dentro”. Mia cugina era una vera troia, e non era neanche vergine come io avevo pensato, così pensai che avrei potuto ottenere anche il suo culo, gli chiesi se aveva voglia di farsi inculare, mi rispose che non l’aveva mai fatto, ma che le sarebbe piaciuto provare con me. Così tolsi il mio cazzo dalla fica e lo poggiai sul suo buco del culo, il cazzo era ben lubrificato dai suoi umori vaginali e non fece molta fatica a farsi strada in quel buco che avevo tanto desiderato. Lei emise qualche grido di dolore, era veramente la prima volta per lei. Il dolore a poco a poco scomparve e fece posto al piacere, assecondava i miei movimenti, muovendosi come un ossessa, ”dai inculami, inculami più forte, fammelo sentire bene, dai che mi stai riempiendo il culo”. Si abbandonò in un orgasmo violentissino, che per poco non finimmo tutti e due per terra, sfilai il mio cazzo dal suo culo e glielo piantai in bocca, riempendole la bocca di sperma con fiotti molto lunghi e violenti, alcuni finirono anche sul viso e sui seni. Si leccò le labbra e le dita dicendo, ”però il tuo ha un sapore particolare” strizzandomi l’occhio, confermandomi così di essere veramente una gran troia, e non la santarellina che conoscevo fino ad allora. Quell’estate continuò sotto il segno della complicità e di grandi scopate, ancora tutt’oggi va avanti questa storia, ogni volta che abbiamo l’occasione di rimanere da soli non perdiamo tempo, dedicandoci a meravigliose trombate…….
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