Il giorno dopo, sorprendentemente, i ragazzi lasciarono il paesino di montagna dove io e mamma stavamo trascorrendo le vacanze natalizie e dove era iniziata la nostra sottomissione.Infatti,dopo pranzo, i ragazzi vennero a casa nostra per darci la notizia della loro partenza e per assegnare a me e a mia madre alcune particolari incombenze.- noi adesso torniamo a casa per passare il natale in famiglia – disse Antonio che era indiscutibilmente il capobanda e poi aggiunse- Comunque cara signora Patrizia non pensi che abbiamo finito con lei, quando tornerete a casa pure voi riprenderemo il discorso che abbiamo interrotto stamattina – – Comunque per mantenervi in allenamento vi daremo qualche compito per le vacanze -Per farla breve io dovevo riprendere con una telecamera digitale la mamma, mentre commetteva atti osceni sia in casa che all’aperto e poi una volta scaricato il filmato sul computer avrei dovuto inviarlo per posta elettronica al loro indirizzo e-mail.Aggiunsero che avrei dovuto inviargli un filmato al giorno e che il suddetto filmato non doveva essere lungo meno di cinque minuti.Naturalmente ci avevano lasciato degli scritti o per meglio dire delle sceneggiature che descrivevano per sommi capi quello che avremmo dovuto riprendere, infatti sia davanti che dietro la telecamera ci saremmo dovuti alternare sia io che mamma.Una volta andati via i ragazzi io e mamma ci preparammo per svolgere i compiti che ci avevano assegnato.La prima “sceneggiatura ” era piuttosto semplice e consisteva in un’unica inquadratura con telecamera fissa.Doveva riprendere mamma alla pecorina mentre io gli somministravo un clistere e dovevamo dire anche un paio di battute :- ora mamma ti lavo l’intestino così non sporcherai di merda i bei cazzoni che ti sfonderanno il buco del culo – questa frase la dovevo dire io mentre infilavo con decisione la cannula nel culo a mamma dandole anche una decisa pacca sul culo- si pisellino prepara bene il culo della tua mamma e menati pure il cazzettino mentre guardi- questa era la frase che diceva mammaIo naturalmente esegui l’esortazione di mamma a masturbarmi e lo feci stando attento a rientrare nell’inquadratura.In pratica ero davanti a lei con il cazzettino davanti al suo viso a menarmelo e naturalmente mi bastarono pochi secondi per sborrare le solite due tre gocce di sborra, che nonostante la vicinanza con mamma non riuscirono neppure a colpirla, ma finirono miseramente in terra.La scena poi si concludeva con mamma che accovacciata su un catino si scaricava dal contenuto della sua pancia.Nelle istruzioni per girare questo filmato i ragazzi ci esortavano a praticare 2 clisteri a mia madre, il primo per pulire realmente l’intestino di mamma mentre il secondo ad uso e consumo delle riprese cinematografiche.Quindi ultimato il filmato lo riguardammo insieme e vista la buona riuscita delle immagini lo scaricai sul computer e lo spedii per posta elettronica all’indirizzo e-mail che mi avevano lasciato i ragazzi.Sempre seguendo le istruzioni dei ragazzi non leggemmo le altre “sceneggiature”, infatti ci avevano ordinato di leggere solo il racconto che avremmo dovuto mettere in scena nella giornata, quindi il secondo racconto lo avremmo letto solo il giorno dopo.Finito la nostra incombenza ci vestimmo e dopo aver riordinato casa decidemmo di uscire per una passeggiata in paese.Mamma naturalmente aveva smesso i suoi vecchi e sobri abiti ed era passata ad indossare vestiti più sexy e soprattutto più corti, infatti adesso gli arrivavano non più una spanna sotto il ginocchio, ma qualche dita sopra ed inoltre erano piuttosto attillati mettendo così in risalto le sue generose forme.Anche i collant avevano lasciato il posto a calze sorrette o da giarrettiere o da reggicalze, mentre le scarpe basse erano state sostituite da altre con tacchi altissimi.Nonostante il suo abbigliamento fosse coperto dalla pelliccia si vedeva chiaramente che mamma era diventata un’altra donna, molto più seducente ed eccitante.Se ne accorsero anche i montanari ed i turisti del paesino, che mentre passeggiavamo, guardavano mamma con rinnovata curiosità,anche se non osavano fare commenti pesanti in quanto mamma nel paese era molto rispettata, ma era chiaro che i loro pensieri e loro sguardi erano molto licenziosi.Proprio mentre eravamo nel caffè in piazza intenti a sorseggiare io una cioccolata calda e mamma un te, suonò il telefonino di mamma che naturalmente rispose immediatamente – pronto – disse mamma- Signora Patrizia? – chiese una voce d’uomo all’altro capo del telefono- Si sono io – rispose mamma – Lei forse non riconosce la mia voce, però l’altro giorno mi ha conosciuto molto intimamente – e dopo una pausa riprese- Sia me che il mio commesso – aggiunse l’uomo e rimase in attesa che mamma focalizzasse bene la situazioneA sentire questa frase la mamma sbiancò in viso, aveva capito che si trattava del proprietario del sexy shop, dove il giorno prima era andata per comprare il cazzo di plastica, come ordinatogli dai ragazzi, ed aveva finito per praticare un bocchino sia al proprietario che al commesso del sexy shop.- dunque signora ha capito con chi sta parlando? Sa a sentire la sua voce mi è tornato alla mente come mi ha succhiato il cazzo l’altra mattina e solo pensandola inginocchiata ai miei piedi intenta a leccarmi la cappella, mi ha provocato un’erezione da paura – dopo un primo momento in cui mamma rimase senza parole, facendosi forza iniziò a conversare con il mascalzone.- come ha fatto ad avere il numero del mio cellulare e a sapere il mio nome ? – chiese la mamma allarmata- semplice, mentre era intenta a praticare un gustoso pompino al mio commesso ho frugato nella sua borsa – rispose l’uomo- comunque adesso che ci siamo chiariti le spiego il perché di questa mia telefonata– Ho parlato di lei ad alcuni miei amici, i quali sentita la storia del nostro incontro hanno espresso il desiderio di vederla – – E naturalmente non solo di vederla – aggiunse poi facendosi una risata- Porti pure quel pisellino segaiolo di suo figlio, ci vediamo stasera alle 9.00 presso il mio negozio, così le restituiamo pure qualche fotografia particolare — Lo sa signora che con il cazzo in bocca è ancora più bella?? – e senza aspettare nessuna risposta da parte di mamma, chiuse la comunicazione.Mamma mi spiego immediatamente il contenuto della sua conversazione e aggiunse che la sera ci saremmo recati all’appuntamento.Lo disse senza neanche dispiacersene molto anzi cominciai a credere che la cosa addirittura gli piacesse stava diventando una donna nuova, una vera troia, come dicevano i ragazzi.Finimmo la nostra consumazione e ce ne tornammo a casa, durante il tragitto mamma fu oggetto degli sguardi lubrici di molti uomini, era come se qualcosa, nel comportamento di mamma, palesasse il nuovo stato delle cose.Arrivati a casa mamma iniziò a preparasi accuratamente all’incontro della serata, infatti dopo una lunga doccia si truccò ma non in maniera vistosa, anche la scelta dei gioielli cadde su qualcosa di molto sobrio, orecchini di brillanti senza pendaglio e girocollo di perle.Il vestito che scelse invece era veramente sensuale ma nello stesso tempo molto elegante, arrivava cinque o sei dita sopra il ginocchio, di colore nero, gli lasciava le spalle completamente scoperte ed era dotato di una scollatura che permetteva una bellissima vista sulle sue splendide tette.Inoltre gli aderiva al corpo come una seconda pelle fasciandole i fianchi in maniera eccitante.La biancheria intima era veramente indecente ed era costituita da un tanga nero con un triangolino che non le copriva nemmeno metà del pelo pubico, il reggiseno, pure lui di colore nero, gli reggeva le tette da sotto ma le lasciava tutto il seno scoperto compresi i capezzoli .Il tutto era completato da calze nere con la riga sorrette da reggicalze dello stesso colore e da un paio di scarpe molto scollate e con un tacco di 13 cm .Solo con le scarpe e la biancheria intima era più indecente che se fosse stata nuda, penso che quando gli uomini quella sera le avrebbero fatto togliere il vestito sarebbero rimasti molto colpiti.Verso le otto della sera mamma indossò la pelliccia ed insieme andammo alla macchina per recarci al nostro appuntamento in città.Partimmo un po’ prima perché ormai era buio e non eravamo certi della strada, in fondo al sexy shop, ci eravamo stati una volta sola e per giunta di giorno.Comunque alle nove meno cinque arrivammo a destinazione e parcheggiata la macchina ci apprestammo ad entrare nel luogo del nostro appuntamento.Il locale era ormai chiuso e suonammo al campanello per entrare .All’entrata ad accoglierci c’erano Michele il proprietario del negozio, Franco il commesso e gli amici di Michele : Ruggero, Ignazio e Salvatore.Tutti erano degli omoni alti ed anche leggermente soprappeso, ma non troppo.Avevano un età che poteva andare dai 35 ai 40 anni e nel complesso si potevano definire uomini piuttosto piacenti.- Buonasera Signora Patrizia – disse Michele alla mamma quando fummo entrati nel locale Dopo il saluto Michele si presentò, infatti sia io che mamma non conoscevamo ancora il suo nome e ci presentò anche gli altri e poi dopo aver invitato mamma a togliersi la pelliccia iniziò a presentarla agli altri.- questa è la signora Patrizia ….. e come vi dicevo è una signora borghese molto religiosa e timorata di Dio, nella sua città di residenza è una personalità di spicco infatti è pure assessore ai servizi sociali oltre che presidentessa di vari enti benefici – Era evidente che l’uomo dopo aver scoperto l’identità di mamma aveva pure svolto qualche indagine, comunque l’uomo proseguì nella sua dissertazione- oltre a tutte queste virtù la signora,come potete vedere, è anche molto bella e come abbiamo scoperto io e Franco, sotto questa sua aria da pia donna vi è celato un temperamento da vera troia.A questo punto estrasse dalla giacca alcune fotografie che ritraevano mamma mentre sbocchinava sia Michele che Franco, foto evidentemente scattate a nostra insaputa, ed iniziò a distribuirle a tutti i presenti.- come potete vedere la signora Patrizia è una virtuosa del bocchino e quando vede un bel cazzo non riesce a resistere e si inginocchia per abboccarlo, ed è talmente rapita che non si cura neanche della presenza di quel pancione del figlio- e poi rivolgendosi a mamma- vero troia che sei una gran puttana succhiacazzi ? – Mamma era molto a disagio di fronte ad una simile presentazione ma facendosi forza tentò di ribattere alle infamanti dichiarazioni di Michele – mi avete costretta a fare quelle cose indecenti e se adesso sono qui è perché ho paura delle conseguenze che quelle foto potrebbero avere sulla mia vita se diventassero di pubblico dominio — Avete sentito la troia vuole farci credere che è qui perché subisce un ricatto, bene controlliamo subito – A questo punto fece avvicinare mamma e gli infilò una mano sotto il vestito risalendo fino in mezzo alle cosce, infilandogli il medio nella fica .- Cos’è questo liquido che mi bagna il dito – disse mentre portava il medesimo verso il viso di mamma e poi rivolgendosi agli altri uomini- E’ bagnata come una fontana la troia, solo il pensiero di quanto le faremo la sta mandando in calore -A questo punto tutti gli uomini si fecero una risata mentre mamma dalla vergogna fissava il pavimento.Poi Michele come per svegliarla dal suo torpore, gli diede una sonora pacca sul culo e la invitò a spogliarsi.- dai troia facci vedere come sei fatta — si puttanona vogliamo vederti nuda – dissero in coro gli altri.Mamma esortata dai maschioni andò verso il centro del locale e qui si sbottonò il vestito facendolo cadere ai suoi piedi, apparendo così coperta solo dalla biancheria intima, alla vista degli uomini.Come ho detto precedentemente così era più indecente ed arrapante, che se fosse stata nuda.Il suo bianco culo sembrava incorniciato tra il reggicalze e il bordo delle calze mentre il pelo pubico fuoriusciva dal triangolino delle mutandine ed anche le splendide tette fuoriuscivano completamente dal reggiseno.I maschioni ovviamente iniziarono a commentare oscenamente la visione del corpo nudo di mamma- che vacca, guardate che tettone ha questa troia — e quel bel culone bianco che ne dite di quel culone bianco – – dai puttanona muovi quelle belle chiappe, facci vedere come sculetti -e per esortarla a muoversi iniziarono a colpirla sulle bianche chiappe con dei frustini facendola deambulare per il locale sculettando sui suoi altissimi tacchi- stack, stack muoviti troia dai puttanona stack,stack-poi dopo che il bianco culo divenne purpureo a furia di nerbate la fecero mettere a quattro zampe e Michele da dietro gli ficco un dito in culo ed uno in figa iniziando un osceno su e giù – come è bagnata sta troia – disse rivolgendosi ai suoi compari mentre la penetrava contemporaneamente in entrambi gli orifizi- ti piace puttana e ti piace quello che ti sto facendo ? – disse stavolta rivolgendosi alla mamma, che nel frattempo perdendo ogni residuo ritegno aveva cominciato a gemere di piacere, provocando così la reazione dei maschioni- guardate la troia sta godendo, le piace essere trattata come una puttana alla signora Patrizia, dai godi puttanone -Poi uno propose di ficcare nei buchi della troia qualcosa di più consistente e prendendo da uno scaffale due cazzi posticci di buone dimensione e consegnandoli a mamma.- adesso cara la mia troiona prendi sti due bei cazzi e te ne ficchi uno in culo ed uno in fica -mamma prese il primo cazzo e se lo spinse in fica per oltre metà della lunghezza, ma i maschioni la esortarono a prenderlo completamente- tutto te lo devi ficcare, troia che non sei altro -Il cazzo era di notevoli dimensioni (oltre 25 cm) e mamma dovette spingere con energia per farlo entrare completamente in fica.L’altro cazzo era leggermente più piccolo, ma sempre di ragguardevoli dimensioni (circa 22cm) e con estrema cautela se lo punto al culo e con pressione sempre crescente se lo piantò in culo fino in fondo, ottenendo così un’ovazione da tutti gli uomini .- brava troia hai visto che ce l’ hai a ficcarteli tutti dentro — adesso alzati e cammina – Mamma eseguendo gli ordini dei suoi aguzzini si alzò ed inizio goffamente a camminare con i due cazzi che la riempivano in tutti e due i buchi.I mascalzoni a questo punto ripresero a colpirla con i frustini aggiungendo supplizio a supplizio – guarda come si è presa bene i cazzi questa grandissima puttana – poi rivolgendosi a me – che vacca di madre che ti ritrovi, lo sai che tua madre è una grandissima zoccola, una troia, una lurida puttana ?- guarda come le piace farsi trattare come una scrofa -Ormai i maschioni erano eccitati all’ennesima potenza e iniziarono a togliersi i pantaloni esibendo le loro maestose mazze ed invitando la mamma a prendergli in bocca le nerchie.- dai succhiacazzi, facci vedere come ci suchi le minchie — dai prendimi il bocca il cazzo, bocchinara che non sei altro -Cosi mamma abboccò una dopo l’altra alle superbe cappelle e con la perizia di una puttana succhiacazzi una alla volta fece sborrare i cinque maschioni nella sua bocca.Poi i maschioni subito ringalluzziti provarono ad ingropparsi mamma in entrambi i buchi e per farlo tentarono di estrarre i cazzi posticci dai buchi della troia.Ma mamma aveva serrato i muscoli vaginali e quelli sfinterei intorno ai due cazzi impedendo così la loro estrazione.Ovviamente la contrazione muscolare era del tutto involontaria, ma di fatto impediva l’estrazione dei due cazzi.I maschi capirono quello che stava accadendo e convennero che per far rilassare i muscoli vaginali e dello sfintere di mamma era necessario l’intervento medico e proposero di portarla al pronto soccorso, provocando, ovviamente le proteste di mamma.- no per carità, che vergogna – protestò mamma- come cazzo facciamo a tirarti fuori quei due cazzoni, mi dispiace ma non vedo nessun’altra soluzione – disse con tono che non ammetteva repliche MicheleCosì incuranti delle proteste di mamma, senza neanche farle indossare la pelliccia, semi nuda come si trovava la caricarono in macchina e si recarono al pronto soccorso.Andammo verso l’ospedale con due macchine, mamma era impossibilitata a sedersi e fu fatta mettere alla pecorina sul sedile posteriore di una dell’automobile di michele .Mamma per tutto il viaggio verso l’ospedale scongiurò i maschioni di desistere dal loro intento, ma non riuscì ad impietosire nessuno, anzi pare che i suoi aguzzini fossero alquanto divertiti dalla situazione.- Signora Patrizia, cosa dirà al medico per spiegare le sue condizioni – le disse Franco prendendola in giro- Adesso anche in ospedale sapranno che razza di puttana è la signora Patrizia ….. — Avete preso i documenti della signora – chiese Michele ai suoi compari- Si ho preso la sua borsetta – gli rispose Franco facendogliela vedereIn una decina di minuti arrivammo al pronto soccorso e 2 degli uomini scesero dalla macchina ed attirarono l’attenzione di qualche infermiere .Gli infermieri si avvicinarono alla macchina con una lettiga e vi lascio immaginare la sorpresa, una volta aperta la portiera, di trovare la mamma alla pecorina praticamente nuda e con i due oggetti di plastica ficcati nei suoi buchi.A questo punto intervenne Michele che spiegò ai due infermieri di essere il padrone di un sexy shop e che aveva lasciato la signora nel locale dedicato ai falli di plastica e 10 minuti dopo l’aveva trovata in quella condizioni e con i muscoli vaginali e sfinterei bloccati intorno ai due oggetti.Quindi dopo questa sommaria spiegazione mamma fu caricata sulla lettiga per dirigersi verso un ambulatorio.Mamma fu messa sulla lettiga nella medesima posizione in cui stava sul sedile posteriore in macchina,alla pecorina.La scena era molto imbarazzante, mamma con la biancheria intima degna di una puttana, con due cazzi di plastica infilati in fica e su per il culo, alla pecorina su una lettiga veniva sospinta nei corridoi di un ospedale.Gli infermieri non si presero neanche la briga di coprirla in qualche maniera e la trasportavano esibendola alla vista di chiunque incrociassero.Naturalmente tutti gli uomini e pure io eravamo al seguito dei due infermieri e di mamma.Arrivammo dunque tra gli sguardi meravigliati dei pazienti o degli altri infermieri, all’ambulatorio dove vi era il medico di guardia.Gli infermieri spiegarono divertiti al medico, quanto gli aveva detto Michele pochi minuti prima .Il dottore con fare molto professionale iniziò a fare domande a mamma- Signora mi può dare le sue generalità ? – fu la prima domanda che il dottore fece a mia madre- Sa devo registrare ogni intervento – disse quasi per giustificarsi- Sono la signora Patrizia ….. – rispose mamma con riluttanza – Aspetti un attimo che chiamo un infermiere per redigere il verbale – disse il medico e prendendo un telefono in mano chiamò qualcuno- Luigi vieni che c’è da verbalizzare il caso di una signora con due vibratori ficcati in fica ed in culo -Dopo qualche minuto arrivò un infermiere che appena vide mamma in quella posizione facendosi una risata disse:- ha allora è vero, non stavi scherzando c’è veramente una troia con due vibratori ficcato in fica ed in culo — e che credevi che stavo scherzando? – rispose il medico che poi riprese a rivolgersi alla mamma- allora signora ripeta ora le sue generalità — Sono la signora Patrizia ….. residente a ….. in via …….. — Hai scritto Luigi ? – chiese il medico all’infermiere e dopo una sua risposta affermativa proseguì ad interrogare mamma- Bene signora adesso mi spieghi come si è potuta ridurre in questa condizione così indecente- Quindi mamma con molta riluttanza e molto imbarazzo si inventò che mentre era nel sexy shop alla vista di tutti quei membri posticci non aveva saputo resistere e ne aveva presi due a caso e se li era infilati e solo dopo un po’ si era accorta di non riuscire ad estrarli e quindi aveva attirato l’attenzione del titolare.Quindi il medico sorridendo iniziò ad armeggiare intorno ai falli di plastica e in pochi minuti riuscì ad estrarli dagli orifizi di mamma .- bene signora ora si può alzare – disse il medico dopo l’estrazione dandole una pacca sul sedereCosa che mamma fece immediatamente, il medico le restituì i due cazzi posticci e la invitò ad uscire.- ora può andare signora e la prossima volta stia più attenta – disse il medico facendosi una risataMentre stava uscendo dall’ambulatorio con i due cazzi finti in mano, l’infermiere la richiamò- signora deve firmare il verbale e mi deve dare anche un documento per confermare le generalità -A questo punto Michele passò a mamma la borsetta contenente i documenti e dopo aver firmato mamma consegnò la carta d’identità all’infermiere, il quale con fare molto divertito controllò i dati avuti da mamma con il documento .Poi si alzò andò verso mamma e gli pose la carta d’identità tra le chiappe – su signora adesso stringa il culo ed esca fuori di qui e veda di non far cadere il documento, altrimenti sarò costretto ad inviare questo verbale al sindaco della sua città – disse l’infermiere facendosi una risata e dandole una pacca sul culoE così mamma con il documento tra le chiappe strette e sculettando seminuda per la corsia del pronto soccorso si diresse verso l’uscita.Naturalmente la notizia del suo arrivo si era sparsa per tutto l’ospedale e uscendo incrociammo quindi parecchie persone, che vedendo mia madre in quella tenuta non si astennero dal fare volgari commenti.Comunque riuscimmo a guadagnare l’uscita e saliti in macchina tornammo al sexy shop .Arrivati in negozio gli uomini si denudarono mettendo in mostra nuovamente i loro splendidi cazzi, ormai nuovamente in erezione.- dai troia adesso è il momento di prendere i cazzi veri – disse Michele rivolgendosi a mamma e strappandole di dosso il ridottissimo perizoma – forza ragazzi mettiamo la scrofa allo spiedo -Così i maschioni sollevarono di peso mamma ed iniziarono un vorticoso giro di doppie penetrazioni, se la scoparono ed incularono violentemente riempiendole entrambi i buchi di calda sborra.- prendi puttana, ti riempio la fica di sborra , godo dai che sborro nella tua fica — si ti faccio un clistere con il mio sperma , tutto in culo te lo metto il cazzo — ti piace troia dillo che ti piace prendere due cazzi per volta — si rompetemi tutta con i vostri cazzoni, riempitemi di sborra, mettetemi in cinta sono la vostra vacca – Per oltre due ore i maschioni se la spassarono con il corpo di mamma che senza alcun ritegno godette mentre faceva da sollazzo per i cazzi dei cinque maschioni.A notte ormai inoltrata uscimmo dal locale per tornarcene a casa nostra, mamma naturalmente era completamente coperta di sborra e rientrò in macchina nuda, sia il vestito che la pelliccia li portavo a mano io.Uscendo Michele disse a mamma che si era comportata da brava troia e visto che era stata così brava, aveva in serbo per lei piacevoli sorprese.Come avremmo scoperto poi stava organizzando alcuni spettacoli, in locali particolari, che avevano mamma come protagonista, insomma stava per lanciare mamma nel mondo degli spettacoli hard-core.Tornammo a casa che eravamo distrutti, anche io durante la serata mi ero massacrato di seghe mentre mamma svuotava i coglioni ai cinque maschioni, quindi ci mettemmo direttamente a letto addormentandoci immediatamente.La mattina seguente dopo aver fatto colazione e senza fare alcuna menzione di quanto accaduto il giorno precedente leggemmo la seconda “sceneggiatura che ci avevano lasciato i ragazzi:CARA SIGNORA PATRIZIA LA SCENA CHE DOVRA GIRARE OGGI E’ LA SEGUENTE :LEI TRUCCATA E’ AGGHINDATA SOLO CON BIANCHERIA INTIMA E TACCHI A SPILLO, DOVRA’ INDOSSARE UN CAZZO FINTO DI QUELLI CHE SI ALLACCIANO IN VITA(LUNGO NON MENO DI 20 cm) E CON QUESTO, DOPO CHE QUEL FROCETTO DI SUO LO AVRA’ LECCATO PER BENE, LO DOVRA’ INCULARE SELVAGGIAMENTE.ANCHE SUO FIGLIO DOVRA’ INDOSSARE BIANCHERIA INTIMA FEMMINILE, E SCARPE CON TACCO A SPILLO.SAPENDO CHE PER GIRARE QUESTO FILMATO VI DOVETE PROCURARE L’OCCORRENTE, AVETE TEMPO FINO A DOMANI MATTINA PER GIRARE LA SCENA ED INVIARCELA.NATURALMENTE VOGLIAMO SENTIRE I DIALOGHI.LEI SIGNORA PATRIZIA DOVRA’ INSULTARE SUO FIGLIO SIA MENTRE LE SPOMPINA IL CAZZO POSTICCIO E SIA MENTRE L’INCULA.SUO FIGLIO DOVRA’ PARLARE IN FALSETTO DA VERO FROCETTO QUALE E’.COMUNQUE QUESTA E’ UNA TRACCIA DI MASSIMA SOPRATTUTTO PER I DIALOGHI VI LASCIAMO LIBERI DI ESPRIMERE LA VOSTRA FANTASIA.Questa volta il più preoccupato ero io l’idea di farmi sfondare il culo da un cazzone di plastica mi spaventava un po’.Mamma invece molto praticamente inizio a preoccuparsi di procurarsi il necessario e alla fine concluse che Michele (il proprietario del sexy shop) poteva aiutarci.Ed infatti lo contattò e spiegandogli tranquillamente quello che doveva fare, come se fosse la cosa più normale di questo modo, e gli chiese se poteva farci avere sia il cazzo di plastica e la biancheria intima per me .Michele non solo ci disse che per il materiale non c’era problema, ma si offrì pure per fare da operatore e da regista per il filmato e ci disse che si sarebbe presentato a casa nostra in serata con tutto l’armamentario.Io tentai di protestare ma mamma mi zitti immediatamente :- ti sei divertito a vedermi sodomizzata sia dai tuoi amici che da Michele e i suoi compari adesso vediamo se ti divertirai pure a prenderlo in culo – e poi aggiunse- così farò a te quello che mi sono rifiutata di fare a tuo padre quando me lo chiedeva — ma non è che mi farai male ? – le chiesi io allarmato – ma no non ti preoccupare vedrai che la tua mamma non ti farà male – mi rassicuro lei con il tono che una madre usa con il figlio per tranquillizzarlo prima di un’iniezione .Così non mi restò che abituarmi all’idea di farmi inculare da mia madre.Lei invece con molto senso pratico mi disse che dovevamo recarci in farmacia a comprare ancora l’occorrente per un clistere, in quanto sarebbe stato meglio che prima di farmi inculare io mi pulissi per bene l’intestino.- Sai Adolfino come mi sono trovata bene ieri sera a prenderlo nel culo, grazie ai clisteri che mi hai praticato ieri mattina — Pensa che figura con Michele ed i suoi amici se mentre mi sodomizzavano gli avessi sporcato i loro bastoni con i miei escrementi -Quindi seguendo il consiglio di mamma prendemmo la macchina ed andammo in città per acquistare sempre dallo stesso farmacista dell’altra volta l’occorrente per il clistere.Verso sera prima che Michele arrivasse a casa nostra mamma mi pratico il clistere .Alle otto in punto Michele arriva a casa nostra con tutto l’occorrente.- ciao bella – disse rivolgendosi a mia madre che nel frattempo si era già spogliata – questo è per te e questo è per quel frocetto di tuo figlio – disse mentre ci consegnava l’intimo e le scarpe da donna per me e il cazzo di plastica da allacciarsi in vita a mamma.- Su dai Adolfino mettiti questa roba – mi esortò la mamma E così indossai le calze, il reggicalze e un paio di ridottissime mutandine, il cui triangolino anteriore era però sufficiente a coprirmi il mio ridottissimo cazzetto, e per ultimo indossai un paio di scarpe con tacco a spillo di oltre 10 cm – ma che bella bambina grassoccia, che è tua figlia — Hai ragione Michele la mia figlioletta è un po’ sovrappeso – rispose la mamma facendosi una risata e poi aggiunse- Adesso per completare l’opera bisogna truccarla la bambina -Così preso l’armamentario per il trucco inizio ad intervenire sul mio viso e sui miei occhi .Quando ebbe finito di truccarmi chiese a Michele che gliene sembrasse e lui disse che ero perfetta e che si poteva cominciare a girare.La scena iniziò con mamma seduta sul divano che si menava il cazzo posticcio che aveva attaccato in vita e rivolgendosi in maniera molto sconveniente- dai frocetto di mamma , guarda che cazzo grosso che ho , vieni a sbocchinarmi con quelle labbra da succhiacazzi che ti ritrovi -A questo punto intervenivo io dal centro della stanza parlando in falsetto- si mamma adesso il tuo frocetto viene a succhiarti il cazzo – e sculettando sui miei altissimi tacchi la raggiungevo al divano dove dopo essermi inginocchiato ai suoi piedi abboccavo al cazzone posticcio* brava troietta succhia il cazzone alla mamma – disse sempre la mamma mentre presomi per la nuca mi forzava ad accogliere il grosso bastone in bocca * ma come lo succhi bene puttanella, chi ti ha insegnato a succhiare così bene il cazzo ? * ho imparato spiando te mentre succhiavi il cazzo ai tuoi amanti -La scena andò vanti per qualche minuto poi mamma mi interruppe dicendo- adesso basta, lo hai lubrificato abbastanza è ora che te lo metta in culo – Quindi mi fece mettere alla pecorina sul divano e mi puntò il cazzo posticcio sulla rosellina anale e con una pressione sempre crescente iniziò a penetrarmi nel buco del culo.- come ce l’ hai stretto puttanella – disse la mamma mentre mi penetrava col cazzo nel culo- fai piano mamma – la pregai contemporaneamente io – dai frocetto muovi il culo, lo so che ti piace, sei proprio una checca schifosa -Io dopo un dolore iniziale piano piano iniziai a provare piacere fino addirittura ad arrivare all’orgasmo- si mamma continua, si godo, godoo, godoooo- gridai io mentre raggiunsi l’orgasmo- che figlio frocio che mi ritrovo gode mente me lo inculo -La scena si concluse con mamma che si slacciava la cintura con il cazzo posticcio e me lo lasciava infilato nel culo dicendo- adesso lo tieni in culo fino a domattina, frocetto -E con questa frase di mamma e un inquadratura stretta sul mio culo profanato dal cazzone posticcio si concludeva il filmino.Scaricammo immediatamente il filmato sul computer e lo vedemmo immediatamente, nel frattempo anche Michele, che fino ad allora era rimasto silenzioso dietro la telecamera, si era spogliato ed esibiva il suo superbo cazzone in tiro.E proprio mentre visionavamo il filmato lui punto il suo bel cazzo sul buco del culo di mamma e in un sol colpo la impalò.- guarda frocetto adesso io sto facendo il culo a tua madre, me la sto inculando questa troia — diglielo troia quanto ti piace il mio cazzo nel culo a quel frocetto di tuo figlio — Si Michele mi piace, continua rompimi il culo, dimmi che sono una puttana -Nel frattempo io con il cazzo di plastica nel culo davanti alle immagini che scorrevano sul video della mamma che mi inculava e davanti alle immagini reali di Michele che si inculava mamma, presi il mio pisellino in mano ed iniziai a menarlo.Così tutti e tre uno di seguito all’altro raggiungemmo il nostro orgasmo, io come al solito sborrandomi in mano, Michele riempiendo di calda sborra il culo di mamma e la troia godendo come un’invasata sotto le poderose spinte del maschione.Prima di andarsene Michele pretese che io e mamma gli succhiassimo insieme il cazzo.- dai troie venite a pulirmi il cazzo con le vostre lingue– tu Adolfina leccami le palle e tu Patrizia prendilo in bocca -Lo succhiammo e leccammo per una buona mezz’ora ma alla fine i nostri sforzi furono premiati da una copiosa e gustosa sborrata che ci dividemmo da brave amiche.Andandosene Michele disse alla mamma che si sarebbe fatto sentire presto in quanto si stavano per concretizzare i progetti che aveva su di lei.Appena Michele se ne fu andato io inviai il filmato che avevo scaricato sul computer all’indirizzo di posta elettronica dei ragazzi.I quali l’indomani mattina, dopo che ebbero visionato il filmato, si complimentarono con noi per l’ottima riuscita del pezzo, che a detta loro aveva superato di gran lunga le loro aspettative.Così trascorremmo il resto delle vacanze natalizie eseguendo le incombenze che ci avevano lasciato i ragazzi e nell’attesa di fare ritorno nella nostra cittadina dove ci aspettavano gli stessi ragazzi per infliggerci ulteriori umiliazioni ed in attesa che Michele, proponesse alla mamma di prendere parte a spettacoli pornografici prima e poi anche a film, che forse avrebbero coinvolto anche me.E tutto questo se da una parte ci eccitava da un’altra parte ci spaventava, per le conseguenze che avrebbe potuto avere se fosse diventato di pubblico dominio. Tutto questo sarà oggetto del prossimo racconto.

