Mi chiamo Antonio e ho 42 anni lavoro come fattorino in una piccola azienda composta da 14 dipendenti e due titolari.Nell’azienda lavora anche mia moglie Antonella, una bella donna trentaseienne lei, è anche l’unica donna dell’azienda.Fino a pochi mesi fa eravamo 16 dipendenti, poi 2 operai sono andati in pensione e vista la crisi perdurante, non sono stati rimpiazzati.Da quel momento sono iniziati i mie guai. Infatti appena l’organico è stato ridotto a 14 unità fummo convocati dai titolari sia io che la mia signora. Entrati nel loro ufficio il signor Arturo,rivolgendosi a noi, iniziò a parlare :- come sapete adesso l’azienda è ridotta a 14 unità, questo significa che possiamo licenziarvi senza che ci sia una giusta causa, quindi d’ora in avanti ci aspettiamo da voi una cieca obbedienza – e poi aggiunse – Vedi caro Antonio voi due in azienda non ci servite proprio a nulla, quindi sarebbe logico licenziarvi, però tua moglie dal punto di vista sessuale ci interessa molto, quindi se lei accetta di essere la nostra troia e tu accetti di fare il cornuto contento, potrete continuare a lavorare in azienda- poi fece una pausa e continuò- Vi diamo 24 ore per pensare a questa proposta, adesso andate pure a casa, pensateci e se accetterete potete pure tornare domani regolarmente, altrimenti presentatevi con le dimissioni firmate – poi intervenne il signor Giuseppe – Prima di andare a casa prendi questi pacchi, ci sono le nuove divise che quella troia di tua moglie dovrà indossare in azienda, se accetterete la proposta.Così senza proferire una parola presi i pacchi e insieme alla mia signora ci recammo a casa.Noi non siamo persone ricche e viviamo del nostro stipendio, la prospettiva di rimanere entrambi disoccupati, ci preoccupava alquanto.Infatti abbiamo una figlia di 19 anni ,che frequenta l’ultimo anno di liceo classico ed inoltre ci rimangono ancora dieci anni di mutuo per la casa da pagare.Come dicevo all’inizio del racconto mia moglie Antonella e una bella donna, è alta 1.75 m, mora e ben in carne (ma non grassa) pesa intorno ai 60 kg, porta una quarta di seno.Seni che, nonostante le notevoli dimensioni, sono ancora sodi come quelli di una ventenne.Le cosce ed il culo poi sono veramente spettacolari.Per strada capita sovente, che gli uomini facciano volgari apprezzamenti.Inoltre anche il viso dove spiccano due grandi occhi neri e labbra carnose non lascia gli uomini indifferenti, anzi proprio le sue labbra sono oggetto di scurrili commenti, che vi lascio immaginare.Io al contrario sono un ometto piccolo e grassoccio e con una incipiente calvizie 1,60 m di altezza e 80 kg di peso, ho sposato mia moglie 19 anni fa quando lei era ancora minorenne, perché l’avevo messa in cinta.I nostri rapporti sessuali, nonostante la bellezza della mia signora, sono sempre stati all’insegna della banalità: posizione alla missionaria a giorni prestabiliti, non più di uno alla settimana.In aggiunta anche le dimensioni del mio attributo (6-7 cm in erezione) e la durata non eccezionale dei mie amplessi (non oltre i due minuti) hanno sempre lasciato indifferente Antonella. Anzi, credo che in tanti anni di matrimonio, non abbia mai raggiunto l’orgasmo.Sono stato sempre convinto felicemente della frigidità di mia moglie, senza sospettare minimamente di quanto mi stessi sbagliando.Usciti dall’azienda salimmo in macchina e mentre andavamo a casa iniziammo a discutere :- allora Antonio cosa intendi fare – mi disse mia moglie- Ma non saprei, dimmi tu cosa ne pensi — Vedi caro io credo che dovremmo accettare, in fondo non sarà molto diverso da prima – e aggiunse- Sai sono già un paio d’anni che ho rapporti sessuali con Arturo e Giuseppe, l’unica cosa che cambia e che adesso faremo sesso anche davanti a te e non più di nascosto -Rimasi basito a sentire queste affermazioni, fatte dalla mia signora senza la minima esitazione, quasi con freddezza. Non riuscii neanche ad abbozzare una benché minima protesta,in fondo sono sempre stato sottomesso alla volontà di mia moglie .La quale aggiunse :- non essere meravigliato in fondo non ti potevi aspettare che mi accontentassi, scusa la franchezza, di quella scopatina settimanale con il tuo pisellino ridotto- e proseguì sorridendo beffardamente – sono ormai dieci anni che ti tradisco con più uomini, certi cazzi dovresti vederli, altro che il tuo pisellino — comunque tornando al fatto in questione io per conto mio accetto e credo che convenga anche a te accettare le condizioni proposte da Arturo e Giuseppe -Io non le risposi e rimasi in silenzio per tutto il tragitto finché non giungemmo a casa.Qui aprimmo i pacchi che ci avevano dato il signor Giuseppe ed il signor Arturo. C’erano capi di biancheria intima per la mia signora : calze nere e di vari colori con la riga,calze a rete, reggicalze, giarrettiere, dei gilè molto scollati sul davanti e varie paia di scarpe di più colori,bianche, nere, rosse e blu,unica caratteristica comune dei vertiginosi tacchi (12-15 cm).Insieme a questi capi nel pacco c’era una fotografia di mia moglie abbigliata solo calze nere con la riga sostenute da 2 giarrettiere, scarpe dello stesso colore con tacco di 15 cm e un piccolo gilè molto scollato che gli fasciava le sue stupende tettone.Sul retro della foto vi era una scritta : “COSÌ CARO CORNUTONE, QUELLA TROIA TUA MOGLIE, DOVRÀ STARE ABBIGLIATA IN AZIENDA”.Come avevo già detto ero rimasto basito da tutto questo, ma nello stesso tempo una certo stato di eccitazione si stava impossessando della mia persona.Questo non passo inosservato a mia moglie :- dai pisellino sono sicura che ti stai eccitando, credi che non mi sia mai accorta che ti spari le seghe spiandomi dal buco della serratura quando sono sotto la doccia, o davanti alle foto che mi ritraggono in costume da bagno, anche quelle dove è ritratta nostra figlia, vuoi negarlo?- No cara è vero, sono sempre stato un segaiolo guardone, sin da bambino quando spiavo mia madre — Bene adesso calati i pantaloni e menati il cazzettino qui davanti a me -Mentre io mi menavo il pisellino, lei iniziò a deridermi e a descrivermi le doti di grandi amatori del signor Arturo e del signor Giuseppe :- sai Antonio, come sono alti e muscolosi lo hai visto anche tu (1.85 cm circa) ma ancora più spettacolare sono i cazzoni di cui sono provvisti.Devi vederli 2 randelli nodosi lunghi almeno 25 cm ,con quei cazzi si sanno farmi godere altro che il tuo pisellino — Inoltre quando mi scopano o mi inculano non se vengono in due minuti come fai tu — dai menati il pisellino che adesso telefono ad Arturo e Giuseppe te li passo e gli dici che accettiamo -E così fece.- Pronto Giuseppe, ciao sono Antonella, sono qui con mio marito, che si sta menando il cazzetto davanti alla foto che avete messo nel pacco.Te lo passo che ha qualcosa da dirti — Allora cornutone mi dice quella troia di tua moglie che ti stai menando quell’insignificante pisellino che ti ritrovi e che vuoi dirmi qualcosa — Si signor Giuseppe volevo dirle che accettiamo le condizioni che ci avete imposto — Bravo pisellino, me ne compiaccio e vi aspetto domattina in azienda come sapete — Mi raccomando a te cornutone ,puntuali -Riattaccato il telefono prosegui a menarmi l’uccelletto al cospetto della mia signora mentre lei, che nel frattempo si era spogliata ,continuava a deridermi.- dai pisellino menati il cazzettino, che sei solo un piccolo pancione segaiolo- – non solo ti fai le seghe spiando me, ma ti meni il cazzetto anche spiando nostra figlia, visto che ti piace ti faccio vedere qualcosa che ti farà sborrare all’istante -Tirò fuori da un cassetto un album fotografico e inizio a sfogliarmelo davanti.Vi erano foto che ritraevano mia moglie e mia figlia completamente nude e nelle pose più oscene, poi altre foto le ritraevano mentre ,sempre nude, si intrattenevano con più uomini.Gli succhiavano il cazzo, erano prese contemporaneamente sia davanti che di dietro, in altre foto avevano il viso coperto di sborra, insomma era un campionario completo di oscenità a cui le mie donne si sottoponevano con sommo gaudio.E gli uomini con cui si intrattenevano non erano dei perfetti sconosciuti ma erano, il Signor Arturo, il signor Giuseppe, il bagnino dello stabilimento balneare dove andavamo solitamente in vacanza, i vicini di casa, avevo riconosciuto anche qualche insegnante di mia figlia.Insomma scoprii di essere un perfetto cornuto.Ma tutto questo invece di farmi adirare mi eccitò talmente che mi sborrai in mano tra gli insulti della mia signora.- che cornutone che sei, maritino, vedi tua moglie e tua figlia che prendono cazzi dappertutto e da chiunque e l’unica cosa che riesci a fare è menarti il pisellino? Fai schifo sei una merda d’uomo, dai godi segaiolo, sborrati in mano -Per completezza della storia c’è da dire che mia figlia è una bellissima ragazza, è il ritratto della madre, è alta e bella quanto lei,da me non ha preso per niente, più che nostra figlia sembra un clone di mia moglie.Dopo che ebbi goduto, mia moglie mi impedì di ricompormi e mi disse che dovevo attendere il rientro di mia figlia con i pantaloni calati alle caviglie, così anche lei avrebbe potuto rendersi conto di che razza di pisellino fosse suo padre.Verso l’ora di pranzo rientrò mia figlia era stupenda, indossava un aderentissimo mini abito e calzava due sandaletti con tacco di oltre 12 cm. Entrò nel salone insieme alla madre e mi trovò con i pantaloni alle caviglie ed il cazzettino in vista.Appena entrate nel locale mia moglie iniziò a parlare.- vedi che ti dicevo figliola, guarda che razza di cazzettino si ritrova tuo padre — E’ vero mamma è proprio come quello di un lattante, ma quando te lo mette dentro te ne accorgi?- No Claudia non lo sento neanche quando mi scopa, non è solo corto ma anche di diametro lascia a desiderare vedi, che non è più grosso di un dito mignolo? — E tu papà cosa hai da dire?- aggiunse rivolgendosi a me e senza darmi il tempo di rispondere continuò- Mi hanno detto che ti fai le seghe spiandoci, è vero?- Si è vero – risposi io e nel mentre ripresi ,davanti a loro, a menarmi il cazzettino- Guarda mamma sto pipparolo di papà si mena l’uccelletto guardandoci le cosce, che razza di schifoso hai sposato? e poi aggiunse parlando a me e mentre si spogliava- Si guardami le cosce, ti piace il mio culo dai, guardami le tette, pensa che dove lavorate tu e mamma ci hanno scopato tutti, titolari e dipendenti .Lo sai mi sono fatta sverginare ed è stato il signor Carmelo del terzo piano, quello che dici che ti sta antipatico, quello che dici sia un prepotente che ti prende in giro per il tuo aspetto di tappetto ciccione. Si proprio lui mi ha sverginato ed io e la mamma ci facciamo spesso fottere da lui e da i suoi due figli, devi vedere che bei cazzoni che hanno tutti e tre – poi continuò- Stasera io e mamma avevamo in programma di andare a casa loro, per farci scopare, ma credo che cambieremo programma, li faremo venire qui a scoparci davanti ai tuoi occhi — Vi prego questo no, mi stanno antipatici sia lui che i suoi figli, per favore non fatemi assistere al vostro incontro, ve ne prego – a questo punto intervenne la mia signora- Razza di segaiolo tu devi solo obbedire, un pisellino segaiolo come te non deve pretendere niente, stasera, come ti ha detto tua figlia, tu assisterai all’incontro tra noi ed il signor Carmelo ed i suoi figli e lo farai con i calzoni alle caviglie e il pisellino bene in vista. Così Carmelo e i suoi figli oltre a prenderti in giro per il fatto che sei solo un tappetto ciccione, ti derideranno anche perché vedranno con i loro occhi che razza di pisellino pipparolo sei -Mentre la mia signora faceva tali affermazioni io mi sentii assalire nuovamente da un grande stato di eccitazione che mi portò immediatamente all’orgasmo, infatti sborrai 2-3 gocce di sborra davanti agli occhi sbalorditi di mia moglie e di mia figlia.- visto quel segaiolo di tuo padre, prima fa tante storie, poi gode menandosi l’uccelletto mentre gli raccontiamo da chi ci facciamo fottere stasera — hai ragione mamma è proprio un bravo cornutone papà, chissà se anch’io un giorno riuscirò a sposare un bravo cornutone come lui -Dopo Claudia telefonò al signor Carmelo spiegandogli il cambiamento di programma.Il fatto lo rese entusiasta tanto che volle parlare con me – papà vieni al telefono che Carmelo ti vuole parlare – presi la cornetta- Buona sera signor Carmelo desidera? dissi io all’apparecchio telefonico con tono molto sottomesso- Bravo cornutone, mi ha detto tua figlia che sai tutto, di come lo sverginata quando era poco più di una bambina e di come io e i miei figli continuiamo fottercele tutte e due quelle troie e stasera ti faremo vedere come le trapaniamo quelle zoccole di tua moglie e di tua figlia a più tardi cornutone -Claudia e Antonella si prepararono accuratamente, si truccarono il viso in maniera molto appariscente, si misero uno smalto rosso sia sulle unghie dei piedi che delle mani. Il loro abbigliamento si limitava solo a calze scarpe e giarrettiere. Naturalmente le scarpe erano dotate di tacchi altissimi (almeno 13 cm), ciò acuiva la differenza di altezza tra loro e me, infatti tra che erano 15 cm più alte di me e aggiungendo quei tacchi ,la differenza di altezza tra loro e me, rasentava i 30 cm, in pratica gli arrivavo sotto la spalla.Considerato che sia il signor Carmelo che i suoi due figlie erano alti quasi 1,90 m, io stasera avrei fatto la figura del nanetto in mezzo ai giganti.Il signor Carmelo aveva pressappoco la mia età mentre i suoi figli avevano circa 20 anni, come ho detto erano molto alti e avevano dei fisici da palestrati, inoltre a giudicare dalle foto che avevo visto i loro cazzi erano di notevoli dimensioni ,intorno ai 25 cm.In definitiva il signor Carmelo e naturalmente i suoi figli erano splendidi esemplari di maschio, proprio l’esatto opposto del pancione pisellino e pipparolo, che ero io.Verso le otto di sera i tre bussarono alla nostra porta e senza attendere risposta entrarono, mia moglie e mia figlia gli sculettarono incontro e gli diedero il benvenuto baciandoli sulla bocca e mentre i tre maschioni le palpeggiavano ovunque li condussero nel salone dove, al centro, c’ero io con i pantaloni alle caviglie ed il cazzettino ben in vista.Appena i tre uomini mi videro iniziarono a ridere sguaiatamente ed ad insultarmi pesantemente- guarda che cazzettino insignificante ha questo cornutone – disse il signor Carmelo che poi avvicinandosi a me proseguì – come cazzo hai fatto a metterla in cinta quella vacca di tua moglie con quel pisellino che ti ritrovi – continuò dire mentre rideva rumorosamente.Arrivato vicino a me inizio a canzonarmi mentre mi dava sulla pelata, dall’alto della sua statura, qualche pacca con la mano.- adesso la pianterai di rompermi il cazzo se faccio rumore quando salgo le scale o se tengo il volume della radio troppo alto eh piccolo pancione — dopo tutti i favori che ti ho fatto, sai sono anni che insieme ai miei figli soddisfiamo quelle due troie di tua moglie e di tua figlia, come ti ho già detto la fica a tua figlia glielo rotta io per primo e sono stato il primo a fargli anche il culo ,anche a quella zoccola di tua moglie sono stato il primo a rompergli il culo, in definitiva e grazie a me che sono quelle grandissime troie che sono . — allora pisellino cosa hai da dire? aggiunse il signor Carmelo- Grazie signor Carmelo – risposi io A questo punto i tre maschioni si denudarono mostrando i loro possenti muscoli e soprattutto i loro enormi cazzi, si sedettero sul divano ed invitarono mia moglie e mia figlia a succhiargli il cazzo.- Dai troie venite a leccarci i cazzi – – E tu cornutone guarda le tue donne che servizietto ci stanno facendo -Le due troione inginocchio davanti ai maschioni iniziarono a lambire con la lingua le enormi cappelle, poi proseguirono imboccando i cazzi e infilandoli in bocca fino in gola, fino a lambire con le labbra i peli pubici, per poi tornare a leccare le splendide aste in tutta la loro lunghezza.Poi, i maschioni,fecero appoggiare il capo delle due donne ai braccioli del divano e alzatosi in piedi dopo avergli fatto aprire la bocca, iniziarono a scopare a turno le due donne in bocca.Mentre facevano questo mi guardavano diritti in faccia e mi dicevano sprezzanti :- guarda cornutone come uso la bocca di quella troia di tua figlia, la uso come una figa e fra un po’ la riempio di sborra calda – mi disse uno dei ragazzi- guarda la stessa cosa la faccio con la bocca di quella troia di tua moglie – mi disse il signor Carmelo- guarda cornutaccio che razza di troie ti ritrovi in famiglia, spero che ora la smetterai di romperci i coglioni se facciamo casino la sera – disse l’altro dei figliContinuarono nell’osceno gioco fino a che non riempirono di sperma il viso di mia moglie e di mia figlia, dopo di che si fecero pulire con la lingua dalle 2 troie i loro enormi cazzoniPoi le due troie iniziarono a pulirsi vicendevolmente il viso leccandosi reciprocamente.I tre maschioni sfogati i bollenti spiriti iniziarono a divertirsi umiliando me e le mie signore.Infatti le fecero passeggiare a quattro zampe per il salone, divertendosi a sculacciarle a mani nude o colpendoli che le cinghie dei pantaloni.- guarda cornutone che brave troione le tue donne, adesso ci divertiamo a fargli fare le cagnette — su da brave prendete la pallina -Così iniziarono a lanciargli una pallina e le due cagne, trotterellando a quattro zampe la andavano a recuperare e prendendola con la bocca la riportavano ai tre aguzzini.- visto che brave cagnette ubbidienti le tue donne guarda ci hanno eccitato di nuovo adesso le facciamo la festa — su troie mettetevi sul divano a quattro zampe, da brave cagne quali siete — tu cornuto avvicinati a noi e a turno ci meni il cazzo -Così affiancati gli amanti di mia moglie e di mia figlia mentre uno dei ragazzi ed il padre inculavano rispettivamente mia moglie e mia figlia, io menavo l’uccello del secondo ragazzo, che così commentava :- allora adesso mi meni pure il cazzo, bravo cornutaccio, tienimelo ben duro che poi mi chiavo tua figlia e tua moglie e te le ingravido – poi il padre aggiunse- guarda come mi inculo tua figlia, guarda come mi munge il cazzo con il buco del culo, guarda come gode la troia, dovetevi vedere quando l’ ho inculata la prima volta come guaiva sta zoccoletta -le mie due signore sembravano gradire enormemente il trattamento inflittogli dai tre maschioni e anche loro iniziarono ad esternarmi le loro impressioni.- come mi lima bene in culo questo ragazzo, lui si che ha un bel cazzo non tu pisellino, ho già avuto 2 orgasmi da quando ha iniziato ad incularmi – disse mia moglie rivolgendosi a me , poi intervenne mia figlia :- o papà come mi fa godere Carmelo è proprio vero il primo cazzo non si scorda mai, anche a te piace menare quel bel cazzone, mi sa oltre che pisellino e segaiolo sei anche un frocetto -Quindi mentre le mie due donne venivano inculate e mentre menavo con una mano il cazzo del terzo uomo con l’altra mi menavo il pisellino e tutto quest’insieme di eventi mi procurò l’ennesimo orgasmo, tra lo scherno di tutti i presenti.- ma bravo il frocetto che se la gode – mi disse il signor Carmelo mentre si inculava mia figlia e poi continuò- sai come l’ ho sverginata questa puttanella? Era scesa in cantina, indossava una gonnellina plissettata molto corta, le tette erano leggermente più piccole di adesso comunque, almeno una terza misura. Appena l’ ho vista mi sono eccitato subito, l’ ho fatta immediatamente mettere a 90 gradi e da dietro alla pecorina, dopo averle abbassato a metà coscia le mutandine, l’ ho infilata con sto cazzone in un sol botto alla pecorina e gli ho spaccato la fichetta.- Mi credevo che la troietta si mettesse a piangere, visto le dimensione del mio cazzone , invece la puttanella, ha iniziato ha godere appena le ho infilato la nerchia in fica e ha smesso solo quando con una pacca sul culo te l’ ho rimandata a casa -La situazione si faceva sempre più eccitante, il racconto dello sverginamento di mia figlia mi aveva nuovamente eccitato e lo stesso effetto lo aveva fatto pure sui maschioni che inculavano rispettivamente mia moglie e mia figlia.Infatti questi iniziarono a riempire di sborra l’intestino delle mie donne.- guarda cornuto come riempiamo di sborra il culo di queste due troie — si papà guarda che bel clistere mi sta facendo Carmelo -Dopo che i due maschioni ebbero goduto, furono sostituiti dal terzo uomo che si alternava nei quattro buchi delle due donne, mentre gli altri due, che si erano seduti nel frattempo sulla spalliera del divano, avevano ficcato in bocca il cazzo alle due troie, sia per farselo pulire e sia per mantenere integra l’erezione.Andarono avanti fino a tarda sera riempiendo di sperma tutti i buchi delle mie signore, sborrarono più volte ed ogni volta riprendevano a stantuffare le vacche con rinnovato vigore.Quindi dopo aver svuotato per bene i coglioni decisero di andarsene, non prima di aver preteso da me la pulizia dei loro maestosi cazzi. Operazioni che dovetti eseguire davanti a mia moglie e mia figlia, naturalmente con la lingua.- mamma guarda papà che bravo frocetto — già non solo si fa le seghe guardandoci scopare con i nostri amanti, ma poi li ringrazia pure succhiandogli il cazzo, è proprio un cornuto frocio-Quando i maschioni se ne andarono, io ero ancora eccitato e mentre le mie donne mi canzonavano divertite, ripresi a menarmi il pisellino, procurandomi l’ennesimo orgasmo della giornata, sotto lo sguardo beffardo della mia signora e di mia figlia.- adesso che ci siamo divertiti è meglio che andiamo a dormire, che domani ci aspetta una giornata molto interessante e faticosa, caro il mio frocetto – disse mia moglie dandomi una tenera carezza.E così nella mia nuova veste di cornuto contento si concluse quella storica giornata, in cui scoprii la troiaggine di mia moglie e di mia figlia e la mia predisposizione alle corna e alle umiliazioni.Quindi con il pensiero diviso tra quanto accaduto in quel giorno e quanto doveva ancora accadere l’indomani, presi sonno.La mattina seguente ci alzammo di buon ora e preparatoci con cura ci apprestammo ad andare al lavoro. Naturalmente mia moglie era già abbigliato come concordato e cioè indossava solo calze rette da giarrettiere, scarpe con tacco da 13 cm ed un aderentissimo gilè che le fasciava lo splendido seno.Cosi combinata uscì, insieme a me, di casa non prima di ricevere i saluti di nostra figlia.- ciao mamma, ciao papà divertitevi e tu papà vedi di non esagerare con le seghe che panzone come sei, rischi di farti venire un coccolone – poi aggiunse- se riesco oggi pomeriggio vi raggiungo che è un po’ che non prendo i cazzoni dei tuoi colleghi mamma -Arrivammo in azienda alle nove in punto e appena giunti mia moglie sculetto immediatamente incontro ai due titolari, salutandoli calorosamente – Ciao Arturo, Ciao Giuseppe – cinguettò cordialmente la mia signora, rivolgendosi ai due uomini, che la ammiravano estasiatiIn effetti Antonella era veramente radiosa nella sua seminudità, la visione del suo culo e delle sue splendide gambe, avrebbero fatto resuscitare un morto.Appena giunta in loro prossimità gli butto le braccia al collo ed iniziò a fare le fusa come una gattina in calore, passando con disinvoltura da uno all’altro.Si vedeva chiaramente che tra i tre c’era molto affiatamento e che scopavano tra di loro, a mia insaputa, da parecchio tempo.- Ciao troiona, sei sempre una gran fica, vedrai come ti faremo divertire oggi – poi rivolgendosi a me – Cornutone non saluti, ricordati che ci devi portare rispetto e soprattutto obbedienza. Su dai facci vedere sei quel pisellino che la tua signora racconta, calati i pantaloni e le mutande e rimani così fino a nuovo ordine — Buon giorno signor Arturo, buon giorno signor Giuseppe – risposi io mentre mi calavo i calzoni e mettevo in mostra il mio ridicolo uccelletto.Alla vista della mia ridicola virilità i due uomini iniziarono a ridere rumorosamente e a canzonarmi – ma razza di cazzetto ti ritrovi, e tu troia come hai fatto a sposarlo, avevi tendenze lesbiche?quel pisellino assomiglia più ad un clitoride che ad un cazzo — Comunque bando alle ciance, metti a nudo le tue belle tettone e per cominciare facci un succulento bocchino, troia – poi tornando a rivolgersi a me- E tu guarda come ci suca le minchie sta troia di tua moglie, pensa che ha usato i nostri cazzi anche per addestrare al pompino quell’altra troia di tua figlia — Si così troiona, leccami il filetto, si adesso tutta l’asta e poi ingoialo tutto questo bel cazzone -La mia signora succhiava e leccava con grande abilità le superbe nerchie, imboccava le palle, le leccava per riprendere poi a leccare nella loro interezza le maestose aste.Li sbocchinava da vera regina del pompino, i due uomini erano veramente estasiati e commentavano il laido armeggiare della troia- si continua così puttanona, fai vedere a tuo marito come te lo gusti un bel cazzo -poi la fecero sdraiare per terra ed uno alla volta messole i cazzi in bocca iniziarono a chiavarla ficcandole i cazzi per intero fino in gola.E tra grugniti ed insulti le riempiono la bocca di sborra e dopo ogni sborrata nella sua bocca mi fanno avvicinare alla mia signora, per permettermi di dividere con lei lo sperma contenuto nella sua bocca.Poi si fanno pulire, stavolta solo da me, le maestose mazze.Rinvigoriti dal mio trattamento i due maschioni sollevarono Antonella e messala in mezzo, la penetrarono contemporaneamente davanti e dietro.- guarda cornutone come la scopiamo e come la inculiamo questa grandissima puttana di tua moglie e come le prende di gusto le nostre nerchie — si troia, prendi sti bei cazzoni lasciati fottere che fra un po’ ti facciamo il pieno di sborra -Durante la doppia penetrazione la mia signora ebbe vari orgasmi e dopo oltre mezzora di quel trattamento il signor Arturo ed il signor Giuseppe la farcirono con due possenti sborrate ed io davanti a tale spettacolo non riuscii a trattenermi e menandomi il pisellino, sborrai 2 goccettine insignificanti di sborra, nella mia mano.Finito di godere i due uomini si ricomposero e ci invitarono a riprendere il lavoro, naturalmente dovevamo mantenere il nostro abbigliamento, io con i pantaloni calati alle caviglie e Antonella solo scarpe e calze.E cosi conciati ci mandarono in officina, dove la mia signora tutta sculettante salutava calorosamente gli operai, che non perdevano occasione per palparla tutta e per apostrofarla molto volgarmente, naturalmente gli insulti maggiori erano indirizzati verso la mia persona.Infatti fui ridicolizzato per le dimensioni mignon del mio cazzettino, per il mio fisico da tappetto ciccione e per il mio stato di cornuto contento.Al termine della “passeggiata” la mia signora si inginocchiò dinnanzi ad un enorme operaio di colore ed estratto il nero cazzone, si esibì in un fantastico bocchino, che finì, dopo 10 minuti,con una copiosa sborrata, da parte del gigante d’ebano, nella bocca di quella grandissima troia di mia moglie.Ricevuto tutto lo sperma in bocca, mia moglie si avvicinò a me e fissandomi negli occhi, mi prese il capo tra le mani e mi diede un laido bacio sulla bocca, per mezzo del quale divise l’immondo contenuto della sua bocca con me, il tutto mentre tutti i presenti applaudivano fragorosamente ed inneggiavano alla troia ed al suo cornuto, mentre mia moglie mi sussurrava – senti il sapore della sborra di un vero uomo -Tutto questo aveva eccitato gli animi, infatti tutti gli operai avevano iniziato a denudarsi esibendo pure loro notevoli cazzi, il più piccolo era intorno ai 22 cm.Proprio in quel momento, fece la sua comparsa in officina, mia figlia Claudia. Anche lei come la madre, era completamente nuda ad eccezione delle scarpe, con tacco altissimo e delle calze.Evidentemente non aveva resistito e marinando la scuola, aveva anticipato la sua visita in azienda.Le due donne furono letteralmente aggredite dai 12 uomini, che iniziarono a possederle con doppie e triple penetrazioni.In pochi minuti si scatenò una vera e propria orgia e al centro di quest’orgia c’erano proprio le mie adorate donne.Io fui chiamato dal signor Arturo e assistetti all’orgia da un gabbiotto che sovrintendeva il reparto.Da qui ed in compagnia del signor Arturo e del signor Giuseppe, che nel frattempo si erano nuovamente denudati, assistevo al baccanale che aveva come principali protagoniste le mie signore.Mi fecero chinare in avanti e mi dissero di tenere allargate con le mani, le mie chiappe.Quindi sentii che uno dei due puntarmi la cappella sul buco del culo e spingere energicamente penetrandomi di botto.Resto fermo per qualche attimo per abituarmi all’oscena intrusione, poi con una ulteriore spinta mi penetrò completamente.Mi sentii letteralmente togliere il fiato, avevo 25 cm di cazzo tutto nel culo, mentre piegato in avanti assistevo a mia moglie e mia figlia che prendevano cazzi in scala industriale.I due omoni si alternarono nel mio culo in maniera scientifica.Infatti una volta penetratomi, davano dieci spinte pelviche ciascuno e lasciavano il posto al compare. In questa maniera si alternarono nel mio buco del culo per quasi due ore senza venire.Mentre mi possedevano, commentavano quanto accadeva alle mie donne :- guarda rottoinculo che troie, riescono a prendere 4 cazzi per volta quelle due puttane – diceva uno – è difficile stabilire quale delle due sia più troia – rispondeva l’altroComunque fece in tempo a finire l’orgia in officina e i due maschioni continuavano imperterriti a stantuffarmi ritmicamente il buco del culo.E così a 90 gradi e con il cazzo nel culo che mia moglie e mia figlia mi sorpresero quando, uscite dall’officina salirono nel gabbiotto.- mamma guarda papà che razza di frocione è diventato — già figliola è proprio un gran frocione il tuo paparino o forse dovrei dire la tua seconda mammina ah ah ah ah -A questo punto il maschione che mi stava sodomizzando dopo le dieci fatidiche spinte, continuo a pistonarmi l’ano senza farsi dare il cambio raggiungendo così, immediatamente l’orgasmo e riempiendomi il retto con una calda e copiosa sborrata.- si cornutone ti riempio il culo di sborra, vengoooo -Il suo compare non aspettò neanche che il suo socio finisse di farcirmi di sperma l’intestino, che impugnata la mia testa per le orecchie, mi ficca il cazzo in bocca ed inizia a stantuffarmi con il suo bastone per il cavo orale.Anche lui ,dopo poche spinte ,mi irrora la bocca, la gola e la faccia con il suo dolce nettare.- godo ti riempio di sborra, lurido frocione cornuto – Una volta finito di coprirmi di sperma e di insulti il signor Arturo ed il signor Giuseppe ci consentono di tornarcene a casa.Naturalmente non ci permisero né di rivestirci né di lavarci e così spogliati e grondanti di sperma ed io anche con il culo in fiamme, ci recammo verso la macchina.Naturalmente in macchina sia mia moglie, che mia figlia, mi esternarono il loro profondo disprezzo.- e pensare che in tutti questi anni ci siamo sempre nascoste per fare le nostre porcate, invece con questo cornuto e frocione che ci ritroviamo io come marito e tu come padre, potevamo troieggiare in tutta tranquillità– già mamma, io continuo a non capacitarmi su come abbia fatto un pisellino segaiolo e cornuto come lui a ingravidarti, sei sicura che sia stato proprio lui mamma?- Certo figliola, per quanto ti possa sembrare strano, tu sei proprio figlia sua, questo frocione di tuo padre con il suo cazzettino e le due striminzite gocce di sperma, che è in grado di emettere, è riuscito ad ingravidarmi, da non crederci ma è così.Mentre in macchina mia figlia discutevano di quanto sopra, io avevo ripreso a menarmi il pisellino e sentirle parlare di me, in quella maniera umiliante, mi provocò un nuovo stato di eccitazione che scaturì nell’ennesimo orgasmo della giornata, ormai a secco. Questo provocò le risatine sarcastiche delle mie due signore.- guarda mamma più lo insultiamo è più questo pederasta segaiolo gode – e poi rivolgendosi a me – fai proprio schifo, sei un lurido panzone segaiolo e frocione — hai ragione Claudia, credo che lo faremo divertire parecchio e ci divertiremo parecchio, d’ora in avanti – rispose mia moglie Ormai rassegnato al mio nuovo stato di frocione e di cornuto contento, iniziavo a gustarmi questa nuova vita di segaiolo guardone al fianco a quelle grandi puttane che avevo scoperto essere, la mia adorata moglie e la mia amata mia figlia.
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