Io sono Luca, un “ragazzone” che và sulla cinquantina, alto ed abbastanza in forma nonostante una vita alquanto sedentaria. Mia moglie Barbara ha 42 anni, alta circa un metro e settanta un po’ in carne sui fianchi ma comunque ha sempre un gran fisico con un seno di tutto rispetto dato che ha una terza abbondante ed un culo ancora sodo. Siamo sposati da quasi venti anni ed abbiamo una figlia di nome Paola che ha da poco compiuto diciannove anni.Paola fisicamente assomiglia molto alla madre, sia fisicamente che di carattere.Infatti anche lei è alta e formosa e caratterialmente è molto docile e remissiva.Sì, proprio come la madre! Conobbi per la prima volta mia moglie Barbara in occasione di una party in casa di amici comuni.Era vestita con una gonna lunga fino alle caviglie tipo zingara ed una camicetta con il colletto ricamato, quindi assolutamente non appariscente ma fui colpito dal suo comportamento quando alcuni partecipanti alla festa ormai completamente ubriachi la importunarono pesantemente, mettendole la mani addosso, sia sopra che sotto i vestiti e lei sempre con il sorriso sulle labbra cercava di allontanarsi da quei “marpioni”. A prima vista si poteva pensare che fosse una puttanella, ma non era così, era davvero una brava ragazza che non sapeva ribellarsi.Decisi di intervenire e scacciati quegli ubriaconi e mi offersi di riaccompagnarla a casa in macchina.Lei sempre con la testa china perché si vergognava per l’accaduto, ringraziandomi rispose di si.Per tutto il tragitto rimase sempre con la testa china e non disse una parola, neanche quando le misi una mano sulla coscia e le dissi che era una ragazza molto bella e che mi avrebbe fatto molto piacere rivederla. Arrivammo sotto casa sua sempre con la mia mano appoggiata sulla sua coscia.Allora lei finalmente aprì bocca dicendomi che anche a lei avrebbe fatto molto piacere rivedermi, ma non fece nessuna menzione a dove era poggiata la mia mano.Scendemmo dalla macchina e ci incamminammo per il vialetto che portava al suo portone.Io decisi di provare a vedere fino a che punto era remissiva, così mentre camminavamo e cercavo di organizzare il nostro prossimo incontro le misi una mano dietro la schiena e la feci scivolare un poco alla volta fino a fermarla proprio sul sedere. Lei rimase impassibile e mi disse dove e quando rincontrarci. Non riuscivo a credere che una ragazza che non mi conosceva affatto, dato che non ci eravamo mai neanche visti prima di quella sera potesse tranquillamente accettare il mio invito mentre le stavo palpando il culo davanti al portone di casa sua. La salutai accarezzandole una guancia e me ne tornai a casa.Quella notte non chiusi occhio pensando a cosa potesse succedere il giorno seguente all’appuntamento.All’ora prestabilita la passai a prendere e quando lei uscì da casa e venne in macchina, la scutai dalla testa ai piedi. Era vestita con un completino che portava qualche volta anche mia madre per fare le pulizie di casa. La guardai un po’ imbronciato e le dissi che era meglio che tornava a casa a cambiarsi perché non volevo uscire con una ragazza vestita in quel modo.Sorprendentemente lei con voce dolce mi chiese come preferivo che si fosse vestita.Le dissi che era una bellissima ragazza e che doveva mettere più in risalto le sue forme, pertanto era meglio se indossava una gonna abbastanza corta ed una maglietta aderente ed anche un po’ scollata.Lei allora uscì dalla macchina e senza dire una parola rientrò in casa.La aspettai per non più di dieci minuti e quando riuscì vidi che aveva messo i vestiti che gli avevo consigliato io. Salì in macchina e quando le feci i complimenti per l’abbigliamento mi ringraziò per il consiglio dato. La situazione era davvero allucinante, Barbara era ubbidiente come un cagnolino ammaestrato ed io ero sempre più esigente perché la cosa mi eccitava moltissimo.Mentre giravamo in macchina per la città senza una meta prestabilita, le dissi che era un peccato che indossasse il reggiseno, era meglio se lo toglieva in modo che i capezzoli fossero visibili sotto la maglietta. Barbara mi chiese dove potesse trovare un posto abbastanza appartato dato che per togliersi il reggiseno avrebbe dovuto prima togliersi la maglietta e rimanere con il seno alla vista dei passanti. Ma io gli risposi che doveva toglierselo subito, in macchina e che non doveva preoccuparsi se qualcuno la vedesse. Allora lei si sfilò la maglietta e dopo averlo slacciato dietro la schiena, si tolse il reggiseno. La vista di quel bel seno all’aria mi fece deconcentrare a tal punto che quasi andai a sbattere con delle auto parcheggiate. Mentre Barbara stava rimettendosi la maglietta, le misi una mano seni e cominciai ad accarezzarli, a giocare con i capezzoli. Allora lei si fermò e rimase con la maglietta indossata per metà ed aspettò che avessi finito di palparla per bene prima di abbassarla. Ero eccitassimo e accostato la macchina sul lato della carreggiata in una zona tranquilla, le misi una mano dietro la testa e gliela spinsi in mezzo alle mie gambe dicendogli: “brava, guarda come mi hai fatto eccitare, non posso andare in giro in questa maniera, ……..ora mi devo scaricare, datti da fare tiramelo fuori e fammi un bel pompino!”Barbara ubbidì immediatamente e mi fece il più bel pompino della mia vita.Quando ebbe finito mi ripulì con un fazzoletto e si ricompose, ma non disse nulla.Le proposi di andare a bere qualche cosa dato quella situazione mi aveva fatto venire la gola secca.Lei accettò. Entrammo nel primo locale che incontrammo e bevemmo una birra parlando del più e del meno come se niente fosse e quando la riaccompagnai a casa, lei mi ringraziò per la bella serata trascorsa. Non ci potevo credere, avevo incontrato la donna dei miei sogni, bella, intelligente, sensuale, ubbidiente, disinibita e sempre disponibile.Ci fidanzammo ufficialmente e dopo breve tempo ci sposammo.Barbara rimase sempre la stessa anche dopo il matrimonio, era sempre servizievole come la prima volta. Le regole in casa le facevo sempre io.Decidevo come doveva vestirsi e come doveva comportarsi.Le vietai categoricamente di indossare il reggiseno, sia in casa che fuori.In casa la porta del bagno non dovevano mai essere chiuse a chiave se non con il mio permesso.Quando avevamo ospiti a cena, divertivo ad umiliarla pubblicamente trattandola come fosse una domestica. La feci uscire diverse volte in minigonna senza che avesse indosso gli slipLa scopavo come, dove e quando volevo.Lei non si ribellò mai neanche minimamente, anzi mi era sempre più legata, mi amava sempre di più. Anche quando nacque Paola, nostra figlia, il nostro rapporto non cambiò.Paola crebbe in assoluta libertà, ma rispettando le regole della casa, assistendo tranquillamente e senza traumi alla devozione e ubbidienza che Barbara aveva per me.Ora che Paola diciannove anni si potrebbe pensare ad una sua ribellione dalle regole da me imposte, ma come ho già detto prima il carattere è lo stesso della madre e quindi ora ho due donne che mi adorano.Mia moglie e mia figlia chiudono mai a chiave la porta del bagno e quindi capita spesso io entri mentre Paola è seduta sulla tazza a far pipì e/o Barbara sotto la doccia.Spesso vado in camera di Paola e la osservo mentre si veste consigliandole cosa indossare, preferibilmente d’estate minigonne e canotte.Se poi mi eccito a guardare mia figlia nuda, chiamo Barbara in camera di Paola a farmi un pompino o una sega. Mia moglie corre sempre ad esaudire le mie richieste anche di fronte alla figlia.Ultimamente poi ho cominciato a palpare anche Paola che tranquillamente lascia fare.Un giorno è accaduto che Paola ha avuto un incidente ed ha rovinato la macchina.Paola chiedeva continuamente scusa e cosa potesse fare per essere perdonata, mi chiedeva di punirla. Così l’ho accontentata.L’ho fatta spogliare completamente nuda e mentre Barbara la teneva ben stretta per le spalle l’ho frustata con la cinghia dei pantaloni sul sedere fino al farla cadere esausta e piangente. Il suo era un pianto di dolore ma non era affatto arrabbiata con me per la punizione infertagli, anzi mi ringraziava perché ora si sentiva perdonata. Ma io non pago le dissi: “non crederai che la tua punizione sia già terminata, ti ordino di metterti a quattro zampe come i cani e di rimanerci fino a che non te lo dico io. Paola ubbidì e si mise subito nella posizione ordinatogli e cominciò a girare per casa completamente nuda e a quattro zampe. Il mio cazzo stava esplodendo dentro i pantaloni così mi spogliai completamente e dopo essermelo fatto umidire da Barbara, mi posizionai dietro a Paola e la scopai selvaggiamente. Ordinai a mia moglie di spogliarsi e di mettersi di fronte a Paola in modo che potesse leccarle la figa. Era una visione apocalittica, mi stavo scopando mia figlia che stava leccando mia moglie. Quando stavo per venire, tolsi il cazzo dalla figa e glielo misi in culo, non senza fatica dato che era ancora vergine lì. Diedi ancora due o tre colpi e le venni dentro il culo.Paola gemeva di dolore ma anche di piacere. Era sfinita ma raggiante, sapevo che da quel giorno potevo trattarla proprio come trattavo mia moglie.Infatti dal giorno seguente in poi, chiamavo a scelta mia moglie o mia figlia per farmi un pompino mentre mi rilassavo in poltrona. Le facevo girare per casa con indosso solamente un grembiulino da domestica e spesso con una banana o un cetriolo nella figa.
Aggiungi ai Preferiti