Io sono il terzo di quattro figli: tre femmine e un maschio. Le due sorelle più grandi sono L. 44 anni e D. 41 mentre la più piccola è M. di 27. Siamo figli di due matrimoni diversi dei nostri genitori ma ciò non ha influito più di tanto sui nostri rapporti. M. è iscritta all’Università e nel frattempo lavora. D. lavora ma precariamente, mentre L. è quella meglio messa in quanto lavora come estetista presso un Centro Estetico. L. ha due figli, F. di 26 anni e G. di 18 anni. Dato che vivono in un’altra città, dove viveva anche mia sorella prima di separarsi dal marito, non è che abbiamo avuto molte occasioni per vederci, anzi a dire la verità ne abbiamo avute molto poche. Comunque, quelle poche erano bastate per stare un po’ assieme e conoscersi. Ma torniamo indietro appunto di due anni, esattamente a Marzo del 2002 quando un sabato mi recai da mia sorella D. per farmi un trattamento estetico. Durante la seduta appresi da lei che mia nipote era venuta in città per un corso della società presso la quale lavora e che si sarebbe trattenuta fino al giorno dopo. Chiaramente le dissi che mi avrebbe fatto molto piacere sentirla e così la chiamò al cellulare. Dopo averci parlato un attimo me la passò e così chiacchierammo un pochino e ci mettemmo d’accordo per vederci tutti e tre insieme la sera stessa per andare a cena. Così, finita la seduta, me ne tornai a casa proseguendo il resto del pomeriggio in altre faccende e preparandomi per la serata. Non sapevo spiegarmelo ma avevo addosso una strana euforia! Mi convinsi comunque che doveva essere il piacere di rivedere mia nipote. Così arrivò l’ora dell’appuntamento e ci trovammo dove ci eravamo accordati. Ovviamente rimasi non poco stupito alla vista di mia nipote, era diverso tempo che non ci vedevamo e devo dire che era cambiata notevolmente… ..in meglio ovviamente!!!! Era davvero una bella ragazza… … e che ragazza pensai tra me e me! Aveva indossato una camicetta leggera sbottonata davanti che mi lasciava intravedere un seno non grosso ma bello sodo e pieno, una terza direi! Sotto aveva una mini a metà coscia e stivali al ginocchio! Mi avvicinai a lei tendendole le braccia e sorridendole mentre le dicevo “ciao angiolettooooo!” era questo il soprannome con cui la chiamavo. Dopo un attimo di normale imbarazzo da parte sua, si sciolse in un abbraccio lungo ed intenso che mi permise perfino di rendermi conto direttamente di quanto fosse cambiato il suo corpo. Sentivo i suoi seni premere contro il mio torace e il suo bacino contro il mio. Le diedi diversi bacetti sulle guance e lei li ricambiò con un sorriso meraviglioso. “Ciazo zietto, che bello rivederti!” – “Angioletto sei diventata bellissima, ma che hai fatto?” – “Sì ma quale bella, magari, cmq sono cambiate diverse cose e, a proposito, penso che il soprannome angioletto non vada più tanto bene, credo dovrai cambiarlo con diavoletto!!!!” disse facendomi l’occhiolino. “Ah, sì e così sei diventata cattiva eh?” e ridemmo tutti insieme. Dopo questi convenevoli ci incamminammo verso il ristorante che stava lì vicino. Una volta entrati ci fecero sistemare in un tavolo in un angolo riparato da un muretto. Non era appartato ma neanche in bella vista. Così ci togliemmo i soprabiti ed ebbi modo di bearmi della vista del culo di mia nipote, davvero notevole. Inoltre il fatto che portasse i tacchi lo evidenziava ancora di più. Ma non bastava, perché la mini era talmente attillata che potei chiaramente vedere che sotto doveva indossare sicuramente un perizoma o un tanga. La camicetta era di quelle a vita corta, per cui le restava scoperto l’ombelico. La squadrai per bene e si rese evidentemente conto di ciò perché mi disse “zietto c’è qualcosa che non va?” – “nulla – risposi io – stavo solo ammirando la tua bellezza!” – “sei sicuro che invece non mi stavi guardando il culo!?” questa domanda mi lasciò un po’ spiazzato, non me la sarei aspettata da lei che ben comprese il mio smarrimento momentaneo ed infatti aggiunse “te l’ho detto prima, non sono più un angioletto… … ” e così rimarcò per la seconda volta la cosa con fare decisamente più malizioso. La cena trascorse serenamente ed amabilmente si conversava del più e del meno, la maggior parte delle volte il discorso finiva sulle storie avute da ognuno di noi e, complice il vino, il modo di raccontarli era sicuramente disinibito, tant’è che ad un tratto si entrava anche nei particolari più piccanti nel raccontare le performance sessuali degli occasionali partners. Devo dire che mia nipote in ciò si rivelava davvero all’avanguardia. Non avrei pensato di ascoltare direttamente dalla sua bocca certe cose. Non che fossi un santarellino o un puritano però faceva effetto (positivo ovviamente) udire quelle cose da lei. Effetto che ovviamente si rifletteva anche nelle mie zone basse dove qualcosa iniziava a smuoversi da un normale torpore. Mi accorsi ad un tratto che nei vari movimenti che mia nipote aveva fatto, la gonna le era salita e intravidi chiaramente il bordo delle calze. Erano autoreggenti!!! La cosa mi fece salire un po’ l’eccitazione interiore e indugiai un poco con lo sguardo su quella zona. Anche stavolta lei se ne accorse dicendomi 2c’è qualcosa che ti interessa particolarmente?” – “beh, sai, il tuo comportamento irruente ha avuto la meglio sulla tua gonna!” le dissi indicando con lo sguardo. Lei abbassò gli occhi e con molta naturalezza li rialzò e guardando nei miei: “ti riferisci alle mie calze autoreggenti per caso?” disse con tono malizioso “sai le preferisco, sono più comode e decisamente più… … … .pratiche!!” facendo una breve pausa fra queste due ultime parole e rimarcando pesantemente l’ultima. Mi convinsi sempre di più di quello che mi aveva già detto e cioè che non dovevo più chiamarla angioletto ma diavoletto. Terminammo la nostra cena e dopo aver pagato il conto ce ne andammo a fare una passeggiata in un quartiere caratteristico. La serata trascorreva allegra e frizzante e tra di noi si era creata una complicità radiosa. Ogni tanto avevo cominciato a notare sguardi ed occhiate d’intesa che si lanciavano mia nipote e mia sorella, ma non ne capivo il motivo. Passammo ad un tratto davanti ad un pub e decidemmo di entrare per bere qualcosa. La sala principale era quasi completamente piena, allora ci fecero accomodare in quella sul retro dove c’erano soltanto quattro persone sedute ad un tavolo. Noi ci accomodammo invece in un tavolinetto piccolo in un angolo che ci obbligava a stare vicini, ma non per questo stavamo stretti! Ci sedemmo e dopo poco per il caldo che faceva mi alzai per togliermi il giaccone. Questo movimento generò una situazione imprevista. L’appendi abiti era situato sopra le nostre teste e per appenderlo io restai in piedi ruotando il busto. Mi resi conto ad operazione conclusa che ero esattamente col mio cazzo all’altezza della faccia di mia nipote, che stava guardando proprio in quella direzione. Rimasi un attimo di stucco nel vedere ciò e tornai a sedermi guardandola e volendola provocare come aveva fatto lei prima nel ristorante le chiesi “c’è qualcosa che ti interessa?” – “mah, ecco, no, semplice curiosità!” disse sogghignando e guardando mia sorella. “Ah e così ti piace curiosare eh?” – le dissi, “e a chi non piace farlo? A te no?!” mi rispose. “Dipende da ciò che guardo” le dissi con fare malizioso anche io. Mi stavo facendo prendere da una strana situazione che però mi coinvolgeva e mi elettrizzava. Bevemmo le nostre birre e trascorremmo nel locale un’oretta. Decidemmo poi di andarcene, quindi ci alzammo per prendere i nostri soprabiti. Per fare ciò io e mia nipote ci trovammo a contatto con i nostri corpi dato che io avevo appeso la mia roba sopra la sua testa e lei la sua sopra la mia. Si sporse pertanto per prendere le sue cose e mi accorsi che indulgiò parecchio facendo una lieve, ma percepibile, pressione con il bacino che aderiva perfettamente all’altezza del mio cazzo. Stavolta volli approfittare di quel contatto e non mi mossi, anzi cercai di fare una lieve pressione anche io con il bacino in modo che potesse sentire meglio ciò che desiderava sentire. I nostri sguardi si incrociarono per un istante e furono carichi di espressione e ad altro… ..! Ci staccammo e prese le nostre cose uscimmo dal locale, con mia nipote che mi guardò con aria di sfida e malizia insieme. Si erano fatte nel frattempo le due di notte e arrivati alla macchina stavo per salutare entrambe. “Ehi, ma non vorrai mica andartene via adesso?!” – disse mia nipote. “Scusa tesoro dello zio, ma cos’altro vorresti fare?” – “Ma come, la vita comincia proprio adesso!!!” disse con fare da civetta. “Non so le risposi cercando anche lo sguardo di mia sorella, tu che vorresti fare?” – “Io non ho di certo voglia di continuare a camminare per stasera non ne posso più!?” – “Beh potremmo allora andare tutti insieme a casa tua mamma, che ne dici?’ – “Per me non ci sono problemi” – disse mia sorella, “altrettanto vale per me” risposi io. Così ci avviammo e giungemmo a casa di mia sorella. Un appartamento piccolo ma essenziale. Non essendoci granché spazio ci accomodammo nella camera da letto e ci sdraiammo sul lettone grande. Io al centro loro due ai lati. Continuammo a ridere e scherzare insieme fin quando cominciò a sopraggiungere la stanchezza. “Credo che sia meglio che mi avvii o rischierò di addormentarmi qui!” – “E qual’è il problema zietto? Non puoi fermarti a dormire qui?” – “Ma no dai non voglio disturbare!” – “Ma quale disturbo, vero mamma che non disturba?” disse – “io non ho alcun problema il fatto è che dobbiamo stare in tre su questo letto perché io non ne ho altri, se va bene a lui!!” rispose mia sorella. Così accettai e ci preparammo per metterci a letto. Io andai in bagno per primo e poi entrarono loro. Nel frattempo avevano preparato il letto e dato che mia sorella ha un impianto di riscaldamento molto forte a casa la temperatura era caldissima. Per cui decisi di tenere addosso i boxer e basta. Anche le due donne avevano indosso solo reggiseni e perizomi. Devo dire che avevano entrambe dei corpi molto belli. Ovviamente mia nipote era fresca di giovinezza, ma mia sorella dimostrava un corpo maturo ma ben messo. Ci sdraiammo a letto come prima io al centro e loro ai miei lati. Io ho sempre dormito senza intimo, mi da fastidio ed infatti dopo poco dissi “ragazze lo so che sembra assurdo ma io non ce la faccio a tenere i boxer, mi danno fastidio a letto, vi spiace se me li tolgo?” – mia nipote non perse tempo ed aggiunse “anche a me danno fastidio non li porto mai a letto” – “perché non ci togliamo tutto, tanto chi di noi si vergogna?” finì di dire e così fummo tutti d’accordo a toglierci l’intimo. Ora eravamo completamente nudi nel letto uno a contatto con l’altro e l’aria era particolarmente eccitante. Passai un braccio attorno al collo di ognuna di loro e le tirai a me facendo poggiare le loro teste sulle mie spalle. Nel tirarle si strinsero ancora di più a me poggiando le loro mani sul mio torace e accavallando una gamba a testa sulle mie che avevo nel frattempo dischiuso e restammo in quella posizione per un po’. Mia sorella, dopo poco, si girò dalla parte opposta dicendo che aveva sonno. Così si voltò restando comunque sempre attaccata a me e con la sua testa appoggiata sul mio braccio che restava in questo modo intrappolato. Ora avevo il suo culo a contatto con la mia gamba sinistra e potevo sentirne le fattezze. “Buona notte sorellona” le dissi e le diedi un bacio dietro la nuca. “Buona notte mamma” fece eco mia nipote sporgendosi in avanti per darle anche lei un bacio. Così nel fare ciò mia nipote dovette necessariamente salire un po’ sopra di me. Avevo quindi le sue tette schiacciate sul mio petto a pochi centimetri dal viso, mentre con una gamba era sopra al mio cazzo che cominciò a diventare abbastanza duro. Evidentemente capì in che stato mi trovavo perché indulgiò un po’ sul bacio dato alla mamma scuotendosi un pochino e facendo anche un movimento di pressione col bacino che mi faceva notare come la sua fica fosse ora bene a contatto all’altezza della mia anca destra. Sentivo perfettamente la peluria e mi resi conto che era rada e ben curata, proprio come piace a me pensai. Nel tornare al proprio posto per avere equilibrio poggiò una mano quasi vicino al mio cazzo e ciò mi fece restare un attimo perplesso, anche perché non riuscivo a capire fin dove volesse spingersi e non volevo di certo fare la figura del coglione, visto anche che avevo li vicino mia sorella. Ma la risposta non tardò ad arrivare perché mia nipote a questo punto decise di dare la buona notte anche a me ed ovviamente fu molto diversa da quella data a sua mamma!!! Le nostre bocche si incollarono l’un l’altra e le lingue cominciarono a leccarsi golosamente. Il mio cazzo era ormai pienamente in tiro e non feci assolutamente nulla per nasconderlo anzi se possibile volevo evidenziarlo sempre più. Mia nipote si staccò dalle mie labbra e con un volume quasi impercettibile, per non far sentire nulla a mia sorella che probabilmente si stava per addormentare, mi bisbigliò all’orecchio “vedrai… ci ricorderemo a lungo di questa nottata… .” – e detto ciò sentii la sua mano destra scendere giù e afferrare il mio cazzo che al contatto ebbe un sussulto. “Finalmente! – disse – lo sapevo che avevi un bel cazzo!” Ne esplorò l’intera lunghezza (non poca, anzi!), soppesò le palle per poi risalire nuovamente e impugnare l’asta. Cominciò così a farmi una lenta e studiata sega alla quale rispondevo con lievi movimenti del bacino. Io non potevo fare altri movimenti dato che il mio braccio sinistro era sotto la testa di mia sorella e il destro sotto quella di mia nipote. Comunque presto potei utilizzare il destro visto che iniziò a scendere con la lingua sul collo e sul petto, fino ad arrivare a leccare i miei capezzoli. Stavo attento a non emettere alcun tipo di gemito e così anche lei cercava di fare tutto nel più assoluto silenzio. La sentii scendere ancora più giù, ora mi stava leccando l’addome ed aveva aumentato il ritmo della sega. Le accarezzai finalmente la schiena avendo ora il braccio destro libero e la percorsi per tutta la sua lunghezza fino al contatto col suo morbido culo. Ne percorsi tutta la curva, per poi risalire fino all’inizio della piega da dove iniziò il viaggio della mia mano verso la scoperta del suo paradiso. Scesi quindi verso l’interno e incontrai il buchetto che sporgeva, evidentemente dalla molta eccitazione, con il quale giocai un pochino. Nel frattempo la troietta era arrivata ad un passò dal mio cazzo con la sua bocca e la stimolazione al suo buchino le provocò probabilmente un’accelerazione dell’eccitazione, perché si tuffo con una foga incredibile sul mio cazzo che scomparve letteralmente all’interno della sua bocca. Avvertii come una sensazione di stordimento subito accompagnata da una crescente eccitazione. Sentivo la sua lingua saettare e accarezzare le pareti del cazzo in tutta la lunghezza, mentre pompava in su e in giù con impegno accompagnando il movimento della bocca con la mano. Ero sempre più in preda all’eccitazione e la mia mano destra si spostò dal suo buchetto in avanti, giungendo a contatto con le labbra gonfie e fradice della sua fica. Erano perfettamente liscie, proprio come immaginavo e bollenti. Sembrava che si fosse pisciata sotto per quanto liquido aveva già tirato fuori!! Non resistetti a quel contatto e subito feci scivolare un dito dentro la sua fica che lo accolse con grande felicità. Mia nipote si staccò per un momento dal mio cazzo probabilmente per assaporare fino in fondo quella piccola penetrazione e diede delle veloci e fugaci leccate alla cappella, scese a leccare anche le palle per poi risalire per tutta l’asta e riprendere il pompino con più energia. Infilai anche un altro dito in lei, ora la stavo praticamente scopando con due dita sempre più forte. Avvertivo il soffocamento dei gemiti da parte sua, stessa cosa per quanto mi riguarda. Era davvero eccitata e produceva una quantità incredibile di miele. Avevo una gran voglia di leccargliela, assaggiare il suo sapore, ma sapevo che non sarebbe stato possibile in quella circostanza. Continuai a scoparla con la mano ed accelerai ancora di più il movimento. La sentii staccarsi con la bocca dal mio cazzo e pistonarmi l’uccello con forza con la mano destra, ebbi appena il tempo di udire un impercettibile e flebile “siii..” e la sentii irrigidirsi e spingere in fuori il bacino per meglio aderire al contatto della mano e goderne appieno il movimento durante l’orgasmo, che la colpì con una violenza tale da renderle il respiro pesante ed affannoso. Ma non per questo aveva smesso di masturbarmi ed appena ripresasi un poco, ricacciò immediatamente in bocca il mio cazzo che sotto i movimenti della mano prima ed i sapienti colpi della lingua e lo sfregamento delle labbra poi (da vera pompinara quale evidentemente era), raggiunse ben presto il limite di sopportazione e poggiatole la mano destra sulla testa per tenerla ferma (mi resi conto poi che non ne avrei avuto bisogno) le scaricai in bocca una quantità incredibile di sborra che ingoiò con avidità come se non bevesse da chissà quanto. Fu un orgasmo stupendo che mi stordì completamente e mi lasciò senza fiato. Mi ripulì per bene il cazzo senza lasciare neanche una goccia, quindi si avvicinò a me e le nostre lingue si cercarono per assaggiare i nostri sapori. “Mi piace da morire il tuo cazzo e ha un sapore incredibilmente dolce, mia hai fatto godere tantissimo” – disse. “Anche tu mi hai fatto godere tantissimo, non posso dire altrettanto purtroppo del tuo sapore, ma ho potuto sentire che hai una fica molto accogliente e morbida e liscia, con poco pelo proprio come piace a me’ – “E questo è solo un assaggio caro zietto… ..” – Con questa frase mi diede definitivamente la buonanotte e si strinse a me per addormentarsi. Non dovette passare molto tempo da quando mi ero assopito che sentii mia nipote alzarsi. La guardai negli occhi e dopo avermi dato un bacio sulle labbra, mi disse che andava in bagno perché doveva fare pipì e voleva anche lavarsi. Così uscì dalla stanza e si chiuse in bagno. Io avevo il braccio sinistro che ormai cominciava a farmi male, non ce la facevo più a tenerlo sotto la testa di mia sorella, per cui iniziai a toglierlo cercando di muovermi lentamente. Ma venni preso in contropiede da lei che alzò la testa per semplificarmi l’operazione. “Scusami, mi dispiace di averti svegliata!” – le dissi- “ero già sveglia non preoccuparti” mi rispose restando sempre voltata. “Ti ha svegliata M. quando si è alzata per andare in bagno?” – “no ero già sveglia anche lì!” – disse sogghignando. Un atroce dubbio mi trapassò la mente come un lampo da cielo a terra. Con una punta di sfida e curiosità le chiesi da quanto tempo si fosse svegliata e la sua risposta fu come una doccia fredda per me “in realtà non mi sono mai addormentata!” replicò. “Sorellona mi stai dicendo che hai sentito tutto quello che è successo?” – “beh stando così vicini è un po’ difficile non accorgersi di quello che ti succede accanto!” rimarcando queste ultime parole. “Non so che dire, veramente, ti chiedo scusa se ti ha dato fastidio!” – appena terminai quella frase, sempre restando voltata, prese la mia mano destra e lentamente la condusse all’interno delle sue gambe che aveva allargato quanto basta, andandomela a posare proprio sulle labbra della sua fica che trovai particolarmente umide. “Lo chiami fastidio tu questo?!” riferendosi chiaramente al suo stato. Mi colse ovviamente impreparato quella situazione, ma cercai di riprendermi subito “non credo proprio, direi anzi che non sei rimasta affatto indifferente a quanto accaduto prima” e mentre terminavo di dire quelle cose avevo iniziato a giocare con il suo bottoncino che evidentemente non attendeva altro che lasciarsi trastullare. “Ahh, siii, fratelluccio, fammi godere… .dai..” ansimò e nel mentre tolse la sua mano da sopra la mia per lasciarmi muovere liberamente andando ad afferrare il mio cazzo che viste le circostanze stava nuovamente tornando in tiro. C’eravamo totalmente scoperti delle lenzuola, cominciava a salire la temperatura corporea. Spalancò, quindi, completamente le gambe per permettermi di possedere la sua fica completamente. Non persi tempo ovviamente e le infilai direttamente dentro due dita che furono accolte da un lungo sospiro “ouhhhh… ..siiiii… … dai… … .scopamela così… … … .” – m’implorò mentre la sua mano mi stava segando alla grande e il mio cazzo aveva ormai raggiunto nuovamente dimensioni notevoli. “Scopami… .dai… .togli la mano e infilami dentro il cazzo… ..ti prego non resisto più… ..voglio sentirti nella fica” – come un automa tolsi la mano e lei guidò la mia cappella a contatto con le labbra della sua fica. Strofinò per un poco il cazzo sulla fica e poi lo posizionò all’ingresso. Un solo colpo mi bastò per sprofondare in lei e il mio cazzo le fu completamente dentro. “Siiii… … .è stupendo fratellino… … .muoviti… ..dai… … ..muoviti… .scopami… ” – ed iniziai a stantuffare dentro la sua fica con un buon ritmo. Anch’io ero molto preso dalla vicenda, non avrei mai neanche lontanamente immaginato che in una sola notte avrei ricevuto una pompa con ingoio da mia nipote e mi sarei fatto una scopata con mia sorella. Eravamo entrambi molto eccitati e ci eravamo completamente dimenticati di Ylenia. Mi fermai un attimo con grande disappunto di mia sorella, la quale si voltò verso di me chiedendomi perché mi fossi fermato – “M. – le risposi – mia pare strano che sia ancora in bagno, che figura ci facciamo se entra e ci trova così?!” ma non finii neanche di dire quelle cose che la porta della stanza si spalancò definitivamente e apparve appoggiata sull’entrata proprio lei. La troietta si stava gustando tuta la scena ed aveva ascoltato, evidentemente, ogni parola pronunciata. “Ma bravi, non posso assentarmi un attimo che subito succede qualcosa qui!” – “non mi sembra corretto però fare le cose di nascosto” – “E proprio tu parli?” – disse mia sorella. Mia nipote capì subito “non dirmi che hai sentito tutto quello che è successo prima?” – “sì cara, non sono sorda e non sono stupida ed è per quello che mi sono eccitata!”. Loro due parlavano mentre io ero ancora immobile, col mio cazzo piantato nella fica di mia sorella. Stavo per muovermi per uscire da lei e da quella situazione, quando udii la voce di mia nipote “no zietto, non provarci neanche a tirarlo fuori, adesso continui a scoparla, non vorrai mica lasciarla così?” e rivolgendosi alla madre “vero mamma che non si fa?”. Mia sorella non rispose ed io ripresi lentamente a muovermi in lei. Mia nipote dalla posizione in cui era poteva vedere perfettamente tutto quanto, la fica aperta di mia sorella ed il mio cazzo che entrava ed usciva quasi completamente. “Ti piace mamma?” – “Siii… .è stupendo..” – “prendi, prendilo tutto, senti com’è duro… .”, le dissi – “sapessi che buon sapore che ha mamma e quanta crema riesce a dare!” e mentre diceva questo si era avvicinata a noi ed era con il viso a pochi centimetri dal cazzo che continuava a pompare. “Che spettacolo meraviglioso ragazzi, dovresti vedere mamma come si apre e si chiude la tua fichetta e il tuo cazzo zio sembra ancora più lungo e grosso così!” – “Ahhh… ..continua… .non fermarti, mi stai facendo morire!” disse mia sorella – “non ci penso neanche a fermarmi porcellina ho voglia di scopartela per bene questa fica!” – e mentre le dicevo questo la sentii aumentare la pressione del contatto col mio cazzo e dimenarsi più freneticamente “siii… … dai… … ancora… .ancora… .ancora… .oddiio… ” per poi irrigidirsi improvvisamente “vengo… .vengo… ..vengooooooo… .ahhh… ..!” ed esplose in un orgasmo lungo e violento che volle prolungare con movimenti ampi del bacino in avanti e indietro. Mia nipote approfittò della situazione per gustare i succhi di ciò che stava rilasciando la fica di mia sorella nella quale era ancora ben saldo il mio cazzo che non aveva perso vigore. Cominciò a leccare le mie palle risalendo per tutta l’asta e continuò anche quando incontrò le labbra della fica di sua madre, che non si tirò indietro assolutamente. La leccò per bene giocando con il bottoncino e riportandola in breve in uno stato di eccitamento grandioso. Io avevo nel frattempo ripreso a scoparla e stavo dando dei colpi decisi e ben assestati. “Continua zietto e non fermarti, la mamma ha ancora bisogno di cazzo, vero mammina?” – “uhhh… .siii… … ” – “vero che lo vuoi ancora mamma?” – “sì, lo volgio ancora, lo voglio tutto questo cazzo!” – “e non solo cara mamma vedrai quanto ti riempirà la fica col suo succo, non è vero?” – “ohhh… .ancora… .siiii… ..voglio che me la riempi tutta… ancora!”. Io non potevo resistere ancora, il mio cazzo era arrivato al limite ed inoltre la stimolazione della mano di mia nipote sulle palle e delle sue parole furono il colpo di grazia. Infatti dopo pochi altri colpi di reni “non resisto più – dissi – ..vengo… vengo… .oh… … .te la riempio tutta… … ahh… … .ahhhh… ..!”. Così le scaricai nella fica una quantità incredibile di sborra ed ogni fiotto era come un colpo di frusta. Ne spruzzai talmente tanta che la fica di mia sorella non riuscì a contenerla tutta e ciò che uscì fuori fu prontamente recuperato dalla lingua di mia nipote, la quale si apprestò a togliere il mio cazzo dalla fica e a prenderlo in bocca per ripulirlo tutto quanto. Una volta terminato si dedicò a succhiare ciò che era rimasto sulla fica di mia sorella. “E’ squisito tutto questo nettare e con la lingua ne porse un po” a mia sorella che lo accolse con avidità leccando la lingua di sua figlia. Le due donne si unirono in un bacio goloso ed io fui folgorato da un’idea oscena. Presi mia nipote per le gambe e la feci voltare in modo da andarsi a sedere sulla faccia della madre, quindi la presi per la nuca e la spinsi verso la fica della madre. Non percepii alcuna resistenza e iniziai a godermi uno spettacolo favoloso. Osservavo con quale maestria e porcaggine mia nipote lappava ed infilava la lingua nella fica della madre producendo dei suoni rumorosi di risucchio per cercare di gustare ancora qualche rivolo della mia sborra. Mi spostai anche dietro per osservare mia sorella la quale anche lei si prodigava nel dare piacere alla fichetta della figlia. “Ti piace il suo sapore?” – le chiesi “secondo me si e tanto, dai fammi vedere come te la mangi questa fichetta… !” – Volevo chiaramente istigarla e fomentarla per realizzare quello che avevo in testa. “E’ proprio una bella fichetta non è vero?… … Sapessi com’è accogliente, perché non provi ad affondarci dentro?”. E detto ciò mia sorella portò due dita all’ingresso della fica di mia nipote che colava umori copiosamente, infilandole lentamente dentro. Le dita furono quasi risucchiate dentro e un mugolio di approvazione misto a piacere si udì dalla bocca di mia nipote che nel frattempo aveva preso anche lei a scopare la fica della madre. Pensai che era il momento per fare ciò che avevo in mente, per cui salii sul letto e mi posizionai dietro al culo di mia nipote appena sopra la faccia di mia sorella. Il mio cazzo era e mezza altezza e dissi a mia sorella di prendermelo in bocca. Immediatamente sentii le sue labbra avvolgermi la cappella e succhiare avidamente, mentre con la lingua roteava intorno. In breve il mio cazzo tornò nuovamente duro, così lo sfilai dalla sua bocca e guardando mia sorella negli occhi le dissi “bene, ora è pronto, a te l’onore di farmi infilzare nella fica di tua figlia!”. Così mia sorella prese il mio cazzo e lo puntò all’ingresso della fica di mia nipote. “Si… .dentro… … .lo voglio sentire tutto dentro… .dai… ” – La punta del cazzo iniziò ad entrare mentre mia sorella aveva preso a leccarmi le palle. Era una sensazione indescrivibile, un godimento assoluto. Continuai a spingere e la cappella fu interamente dentro e sentii gemere mia nipote la quale stava spingendo indietro per accoglierne ancora. Così mi spostai un pochino indietro e notai che lei si voltò come per cercare il mio sguardo, ma non le diedi il tempo e con un colpo secco glielo piantai completamente a fondo!. “Ahhhh… … .siiiiiiii… … è davvero enorme… … … .duro… … stupendo… … .ti prego zio… … .scopami… .scopami… .scopamiiiiii!” – ed iniziai una scopata lenta e regolare per guastarmi ogni istante ed ogni più piccola sensazione. “Ti piace sentirtelo dentro eh?’ – “adesso te la infiammo per bene!” – “sì, dai, lo voglio tutto… voglio sentirmi tuttal fica piena del tuo cazzo… .dai… .dai… ” – Continuavo a scoparla senza fermarmi ed ovviamente continuava anche il lavoro di lingua di mia sorella sulle mie palle, sul mio cazzo e sulla fica di mia nipote. “Ahh… mi state facendo godere da matti… ..ho la fica in fiamme… ..sììì… .ancora mamma… .ancora… .leccamela ancora… .ahhh… ..” la troietta era in preda ad un godimento paradisiaco così accelerai le spinte con il risultato di farle crescere ulteriormente l’eccitazione “oddio… … hai un cazzo eccezionale… .scopi da favola… ancora zio… ..dammelo… scopami così… .avanti… .” – “si… .tieni vacca… ..tieni… .troia!” – “sì… sii… .sono la tua troia… .voglio che mi scopi come una troiaaaa… .ahhh… .ahhh… ..ancora… dai… .spingi più forte… … più forte… .ohhhhh… ” – l’eccitazione stava rapidamente salendo in me, sentivo che non avrei resistito ancora per molto ma avevo voglia di venire, così assestai ancora altri colpi decisi e sentii la sborra salirmi per il cazzo pronta per schizzare fuori. “stò per venire” – dissi e mi tirai indietro per uscire (non sapevo se mia nipote era fertile o meno anche se non mi sarebbe dispiaciuto riempirle la fica, mentre con mia sorella non avevo avuto scrupoli visto che sapevo che usava la pillola). Ma mia sorella fu più svelta “no fratellone adesso le resti dentro e gliela riempi anche a lei e vedi di dargliene tanta!” e dalla sua posizione poggiò le sue mani dietro le mia chiappe e mi diede una spinta in avanti facendomi riaffondare completamente nella fica di mia nipote. Questo fu decisivo per il mio orgasmo che arrivò istantaneamente “vengo… vengo… .ahgh… ..ohhh… ..” – e un potente schizzo parti dal mio cazzo, al quale seguirono altri che riversarono nella sua fica una quantità esagerata di liquido “ecco… .siiii… .la sento… … .me la stai riempiendo tutta… .siiii… siii… … siiiiiiiiiii!”. Io stavo rallentando la scopata ma non uscivo fuori perché volevo scaricare fino all’ultima goccia a disposizione. Quando sentii che nulla più fuoriusciva, mi sfilai dalla sua fica ed il mio cazzo fu subito preda della bocca di mia sorella che lo ripulì con dedizione e piacere leccandolo a lungo e bevendo ciò che era rimasto appiccicato, un misto di umori miei e di mia nipote. Ma non si lasciò sfuggire chiaramente la delizia che le si offriva davanti agli occhi e cioè la fica di mia nipote dalla quale iniziava a colare fuori lo sperma che le avevo scaricato dentro. Così succhiò per bene per bere anche lei quel nettare prelibato “è davvero buono, avevi proprio ragione M.” disse mia sorella. Mia nipote per tutta risposta si girò dicendo “vediamo se ce n’è rimasta qualcosa per me” e così dicendo prese in bocca il mio cazzo succhiandolo e spremendolo per assaporare il gusto del mio sapore unito al suo. Dopodiché si avvicinò alla mia bocca e ci unimmo in un bacio dolce e tenero nel quale le nostre lingue si gustarono a vicenda. Ovviamente baciammo anche mia sorella la quale in quanto a sapore era quella che ne aveva gustato più di tutti!Ci sdraiammo l’uno accanto all’altra sul letto, esausti ma divertiti dalla situazione che aveva decisamente modificato il nostro rapporto, che non si limitò certo a quella volta, ma questa è un’altra storia.

