Mi chiamo Luca ho 18 anni, sono alto 1 metro e 74 e peso 70 kg, quindi sono praticamente in forma, anche per via della palestra che frequento abitudinariamente. La mia famiglia è composta da mia madre Anna di 55 anni, minuta ma arzilla anche se devo ammetterlo non certo bella fuori, ma sempre pronta ad aiutare il prossimo, sempre impegnata nel volontariato; mio padre Alfredo di 60 anni, uomo vecchio stile, tutto d’un pezzo, anche lu non molto alto ma molto robusto, ferroviere ancora in attività, quindi quasi mai in casa; mia sorella Luana di 20 anni, alta circa 1 metro e 65, lunghi capelli neri, fisico asciutto anche se ben fornita di seno (2° abbondante di reggiseno) e un bel culo sodo, occhi castani e aimè un viso non certo affascinante. Infatti non ho mai pensato nemmeno minimamente a mia sorella come una donna, tra di noi c’era un buon rapporto.Un giorno che io e Luana eravamo soli in casa, dato che come spesso accadeva sia mio padre per il lavoro che mia madre per i suoi impegni di volontariato erano assenti per diverse ore se non addirittura per giorni, mi capitò di visitare un sito internet dove lessi di storie di incesto accaduto realmente. Così nel mio cervello cambiò l’idea che mi ero fatto di mia sorella, comincia a notare che Luana aveva un bel culo, un bel paio di tette e che dopo tutto anche se era brutterella di viso, l’idea dell’incesto mi eccitava. Ero talmente preso nei miei più porci pensieri quando nella mia stanza entrò lei ed io non me ne accorsi fin quando Luana venuta al mio fianco non parlò: “Luca, che stai facendo di bello?”, io allora dopo un momento di smarrimemento decisi di provarci con lei.Indossava una t-shirt bianca ed una gonna nera fino al ginocchio.Le misi una mano attorno alla vita e la invitai a leggere il racconto incestuoso che c’era sul sito.Lei cominciò a leggere, era come congelata ed io ne approfittai subito per far scendere la mano sul suo bel culo. Luana non fece una piega, mi lasciò fare tranquillamente mentre leggeva e quando ebbe letto un bel po’ del racconto cominciò a commentarlo dicendo che non credeva che quelle storie fossero vere. Io intanto le avevo infilato la mano sotto la gonna e la palpeggiavo con insistenza. Luana dopo un po’ si spostò di lato, e disse: “ma….non credo che a mamma e papà farà piacere sapere leggi queste porcherie”,ma non disse niente dei palpeggiamenti.Allora io mi alzai in piedi e la spinsi contro il muro tenendole le braccia e le dissi: “mamma e papà non lo sapranno…..vero Luana?”. Luana mi guardò negli occhi e disse: “Sì……non dirò niente!”.Nei suoi occhi non vidi timore ma sottomissione. La cosa mi eccitava così tanto che decisi di non darle tregua e mettendole una mano sul petto le presi un seno e cominciai a stringerle un capezzolodicendole: “mi posso fidare di te?”. Lei rispose subito: “certo, non ti tradirei mai, qualsiasi cosa fai”. Allora le dissi: “qualsiasi?” Lei ripetè: “si, qualsiasi”.Bene allora aggiunsi io, e tolta la mano dal capezzolo la feci scivolare giù lungo al corpo fino alla gonna. Lei mi guardava dritto negli occhi ma non diceva nulla, allora le alzai la gonna le infilai la mano dentro alle mutandine, accarezzandole la fica. Lei continuava a lasciarmi fare anche se oramai non la tenevo praticamente più. Era spalle al muro, con le braccia cadenti lungo i fianchi, completamente in mano mia. La masturbai con sempre più foga fino a che Luana iniziò ad insimare e singhiozzare, ma non di pianto, bensì di piacere fino al punto da venirmi nella mano.Allora tolsi la mano dalla fica e dopo aver annusato i suoi umori gli misi la mano davanti la faccia e le dissi: “guarda cosa hai combinato, mi sporcato la mano, ora puliscimela!”. Lei con voce tremolante disse: “scusa Luca, ti pulisco subito”, e iniziò a leccarmi la mano finchè non l’ebbe completamente pulita. A quel punto mi girai e mi risedetti sulla sedia davanti al computer, mentre Luana era rimasta appoggiata la muro, con le gambe mezze piegate e la gonna ancora alzata.Dopo alcuni minuti mi rigirai e vedendola ancora lì le dissi: “brava la mia sorellina, sei stata davvero brava, ma non so ancora come comportarmi con te, quindi ti lascio scegliere, ora esci da qui e non tornare se credi che quello che è successo non debba ripetersi più, altrimenti ritorna subito dopo aver indossato la minigonna che usi per andare in discoteca e la maglietta trasparente che ti regalato la tua amica per natale”. Detto questo mi girai di nuovo verso il computer e sentii Luana che si allontanava dalla stanza. Mi ero divertito ma credevo che fosse finito lì, invece dopo poco meno di cinque minuti riapparve Luana sulla soglia della porta. Aveva lo sguardo basso e le mani dietro il corpo. Aveva indossato i vestiti che le avevo detto.Allora la chiamai a me e lei venne subito. Quando mi fu vicina le misi una mano sotto la gonna e toccandole il culo sentii che aveva le mutandine, quindi le dissi: “non te l’ho specificato quindi sei scusata, ma da ora in poi se non te lo dico io espressamente, non devi più indossare biancheria intima”, “togliretela subito!”. Luana allora si sfilò le mutandine lasciandole cadere a terra e slacciatosi il reggiseno lo fece scivolare fuori da una manica, poi si rimise in piedi di fronte a me con lo sguardo basso e le mani dietro il corpo. Non glielo avevo detto io di farlo ma la cosa mi piaceva, mi dava più senso di potere. La presi per i capelli e la feci inginocchiare, poi le spinsi la faccia tra le mie gambe e le dissi: “ora mi piacerebbe se tu facessi un bel pompino”, “avanti tiramelo fuori e comincia a pompare!”.Ero meravigliato dell’ubbidienza di Luana, lei ubbidì subito anche questa volta.Non era bella ma di ragazzi ne aveva avuti e si vedeva che di pompini se ne intendeva, poiché leccò e succhiò il mio cazzo con tale maestria che mi fece venire quasi subito.Quando sentii che stavo per sborrare le imprigionai la testa in modo che non potesse spostarla indietro così gli sborrai in bocca e le ordinai di ingoiare tutto. Lei ubbidì anche se dalla faccia che fece si capiva che non questo non l’aveva mai fatto.Quando ebbe bevuto tutto e ripulito la cappella da ogni traccia di sperma, le dissi: “se una brava cagnolina, credo che mi divertirò parecchio con te”. Lei rispose: “grazie, spero di non deluderti mai”.
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