I due si sono conosciuti in occasione di una festa mondana, lei accompagnata dal marito ma quasi sempre in compagnia di alcune donne amiche di gioventù, lui era assieme ad un gruppo di giovani goliardi, tra l’altro molto apprezzati dal pubblico femminile. Durante la festa la combriccola di giovanotti aveva catalizzato l’attenzione di buona parte del pubblico femminile, ed a Marcello era toccata lei, Anna, la serata scorre piacevole e come naturale conclusione c’è lo scambio dei numeri di cellulare. Anna telefona al nostro compare, chiacchiera con lui amabilmente per pochi minuti, dopodiché il discorso viene da lei spostato abilmente sull’argomento SESSO, gli tende una trappola da vera faina, si schermisce chiedendo una conferma su quanto sia ancora desiderabile ed il nostro galantuomo dapprima tentenna poi conferma e rilancia dicendole che è molto bella e sexy. Non c’è bisogno di dire che la sua prossima mossa è di fissare un appuntamento per un aperitivo dopo il lavoro, al ! quale il nostro eroe sempre più vacillante ma ormai nella morsa della mantide (anche se la sua intenzione non è di staccargli la testa), decide di andare. Fissato l’appuntamento in un bar in centro a XXX un giovedì sera, il nostro amico arriva al bar, lei non c’è ancora, lui è assalito da qualche dubbio, pensa addirittura di andarsene, fa per alzarsi dal tavolo dove inizialmente si era seduto e… ecco che lei arriva, non è una ritardataria cronica (altro punto a suo favore), apre la porta del bar ed il nostro è colto da un tremito e da un “tenero rossore” sul viso, come lo definisce Anna. Ora, per capire bene lo stato d’animo del nostro protagonista, dobbiamo fare una descrizione di massima della signora. Veste sobrio ma con un tocco di malizia di chi ha fatto dell’esperienza un’arte e non un peccato, indossa un cappotto sciallato color cammello, le scarpe hanno il tacco alto ma non proprio a spillo, sono chiaramente nere e terminano con dei lacci che le fasciano le gambe, p! er lo meno la parte che si vede dal cappotto, le calze sono anch’esse nere e come scoprirà, forse, il nostro eroe, sono autoreggenti, e terminano con lo stesso ricamo del tanga che lei ha indossato per l’occasione. Quando si toglie il cappotto Marcello le da ancora dei punti, il vestito è stupendo, lungo fino a sotto il ginocchio, lo spacco simmetrico giunge a metà della coscia, si stringe in vita ed evidenzia il seno anche in virtù di una generosa scollatura che scopre maliziosamente un bordo del pizzo del reggiseno a balconcino. Quando la signora si siede scopre una discreta porzione di cosce, cosicché il nostro grande ha qualche problema ad ordinare l’aperitivo, che per l’occasione non potrebbe che essere un Martini Hemingway con una scorza di limone. Dopo aver ordinato al barman, Marcello ritrova un po’ della sua tranquillità, della sua sicurezza, le stesse qualità che avevano fatto colpo su di lei la prima volta che si videro. I due conversano piacevolmente sorseggiando! alcuni drink, ormai il nostro è completamente a suo agio quand’ecco che lei fa la sua mossa chiedendogli di accompagnarla a casa… lui all’inizio un po’ sorpreso perché non si aspettava che l’incontro finisse così presto, le risponde che non ci sarebbe stato problema, e da vero cavaliere prima paga il conto, poi l’aiuta ad indossare il cappotto, poi le apre la porta del bar ed infine le apre la porta della sua macchina, a questo punto lei è prigioniera della sua stessa tattica, è rimasta affascinata dai bei modi del suo cavaliere. Quando finalmente giungono a casa di lei, dopo un tragitto peraltro molto travagliato per il guidatore a causa del bordo delle autoreggenti che le ha intravisto, Anna sferra il suo attacco finale e chiede al nostro amico di fermarsi a cena, lui all’inizio è un poco titubante, ma poi sicuro che ci sia anche la sua famiglia accetta. Entrati che furono in casa lei si toglie il cappotto, lui il giaccone e si accomodano in salotto, lei va subito a prendere una bottiglia di “Cortese D.O.C.G.” che aveva tenuto in fresco, e lui comincia ad avere qualche dubbio, comincia a capire che forse il marito non c’è come del resto i figli, infatti non si sente alcun rumore per la casa. Ebbene quando lei arriva con la bottiglia, solo due bicchieri, ed un sorriso che gli pareva tutto un programma lui comincia a capire e la sua fermezza vacilla, quando poi lei si siede e scopre il bordo delle calze con un’abile mossa semi-accidentale, lui crolla, lei versa il vino, gli porge il bicchiere ed appoggia una mano sul suo ginocchio, lui è ormai un cumulo di macerie, la mano si fa impertinente, lui beve un sorso, appoggia il bicchiere e lei disaccavalla e riaccavalla le gambe, lui ormai ha lo stesso livello intellettivo di un’ameba, inconsciamente ripete lo stesso gesto che ha fatto lei prima, appoggia una mano sulla gamba, ormai il ghiaccio è rotto, è chiaro a tutti e due quale sarà la prossima mossa… I due si guardano intensamente negli occhi, vorrebbero parlare, ma sanno benissimo che ogni parola sarebbe superflua, dannosa perfino, è lei che fa la prima mossa, gli si avvicina, socchiude gli occhi e gli sfiora le labbra, lui sembra quasi che la attenda, socchiude gli occhi pure lui ed attende il contatto delle labbra, quando i due si toccano scocca la scintilla, il sacro fuoco della passione inizia a bruciare, dapprima il bacio è lieve, poi si fa sempre più appassionato, le lingue si intrecciano, ancora una volta è lei che decide ed inizia a spogliarlo, gli toglie il maglione, gli strappa letteralmente la camicia, comincia a sbottonargli i pantaloni, quand’ecco che pure lui si anima e prende l’iniziativa, comincia a slacciare il vestito che scopre essere solo allacciato sulla schiena senza alcun bottone o lampo ad intralciare il cammino verso il piacere, glielo toglie e la scopre in tutta la sua sodezza di trentasettenne matura con due figli, ora i due sono in piedi l’uno di fronte all’altra, lei indossa solo! l’intimo, lui solo i pantaloni già sbottonati. Il nostro eroe rimane come incantato a guardarla, poi d’un tratto si desta dal suo torpore e la abbraccia, lei gli strige le braccia al collo e ricominciano a baciarsi, lui porta le sue mani a stringerle le chiappe che gli paiono di marmo, lei gli cinge i lombi con le sue gambe, lui a questo punto non sa come muoversi, ma prontamente arriva lei in soccorso, gli biascica di dirigersi verso la prima porta che vede alla sinistra del corridoio. Ecco che sono in camera da letto, i due non si sono lasciati un solo momento, lui le baciava i lobi delle orecchie, scendeva sul collo fino a baciarle l’incavo della spalla, lei di contro aveva cominciato ad ansimare ad ogni tocco abile del nostro Marcello, giungono in prossimità del talamo, lui la appoggia delicatamente, finisce di togliersi i pantaloni e si dedica alla sua compagna, le slaccia il reggiseno con un’abile mossa che rivela destrezza e manualità, a questo punto succede qualcosa di imprevisto: lei quasi arrossisce e fa il gesto di coprirsi il seno, ben proporzionato ed ancora sodo nonostante le due gravidanze, lui per un attimo intenerisce ma subito i due si ritrovano con lo sguardo e si sorridono… A questo punto il nostro eroe la sta guardando negli occhi, lei ricambia lo sguardo con uno splendido sorriso, lui sfoderando quel sorriso che la conquistò pensava che tutto sommato furono ben spesi i soldi del dentista, forse un pochino troppi ma ben spesi. Si china su di lei, le da ancora un bacio in bocca, prende a vellicarle i capezzoli, insiste ancora un po’ sul seno, scende sull’addome, lei ha cominciato ad ansimare, si vede benissimo che è eccitata, lui se ne accorge, ma da vero latin lover non va’ dritto al punto, ma una volta sfilatole il perizoma indugia sull’interno coscia, risale sull’inguine, lei lo implora di farla sua, lui a quel punto posa le sue labbra sul frutto proibito, inizialmente si concentra sulle grandi labbra, ma trovandola gi! à abbondantemente lubrificata decide di approfondire l’esplorazione, ecco che giunge al clitoride che afferra con la bocca ma molto delicatamente, gli fa scorrere la lingua disegnando come delle equazioni con i simboli più strani (queste sono le applicazioni della matematica che predilige il popolo), a questo punto lei è sciolta, gli prende la testa, lo fa alzare, gli toglie i boxer e si impossessa dello strumento del piacere supremo. Comincia a lavorarlo con le mani, ne lambisce la punta con le labbra ed abili e rapidi tocchi di lingua, l’estasi si staglia sul volto del fortunato ragazzo, dopo essersi scambiati il favore capiscono che è giunto il momento di cercare il piacere sublime che solo insieme si può raggiungere, sono in ginocchio l’uno di fronte all’altra sul letto, sono abbracciati e si stanno baciando nuovamente, pare che sia piacevole… Lui la fa stendere, lei gli prende la faccia tra le mani e gli dice che va bene, ma solo se dopo le fa provare “Lo spadaccino”,! lui orgoglioso della sua conoscenza e felice di aver trovato una donna così presente di spirito, la fissa negli occhi e le dice “Ok baby, in guardia”, lei è stesa, lui le sale sopra, lei allarga le gambe e con un sospiro lo accoglie nella sua intimità, incomincia così un lento andirivieni, crescente per intensità e partecipazione di entrambi, lei scandisce il suo nome al ritmo delle possenti sferzate dei lombi del suo amante, lui galvanizzato da questa circostanza, prende a chiamarla per nome fino a che una luce strana balena nei suoi occhi: è giunto il momento dello spadaccino! La fa alzare, la gira le prende i capelli con la mano destra, mentre con la sinistra la tiene per il fianco, ed ecco che inizia lo spettacolo, la posa è plastica, il piacere è percepibile nell’aria, il profumo di sesso per poco si materializza, ed ecco giungere all’unisono la coppia al più meraviglioso orgasmo mai raggiunto, stanchi e sfiniti si accasciano uno sopra l’altra, a teneri bacetti sulla nuca lui manifesta la propria soddisfazione e lei lo riempie di fierezza dicendogli che aveva visto giusto, che era il ragazzo perfetto, un amante formidabile. Rivestiti che furono era giunto il momento dei saluti, ma anche quello degli interrogativi, forse destinati a rimanere insoluti, da parte di lei c’era la consapevolezza di aver trovato l’uomo ideale, ma forse proprio perché ideale deve rimanere irraggiungibile, non sa se lo rifarà, in fondo pensa che è stata una fantastica ed irripetibile prima volta, lui invece non sa come prendere questo sviluppo imprevisto della sua vita, non sa se può essere una strada percorribile quella che ha appena imboccato, ad ogni modo si dirige verso la porta quand’ecco che lei lo chiama ad alta voce, lui si volta e la vede corrergli incontro, gli getta le braccia al collo e lo bacia ardentemente sulle labbra, è sull’orlo della commozione. Ora voi vorrete sapere come va a finire, se la razionalità prenderà il sopravvento sull’istinto, o se ! invece la passione trionferà, cosa volete che vi dica… non sono mica un indovino! (The end… forse)
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