La storia ha inizio circa un mese addietro, mi chiamo Aldo ho 38 anni e sono un imprenditore di servizi per la casa, in un appartamento faccio di tutto, dalla demolizione completa dei tramezzi, alla ristrutturazione dei servizi e modifiche di una certa importanza, ho cinque squadre di operai sempre impegnati nelle varie zone dalla città, e io che giro e controllo il tutto tutti i giorni della settimana, ho un appartamento al secondo piano di una palazzina, siamo 12 condomini, ci si conosce tutti e andiamo abbastanza d’accordo, stavo scendendo le scale per uscire, era di Sabato pomeriggio e avevo deciso di fare delle piccole spese, improvvisamente sento gridare la signora Giulia, si apre la porta e lei esce piangendo, la prego Sig, Aldo mi aiuti, mio marito si sente male mi dice, entro dentro e trovo il Sig Giovanni steso sul letto completamente nudo, e delle vistose chiazze di sperma vicino al suo pisello, lei con una vestaglia che per l’agitazione si era aperta, sotto non aveva nulla ma le vedevo la fica nera e un seno meraviglioso, sopra al comodino c’era il telefono e chiamavo subito l’ambulanza, dopo pochissimi minuti arrivano il Dottore e i portantini, lo adagiavano sulla barella e lo portavano via, ci dicevano l’Ospedale dove andavano e io li seguivo insieme alla moglie con la mia auto. Eravamo giunti al pronto soccorso, mettevano il Sig. Aldo sulla barella e lo portavano dentro, Giulia per uscire subito insieme al marito, si era messa un cappotto lungo sopra la vestaglia, e con le scarpe alte sembrava veramente vestita completamente, dopo oltre un’ora usciva il Dottore e avvisava Giulia delle condizioni del marito, lo avevano portato a Terapia Intensiva, aveva avuto un infarto ma stava discretamente, infatti non era grave e si sarebbe ripreso abbastanza presto, però diceva a Giulia, Signora è inutile che lei resti qui, potrà vedere suo marito attraverso il vetro solo domani alle 15, pertanto concludeva, e inutile che lei resta in Ospedale, Giulia rassegnata usciva insieme a me e risaliva sulla mia auto, la riaccompagnavo a casa, e per tutto il viaggio non faceva altro che ringraziarmi per la mia cortese disponibilità, una volta a casa insisteva per farmi salire a prendere un caffé, aggiungendo, mi ci vuole proprio per tirami su da questa tragedia. Salivo con lei a casa sua, una volta dentro si toglieva il cappotto e le scarpe, metteva delle pianelle e si vedevano i piedini belli e perfetti, aveva le unghie curate e smaltate, le mani bellissime con delle dita molto lunghe, Giulia era veramente molto bella, alta oltre il metro e settanta, capelli corvini che le arrivavano oltre le spalle, un viso ovale perfetto, con due occhi verdi che scintillavano quando ti guardava, labbra carnose e denti perfetti bianchissimi e lucidi, il seno di una terza scarsa, ma un culo favoloso, che sovrastava a due gambe lunghe e perfette, adesso eravamo in cucina e lei preparava il caffé. A quel punto mi sembrava il minimo interessarmi del malessere del marito, alla domanda ma cosa le è accaduto che si è sentito male? Giulia arrossiva leggermente e poi mi diceva, eravamo a letto a fare l’amore, e lui nel massimo del piacere si è sentito male, ma in questo ho una colpa terribile aggiungeva, quale colpa potresti avere le chiedevo, e poi mi scusavo per essere passato al tu, ma non era vero ci ero passato volutamente, Giulia mi era sempre piaciuta, ma quella riservatezza e ritrosia che dimostrava con gli altri, mi avevano fatto desistere dal continuare a cercare di parlarle, non scusarti mi rispondeva, dandomi anche lei adesso del tu, ti dicevo che mi sento in colpa perché avevo insistito io per farlo, il fatto è che con Aldo se non prendevo io l’iniziativa, con lui non si faceva mai niente, in quindici anni di matrimonio, due volte sole è stato lui ad avvicinarsi per fare l’amore, per il resto è un gioiello di marito, non mi fa mancare nulla, mi tratta e mi fa vivere da Signora, purtroppo è fatto così, la voglia a lui non prende, se non fossi io lui per me sarebbe come un fratello.Il caffé adesso era sul tavolo fumante e profumato, Giulia si inchinava verso di me per darmi lo zucchero, e adesso le vedevo le due mammelle favolosamente belle con due capezzoli bellissimi e eretti, mi diceva uno o due? per me tutte e due sarebbero sufficienti le rispondevo, lei si era accorta dello spettacolo che mi aveva involontariamente offerto, e iniziava a ridere veramente di gusto, ma poi si vergognava della reazione e arrossiva vistosamente, dicendomi scusami ma è stata una reazione spontanea, non devi scusarti le rispondevo, ero veramente distratto da tanta bellezza, e non mi sono accorto di quello che ho detto, una cosa è certa mi rispondeva, tu non credo che sia come mio marito, non credo che ti si debba pregare per iniziare, al contrario le rispondevo io rinfrancato, mi si deve pregare per smettere, io se inizio non lo so mai dove vado a finire, e questa volta ero io ad arrossire, mi vergognavo per la sfrontatezza palesemente dimostrata, e aggiungevo scusami ma mi è uscita inavvertitamente non volevo essere volgare, ti prego di perdonarmi questa brutta risposta.Giulia si alzava e mi veniva vicina quasi a toccarmi, poi con un filo di voce all’orecchio mi diceva, ma davvero a te bisogna pregarti per smettere, o è solo per vantarti e magari sei che come o peggio di Aldo, mi alzavo anche io e l’abbracciavo completamente, poi le davo un bacio sulla bocca, ma prima che le nostre labbra si toccassero, lei gia sentiva la prepotente erezione che avevo avuto in quel momento, adesso era il bacio che sentivo, dolcissimo erotico e peccaminoso, Giulia riusciva a trasmettermi una carica erotica incredibile, la sentivo fremere e vibrare come un’arpa che stai maltrattando, mi aveva accavallato la sua gamba sopra la mia, si stava masturbando sul mio randello con una forza incredibile, poi la sua lingua gelata mi avvertiva dell’orgasmo che stava provando, si staccava da me con un altro bacio dicendomi, scusami un attimo e ritorno subito, la sentivo in bagno con l’acqua aperta, si stava rinfrescando la sua micina.Ritornava sorridente e rilassata, la vestaglia aperta mostrava tutte le sue gioie, il seno favolosamente eretto e bellissimo, pancia piatta e un triangolo nero come il carbone, che spiccava sul bianco della pelle, mi prendeva per la mano e mi portava in una camera matrimoniale ancora intatta, toglieva la sovraccoperta dicendomi, questa è la camera degli ospiti, il mio letto e sfatto e sporco, voglio tutto pulito per stare con te, mi iniziava a spogliare, io mi ero tolto la giacca, lei gia mi aveva sbottonato i pantaloni e tirati giù insieme alle mutande, alla vista del mio pisello emetteva un fischio di ammirazione, lo scappellava e cominciava a succhiarlo, ero frastornato da tanta passione e voluttà, finivo di togliermi la camicia, e la mettevo sul letto senza farglielo sfilare dalla bocca, poi mi giravo con lei sopra e cominciavo a leccarle il paradiso nero, avevo di fronte agli occhi uno spettacolo meraviglioso, le vedevo il buco del culo favoloso, le labbra gonfie di desiderio e la clitoride che le spuntava dal centro, era grande come una nocciolina, gonfia e dura, come le passavo sopra la lingua mi regalava una sborrata fantastica, era una donna magnifica e caldissima Giulia, la sentivo che mi succhiava il cazzo e se lo mandava in fondo alla gola, mi stava facendo un bocchino fantastico, la sentivo che si godeva il mio bastone con tutta la passione possibile, poi improvvisamente smetteva e si girava dicendomi, dai adesso scopami che ti voglio sentire dentro finalmente, e quando godi sborrami dentro che non c’è pericolo, ti voglio sentire dentro l’utero quando mi riempi la fica, dai pompami più forte me la devi sfondare, poi anche per me arrivava l’epilogo, facevo appena in tempo a dirle eccolo, Giulia spalancava al massimo le gambe e mi gridava, dai schizzami tutta la sborra che hai nella fica, dai riempimi tutta di sperma dai che sto godendo moltissimo, e dopo un tremito interminabile mi crollava sotto come una bambola senza più fili. Passavamo abbracciati forse mezzora, poi lei lentamente si riprendeva e mi baciava sulla bocca, era un bacio lussurioso e pieno di libidine quello che mi dava, riusciva ad essere erotica anche con un semplice bacio, poi mi saliva sopra e si distendeva su tutto il mio corpo, ricominciava a baciarmi mentre con il bacino si strusciava sul mio randello, lo faceva addrizzare in pochissimo tempo, si metteva a cavallo delle mie cosce e afferrava di nuovo il bastone, lo scappellava e cominciava a strusciarselo sulla clitoride di nuovo eretta e dura, la vedevo dal viso che ci godeva come una pazza a masturbarsi con il mio bastone, e al momento di sborrare mi diceva, adesso guardami come ti schizzo il pisello, se lo teneva vicino al buco della fica e un attimo dopo schizzava sopra alla cappella, avvertivo il caldo della schizzata che aveva fatto, e questo mi dava un piacere infinito, poi si alzava con le ginocchia e se lo puntava sul buco del culo, le vedevo tutta la fica spalancata, e la cappella che si stava per infilare dentro al buco del culo, lei scendeva piano e il cazzo cominciava a scivolarle dentro al buco del culo, che non era sano il culo lo capivo da come stava entrando dentro, adesso era scesa fino a toccarmi le cosce con le chiappe, lo aveva tutto dentro e cominciava a lamentarsi sempre più forte, faceva tutto da sola, si alzava fin quasi a sfilarlo, e poi si lasciava cadere di colpo inculandosi fino in fondo, tutto questo lo ripeteva di continuo fino a rifare una sborrata incredibile, che mi bagnava anche il basso ventre, che donna era questa favolosa femmina, quando sborrava sembrava un maschio, spruzzava umori lontano anche a trenta centimetri, come lo schizzo di un maschio, solo che lei emetteva spruzzi dalla fica, ma a un certo punto si fermava dicendomi, adesso girami e comincia tu ad incularmi che me lo voglio godere ancora, mi giravo con lei facendo attenzione a non sfilarmi da quel buco favoloso, adesso Gilia era sotto, e finalmente potevo incularmela come piaceva a me, il mio sogno era diventato realtà, adesso ero dentro al culo che avevo sognato per anni, l’avevo afferrata per i fianchi e cominciavo a incularmela veramente alla grande, le davo delle spinte incredibili, si sentivano i rumori delle sue chiappe con le mie cosce che cozzavano, non si accontentava di quella inculata frenetica Giulia, ma iniziava a masturbarsi con il suo gingillo in mezzo alla fica, le mettevo una mano sotto, mi piaceva sentire il getto della sua sborrata, mi eccitava moltissimo quando la sentivo che spruzzava umori in quantità, ma quando le dicevo adesso ti riempio il culo, cominciava a tremare e schizzare come una fontana, la sentivo sotto che spruzzava in continuazione e urlava tutto il suo piacere. Adesso eravamo di nuovo in cucina a bere un caffé, completamente nudi ma stavamo rilassati e tranquilli, poi Giulia mi diceva, scusami se te lo chiedo, non vorrei che tu possa pensare che sono una ninfomane, ma vederti così nudo bello e con quell’attributo quasi dritto, mi hai fatto venire di nuovo una voglia incredibile, me lo fai sentire di nuovo dentro di me? scegli dove, io non ho problemi per i miei due buchetti ma arrossiva vistosamente, scansavo il vassoio con tutto il resto dal tavolo, mi mettevo seduto sopra allo stesso, adesso lo avevo di nuovo duro solo al pensiero, le dicevo dai siediti qui davanti a me, ti ho preparato un antipasto che credo ti piaccia, si sedeva e mi prendeva subito il cazzo in bocca succhiandolo, se l’avessi lasciata fare mi avrebbe fatto sborrare in quel modo, mo dopo un po’ di tempo mi toglievo e la portavo di corsa al letto, una volta sdraiata iniziavo a scoparmela violentemente, riusciva a sborrare due volte scopando, poi si toglieva e mi diceva, adesso scopami il culo in questa posizione, si sollevava leggermente con le gambe ad arco, lo reggeva lei e se lo puntava sul culo, poi aiutata da me riuscivamo a farlo entrare dentro al retto, e così adesso le stavo scopando il culo, lo aveva magnifico e stretto, anche se lo aveva usato parecchie volte, credo, sapeva come farmi infilare il cazzo in quel suo paradiso stretto, il cuol per me era sempre stato un sogno, ma questo di Giulia mi mandava in estasi solo a guardarlo, figuriamoci adesso che ci stavo dentro quello che potevo provare, adesso sentivo che l’orgasmo montava inesorabilmente e non potevo fermarlo, avvisavo Giulia che le avrei riempito il culo con il mio miele, al solo sentirlo Giulia cominciava a sborrare e non riusciva a fermarsi, e poi arrivavano inesorabili e violenti i miei getti di sperma, stavamo godendo come maiali alla monta, gridavamo insieme il nostro piacere fino alla fine delle nostre forze, poi crollavamo esausti e soddisfatti sul letto, unico testimone dei nostri incontri lussuriosi e lascivi.
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