Sto ripassando attimo per attimo il favoloso amplesso con mia cugina, ancora incredulo di averla posseduta, mi sembra un sogno!Mi trovo infatti in una situazione erotica, eccezionale, mai capitatami con altre che pure si sono date a me senza limiti.Il pensiero di questa passione prepotentemente scoppiata per la mia cuginetta che gli zii mi hanno sempre affidato, fiduciosi della mia protezione, mi esalta e mi crea dei sensi di colpa.La visione del suo corpo steso sul letto, dove l’ho amorevolmente adagiata dopo il lauto pranzo che abbiamo consumato, rigenerandoci dalla furiosa battaglia erotica, mi riporta alla realtà fugando ogni scrupolo.Era stanca e felice per la scoperta del sesso con il ragazzo dei suoi sogni, come mi ha ripetuto. Durante la preparazione del pranzo, è rimasta a guardarmi tutto il tempo, con occhi sognanti , canticchiando felice, sommessamente, motivetti imprecisabili. Ha divorato tutto,con mia grande sorpresa E’ sempre stata schizzinosa in fatto di cibo! Ha bevuto anche il vino!! lei che non ne ha mai assaggiato una goccia.Non c’è che dire, la felicità le sprizza da tutti i pori! Sono orgogliosamente soddisfatto di esserne la causa. Chiacchiera a ruota libera, parlandomi d’amore a modo suo, è un cinguettio melodioso. La sua felicità mi contagia.. E’ felice della sua vittoria per aver conquistato il suo bel cuginetto-fratello-fidanzato che l’ha resa donna.Rievoca tanti episodi trascorsi con me, nel tempo, ripetendomi che mi ha sempre amato: da bambina, d’ adolescente, da ragazza come ora.Rievoca il suo primo bacio d’amore e la meravigliosa sensazione che in quel momento le ha procurato.Quel bacio l’aveva dato a me!Mi sono ricordato, non ci davo peso allora, era il solito modo di comportarsi della mia cuginetta-bambina , che mi si buttava fra le braccia, baciandomi furiosamente dappertutto. Mi ricordo che quella volta il bacio me lo ha dato sulla bocca con un trasporto insolito. Racconto con le sue stesse parole. Si tratta delle prime scoperte sul sesso di un’adolescente:“ Ricordi Vani? Avevo appena finito la terza media e durante le vacanze i miei mi hanno fatto fare quel viaggio studio in Inghilterra. Insieme ad altre ragazze, ero ospite presso un collegio nei dintorni di Londra. Avevamo tutte 14 o 15 anni, spensierate, chiassose ci divertivamo tanto.Ci raccontavamo le nostre storie. L’argomento tabù, il sesso per tante di noi sconosciuto, era quello che stuzzicava di più la curiosità.Qualcuna raccontava di avventure con ragazzi con dettagli anche morbosi che io stentavo a capire. Allora non m’interessavano i ragazzi perché a forza di ripetermi che tu, il mio cuginetto eri il mio ragazzo, non mi preoccupavo degli altri. Difatti, adesso me ne rendo conto, trascorrevo tanto tempo con te, non ti ricordi? Ti ero sempre tra i piedi, soprattutto t’importunavo quando eri con qualche ragazza. Ero tanto gelosa senza saperlo. Desideravo sempre essere al centro della tua attenzione.Tu eri tanto paziente.. Dolce e pronto a soddisfare ogni mio capriccio. A volte lo facevo apposta, per ricevere le tue coccole..Non ti sei mai arrabbiato, anche se te ne davo le ragioni, mai che mi ricordi.Forse per questo ti adoravo già d’allora. Poi eri così bello ed io ero orgoglioso quando potevo mostrarmi insieme a te.Alcune di quelle ragazzine, a Londra, mi avevano incuriosite, quando parlavano di baci sulla bocca, di lingue in bocca, di membri maschili che si indurivano ecc. Qualcuna ha descritto il rapporto sessuale vero e l’introduzione del pene duro nella vagina tentando di descrivere l’orgasmo conseguente. Allora non sapevo cosa fosse.Una ha raccontato che toccandosi fra le cosce, specialmente se si pensa ad un ragazzo che ti piace, si provano sensazioni sconvolgenti.Ero curiosa di questa rivelazione e ho provato la sera stessa. Ricordo che appena mi sono toccata strofinandomi la fica immediatamente ho pensato a te, non conoscevo altri ragazzi che mi piacessero. Non succedeva niente, salvo sentirmi un po’ più bagnata.Con circospezione, il giorno dopo, sono riuscita a fare parlare la ragazza che aveva fatto quella rivelazione che esplicitamente precisò:“Bisogna pensare di più del ragazzo! Di baciarlo, stringerlo, immaginare il suo membro che ti strofina la fessura , che ti penetra, insomma!. “Sapevo già di più, ma com’era il tuo membro?. Ho provato ad immaginarlo attraverso le figure che ho trovato su un libro in biblioteca. La sera di nuovo ho riprovato: mi bagnavo di più ed ho cominciato a sentire una sensazione di calore strano che mi procurava un certo piacere, mai sentito. La scoperta sconvolgente l’ho fatto subito al ritorno di quella vacanza. Ricordi.?Noi ragazze siamo ritornate in aereo ed ognuna di noi aspettava all’aeroporto i genitori. Io attendevo ancora, dopo che le altre erano già andate. Stavo per telefonare preoccupata, quando da lontano ho visto te che comparivi. Mi dicesti poi che i miei ti pregarono di passare a prendermi.Fu una vera sorpresa per me! Un sobbalzo di gioia! Quanto ti vedevo ero sempre così felice. Io ti corsi incontro con il cuore che mi batteva forte. Mi sono buttata fra le tue braccia mentre anche tu sorridevi contento. E’ stato istintivo posare la mia bocca, misteriosamente attratta dalle tue labbra socchiuse baciandole, con gioia , come vedevo fare a tanti innamorati.Ti ho stretto con tutta la mia forza. Mi hai sollevata da terra afferrandomi dai glutei mentre le mie labbra continuavano a premere sulle tue, mettendo in pratica la teoria da poco ricevuta dalle compagne, socchiudendo a mia volta la bocca desiderosa di te strofinandola sulla tua. Ricordo come fosse ora, la scossa che mi ha procurato il contatto di quelle labbra morbide e seducenti.. Era un vero bacio d’amore il mio! Il movimento che hai fatto nel sollevarmi ha fatto si che sporgendo il busto in avanti io abbia potuto percepire la protuberanza del il tuo pene a riposo. ( non era certo come me lo hai donato oggi, amore mio!) L’ho sentito premere fra le mie cosce nude, avvinghiate a te. La gonna che indossavo era tutta sollevata. Io non mi sono staccata, ero sconvolta dall’emozione, mentre, così allacciata mi sono sentita bagnare la micetta, come quando la sollecitavo pensando a te. Uno strano piacevole languore mi faceva perdere le forze, e sono rimasta abbracciata a te a lungo. Perché io godevo, amore mio, approfittando di te.Tu non puoi ricordare, non te ne sei accorto. Il tuo abbraccio era fraterno.. Era la prima volta che ho provato un vero orgasmo, me ne sono resa conto in seguito, quando in questi anni infinite volte me lo procuravo, pensando a te toccandomi, evocandoti sempre.Ormai sapevo perfettamente cosa facevi con le ragazze che ti portavi a letto, ma la sofferenza più atroce è stata invece il pensiero del tuo membro nella fica di Marcella, quella ragazza odiosamente bella che ti aveva sempre, ti portava via da me.E’ stato sconvolgente e doloroso per me quando ti ho sorpreso l’estate dell’anno scorso, mentre facevi l’amore con lei. Credevate di essere soli, ma io che rientravo in casa, ho udito dei lamenti. Provenivano dalla tua camera che attraverso la finestra che dà sul giardino è ben visibile.Da li, ho assistito alla scena che mi ha dolorosamente sconvolta ed eccitata nel medesimo tempo.Tu, il mio amore, in piedi dietro lei inginocchiata sul letto, introducevi il tuo membro meraviglioso in quella fica spalancata.Era la prima volta che vedevo un membro così bello, potente e grosso. Era superiore a tutte le immaginazioni che me n’ero fatto. Nulla a che vedere con quelli che avevo visto di alcuni miei compagni, più per curiosità che altro. Lo sai tesoro, io sono rimasta vergine, a nessuno ho permesso di toccarmi come hai fatto tu. Tu sei sempre stato il mio chiodo fisso, eri tu, l’unico al quale desideravo ardentemente concedermi tutta.Tu, il mio cuginetto, il mio amore, con un viso trasfigurato dall’eccitazione, con potenti colpi uscivi interamente ed entravi in quella caverna. Lei con lamenti più forti, distintamente l’ho sentita incitare:“ Più forteee, daiii sfondamiii!! Io affascinata da quella odiosa, violenta eccitante cavalcata, mi sentivo sciogliere fra le cosce e questo mi faceva ancora più rabbia.Ero io che dovevo essere al posto di quella spudorata!Oh amore, per un attimo ho odiato anche te. Avrei voluto gridare per interrompere quella scena interminabile. Ma ero li bloccata affascinata, la mia micetta era fradicia, meccanicamente ho diretto la mano verso la mia fessura. Oh come desideravo, quel membro magnifico!Ma ad un tratto, lei così infoiata, si sgancia dalla tua cavalcata e afferrando quel grosso membro, umido e congestionato, lo dirige verso il buco del sedere.Tu devi aver capito a volo. Ho visto nella tua espressione un ghigno animalesco e senza tentennamenti lo hai introdotto lentamente e decisamente in quell’antro.Ero allibita. Sorpresa di vedere entrare un palo simile in un buco così stretto. Lei ha lanciato un grido soffocato.Ho pensato al dolore che provava. Ma lei, la svergognata: era contenta!! Supplicava: “ Ancoraa…, spaccamii.”Tu non parlavi. Il tuo ghigno mostruoso di soddisfazione era ben visibile.Era tutto sconvolgente ed io mi toccavo, decisamente eccitata.Ormai lei si lamentava ancora più rumorosamente senza freni, con te dentro poi con un ultimo grido, quasi animalesco si è abbattuta sul letto con te sopra.Tu sei uscito da quel buco, così ho assistito al meraviglioso epilogo di quella scena:Con il pene rigido hai diretto sulla schiena di Marcella, i getti potenti della tua ieculazione imbrattandola tutta ed abbattendoti affianco a lei sul letto.Anch’io amore, con un sospiro sommesso ho raggiunto un orgasmo mai sentito fino allora, prolungato, devastante che mi ha fatto girare la testa. Sarei caduta se non mi fossi sorretta alla parete del muro che ci divideva. Subito ripresami, sono corsa via disperata. Ohh quanto vi odiavo!!!Sai, amore, questo fatto mi ha completamente scombussolata e rattristata. Ho avuto la certezza che non avrei potuto competere con una donna simile, per conquistarti. Ero disperata. La fortuna ha voluto che tu rompessi con Marcella. Che felicità quando l’ho saputo!Non mi hai mai voluto spiegare cosa fosse successo, eri restio a parlarne.Quanti piani facevo per richiamare la tua attenzione! Ma tu eri distratto, abulico, triste per la rottura del tuo rapporto con Marcella. Poi il mese scorso al mare sono riuscita a farti accorgere della mia femminilità, del mio corpo che non ha nullo da invidiare a Marcella.Ho usato tutti i mezzi anche subdoli. Oh, amore, come sono felice di esserci riuscita!!!”La mia fata ha rievocato altri episodi e le pene nascoste, d’amore per me.! Ora è la mia donna.! Il mio pericoloso amore.!La sto ammirando li, sul mio letto dove dorme da qualche ora. E’ in una posizione tremendamente lussuriosamente eccitante.E’ adagiata sui fianchi dandomi le spalle, in posizione fetale. Si può dire che è completamente nuda, in quanto il perizoma che indossa non è altro che una striscia di stoffa rosa che attraversa il solco del suo splendido culetto e in modo ancora più provocante in mezzo alle labbra di quella conchiglia.In tal modo le labbra leggermente si rigonfiano avvolgendo, nascondendovi, la striscia di stoffa stessa.Questa visione mi eccita di brutto, è un’istigazione al peccato! Il mio membro è teso, pronto all’uso. La tentazione di prenderla in quella posizione è forte. Mi sento un depravato per il desiderio folle di penetrare in quel culetto che mi appare tremendamente provocante.Non mi trattengo, silenziosamente mi stendo dietro di lei. La situazione è altamente erotica. Sembro un ladro che circospetto s’introduce nel luogo del misfatto.Le scosto di lato la striscia del perizoma, allargando la visione paradisiaca, lo stretto buchetto, la fica libera oscenamente aperta.Faccio scivolare leggermente la punta del pene, dopo averla insalivata. La mia intenzione è diabolica…..ma un barlume di lucidità riappare ..allora pentito dirigo il membro fra le labbra della fica. Lo appoggio soltanto ..non voglio svegliare la proprietaria di tale meraviglia.Lo introduco leggermente di pochi centimetri, resistendo alla tentazione di sprofondare. Mi fermo li, l’uscio della conchiglia è caldo ed invitante, la cappella del pene percepisce la strettezza già lubrificata. Un leggero movimento di Miria va incontro al membro palpitante che entra ancora un po’. L’imbocco della vagina è libero ora, il cuore mi batte forte, la tensione è alle stelle.Quella femmina meravigliosa, percepisce l’intrusione anche nel sonno, non si sveglia., ma spinge ancora il sedere verso il pene assorbendolo per metà, ormai. La strada è quasi fatta. Miria starà sognando? Vado più avanti e finalmente sono dentro tutto e mi fermo.Odo un suo sospiro. Miria ancora addormentata sente il piacevole corpo estraneo e comincia a muoversi.E’ una sensazione indescrivibile, una sofferenza per me che vorrei cavalcarla come un forsennato.Sto ancora, stoicamente fermo, ben impiantato. Avvicino la mano al seno e comincio ad accarezzarlo e premerlo leggermente.Ecco che Miria si sveglia, si gira di scatto, mi guarda sorpresa, perdendo l’ospite già così bene alloggiato.Mi guarda, ancora trasognata, mi abbraccia e baciandomi :“Amore, quanto ho dormito? Che bel sogno che facevo sai?… Oh amore quanto ti desidero!”Io pentito e timoroso:“ Tesoro, perdonami! ..eri così bella, eccitante, non sono riuscito a trattenermi, ti ho penetrata mentre dormivi! Perdonami è da depravato il mio comportamento!”“ Ma allora non era un sogno? Mi eri dentro?” e vedendomi così contrito:“ Vanii!! Cosa pensi! Io ti amo, ormai sono tua, puoi fare di me ciò che vuoi.Non sai quanto mi piaci!”Io commosso accarezzo amorevolmente con le dita la punta di quel visino di fata. Lei con più trasporto si butta su di me, ma lo slancio ci fa cadere tutte due dal letto stretto.E’ una situazione comica! Scoppiamo a ridere come matti.Siamo a terra con lei sopra di me. Si accorge che il mio pene ha perso di consistenza nel frattempo.Avvicina a lui il suo viso e sorridendo vezzeggia:“ Il mio cuginetto si è spaventato! Poverino!”Intanto con mano vellutata soppesa i testicoli, l’altra stringe con delicatezza la punta. Sempre più vezzosa::“ Non ti preoccupare tesoruccio, qui c’è la tua cuginetta, che ti aiuta”Cosi dicendo, lo scuote, posa sulla punta a labbra strette dei timidi bacetti, che man mano si fanno più decisi. Allarga le labbra, le appoggia aperte sulla cappella, vi rotea attorno con la bocca e decisa la stringe ingoiando il pene semiturgito. Acquista maestria. Ora, tutto in bocca il pene non rimane insensibile, s’ingrossa, comincia un’occupazione forzata. Miria va su e giù con foga. La sua bocca ormai non può più contenerlo.Comincio a sospirare, quelle labbra morbide che golosamente leccano mi elettrizzano.Intanto un altro spettacolo lussuriosamente edificante, mi si pare davanti agli occhi attraverso lo specchio dell’armadio dietro di noi.Miria, così inchinata sulle ginocchia spalancate, non ha più niente addosso, mostra lo splendido sedere sulla vulva oscenamente aperta. E’ di una bellezza sconvolgente, la mia eccitazione si moltiplica fra le fameliche labbra della dolce cuginetta che sta quasi per farmi godere, ma io non voglio così, desidero entrare in lei, subito ed affannosamente:.“ Miria!! Vienimi sopra! Presto! Prendimi tu!.. Voglio godere con te….. Amoreee..vieni!”Non se lo fa ripetere, si risolleva sporgendosi in avanti e lei stessa afferra il membro enormemente teso e tenendolo fermo verso la sua imboccatura, lo inghiotte.La sua espressione sembra di sorpresa e di meraviglia, per aver alloggiato in quella deliziosa dimora una palo di tale dimensione.Sospira, rotea il bacino, arcua il busto per dirigere il fallo nella direzione dove il piacere è più intenso.Comincia a cavalcare, lentamente su e giù, mentre i sospiri diventano lamenti frammisti ad invocazioni, arcuandosi con la testa all’indietro, sporgendo quei seni meravigliosamente eretti:“ Vani!!…che bello…sei divino!!…come è grosso ce l’ho fino in gola!!”La mia libidine si moltiplica, io assisto al meraviglioso spettacolo attraverso lo specchio.Quel sedere stupendo in movimento, le mie mani che lo agguantano e lo dirigono. Miria è in pieno delirio. Il buchetto roseo nel solco mi attira. Dirigo il dito indice verso di esso,. lo roteo attorno con una leggera pressione. Miria scatta come elettrizzata, languidamente con un unico lungo sospiro esclama : Ohhhhhhhh..”Le fa piacere Mi faccio coraggio e spingo di più nel buchetto umettato. Lo introduco senza ostacoli. Miria sobbalza per il piacere nuovo, accelera la cavalcata. Ormai l’indice si è fatto largo entrando tutto muovendosi su e giù nello stretto buchetto.Miria non si contiene più, è un’invasata! Conclude con urla, che se non fossimo isolati qualcuno sarebbe accorso in aiuto:“ Siiiiiiiiiii … Vaniiiii!… goodoooooooo! Amoreee!”Si abbatte su di me, nel momento stesso che il mio orgasmo da un ulteriore consistente contributo all’inondazione già in corso di quella fica stupenda.Miria rimane ben incastrata seduta sul mio ventre abbassa la sua bocca spalancata sulla mia, rimanendovi ferma, quasi a voler aspirare l’anima..Io la tengo strettamente abbracciata, mentre siamo uniti anima e corpo.Un sudore caldo cola sul mio viso… sono le lacrime di Miria!…… Piange di gioia?.
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