1990…….un anno un po’ particolare per me, appena separato da quella stronza della mia ex moglie, sciolto la mia società, abitavo da solo in un appartamento discreto e ben arredato, due soldini in tasca, una vita vissuta molto intensamente di notte divisa tra discoteche, birrerie e amici, qualche amica si offriva per consolarmi, una cena, una gita ma poi finiva tutto lì, non ne volevo mezza. Una sera volevo stare per i cazzi miei decidendo di andare in una discoteca, bere qualcosa poi vedere come buttava la serata. Entro in una famosa disco di Bologna, faccio un giro per vedere se conosco qualche soggetto, niente, tutto ok, non vedo rompipalle in giro, vado al bar e ordino da bere un buon Negroni, vedo dove sedermi e mi avvio passando davanti a degli specchi, vedo riflessa la mia immagine: viso magro ed abbronzato, capello lungo non molto curato della serie -vado a culo col mondo- Scruto fra i ragazzi e le ragazze che ballano, tutti infoiati con una musica troppo alta, quando mi sento due mani che da dietro mi chiudono gli occhi…… -ma chi cazzo è adesso- penso senza dare a vedere mi giro e rimango di sasso, davanti a me una gnocca senza fine… -CIAOO!!- era la Betta la ragazza del mio ex socio, eravamo usciti tante volte in quattro. -Ciao, cosa ci fai da queste parti- la chiedo mentre la guardo spogliandola Aveva una maglietta sottile bianca aderente quasi trasparente senza reggiseno (mi sembrava di vedere sfuocati i suoi capezzoli -o era il negroni boh!) una minigonna bianca vaginale che metteva in risalto due gambe lunghe ed affusolate, ai piedi sandali con tacco di almeno 10cm, DA SBALLO -No tu cosa ci fai qui, non sei fuori zona?-Stai buona, mi sto smaronando da matti- -Dai vieni a ballare- mi dice lei con un sorriso che sarebbe da baciare con lingua in bocca -Ma va là, è un caldo e poi c’è un casino che tra un po’ vado fuori- -Se vai fuori vengo anch’io con te così facciamo due chiacchere, ti va?-Penso …..cazzo se mi va, ti leccherei tutta invece di fare delle chiacchere. Lei mi dice di aspettare un attimo che saluta le sue amiche poi ci avviamo fuori nel parco…… la guardo mentre cammina …. è poco più bassa di me, sarà almeno 1.70 con stè due tette che si muovono su e giù ad ogni passo che fa’, i suoi lunghi capelli lisci nero carbone che si muovono sulle spalle (mi fanno morire le more), le sue gambe lunghe con quei sandali alti da farla camminare da troia……….. me la chiaverei così su due piedi…. beato il mio ex socio penso…. Già il mio ex socio Carlo… -Senti Betta, ma il Carlo lo sa che sei uscita da sola? -Ma non lo sai che sono due mesi che l’ho mandato a cagare perché mi aveva così rotto le palle che non ne potevo più, così adesso sono single faccio quello che voglio, esco con chi mi pare, e scopo con chi mi pare……- e intanto mi si para davanti in posa da sfilata, gira su se stessa, io sospiro e le chiedo spudoratamente -e io posso essere chi ti pare?? (dimmi di sì, penso, anche perché sento un certo pizzicore all’uccello) -Ehi non correre, anche se ho sempre avuto un debole per te non vuol dire che……- e fa una smorfia che sembra dirmi: se insisti ce la fai. Dopo essere stati seduti per circa 2 ore su una panchina nel parco a chiacchierare del più e del meno, della mia separazione, dello stronzo del mio ex socio, della vita da single…. la blocco con una frase a bruciapelo -….ti leccherei tutta, dalla bocca ai piedi, mi piacerebbe infilarti la mia lingua dappertutto…..- Io l’ho buttata li se abbocca…..penso -…e io ti farei un bocchino da giù di testa……- dice lei di rimando Cazzarola, sveglia la tipa. Divento molto intraprendente e sfacciato e le dico -..a casa mia? – -Basta che poi mi riporti a casa dopo – risponde dandomi un bacio sulle labbra ……e no, adesso stai veramente intostandomi di brutto…… le caccio la lingua in bocca iniziando a mulinare con la sua che mi risponde con trasporto, le infilo una mano sotto la maglietta per soppesare il suo seno, duro e corposo,certo ha 21 anni, sarà una quarta, passo da un capezzolo all’altro, sono già duri (sarà l’aria fresca della notte?) poi mi sposto giù sulle sue coscie……… la mia mano sale sotto la sua minigonna fino a sfiorare con le dita le sue mutandine, le infilo la lingua nell’orecchio dicendole che vorrei vederla mentre si spoglia (per quel po’ che ha addosso) e che mi piacerebbe leccare la sua figa fino a farla venire facendo un bel 69, torna a baciarmi allungando la mano sulla mia patta dei pantaloni…. il mio uccello è durissimo, cavolo saranno quasi due mesi che non scopo,…. si stacca dal bacio e dice con un filo di voce -..a casa tua.. –
Aggiungi ai Preferiti