Eravamo partite cosi’, all’improvviso, la nostra meta era stata decisa all’ultimo momento, il Mar Rosso.Io e Monica sognavamo questa vacanza come la possono sognare due ragazze di 24 anni che, con i loro primi stipendi si guadagnano l’indipendenza.Atterrammo all’aeroporto di Hurgada e subito ci dirigemmo al nostro albergo, una doccia e poi subito ad esplorare i dintorni.Sono sempre stata affascinata dalla cultura araba, i sapori forti e i colori di questa gente mi hanno sempre inebriata. Camminavamo per il souk guardando le vetrine e compiacendoci per le occhiate di desiderio che ci lanciavano gli uomini.Io sono alta bionda e formosa, Monica invece piccola ed esile, femminile io, non ostante i capelli corti, piu’ androgina lei, anche con la chioma che le sfiora la vita.Penso che sia questo contrasto, insieme all’amicizia molto fisica che ci lega, ad alimentare le voci sul nostro conto, voci inventate ma che avevano sicuramente fatto eccitare i nostri amici. Molti di loro, pensavamo, almeno una volta si erano masturbati con davanti l’immagine di me e Monica mentre facevamo l’amore…..Eppure, non era mai capitato anche se alcune volte guardandola avevo sentito un fremito fra le gambe.Una sera a meta’ circa della nostra vacanza tornammo da un’escursione nel deserto. Eravamo sfinite vuoi per la passeggiata vuoi per il sole che avevamo preso un quei giorni. Decidemmo di andare dritte in camera per riposare; Monica si diresse in bagno per fare la doccia mentre io scesi in piscina per una nuotata . Quando rientrai la doccia scorreva ancora e sentivo Monica cantare somessamente una nenia araba che la nostra guida ci aveva insegnato durante la gita.Mi tolsi il costume bagnato e mi asciugai sommariamente, quindi stesi l’asciugamano sul letto e mi stesi sopra . Il vento caldo del deserto accarezzava il mio corpo nudo in modo molto rilassante…mi assopii quasi subito.Mi svegliai dopo pochi minuti Monica era accanto a me che spalmava l’olio dopo bagno sul suo corpo… aveva gia’ indossato reggiseno e mutandine mi dava le spalle.Non so cosa mi prese in quel momento, un brivido d piacere mi percorse la schiena, le scostai i capelli e le diedi un bacio sulla spalla.Lei si volto’ di spalle e mi guardo’ un po’ stupita …quell’espressione ingenua, infantile che tanto mi piaceva sul suo viso……..Non disse nulla …mi bacio’ sulla fronte, sulle labbra, la sua lingua si allaccio’ alla mi a e le sue mani cominciarono ad esplorare il mio corpo.Prima scesero sul seno lo accarezarono, strinsero i capezzoli, che intanto erano diventati talmente turgidi che quasi mi facevano male.Poi con una forza e una decisione che non avrei mai detto sue mi stesero sul letto e mi schiusero le gambe.Il mio fiore pulsava di desiderio, ero bagnata ed inerme, quando vado al mare mi depilo per cui la mia vulva era completamente offerta alla sua vista….schiuse le labbra con entrambe le mani e cerco’ subito il mio bottoncino che prese fra le sue dita titillandolo con la delicatezza propria di una donna. Continuo’ con questa deliziosa tortura portandomi piu’ volte sull’orlo dell’orgasmo e poi smise lasciandomi lì bagnata e ansimante.La sua bocca si chiudeva sui miei capezzoli e succhiava dandomi un piacere mai provato prima.Mi fece mettere carponi sul letto ,mi allargò le gambe e affondò la lingua dentro la mia fighetta succhiando il mio miele con piccoli risucchi che mi estasiavanoMentre lo faceva mi disse di masturbarmi da fuori, cosa che io feci con immenso piacere perche’ il mio clitoride era talmente voglioso di carezze che mi sembrava per scoppiare.Stavo per venire e glielo dissi allora lei smise di leccarmi e mi infilò dentro due dita facendole muovere avanti e indietro con la forza di un pene.Mentre faceva questo pese qualcosa dal comodino, qualcosa che poi scoprii essere la mia spazzola per la messa in piega e mi inseri’ quella al posto delle dita. Mi stantuffava con la foga di un uomo mentre con l’altra mano mi allargava la rosellina posteriore, inserendo prima uno e poi due dita .Venni cosi’ presa davanti e dietro mentre mi accarezzavo e fu l’orgasmo piu’ travolgente che avessi mai provato.Quando mi ripresi spogliai la mia amica le allargai le gambe e affondai la bocca sul suo sesso succhiandole il bottoncino e fottendola con due dita.Venimmo insieme un’infinita’ di volte e l’ultima prima di crollare esauste fu con uno stupendo 69 che facemmo fissando la nostra immagine nello specchio.E questo fu solo l’inizio……………….
Aggiungi ai Preferiti