Monica era scesa dall’autobus sconvolta ed eccitata da morire ….non riusciva a distogliere il pensiero da quello che gli era successo e si sentiva travolta e anche un pò spaventata .. adesso che sarebbe successo?Visitarono la mostra ma lei pensava all’uccello durissimo e caldo del Professore.. doveva essere veramente grosso….. non riusciva a toglierselo dalla testa…. La giornata proseguì normalmente e tutti facevano finta di nulla ma quando giunse la sera……..Tutti erano seduti per la cena e Monica in ritardo si era recata al bagno….. quando sentì aprirsi la porta si volto e la vide… era lei….. la Professoressa di costume…. Carmela era una espansiva e prosperosa donna di quarantacinque anni divorziata… era molto simpatica e attraente anche se non molto alta e formosa, mora con un sedere enorme e un seno veramente grosso… si avvicino a Monica e le accarezzo i capelli dorati e profumati .. …….ti sei divertita stamattina?… le sussurro proseguendo ad accarezzarle i capelli…. Monica era pietrificata…. mentre Carmela come se nulla fosse…. Le scostò i capelli dolce,mente e la baciò sul collo…… accarezzandole dolcemente la schiena…. e facendo scivolare la mano grossa e decisa da donna matura.. sul culetto sodo della giovane allieva…….. hai un odore buonissimo piccola. Le sussurrò……. Succhiandole il collo…… ti ha fatto male? quel cattivane??.no….. sussurro Monica sospirando…. e voltandosi piano verso la professoressa…. tremava e non sapeva come fare a uscire da questa situazione imbarazzante in cui si trovava ma che era eccitante allo stesso tempo….. sentiva le dita calde accarezzarle la fica bollente e sapeva che si stava bagnando… chiuse gli occhi mentre Carmela la bacio sulle labbra….. facendole scivolare la lingua calda nella bocca…. sei tutta bagnata piccola mia…… e la tua fica ha un odore buonissimo…… vieni nella mia camera stanotte alle 00 le disse e usci dal bagno lasciandola li tutta sola ed eccitata……Monica era tutta frastornata ed agitatissima per le sensazioni provocate da quell’inatteso, rischiosissimo approccio in bagno dalla cicciona… ma anche da quello del mattino sull’autobus.. pensava con timore ma anche con eccitazione a cosa sarebbe potuto accadere ancora… L’emozione era stata veramente fortissima ed intensa… fino a quel momento non avrebbe neanche lontanamente immaginato che sarebbe stata capace di giungere al punto in cui, pochi attimi prima, era giunta… con le dita esperte della matura Professoressa che le carezzavano la fica bagnata e pelosa….. facendola venire in pochi istanti…..Il Professore di Scenografia e la Professoressa di Costume avevano preso possesso della sua mente e del suo corpo giovane e voglioso … le loro fantasie avevano il potere di sconvolgerla immediatamente, di renderla incapace di pensare e Monica.. si rese conto che sarebbe stata capace di combinare qualsiasi follia sul piano sessuale solo se loro glielo avesse ordinato.. e il fatto che fossero molto più grandi di lei la eccitavano ancora di più…….. quella era la prima tappa della giovane Monica che la puledra aveva intrapreso alla ricerca del piacere più torbido…… voleva esplorare quei rapporti così perversi facendole perdere ogni freno inibitorio.. facendo di lei apparentemente pudica e riservata una gatta in calore.. una porca assetata di sesso e disposta a tutto… Bene il divertimento continua … penso tra se preparandosi per andare nella camera della Professoressa.. era mezzanotte e la sua compagna di camera era ancora fuori con un gruppetto… Monica attraversò il corridoio silenzioso e si reco alla camera della Professoressa… era tutta eccitata,.. al pensiero di cosa sarebbe successo….. quella notte… ed era disposta a tutto…. Era molto attratta anche dalle donne dopo che una signora amica della madre l’aveva sedotta anni prima….. le piacevano grandi e formose con le tette enormi e adorava sentirle sudare bagnarsi……..Passando lungo i corridoi dell’albergo vide in un salottino.. il professore con Pietropaolo e Matteo che seduti a guardare la televisione la ignorarono.. ma rimanevano pazientemente ad aspettare. Monica approfittò dell’occasione per guardarlo più attentamente: non era affatto male il Professore con la sua aria da predatore, malgrado i capelli grigi, la barba ispida e la pancia prominente. Guardò sotto la curva di quella pancia che poco prima aveva sentito poggiare, pressare prepotente la sua schiena, con la voglia di scoprire la forma di quel grosso membro che le aveva puntato il culetto e affondando con la sola punta pronto a sodomizzarla del tutto vergognosamente… se ne avesse avuto il tempo…Si sentì una vacca vogliosa nel sentire l’onda del desiderio che la travolgeva e confessò a se stessa che la intrigava maledettamente… l’idea di essere posseduta dal maturo Professore panciuto e nerbuto e dalla Professoressa che era cosi formosa….. ……Carmela era ormai la sua signora e padrona… e Monica.. sapeva perfettamente cosa voleva… pianificava scrupolosamente ogni passo della concessione a chiunque lei volesse del suo corpo voglioso di diciottenne ingenua e calda che adorava…….. Eseguì fedelmente gli ordini della Professoressa di Costume e dopo pochi minuti si avviò verso la destinazione indicatagli dalla sua insegnante non senza aver prima incrociato lo sguardo da eccitato predatore di quel vecchio Professore cui ormai non vedeva l’ora di concedersi senza riserve, piena di profonda, ancestrale voglia di essere impalata e inculata dal suo ruvido e gigantesco uccello……. Busso alla camera della Professoressa e la porta piano si dischiuse… entrò non vista da Nessuno.. anche se sentiva che il suo cacciatore sapeva dove stava andando…. Un odore intenso di incenso la colpì la camera era illuminata solo da alcune candele… ed appena entrata sentì la voce eccitata di Carmela che gli sussurrò… stai tranquilla gattina sono qui…. Al centro della camera cera una poltrona di velluto rosso posta su un tappeto e delle candele intorno era bellissimo… Nell’immaginare cosa le sarebbe accaduto di lì a poco la piccola Monica continuò a bagnarsi in modo immondo come le accadeva nei momenti di massima eccitazione e sapeva che aveva un’odore intenso di sesso quando la sua passera si bagnava.. al solo pensiero di concedersi o di essere concessa… sentiva l’odore intenso di Carmela pervadere la stanza l’odore di una donna matura che l’avrebbe tenuta saldamente stretta e coccolata…. Monica andò lentamente a sedersi sulla poltrona rossa… rivolta verso la porta e si sfilò le mutandine di pizzo nero che erano già zuppe dei suoi succhi… e allargò le cosce in modo osceno introducendosi due dita nella fica bollente gonfia e pelosa…. Che ormai era un lago di succhi profumati e dolci che le colavano tra le cosce…… e comincio a masturbarsi lentamente e voluttuosa.. guardando la Professoressa di costume che era seduta sul bordo del lettone nuda con le cosce aperte e la fica nera e pelosa che brillava .. aveva delle tette veramente enormi con le aureole grosse e scure…… la piccola Monica era eccitatissima….. bagnata e sospirava mentre nell’oscurità sentiva le sue dita scivolare dentro la sua passera bollente.. inarco la schiena mentre veniva.. ad occhi chiusi contorcendosi sulla poltrona di velluto….. e fu allora che avvertì le mani calde della Professoressa posarsi sulle sue cosce lisce e bollenti che erano spalancate …… mostrando quella fica pulsante… in cui le dita di Monica erano piantate in profondità…. Piccola che fica stupenda che hai le sussurro Carmela.. sei tuta bagnata le disse baciandola all’interno….. la pelle liscia sei una porcellina e le afferro la mano sfilandola dalla passera e portandosi le ditra in bocca succhiandole come un gelato… che buono il sapore della tua fica Monica e si avvicinò col viso a quella fica pulsante e calda.Monica si adagio con la schiena alla poltrona accarezzandosi i sen gonfi e sodi mentre la lingua di Carmela lambiva la sua succosa fica……. .. o dio mio.sospiro Monica mentre le dita della Proff le affondavano dentro la passera…….e con la lingua la succhiava come se fosse un frutto maturo….. e succoso la professoressa era tra le sue cosce e gli leccava la fica mentre…….. sentii che la porta piano… piano si apriva…… e il professore entrò… rimase folgorato da quella scena eccitante e si chiuse la porta alle spalle.. Monica sentì la chiave che girava mentre le dita di Carmela andavano lentamente su e giù nella sua fica.. e veniva per la seconda volta…… “Dio mio disse Carlo.. non avevo mai incontrato una femmina giovane e in calore stupenda e maiala come te Monica… stamattina sull’autobus mi sembrava di sognare … non avrei mai immaginato di arrivare a tanto … di avere in mano un culo così … in tutta la mia vita mai mi era successa una cosa del genere e tu sei proprio bellissima … ed eccitante … Carmela in silenzio si era alzata e si era andata a sedere sulla sponda del letto….. mentre il Professore di Scenografia così dicendo si avvicinò a Monica si inginocchiò di fronte a lei le pose le mani sulle cosce calde e sudate e fattala aprire ancor di più portò la bocca sulla gonfia e pelosa fica traboccante di Monica già pronta e disposta per lui…. La giovane Monica rabbrividì al solletico della barba del mento del Professore che le affondava all’interno delle sue cosce spalancate si distese il più possibile e sollevò il bacino per accogliere tra le grandi labbra della sua passera succosa la lingua del Professore che, subito cominciò a mulinare come impazzita dentro la sua carnosa e gonfia Papaja succhiandole tutto il miele abbondantemente secreto dalle calde pareti di quella giovane passera bollente…… Monica si lasciò andare completamente e nel momento in cui sentì il suo sensibilissimo grilletto stretto tra i denti, le labbra, la lingua dell’uomo, esplose in un terzo e lunghissimo incredibile orgasmo…. quell’orgasmo che aveva temuto la colpisse vergognosa ente sull’autobus, quando aveva sentito il suo buchino aprirsi per inghiottire punta del duro e grosso pisello del professore.Il professore attese pazientemente che la piccola maiala si calmasse continuando a lambire le parti intime della passera della ragazza cospargendo di saliva e liquidi vaginali tutta la zona vicina al buchetto pulsante del gustoso culo della diciottenne e giungendo pian piano senza la minima fretta sopra il buchetto posteriore oggetto del primo attacco…… indugiò a lungo sul fremente e profumato buco del culetto di Monica provando a penetrarlo superficialmente con la punta della lingua e pregustando un ben più sconvolgente ingresso……..Il Professore lentamente si sollevò e postosi all’altezza del viso dell’ingenua e giovane allieva si sbottonò con calma i pantaloni e si denudò curando di tenere bene in primo piano, proprio sotto gli occhi della ragazza il grosso uccello nodoso e gonfio con il quale, quella mattina le aveva violato per un istante il culetto…… era veramente grosso e lungo e Monica restò incantata a guardare quel pisello pulsante…… succhiamelo prima le ordinò deciso…… Monica si inginocchiò servile davanti al suo Professore e padrone e col suo pieno, entusiastico consenso, aveva deciso dovesse ora montarla, possederla a suo assoluto piacimento.. mentre la professoressa Carmela si infilava un grosso vibratore nella fica pelosa e gonfia……. Monica impugnò quel grosso uccello, che a dispetto dell’età del Professore cinquantenne era veramente duro e grosso e lungo… e guardandolo negli occhi con uno sguardo di eccitata sottomissione, aprì le sue morbide labbra suggendo con la punta della lingua il sapore aspro del maschio.. e della sua eccitazione… Rimase ferma ed aspettò che fosse lui a spingere per prendere possesso della sua dolce e carnosa bocca abbandonandosi alle totalmente alle sue voglie come aveva fatto prima sull’autobus….. Sentì il lungo, grosso uccello bollente che scivolando sulle carnose, accoglienti labbra, profanava con la sua scura ruvidità la rosea morbidezza della sua bocca carnosa e dolce affondando in lei violandola fino nel profondo della sua gola vogliosa…….. Monica trattenne il respiro nel sentirsi riempire di quella matura turgida mascolinità e mentre con entrambe le mani stringeva l’asta dell’uomo… Incominciando a carezzargli le morbide e grosse palle colme di succo del professore….Al vecchio professore sembrò di impazzire di piacere nel vedere quegli occhi così espressivi che lo fissavano eccitati.. nel vedere quelle labbra sensualissime e carnose che circondavano la testa del suo pisello nel sentire il calore della bocca di Monica e la sua piccola e bollente lingua che succhiava gli umori della sua eccitazione e l’asta dura e nodosa del suo maestoso pisello…..Spinse deciso ad affondargli tutto il suo durissimo uccello fino alla radice; si sentì travolgere da un’onda di irrefrenabile piacere nel sentire la calda carezza delle labbra, della lingua, delle guance, della gola caldissime della giovane ragazza e giunto al culmine della penetrazione nel momento in cui la giovane allieva si lasciò affondare fino in fondo nella sua bocca profonda e accogliente……. La lingua di Monica le sue labbra frementi carezzarono e strinsero quel duro randello e mentre l’altra sua mano si spostava sulla passera cominciò a masturbarsi con lo stesso, incalzante, ritmo con cui percorreva il cazzo con le labbra, per tutta la sua lunghezza, su e giù, apprezzandone ogni fremito, come mai le era accaduto nei suoi rapporti orali che amava molto….. l’uccello gigantesco del Professore era veramente bellissimo e gonfio ed era uno stupendo pompino che Monica prolungò per alcuni minuti con instancabile, insaziabile intensa passione fino a quando i fremiti ed i sussulti dell’asta gigantesca le fecero percepire che il professore stava per venirle in bocca…… Strinse allora le labbra ancor più e, senza arrestare lo stantuffo della sua bocca, gustò tutti i potenti sussulti di quel cazzo maestoso che gli riempivano la bocca e la gola del seme caldo del professore che sgorgava copioso nella bocca della dolce allieva e sembrava interminabile……. Così, mentre il professore prostrato dalla potenza dell’orgasmo si accasciava sul tappeto tra le cosce schiuse.. della giovane porca,, anche Monica con le labbra tutte imbrattate da tutto quello sperma che aveva inghiottito veniva travolta sotto gli occhi affascinati ed eccitatissimi del suo Professore e della Professoressa da un nuovo incredibile orgasmo, e, tutta ansimante, continuò a leccare e ripulire accuratamente il cazzo del vecchio fino a quando non lo senti afflosciarsi……. “Voglio vederti ancora” disse il professore “ora mi hai distrutto … ma … io … non ho ancora finito Sabato ci vediamo per la revisione in Scenografia saremo soli……. Le disse ed usci……
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