Siamo finalmente arrivati in montagna. Tra poco siamo già in autunno. Sono i primi tre giorni che riusciamo a rubare per noi dall’inizio dell’estate. Le altre ville sono deserte. Mi sento già rilassato. Il paesaggio è stupendo e l’aria comincia a farsi fresca. Sei molto affascinante nella tua tenuta sportiva con pantaloni e camicia pesante a quadri. Sei molto affascinante anche se sei senza trucco. Solo quell’immancabile contorno agli occhi, che di certo non ne avrebbero bisogno vista la loro naturale lucentezza. Le prime ore sono volate per aprire la casa. Ho già acceso il camino per riscaldare il soggiorno. Fuori inizia ad imbrunire. Tra un po’ ce ne usciremo a cena. Sei appoggiata al tavolo disponendo dei fiori secchi. E’ bello il tuo profilo: quel tuo viso serio e concentrato che ti contraddistingue ogni volta che stai facendo qualche cosa. Mi ritrovo dietro di te. Appoggio dolcemente le mani sui tuoi fianchi. Mi chino e ti bacio sul collo, per poi risalire verso la nuca e dietro l’orecchio. Tu lo sai che è una delle zone che più mi piacciono di te. Con le labbra che ti sfiorano delicatamente ti sussurro: "ti amo". Con le mani risalgo. Le tengo un attimo incrociate sulla tua pancia e poi le sposto sui tuoi seni. Li sollevo dolcemente. Ti vedo con gli occhi chiusi e sento il tuo respiro aumentare. Incroci le mani sulla mia nuca. Ti giri e mi baci. Ci abbracciamo. I nostri corpi che aderiscono. Le nostre lingue che si cercano e si accarezzano in maniera molto dolce e lenta. Ti appoggi un istante con la testa sul mio petto. "Anch’io ti amo ". Ti stacchi da me. Hai un’espressione beata. E’ difficile guardarti negli occhi senza sentirsi venire meno. Mi dici che hai bisogno di farti una doccia e, con in lieve bacio sulla bocca, mi lasci solo. Ho desiderio di tutta te stessa. Sento che deve essere un momento da non scordare. Sposto il tavolo del soggiorno e avvicino il grande divano in velluto verde davanti al caminetto acceso. Aggiungo altra legna. Il fuoco inizia subito a crepitare e la fiamma si ravviva imperiosa. Ti sento chiudere l’acqua. Mi spoglio e dopo un attimo ti vedo uscire dal bagno con addosso il tuo accappatoio azzurro. Vedi la scena che ho preparato. Sorridi. Ti avvicini e mi offri le tue labbra. Abbracciati ci lasciamo cadere sul divano. Fuori è quasi buio. Le luci sono spente e siamo illuminati solo dal fuoco. Ti abbraccio forte e ti bacio a lungo. Sciolgo l’accappatoio e tu lo fai scivolare per terra. Rimango sempre abbagliato dalla bellezza del tuo corpo disteso a fianco del mio. L’accarezzarti tutta rimane una sensazione alla quale, anche dopo anni non mi abituo. E’ una cosa sempre nuova sentire i polpastrelli che scivolano lenti su di te. Le fiamme disegnano delle veloci ombre sul tuo corpo e sul tuo viso. Sono come decine di piccole lampade che si accendono alternativamente illuminando a caso una parte di te. Il tuo viso è un incanto. I tuoi occhi richiedono solo un’infinità di amore. Siamo distesi sul fianco. Viso contro viso. Continuiamo a baciarci mentre le nostre mani iniziano a cercare ed accarezzare i nostri corpi. E’ quell’amore lento. Insostituibile. Dove per entrambi c’è la ricerca del piacere dell’altro. Non c’è fretta. Ti sfioro la schiena fino a scendere sui glutei. Sento te che mi accarezzi il petto. Ti pieghi a baciarmi un capezzolo. La tua mano che scende sulla pancia e poi inizia a giocare con i peli del pube. Inarchi lievemente una gamba e mi fai capire che vuoi essere accarezzata sul sesso. Ci arrivo da dietro. Trovo le labbra morbide e gonfie. Le apro dolcemente e ti trovo già umida. Un tuo sospiro quando sfiora la clitoride. Ti distendi sulla schiena. Con la bocca devo sentire il tuo seno. E’ un bisogno che ho dentro. Lo sai che posso baciarlo per tempi lunghissimi. Prendo dentro la mia bocca i capezzoli già un po’ turgidi. Li mordo pianissimo con i denti. Subito divengono definitivamente rigidi. Li succhio forte creando il vuoto nella mia bocca. Non migliorerà mai questa mia oralità nel sesso. Questa necessità di esplorarti tutta alla ricerca dei tuoi odori e sapori. Saprei riconoscerti con la bocca e con il naso che solo con le mani. Sarà la miopia che mi ha sviluppato gli altri i sensi. Scendo piano sulla pancia. La bacio e l’accarezzo con la barba morbida. Trovo il triangolo nero. Anticamera del tuo paradiso. Ci affondo le labbra. Ti guardo un istante. Sei con gli occhi chiusi. Non vuoi perderti nemmeno la più piccola sensazione. Le tue mani che sfiorano i capezzoli turgidi. Bacio le cosce. Senza bisogno di forzarti ti apri a me. Ti bacio l’interno delle gambe fino al ginocchio e poi risalgo. Siamo in quella fase del rapporto in cui da una parte inizia a farsi sentire il desiderio di godere e dall’altra lo si vorrebbe protrarre all’infinito. Mi metto a cavallo sopra di te e appoggio il mio sesso alle tue labbra. Lo inizi a baciare con le tue labbra morbide. Prima tutto attorno alla punta e poi anche lungo l’asta. Alzi una mano per sentire i miei testicoli gonfi e li trattieni un momento nel tuo pugno. Sento il mio sesso che scivola dentro la tua bocca. Hai tenuto le labbra semichiuse, in modo che sta diventando una vera e propria penetrazione della tua bocca. La tua lingua lo avvolge e non si stanca di accarezzarne la punta. Ti alzi un po’ verso di me. Lo vedo entrare in te. E continui così. Come tu avessi trovato una nuova vagina dove accogliermi. Mi sta eccitando molto. Forse troppo. Sei sempre con gli occhi chiusi e, dalla velocità dei tuoi movimenti capisco che ti stai eccitando notevolmente. Lo tolgo da dentro la tua bocca e ridiscendo sul tuo sesso. Lo bacio solo con le labbra. Devo ritrovarne subito l’odore. Lo passo più volte con la lingua morbida. Dal tuo respiro sempre più affannoso capisco che gradisci molto. Solo che questa volta non mi fermerò quando sarai vicina a venire, ma voglio sentire tutto il tuo orgasmo. Ti apro piano. Sono in un mare di rosa chiaro. Le piccole labbra chiuse che sembrano fremere. Con la lingua le passo tutte. Fino al piccolo cappuccio che protegge la tua clitoride. Quando lo sfioro sento che ti inarchi con la schiena. Un tuo gemito. Quel tuo desiderio, forse per pudore, di fare all’amore in silenzio. Desiderio che non riesci mai a esaudire. Quando ti lasci andare sentire i tuoi gemiti e il tuo parlare e ansimare fino ad esplodere durante l’orgasmo. Poi, sorridendo, neghi sempre di aver parlato o di esserti lamentata. Con la lingua ti apro tutta e vedo la vulva davanti a me. La assaporo. E’ completamente avvolta del tuo nettare. Sento il tuo sapore dolce impossessarsi della mia bocca. Bevo da te. Provo a penetrarti. La mia lingua dentro la tua vagina e le mie labbra a baciare il tuo sesso. Esco. Con i pollici ti tengo dischiusa. Ti bacio tutta. Mi fermo sulla clitoride. E’ completamente scoperta. E’ turgida all’inverosimile. Sembra impossibile non ti faccia male tanto si è ingrossata. La accarezzo tutta attorno. Ti faccio soffrire. Tu vorresti che la succhiassi subito. Ti alzi sulla schiena quasi a venirmi incontro. Mi stai offrendo il tuo sesso per dissetarmi. Sai che possiamo essere un corpo unico anche così. Con un dito entro in te. Poi due. Sei morbida. Sei meravigliosa. Ecco adesso prendo la clitoride tra le labbra. Iniziano i tuoi lamenti. Mi fermo un istante e appoggio solo la bocca sulla tua fessura. Voglio sentire il tuo respiro. Premi il pube contro il mio viso. Non ti va’ che mi sia fermato. Devi farmi sentire il tuo desiderio, la tua impazienza. Con le mani vengo sotto di te. Ti cingo i glutei. Li tengo pieni. Ti alzo e ti porto verso il mio viso. Ecco Amore. Ora fammi bere. Dissetami. E’ come se avessi in mano un calice d’oro pieno di nettare destinato agli Dei. E bevo. La mia lingua si fa strada dentro di te. Senti l’orgasmo. Vorresti che smettessi perché non finisca subito. Non hai la forza per allontanarti. Ecco, tra un po’ sentirai le prime ondate. Continuo ad accarezzarti sempre più velocemente tra la clitoride e la vulva, mentre con le mani ti stringo sempre di più il sedere e ti porto verso di me. Hai perso il controllo. Senti le prime scosse. Stai parlando e gemendo forte. Ti apri ancora di più. Sei all’apice di un violentissimo orgasmo che ti prende tutta. Parte dalla clitoride e si dirama per tutto il corpo. Vuoi che non finisca mai. Dalla tua vagina un fiume inarrestabile mi cola sul viso e tra le tue gambe. Sento gli ultimi gemiti violenti che oramai sono divenuti piccole urla. Le tue gambe che si chiudono attorno alla mia testa per assaporare il piacere fino all’ultimo. Rimango così. Con le labbra sul tuo sesso che sento pulsare violentemente. E’ un atto d’amore. E’ più importante il piacere dell’altro. Sento che ho goduto del tuo orgasmo come l’avessi raggiunto io stesso. Risalgo lentamente lungo il tuo corpo ti do un milione di piccoli baci sulla pancia, sul seno, sulle spalle, sul collo. Sono sopra di te. Ti desidero. Devo fondermi in te. Tengo il mio sesso con una mano e lo appoggio al tuo. Forzo quel poco che basta per aprirti le labbra. Ti abbraccio stretta e sento che mi risucchi dentro di te. Non devo neanche spingere. La tua vagina che si dilata quell’istante che mi permette di entrare e poi subito si richiude. Mi avvolgi perfettamente: Sembra siano stati fusi assieme. E’ straordinario come al tempo stesso tu possa essere così morbida e stretta. E’ tutto dentro di te. Rimango immobile. Dal tuo viso vedo che il piacere non è terminato. Il tuo respiro non si calma. Mi dici sorridendo: "Cosa vorresti fare?". Ma non vuoi che esca. Mi muovo al rallentatore. E ogni volta che entro emetti un sospiro. Vorrei tu godessi ancora. Non succede spesso. Godere assieme. Sono molto eccitato. Devo restare calmo per non rovinare tutto. Adesso scivola più veloce. Lo senti? Alcuni movimenti entra solo la punta e solo raramente tutto. Sei già eccitata di nuovo. Quell’attesa della penetrazione completa ti fa uscire di testa. Ne vorresti tante tutte vicine. Sentirlo sempre che ti riempie tutta. Che ti appartiene completamente. Le tue gambe che mi chiudono i fianchi e che si incrociano sulla mia schiena. Sei come un corpo morto. Ti muovi tutta in funzione dei miei colpi. Non c’è bisogno di parlarci. Anzi lo stiamo in facendo in modo totale non solo con le nostre bocche, ma con tutto il nostro corpo. Mi attiri a te. Vuoi sentire il mio peso che ti schiaccia. Incrocio le mani sulla tua schiena e ti giro sopra di me, senza uscire dal tuo corpo. Sei in ginocchio. Guardo il mio corpo che si muove dentro di te. Sei tutta bagnata dentro le cosce. Così lo senti profondo come non mai. Mi chino a baciarti. Mi dai le tue labbra e la tua lingua. Non esistiamo più come singoli individui. Siamo annullati l’uno nell’altra. Scendo con la bocca sui capezzoli. Sono duri e capisco succhiandoli che ti fanno male. Ma troppo è il piacere che ti danno perché tu ci possa rinunciare. Lo senti il mio sesso che ti accarezza tutta? O sei tu che con la vagina mi stai accarezzando? Adesso rimango tutto dentro e ti faccio solo roteare tenendoti per i fianchi. Sei totalmente incapace di fare qualsiasi azione. Ti puoi solo lasciar guidare dalle mie mani. Ecco. Butti la testa all’indietro. Oramai è un unico gemito continuo. L’orgasmo sta per sorprenderti. Non lo aspettavi subito. Senti invece che è lì. Non lo puoi controllare. E’ diverso dal solito. Capisci che sarà di una intensità rara. Adesso verresti anche se mi fermassi. Mi gridi di venire. Di muovermi ancora più dentro. Ancora più profondo. Non resisto oltre. Il nostro piacere controlla totalmente i nostri movimenti. Possiamo solo guardare. Ti tengo per i fianchi mentre entrambi gridiamo e le nostre lingue si cercano senza sosta. In pieno orgasmo ti cominci a muovere in modo incontrollato facendolo uscire e poi sprofondarlo violentemente. Non resisto. Grido il tuo nome. Un’onda bollente mi attraversa tutto ed esplode dentro di te. Capisco che lo stai sentendo. Proviamo la stessa sensazione, ma inversa. Per te è una dolcissima carezza calda che ti pervade tutta la pancia. E’ solo il dissetarti dal mio corpo che riesce a placarti. Cadi come corpo morto su di me. Io ancora dentro. Senza più forza. Mille sensazioni dentro. Questo non può essere solo sesso. C’è dell’altro. Capisco come mai con altre donne non è mai stato così. Deve esserci dell’altro. Qualcosa di indefinito. Ma che senti chiaramente. Li senti i nostri cuori che lentamente si placcano? Stanno battendo all’unisono. Sembra uno solo. O forse lo è veramente uno solo. Adesso sembra superfluo tutto. E’ di troppo anche il semplice dirsi :"Ti Amo".
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