“Complimenti Enrnie sono molto soddisfatto di te … ecco prendi” ..Antonio come se premiasse un ragazzino di 10 anni per il più bel compito a scuola mi passa un assegno ….. Quindicimila Euro? Rimango sbigottito … “Ti avevo detto che ci sarebbe stato un …. Premio …. Diciamo per i tuoi servigi all’azienda, ti aspettavi forse qualcosa di più?” …. Premio … Qualcosa di più …. “come Antonio? Ah no no benissimo così grazie è solo che … non so ….” “Non ti preoccupare non importa tu dica niente …. C’ero anche io sai .. ho potuto ammirare il tuo impegno .. e apprezzerei la tua presenza nell’incontro di domani con i Russi … sai la Joint con i Giapponesi è importante ma se non otteniamo il via libera dei padroni di casa rischieremmo di rimanere ai margini della torta .. “… i Russi … i Giapponesi .. quindicimila Euro … in pratica non ero stato confermato nel mio impiego ma declassato a puttana dell’azienda …in buona compagnia ma sempre puttana dell’azienda. L’interfono squilla, Antonio fa cenno di sedermi e prontamente eseguo. “Si Sara? Ah …Claire …va bene passamela ….ciao amore .. dormito bene …. Eh già dopo le acrobazie di ieri sera … lo so cara te l’ho detto che ho dovuto pagare caro quelle foto ma in fondo ne valeva la pena no? Sei ancora eccitata? mi dispiace ma stasera ceno fuori arrivano i russi …. Sara? Ma scherzi … no no, siamo solo io, Ujimov, il suo Agente per il Sud Europa, ed Ernst come Capo settore mercati emergenti …. Si Ernst ..mica avrai paura che ci provi con me amore? Hahahha si aspetto fai in fretta dai …” Ascoltando la conversazione, all’euforia per il mio incarico, sempre se reale, si sostituisce immediatamente una profonda vergogna per lo scherno … mica avrai paura che ci provi con me … Antonio come intuendo i miei pensieri aggira il tavolo e si siede sul bordo della scrivania, con una scrollata di spalle ed un verso strano cerca di dire … cose che si raccontano alla moglie cornuta, non ci fare caso …. Faccio come per alzarmi ma dolcemente mi trattiene posandomi una mano sulla spalla .. mi prende il polso e attira la mia mano sul suo pacco. Quello che sento mi dà i brividi. Sotto il completo scuro sento il suo cazzo già duro ed eccitato. Lo guardo negli occhi … a telefono con sua moglie mentre io, ormai checca ufficiale dell’azienda , gli faccio un pompino. Come un automa gli apro la zip, gli scosto i boxer ed afferro quel palo che alla prima impressione si presenta come un obelisco da venerare. Mi avvicino e lo lecco per tutta la sua lunghezza fino ad imboccarne la cappella mentre con la mano inizio a masturbarlo … Lui dall’alto mi osserva con uno sguardo ove intravedo un misto di piacere e disprezzo “Si cara …sono ancora qui … chi era? Ah bene .. insomma si stasera mi tocca sorbirmi i russi con quel finocchio di Ern …spero che le sue tendenze non siano pubbliche altrimenti che vergogna …. Sai pensavo ai giochetti di ieri sera e mi è venuto duro …. Guarda ce l’ho in mano e mi stò masturbando … peccato che sprecherò tutto questo ben di dio .. sai mi piacerebbe schizzarti su quel bellissimo seno …mmmh guarda mi sto veramente eccitando … chissà se quella checca a vedermi cosi sentirebbe il bisogno di andare in bagno a sfogarsi ….” La situazione era rovesciata, con quel cazzo in bocca e quel sapore che mi stuzzicava fin nel profondo le sue offese invece che umiliarmi mi stavano facendo eccitare “Chissà quanto vorrebbe che gli facessi quello che abbiamo fatto ieri amore…. Si avresti un rivale a cui strappare la tua parte di seme … come … si il mio cazzo è solo tuo … si cara .. ascoltami mentre vengo per te …ahhhhh Claire sto venendo ahhhh..” Mentre parlava succhiavo e vorticavo velocemente la lingua attorno a quella cappella stringendo le gambe per dare un poco di sollievo anche alla mia erezione che ormai urlava il proprio desiderio di libertà …. Sentivo gocce salate fuoriuscire, contrazioni e spasmi fino a che la cappella non è diventata enorme e congestionata … ho alzato gli occhi e mentre lo osservavo sentendomi completamente sottomesso un getto bollente e copioso mi ha colpito il palato. Sembrava non finire mai, due tre quattro schizzi fino a che non ha iniziato a colarmi fuori dalla bocca … “Ahhhhh si …. cara ti amo …ciao a dopo ciao..” In ginocchio ai suoi piedi con la bocca sporca di sperma lo osservavo pulirsi con il fazzoletto immacolato….poi quasi con disprezzo ricomponendosi me lo lancia e guardando verso la porta di ingresso, dove solo adesso noto Sara in piedi con una mano sul seno esclama “Decisamente un buon investimento. Lo accompagni all’uscita Sara grazie ed organizzi per l’arrivo dei russi.”
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