Nei quattro giorni successivi Nicole non ebbe più l’occasione di nuovi incontri a due con l’istruttore Mendoza: infatti con l’inizio dell’addestramento vero e proprio era occupata per tutto il giorno nelle esercitazioni e le due volte che era andata al poligono dopo cena non era mai stata sola.In compenso aveva cominciato a conoscere bene i suoi compagni: erano stati divisi in sei squadre da cinque elementi, sia per ottimizzare i tempi sia per farli conoscere meglio tra di loro. Nicole era stata molto felice quando aveva scoperto di essere capitata nel gruppo con Kevin, e anche gli altri tre compagni non le sembravano male. Erano due ragazzi e una ragazza: Marc aveva 26 anni ed era veramente un gran figo… biondo, capelli corti, un corpo muscoloso, ma soprattutto uno sguardo… Nicole non riusciva a reggerlo: ogni volta che i loro sguardi si incrociavano si sentiva svenire, si bagnava come una ragazzina al suo primo appuntamento. Michael era più normale: era un afro americano di 25 anni, con un fisico meno possente di quello di Marc ma comunque abbastanza attraente. Il suo punto di forza era l’enorme mazza che si intravedeva attraverso i pantaloni e a cui Nicole si strusciava con ogni scusa per verificarne la consistenza.Ultima del gruppo era Katherine, ventiseienne nata da genitori messicani, dalla carnagione scura come tutte le donne del suo Paese, capelli neri, occhi castani e un seno imponente che era la ciliegina sulla torta di 173 centimetri che era il suo corpo. Nicole si ritrovava spesso a chiedersi se fosse lesbica, o almeno bisessuale… si sarebbe fatta volentieri una nottata di fuoco con lei… dopotutto la scopata con Mendoza non era bastata a placare la sua voglia, c’erano ancora diverse pratiche di cui sentiva la mancanza e una bella lesbicata era una di queste.Il sesto giorno, un sabato (erano arrivati lì un lunedì), mentre erano al poligono ad esercitarsi, Nicole sentì Mendoza che le si avvicinava.”Non così, ragazza mia… ricordati: devi tenere la pistola come se fosse una tua appendice, non un serpente velenoso…”La aiutò ad impugnarla correttamente e ne approfittò per farle scivolare in tasca un foglietto di carta, poi si allontanò come se niente fosse.Anche la ragazza continuò a sparare facendo finta di nulla… in quei giorni i suoi punteggi erano migliorati notevolmente e Kevin era pronto a giurare che entro un paio di settimane sarebbe diventata una delle migliori.Dopo aver finito ed essersi cambiata si diresse verso la sua stanza e lesse il biglietto datole da Mendoza.- Questa sera chiudo alle10… se vuoi vieni alle 11 e bussa quattro volte poi altre quattro dopo cinque secondi-Nicole sorrise e si ritrovò a pensare che era divertente il modo in cui stava cominciando la sua vita da spia… poi entrò nella doccia e rimase a rilassarsi sotto il getto caldo, pregustando una nuova scopata.Dopo la cena rimase a giocare a carte con Marc, Kevin, Michael e Katherine fino alle 10.30, poi si ritirò in camera sua con la scusa di un forte mal di testa. Decise di mettersi qualcosa rapido da togliere, quindi optò per una camicia e per un paio di pantaloni di una tuta: dopotutto non stava andando a una serata di gala, e sarebbe rimasta vestita per poco tempo, molto probabilmente.Quando fu pronta si diresse con circospezione verso il poligono, facendo attenzione a non essere vista da nessuno.Bussò come le aveva detto Mendoza e si mise ad aspettare. Dopo qualche secondo l’uomo le aprì la porta e dopo cinque minuti i due erano sul letto dell’istruttore allacciati in un sessantanove.Un urlo avvisò Mendoza che Nicole era venuta per la prima volta. “Hai avuto voglia in questi giorni, vero?” le chiese l’uomo, con aria di superiorità. “E tu no?” gli rispose Nicole, sfilandosi dalla bocca il cazzo e impalandocisi sopra. L’uomo era sdraiato e si dedicava alle tette e alle natiche della ragazza, mentre lei ondeggiava e si dimenava sulla sua asta, cercando di portarlo il più rapidamente possibile all’orgasmo, orgasmo che arrivò dopo poco. L’uomo lanciò un urlo e scaricò il suo sperma dentro Nicole, stringendole le tette e conducendola ad un secondo orgasmo. “E’ tardi… dobbiamo fare qualcosa di veloce… rilassati che ti faccio un bel pompino…” disse Nicole infilandosi in bocca il membro dell’uomo. Si scoprì di nuovo a pensare quanto le piacesse succhiare i cazzi… si dedicava all’asta con dedizione quasi religiosa, e in breve il cazzo aveva riacquistato la sua lunghezza e durezza.”Aspetta… voglio fare un’altra cosa…” la stoppò Mendoza. L’uomo la fece sollevare e sdraiarsi, poi si inginocchiò con le gambe attorno al suo petto e le puntò nuovamente il cazzo verso la bocca, palpandole le tette. Nicole riprese a succhiare e con una mano si masturbava con veemenza.L’istruttore dopo un po’ le uscì dalla bocca, le mise il cazzo tra i seni e li schiacciò l’uno contro l’altro, cominciando ad andare avanti e indietro. Non era la prima spagnola per Nicole, che capì subito cosa intendeva fare l’istruttore… dopotutto con due tette di quelle dimensioni era normale che l’attenzione degli uomini cadesse proprio lì.Mise le sue mani al posto di quelle di Mendoza e cominciò ad usare i seni per fargli una sega, cercando di leccare il glande ogni volta che le capitava a tiro. L’uomo intanto le scopava le tette masturbandola con la mano destra. “Bravo… ti piacciono, vero? continua… inondami con il tuo sperma…”Le incitazioni di Nicole fecero impazzire Mendoza, che venne riempendole le tette, la faccia e i capelli con il suo sperma. Nonostante fosse già venuto una volta Nicole si ritrovò piena, e cominciò subitoa spalmarsi lo sperma che aveva in faccia e a leccarsi i seni per ingoiare quello che era finito intorno ai capezzoli.”Scusa, vado a darmi una lavata… semi vedesse qualcuno così mentre rientro in camera sarebbe un macello…”disse dopo aver finito di leccarsi. Mendoza la accompagnò in bagno e la guardò mentre si lavava…”Hai già scopato con altri oltre che con me?” le chiese improvvisamente”Perché? Sei forse già geloso?” rispose Nicole sarcastica”Figurati… so benissimo che è impossibile tenersi stretta una come te… e non lo dico in senso dispregiativo… comunque non penso nemmeno a qualcosa di diverso da una bella scopata ogni tanto…””Ah no?””No… guarda che anche io non ho molti problemi a trovare qualcuno da farmi… e qua dentro ho già visto qualche altra ragazza interessante…””Capisco… vuoi cogliere più frutti possibile…” rispose Nicole, il cui orgoglio era stato un po’ ferito dalle affermazioni di Mendoza: anche se non faceva molto per farlo, le piaceva che gli uomini con cui andava a letto più di una volta si innamorassero di lei”E poi sono sposato…” disse l’uomo, quasi scusandosiNicole rimase di stucco “Cosa? Devo avere capito male…””No… sono veramente sposato… ma cambiamo discorso… c’è qualcuno a cui sei interessata? Sessualmente intendo dire… qualcuno degli istruttori, ad esempio…”Nicole pensò un attimo… “Direi di sì… Douglas… il signor Douglas ha qualcosa… mi fa sciogliere come se fossi neve al sole…””Ah ah… Douglas è uno sciupafemmine! Non ricordo una donna che volesse farsi e che non si sia fatto… metà delle ragazze che sono passate di qui negli ultimi dieci anni sono finite a letto con lui… e poi?””L’altro… il nero… non so come si chiama… non è male…””Penso che tu intenda dire Johnson… anche lui è uno bravo… e qualche tuo compagno?””Bè…” Nicole arrossì “I miei compagni di squadra… a parte mio cugino, ovviamente… anche se è un bel ragazzo…””Vuoi due consigli?” Le chiese Mendoza guardandola fissa negli occhi mentre lei si rivestiva”Non costa nulla ascoltarli, direi…” rispose Nicole sorridendo”Se hai l’occasione di farti qualcuno, fattelo… sappi che sei osservata in qualsiasi cosa tu faccia… e far vedere che i tuoi compagni sono ai tuoi piedi ti fa guadagnare considerazione…””E poi?””E poi, se vai a letto con Douglas… o Johnson… o qualche altro istruttore, me escluso… cerca di stupirli, mantieni tu il controllo della situazione, non lasciarti andare come fai con me… capirai tra un po’ cosa ti voglio dire… ti dico solo che se ti lasciassi andare come facevi con me in alcuni momenti, sarebbe molto pericoloso… puoi fingere… anzi, fingi di essere in balia di quelli con cui stai scopando, ma tieni tu le redini… capito?””Credo di sì… grazie… quando ci rivediamo?””Il lunedì e il venerdì chiuderò prima… questi due giorni sono per noi…””Ok… buonanotte” Nicole lo baciò in bocca e corse fuori dal poligono. Mentre si dirigeva verso la sua stanza rifletteva su quello che le aveva detto Mendoza… e pensare che aveva temuto di dover rimanere in astinenza per sei mesi… invece ora le si prospettavano una serie di ottime scopate…Con questi pensieri per la testa si spogliò e si mise a letto, addormentandosi in pochi minuti.Nelle tre settimane successive Nicole si dedicò con tutta sé stessa ad imparare ciò che le veniva insegnato. Voleva assolutamente essere tra i migliori per entrare nei Nuclei Operativi. Nei momenti di pausa si dedicava a conoscere i tre compagni, scherzare e parlare con Kevin e, naturalmente, scopare con Mendoza.Marc e Michael erano chiaramente rimasti colpiti dal suo fascino, ma lei non aveva dato eccessiva confidenza a nessuno dei due, pur senza essere fredda. Il cugino Kevin, invece, desiderava ardentemente la bella Katherine, come le aveva confessato lui stesso, ma aveva paura che delle sue avances pregiudicassero il resto dell’addestramento.Nicole era divertita dall’idea del cugino, soprattutto alla luce di quanto le aveva detto Mendoza e delle confessioni di Katherine, con cui era diventata subito amica e che aveva ammesso di essere attratta dal cugino. Ciò nonostante aveva deciso, almeno per il momento, di non fare niente per fare muovere le acque.Ma ora aveva deciso di agire… del resto era questo che era chiesto agli agenti, come le aveva spiegato Mendoza il giorno prima, venerdì. Alla fine del primo mese era scoccata l’ora: come tutti i sabati sera i ragazzi avevano la serata libera, ma nessuno della sua squadra aveva deciso di uscire, ed ora si trovavano a dover decidere cosa fare…Erano tutti in camera di Marc, Nicole sdraiata sul piccolo divano con gli occhi chiusi, Marc e Michael che giocavano a scopa mentre Kevin guardava la TV e Katherine leggeva un libro di Tom Clancy, una cosa quasi bizzarra per un futuro agente della CIA.”Che palle… qui si fanno sempre le stesse cose la sera… mai niente di intrigante…” si stava lamentando Marc “Al massimo una partita a carte…” Nicole decise di lanciare il suo amo “Bè… potremmo fare qualcosa per movimentarla, la solita partita a carte…” propose, senza alzare lo sguardo, come parlando nel sonno.”Cosa vuoi dire?” le chiese Marc mezzo annoiato. Gli altri non avevano nemmeno alzato la testa da quello che erano intenti a fare.La ragazza si alzò su un gomito e lo guardò “Potremmo mettere in palio qualcosa di interessante…””Non ti seguo, ad esempio?” chiese Marc, che cominciava ad essere interessato.”Potremmo giocare a Strip poker…” lanciò come idea, sorridendo maliziosa. Kevin cadde quasi dal letto per la sorpresa: era proprio sua cugina quella che aveva appena parlato?Anche Katherine e Michael la guardavano con aria interrogativa, mentre Marc cominciava a reggerle il gioco.”Ma dai, Nicole… ci avrò giocato decine di volte al college e non è mai stato niente di particolare… sul più bello tutti si ritiravano.””Ma qui non siamo al college…” gli rispose Nicole guardandolo fisso negli occhi… “e ognuno di noi ha sicuramente avuto le sue brave esperienze… a 26 anni non possiamo farci grandi problemi ad essere visti nudi o seminudi da qualcun altro… che cosa può succedere, dopotutto?” Nicole lo incalzava, per portarlo dalla sua”Dai, Marc… ammetti che ti piacerebbe vedere le grazie della nostra Katherine, e che se la sorte ti riservasse me non ti lamenteresti così tanto…” si schermì, provocandolo e facendo arrossire la ragazza chiamata in causa “Devo ammettere che a me non dispiacerebbe vedere come siete fatti tu o Michael…” Kevin era allibito “Allora, chi di voi ci sta?” Marc riflettè un attimo, poi si decise “Io ci sto… però anche gli altri non devono tirarsi indietro…” -Bravo Marc!- pensò la ragazza –può darsi che la tua scelta ti riservi un premio…- “E voi?” chiese, guardando prima Kevin, poi Katherine, e infine Michael.A sorpresa fu Katherine a rispondere “Al diavolo… si vive una sola volta, e se non si fa una follia quando si può… io ci sto, dopotutto ci stavamo lamentando della serata, e questo potrebbe essere un diversivo interessante…”Kevin la seguì a ruota… “Ok… ok… non posso certo permettere che la mia cuginetta si trovi nuda davanti a due uomini arrapati senza nessuno che la controlli…” disse sorridendo sarcastico.”Manchi solo tu, Michael… cosa hai deciso? Non sarai mica tu l’unico a non giocare, spero…” Chiese Marc “Sto già mescolando le carte, ovviamente…” rispose il nero, senza degnarlo di uno sguardo.I cinque si sedettero sul letto in cerchio”Guardate che cosa ho qui…” disse Marc, tirando fuori dall’armadio due bottiglie di vodka “Direi che è la cosa adatta per la serata!””Dobbiamo solo decidere le regole…” suggerì Katherine”Niente di più facile” rispose Nicole “Poker normale, tranne che non si punta e che non ci si può ritirare… chi ha in mano il punteggio più basso perde… ogni due volte che si perde ci si toglie un indumento, è un po’ come avere due vite… alla fine di ogni giro (cinque partite) chi ha perso due vite si spoglia…”Tutti furono d’accordo. Nicole e Katherine avevano calze, mutandine, pantaloni, reggiseno e maglietta. I tre uomini solo calze, boxer, pantaloni e maglietta, quindi le ragazze avevano un indumento in più.Prima di iniziare bevvero tutti un bel bicchiere di vodke per riscaldare l’atmosfera.Nel primo giro persero Katherine, Michael, Marc, di nuovo Marc e poi Kevin… Marc decise di togliersi la maglietta, rimanendo a petto nudo.”Wow…” commentò Nicole, che cominciava a sentirsi accaldata a guardare il fisico possente del ragazzo.Nel secondo giro la sconfitta toccò a Kevin, Nicole, Michael, quindi di nuovo Kevin e Nicole: Kevin si tolse le calze, suscitando l’ilarità di Marc.”Ma dai… hai paura di farti vedere a petto nudo?” gli chiese ridendo. “Facciamo così… la tolgo io per lui la maglietta…” disse Nicole, attirandosi l’attenzione di tutti. Fissando gli occhi in quelli di Marc si sfilò lentamente la maglietta, mettendo in mostra i seni nascosti da un reggiseno bianco. “Cosa avete da guardare? Prima o poi avrei dovuto toglierla…” disse Nicole passando le carte a Michael, che nel frattempo si era tolto anche lui la maglietta.Nicole era stupita da quanto le riuscisse facile manipolare gli altri… le era bastato provocare Marc e tutti le erano andati dietro, senza nemmeno sapere che stavano facendo il suo gioco…”Dai! Cominciamo ‘sto terzo giro…” incitò MarcPersero nell’ordine Michael e Kevin due volte a testa, quindi toccò a Marc.Michael si tolse i pantaloni, mentre Kevin si sfilò la maglietta.”La cosa si sta facendo interessante… non è vero Katherine?” esclamò Nicole, sforzandosi di non guardare troppo il pacco del nero. “Abbastanza… e, ovviamente, noi donne stiamo vincendo…” rispose Katherine ridendo.Il quarto giro vide perdere nuovamente Michael, poi Katherine, Nicole, Marc e ancora Katherine.”A ‘sto giro sei stata punita per la tua presa in giro di prima…” le disse Kevin, ben contento di non aver perso di nuovo.Toccava a Marc e Katherine spogliarsi… il ragazzo si tolse le calze, adducendo come scusa il volersi mettere alla pari con Kevin, e la ragazza ne seguì l’esempio, sfilandosele con gesti misurati da professionista dello strip e suscitando le risate degli altri…”Il gioco langue… facciamoci un altro bicchiere…” propose Michael”Ok… però poi basta… un po’ brilli va bene, però se siamo ubriachi non c’è gusto!” rispose Nicole, che non voleva che la situazione le sfuggisse di mano.Dopo la nuova bevuta, cominciarono il quinto giro, in cui persero Kevin, Nicole, Michael, ancora Nicole e Katherine.Nicole si sfilò subito i pantaloni, rimanendo coperta dai collant e dalla biancheria intima. Michael si tolse le calze e Katherine, sempre con gesti enfatici, la maglietta.”Adesso sì che il gioco sta diventando interessante…” commento Kevin, non curandosi del fatto che i suoi commenti fossero riferiti anche alla bellezza della cugina… dopotutto era carne anche lui, e sua cugina era una bellezza notevole…”Però c’è qualcosa che non quadra, ora che ci penso…” protestò Marc “Voi avete cinque indumenti e noi solo quattro… siete avvantaggiate…” “Già… lo seguì Michael… non volevate la parità?””Facciamo così… il vostro ultimo indumento vale tre vite invece che due…” propose Nicole “Così ci lasciate un piccolo vantaggio…”Tutti furono d’accordo, e cominciò il quinto giro…Persero Kevin, Michael, Marc, ancora Michael e Nicole.Kevin si sfilò finalmente i pantaloni, e Nicole si scoprì ad apprezzare il fisico del cugino e a spiargli il pacco attraverso il gonfiore dei boxer. Quindi Nicole si sfilò i collant. “Nicole… ci deludi…” scherzò Marc”Lo so che non aspetti altro che vedermi le tette…” lo prese in giro Nicole “Ma dovrai aspettare qualche minuto: stiamo entrando nella fase cruciale del gioco…””Già… facciamo una cosa… stoppiamoci dopo ogni mano… così enfatizziamo il tutto…”La proposta soddisfò tutti e si andò avanti nel gioco…Il giro funzionava così: Michael, che era anche il primo a dare le carte, Nicole, Katherine, Kevin e Marc, quindi toccava a Michael dare le carte. Non avendo nient’altro che una coppia perse Nicole, che prese subito il mazzo e, dopo aver mescolato, cominciò a distribuire.Questa volta toccò a Marc perdere, e il ragazzo si tolse lentamente i pantaloni. Nicole si accorse che sotto i boxer c’era un membro abbastanza grande, non ancora in erezione ma che dava segni di risveglio, cosa comprensibile data la situazione. Fu Katherine a dare le carte, e dopo il cambio cominciarono a scoprire cosa avevano in mano: Kevin si era trovato una scala, Marc una doppia coppia con Re e Fante, Michael un tris, Nicole una coppia d’assi…Katherine si guardò attorno sconsolata… “Uffa…” si lamentò, poi cominciò a tirare giù le carte: due otto, un sei, un fante e, per ultima, posandola piano piano, un altro otto.”Mi dispiace Nicole… ho un tris!” disse ridacchiando.”Ok… ho perso e non mi tirerò certo indietro…” disse Nicole, poi portò le mani dietro la schiena a slacciarsi il reggiseno. Quindi si portò il braccio destro a coprire i seni mentre col sinistro sfilava il reggiseno. “Siete ansiosi, vero?” chiese, rivolta ai tre ragazzi che la guardavano rapiti. Poi alzò le braccia in alto sopra la testa lasciando vedere i suoi seni in tutto il loro splendore.La mano successiva diede le carte Kevin e Katherine si ritrovo senza nemmeno una coppia in mano, ma aveva ancora una vita prima di doversi togliere il terzo indumento. La successiva diede le carte Marc e fu di nuovo Nicole a perdere.Cominciò quindi il sesto giro, e persero prima Kevin e poi Katherine, che si tolse i pantaloni.La tensione erotica era alta, Nicole vedeva gli sguardi degli uomini finire spesso sulle sue tette e ogni tanto vedeva i loro membri cominciare a essere gonfi sotto i boxer. Le due mani successive le persero Katherine e Kevin, ma la terza la perse di nuovo Nicole.”Ok… ora potrete vedermi come mamma mi ha fatta… contenti?” disse subito dopo esseri resa conto di avere perso, guardando fisso negli occhi Marc. Quindi si sdraiò sulla schiena e si sfilò le mutandine; poi, dopo averle lanciate a terra, si inginocchiò con le natiche verso il centro del cerchio per far ammirare ai suoi compagni le sue grazie, quindi si sedette di nuovo sul letto, passando le carte a Michael.”Allora? Vi è piaciuto?” i tre ragazzi stettero un attimo zitti, come immobilizzati, poi Marc fu il primo a ritrovare la parola. “Molto… un ottimo spettacolino…” “E adesso? Cosa facciamo? Stoppiamo qui?” chiese Kevin, che aveva paura che il tutto degenerasse, ma che era sempre più eccitato… “Non mi sembra giusto nei confronti di Nicole…” suggerì Katherine “Sarebbe l’unica ad essersi spogliata…””Possiamo fare così…” suggerì Marc “Andare un po’ oltre… sempre che tutti siano d’accordo…””Come?” chiesero tutti”Possiamo fare che quando uno si è già tolto tutto e perde… deve fare qualcosa a chi ha vinto… sempre che vi vada…”Tutti erano un po’ titubanti, ma Nicole ruppe gli indugi. “Per me va bene… dopotutto sono io che rischio di più… ma spero chela ruota della fortuna cominci a girare dalla mia parte… facciamo che quello a cui capita masturba un po’ chi vince?””Per me è equo…” suggerì Marc. Anche Katherine fu subito d’accordo, seguita subito da Michael e Kevin.Toccava a Katherine dare le carte: finalmente perse Marc; la mano dopo vide perdere Michael, che si alzò in piedi e si sfilò i boxer con un unico, veloce, gesto, lasciando il suo cazzo ballonzolare davanti a tutti. “Accidenti…” commentò Katherine. “Complimenti…” le fece eco Nicole.Il nero si sedette e il gioco ricominciò: persero prima Marc, poi Kevin, che terminò anche lui lo spogliarello, mostrando a tutti il suo cazzo non grande come quello di Michael, ma comunque abbastanza lungo.”Anche per la storia del dopo ci sono due vite, vero?” chiese Kevin, preoccupato. Si misero d’accordo per fare così e ripresero a giocare.La prima partita la perse Katherine, poi Kevin e Nicole, quindi di nuovo Katherine. La ragazza senza perdere tempo si slacciò il reggiseno e lo lanciò terra. “Allora? Adesso avete pure le mie da guardare… la povera Nicole non ce la faceva più ad avere i vostri sguardi da allupati tutti su di sé…” disse guardando Kevin. Sperava proprio che si accorgesse di lei… anchelei era al massimo dell’eccitazione e desiderava solo il bel cugino di Nicole.La partita successiva la perse Marc, quindi di nuovo Katherine… la mano successiva avrebbe visto sicuramente qualcuno perdere di nuovo tutte le vite: sorridendo, Nicole prese in mano le carte e cominciò a distribuirle. Dopo aver cambiato cominciarono a tergiversare prima di buttare giù le carte.”Ragazzi… volevamo una serata movimentata e mi sembra che l’abbiamo avuta…” commentò Nicole, tra sé e sé”Nicole, non starai mica tergiversando perché non hai nulla in mano, vero?” la schernì Marc”Figurati… attento tu, piuttosto… anche se penso che anche se perdessi saresti abbastanza felice…””Dai ragazzi, giochiamo senza perdere altro tempo” li bloccò Katherine.Toccava a Kevin buttare giù le carte per primo, e sconsolato tirò giù una coppia di fanti; Kevin, guardando Nicole con aria spavalda, fece vedere il suo tris d’assi, mentre Michael aveva solamente una coppia di donne.”Il mio cuginetto Kevin sembra essere destinato alla sconfitta… chissà cosa ho io in mano…” e cominciò a tirare giù le carte “Un otto… un otto… un sette… un otto… e…” guardò Marc con aria soddisfatta “Un altro otto! Mi dispiace Marc, ma non sarai tu a vincere per questa volta… chissà cos’ha la nostra Katie””Merda!” sbuffò Katherine arrabbiata… “non ho un bel nulla… guardate qua! un nove di picche, un re di picche, un fante di picche, una donna di picche e… un dieci di picche!” concluse, strizzando l’occhio “Ops… non mi ero accorta della scala reale… mi dispiace Nicole, ma sarò io a farmi masturbare dal cuginetto””Nessun problema, Katherine…” le rispose Nicole sorridendo… incredibile! era andato tutto ben oltre i suoi piani! adesso Ketherine e Kevin, chesi piacevano senza saperlo, avrebbero avuto un contatto ravvicinato, e lei sarebbe stata a guardare con gli altri due, mentre l’ambiente si sarebbe scaldato sicuramente.”Su… fateci spazio…” chiese Katherine, sdraiandosi sul letto e allargando leggermente le gambe “e tu, Kevin, fai del tuo meglio, che voglio godermi il premio…” Nicole si alzò e si sedette sul divano, facendo in modo di essere in mezzo tra Marc e Michael. Kevin era un po’ imbarazzato, ma si sedette sul letto e cominciò ad accarezzare le gambe di Katherine, che reagì spostando di lato l’elastico delle mutandine.Kevin si riprese dal momentaneo smarrimento… dopotutto, non era da lui questo esitare davanti ad un’occasione così ghiotta: la ragazza gli piaceva e gli si offriva su un piatto d’argento, perché non approfittarne? Cominciò ad accarezzare le gambe e il ventre della ragazza con più convinzione, avvicinandosi lentamente alla figa e eccitando all’inverosimile Katherine.”Dai, Kevin… fai in fretta… non ce la faccio più…” Era visibilmente eccitata. Anche Nicole si stava eccitando per quella scena e, per dare un altro colpo ai due maschi che le stavano di fianco, cominciò ad accarezzarsi distrattamente i seni. Intanto Kevin era arrivato alle labbra di Katherine e stava cominciando a masturbarla, facendola gemere. “Sì… continua… bravo… fammi godere… sto per godere… godo… godoooo…”Katherine esplose in un orgasmo, e tirò a sé Kevin, baciandolo con foga. “Sì… ti volevo… ti voglio… continua, ti prego… fammi godere ancora… voglio sentirti dentro di me…”La scoperta di piacere alla ragazza fece acquistare ancora maggiore fiducia a Kevin, che si dimenticò del gioco e cominciò a baciarla e a palparle i seni.Katherine gemeva, e Kevin scese a baciarle prima i seni poi la vulva, assaggiando i succhi dell’orgasmo appena terminato, affondandole la faccia contro il pube.Nicole aveva cominciato ad accarezzarsi la figa con la mano destra, mentre con la sinistra si palpava i seni.Pensava che continuando così i due ragazzi sarebbero diventati strabici, a forza di dividere gli sguardi tra il suo corpo e quello di Katherine che veniva leccata da Kevin.Quando vide che cominciavano a masturbarsi decise di agire: smise di accarezzarsi e con aria distratta posò le sue mani sui membri di Marc alla sua destra e Michael alla sua sinistra. “Sarebbe un peccato sprecare le vostre forze in una sega, non trovate? Ci sono qui io…” sussurrò maliziosa, cominciando un lento su e giù. I due erano troppo eccitati per fare qualsiasi cosa, e decisero di lasciare fare alla ragazza, abbandonandosi ad occhi chiusi contro lo schienale del divano. Intanto Kevin aveva portato Katherine sulle soglie di un nuovo orgasmo e si stava accingendo a penetrarla.L’urlo della ragazza riportò alla realtà Marc, che si girò verso Nicole e cominciò a leccarle e palparle i seni. Nicole lo lasciò fare per un po’, poi si alzò e lo fece avvicinare a Michael, quindi si inginocchiò davanti ai due e cominciò a lavorare per farli impazzire. Dedicava le sue attenzioni ad ambedue senza trascurare nessuno: prima leccava delicatamente la cappella del nero, masturbando Marc, poi invertiva le due cose, quindi dedicava un lento su e giù al biondo per poi passare all’altro, poi scendeva a leccare i testicoli prima dell’uno poi dell’altro, facendo attenzione a tenerli lontani dall’orgasmo.I due ormai erano in suo potere: volevano solo che lei li facesse godere, si erano persino disinteressati dell’amplesso di Kevin e Katherine. Nicole continuò così per un po’, poi decise di cambiare tattica: si alzò a parlare nell’orecchio di Marc “Scopami, ora… aspettavo solo questo momento…” Il ragazzo trasalì e fece per domandarle qualcosa, ma lei si era di nuovo inginocchiata e stava leccando i testicoli del nero.L’orgoglio da uomo di Marc lo fece sorridere… dopotutto lo stava implorando di scoparla… era una grande pompinara, ma gli aveva appena detto che aveva bisogno di lui… -facciamola godere, allora…- si disse, e si inginocchiò dietro di lei, cominciando ad accarezzarle la vulva. Nicole si girò: non voleva che l’uomo prendesse troppo in mano la situazione… doveva averlo eccitato abbastanza con il pompino e tutto il resto… non sarebbe durato molto… doveva solo puntare sul suo stupido orgoglio maschile…”Scopami… ti prego… voglio solo che tu mi sfondi ora… non ce la faccio più, ti voglio…” lo implorò, prima di rimettersi a succhiare la nera mazza di Michael, che si godeva il pompino con gli occhi chiusi senza fare un movimento.Marc finalmente si decise e penetrò la ragazza, che rispose alla penetrazione con un gemito che questa volta non era frutto di finzione. Dopo pochi secondi sentirono i versi di Kevin e Katherine che erano arrivati contemporaneamente all’orgasmo.- Bene…- pensò Nicole… – Ora pensiamo a questi due…-Cominciò a spingere indietro per farsi penetrare più a fondo da Marc, e intanto si riempiva la bocca col membro di Michael, eccedendo comunque con i gemiti di piacere che, come aveva imparato, eccitano molto gli uomini.Quando Kevin tornò in sé e alzò lo sguardo, rimase sbalordito a vedere Nicole: era proprio la sua cugina quella che stava gemendo di fronte a lui con un cazzo che la scopava e un altro in bocca? Non poteva crederci…Katherine si accorse del suo stupore e gli che se il motivo”Non so… non ho mai visto mia cugina così… non credevo che potesse… non so cosa pensare…”La ragazza lo baciò dolcemente. “E’ solo perché non l’avevi ancora mai conosciuta veramente da adulta… siete stati assieme solo da bambini e per te è rimasta la bambina innocente di una volta…””Forse è vero, ma…””Non sta facendo niente di male… ti sembra che si sia scandalizzata mentre tu mi leccavi o mi scopavi? Sta solo facendo quello che hai fatto tu… non farti problemi e goditi la scena…””Forse hai ragione…””Dopotutto tua cugina è veramente bellissima… mi ritengo una bella ragazza, ma a vederla così, nuda, la invidio…””Ma io voglio te…” le sussurrò Kevin baciandola, poi i due rimasero abbracciati a guardare il capolavoro che stava facendo Nicole.I tre nel frattempo erano ormai in dirittura d’arrivo, e Nicole sentì che non avrebbe potuto trattenere l’orgasmo ancora per molto. Cominciò allora a contrarre la figa, per portare Marc il prima possibile a venirle dentro. Ciò nonostante dopo un paio di minuti sentì il familiare calore che cominciava a salirle nel ventre: si impose di concentrarsi, di non perdere il controllo, e si infilò il membro in gola più che potè, mentre l’ondata di calore le saliva fino al cervello e tornava giù, facendole provare un orgasmo sconvolgente, ma non perse il controllo. Non lo perse nemmeno quando Marc, stimolato dalle contrazioni causate dal suo orgasmo, venne scaricandole getti di sperma che le sembrava non dovessero finire mai. Anzi, appena l’orgasmo di Marc fu terminato e il ragazzo si adagiò stremato sulla sua schiena, si dedicò con foga al cazzo di Michael, pompando con la mano e con la bocca finché il nero non le scaricò in bocca tutto lo sperma accumulato in chissà quanti giorni d’astinenza.Non riuscì nemmeno ad ingoiarlo tutto, una parte le uscì dalla bocca e le scivolò sul seno, ma per l’eccitazione venne una seconda volta.Si riprese quando Marc uscì da lei e si lasciò cadere sul divano.”Accidenti che scopata… e noi che facevamo tante storie per ‘sto gioco!”Nicole si alzò e si sedette sul letto, prendendo con la lingua parte dello sperma che le era rimasto sulla guancia scivolandole sul seno.”Oddio… mi sento come spaccata in due…” disse; poi, come ricordandosi di qualcosa di importante “Spero che non mi giudichiate male per quello che ho fatto… mi sono proprio lasciata andare… ero eccitatissima… non ce la facevo più… erano mesi che non andavo a letto con un uomo e voi due… loro due… erano lì che scopavano… ho perso il controllo!”- Che brava attrice…- pensò tra sé – Sembra quasi che mi stia per mettere a piangere…-“Per quel che mi riguarda sei stata fantastica…” le disse Michael, come risvegliatosi da un sonno “e dopo questa cosa non potrei mai giudicarti male…””Guarda che non hai fatto niente di male…” le disse Katherine andandole vicino e accarezzandole i capelli “E’ la cosa più bella lasciarsi andare ai propri desideri cercando il piacere proprio e degli altri… era bellissimo guardarti…”Anche Marc e Kevin la incoraggiarono, dicendole che lei non aveva fatto nulla di diverso rispetto a quello che avevano fatto loro.”Sappi essere troia con chi devi essere troia e santa con chi devi essere santa!” le aveva suggerito Mendoza… era chiaro che con i suoi compagni doveva mantenere una reputazione accettabile… non poteva essere quella che la dava a tutti quando volevano… ed era proprio riuscita nel suo intento: erano lì, ai suoi piedi, che la coccolavano… avrebbero desiderato farsela ancora, ma aveva la scusa per rifiutarsi, almeno per il momento. Poi… chissà cosa avrebbe decisoper il futuro.”Se non vi dispiace noi andiamo in camera mia…” disse Kevin, tenendo per mano Katherine… “Abbiamo ancoramolte cose da… dirci…” terminò un po’ imbarazzato.”Scusate… potreste prima accompagnarmi in camera? Ho voglia di andare a dormire…” chiese Nicole “E voi scusate… ma per ‘stasera non ce la faccio a continuare” disse rivolta a Marc e MichaelI due le dissero che non c’era nessun problema, quindi si rivestì e si fece accompagnare dal cugino e dalla ragazza in camera, augurandogli poi una buona nottata.Dopo aver chiuso la porta le venne quasi da sorridere… era riuscita a lanciare il tutto e a passare come quella che l’aveva subito… non le piaceva molto prendere in giro i suoi amici (ormai sì, erano diventati suoi amici, si trovò costretta ad ammettere) ma era questo che era richiesto ad una spia… sapere mentire a chiunque.Si spogliò rapidamente e si infilò sotto la doccia. Il getto tiepido caldo sulla sua pelle era una delle cose che la rilassavano di più… dopo una buona mezz’ora uscì e, dopo essersi asciugata, si infilò nel letto. Si stupì a trovarsi ancora eccitata ma, dopo quello che era successo prima, era anche comprensibile.-Vabbè… chiudiamo in bellezza la giornata…- si disse mentre portava una mano sui seni e l’altra tra le gambe.Dopo l’orgasmo, che non tardò ad arrivare, finalmente stanca spense la luce e si addormentò subito…”Molto bene… molto bene…” commentò il signor Douglas spegnendo le telecamere puntate nelle camere di Nicole e di Marc… si accese una sigaretta e uscì dalla sala di controllo “ora posso anche andare a dormire….
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