Ho sempre avuto la sensazione di essere una bambina davanti a lui. Non solo per la differenza di età tra noi, ma piuttosto per il nostro diverso modo di essere. In fondo 15 anni non sono poi così tanti, ma lui è sempre stato molto più adulto di me. In ogni occasione lui si è sempre dimostrato più maturo, non irrazionale come me, non impulsivo, sempre calmo e riflessivo. Lui tace, piuttosto che parlare a sproposito. Lui riflette, anziché agire immediatamente. Il mio esatto opposto. In ogni manifestazione le nostre reazioni erano sempre agli antipodi. Ho faticato per comprenderlo, per agire come lui avrebbe voluto, senza però rinnegare me stessa. Ci sono stati momenti in cui ho dovuto aspettarlo, senza forzare la mano, perché sentivo che altrimenti lo avrei perso. Mi è costato molto, ma forse oggi ho vinto. Il mio essere così infantile, però lo aveva tremendamente colpito. So che lo affascinava la mia capacità di cambiare pelle, il mio saper recitare mille parti diverse, soprattutto quando da bambina capricciosa sapevo trasformarmi in una tigre. Nel sesso è sempre stato lui a dovermi seguire. Lui a dover faticare per stare al mio passo. Io sapevo alimentare questo nostro rapporto a distanza, come mai nessuno aveva saputo fare. Sapevo di poterlo eccitare in ogni momento, anche solo con il mio respiro in un telefono. Riuscivo a comprendere i suoi silenzi, mentre la mia voce calda descriveva i movimenti della mia mano tra le gambe. Sapevo che stava lì ad immaginare i disegni della mia lingua sulle labbra; poteva percepire chiaramente i brividi che mi percorrevano la pelle fino a farmi indurire i capezzoli. Lo sentivo eccitarsi dall’altra parte del mondo eppure essere vicino a me, unicamente mio in quell’istante di desiderio. Ora è qui davanti a me. Ha saputo mantenere la promessa e venire da me e la mia sicurezza svanisce mentre poso il mio sguardo nel suo. Sento il tocco della sua mano sul viso, mentre lo vedo abbozzare un sorriso. Il calore del palmo della mano su di me, mi fa stranamente rabbrividire. Il piacere di sentire il contatto fisico è indescrivibile. Non potrei più farne a meno. Avevo scelto di vederlo in un posto intimo, sicura che non avrei saputo resistere alla tentazione di toccarlo, di baciarlo, mentre ora non riesco nemmeno a muovermi. Lui è il mio uomo, lui il mio padrone. Lui riesce a dominarmi l’anima solo con la presenza: lui ha vinto ancora una volta. Lo lascio fare, mentre posa le sue mani su di me, mi tocca il viso, le spalle, i seni dove si sofferma di più. Sento la presa sui miei seni morbidi e generosi, mentre il suo sguardo sembra volermi entrare dentro. Sono vinta, arresa di fronte a lui. Avverto il desiderio crescere in me, come un fuoco alimentato piano piano; lo sento aumentare senza controllo, vorrei che mi prendesse con violenza, vorrei che mi sbattesse sul letto penetrandomi senza chiederlo, invece rimango ferma, in attesa che la tortura compia il suo corso e che diventi piacere, finalmente! Mi spoglia con dolcezza, soffermandosi ad ogni bottone del vestito, per baciarmi quel poco che scopre in più. La seta scivola sulla mia pelle lasciandomi nuda, con il solo perizoma a nascondere il mio desiderio infinito. Aspetto di sentire le sue labbra sulla mie, di assaporare il calore della sua lingua giocare nella mia bocca, cercarmi e catturarmi. Invece mi fa girare di schiena e stendere sul letto. Sento il suo alito sul collo. Lo sento poggiare la bocca alla base dei capelli e baciarmi scendendo verso il collo. Bacia il contorno della mie spalle, risale fino all’orecchio per mordere dolcemente il lobo, godendo dei brividi che avverte provocarmi. Lo sento mentre mi annusa, mentre passa il viso sulla schiena nuda, lasciando che la lingua semini tracce di piacere. Lo sento mordermi delicatamente, poi sempre più forte fino a scendere e soffermarsi nell’incavo delle natiche. La lingua penetra piano nel mio anfratto segreto. D’istinto divarico le gambe per sentirlo che mi cerca. Lievemente spalma la saliva sul mio intimo inviolato. La lingua spinge per superare la prima resistenza, poi sempre più fino ad entrare dolcemente. Sono stesa completamente, mi offro a lui come sempre ho desiderato che avvenisse. Lo sento sdraiarsi su di me e spingermi dentro il suo desiderio, mentre la lingua gioca con il mio orecchio. Mi sembra di navigare in un mare di piacere infinito; il suo peso su di me, il suo membro dentro di me, la sua bocca che mi cerca. L’infinito piacere è finalmente svelato. Il nostro primo orgasmo insieme è un’esplosione di dolcezza. Lo sento invadermi completamente.
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