A volte la vita è veramente strana; stavo con una ragazza da quasi 9 anni, l’avevo conosciuta all’età di 14 anni e mi era subito piaciuta, anche a lei, un anno più piccola di me, ero piaciuto e ci eravamo messi insieme; ma dopo tanti anni trascorsi da coppia modello avevamo capito che stavamo sbagliando tutto, infatti avvertivamo entrambi la mancanza di esperienze con altre persone, perciò seppure a malincuore avevamo deciso di troncare; ma purtroppo non è facile rifarsi una vita dopo una storia tanto lunga, ed io avevo provato a farlo grazie alle chat. In una di queste conversazione ho conosciuto Federica, una ragazza di 22 anni della mia stessa città con la quale ho avuto delle lunghissime conversazioni per più di 4 mesi, fino a quando abbiamo deciso di incontrarci a cena, lei mi ha invitato a casa sua, per avere finalmente un contatto non solo virtuale ma anche reale. Prima dell’appuntamento ero molto emozionato, perché ero curioso di vedere per la prima volta questa ragazza, che non avevo mai visto nemmeno in foto. Giunto sotto casa sua con un mazzo di fiori in una mano e una bottiglia di champagne nell’altra, ho suonato il campanello e sono salito su. Una volta su, ahimè una sorpresa era ad attendermi, infatti Federica non c’era, al suo posto c’era Marcos un ragazzo brasiliano bellissimo che mi aveva mentito per tutti questi mesi, la mia reazione è stata inaspettata per lui, infatti non mi sono arrabbiato per nulla, anzì sono scoppiato a ridere dicendo: -Piacere Antonio, tu saresti Federica? Ti immaginavo un po’ diversa. Comunque visto che per venire qui ho rimandato degli impegni, possiamo bere una coppa di champagne assieme, se ti va! -Ok, sai sei proprio come ti immaginavo! Tra un discorso e l’altro senza rendercene conto abbiamo bevuto non solo la bottiglia di champagne che io avevo portato, ma altre due bottiglie di prosecco presenti nel frigobar. Ora che avevamo un po’ alzato il gomito i nostri freni inibitori erano completamente caduti. Ad un tratto Marcos mi fa poggiandomi una mano sul ginocchio: -Sei mai stato con un uomo? -No, e non credo che ci andrò mai- risposi arrabbiato anche se un po’ l’idea forse per colpa del vino, mi eccitava. Una strana sensazione si impadronì del mio corpo quando Marcos, mi tocco la patta dei pantaloni che ormai si era gonfiata a dismisura. Feci per divincolarmi ma ormai non avevo più la forza di reagire ero sottomesso al suo volere. Subito dopo mi slaccio le scarpe e me le tolse, in pochi secondi mi denudò il petto, e in men che non si dica rimasi solo con un boxer nero messo aderentissimo messo per l’occasione. Allora decisi di prendere in mano la situazione e cominciai anch’io a denudarlo, e dopo un po’ eravamo l’uno di fronte all’altro in mutande. Marcos, più esperto di me, cominciò a baciarmi il petto mentre con la mano mi palpava il cazzo che stava per esplodere nei boxer. Accortosi di ciò cominciò a scendere con la lingua sul mio petto, soffermandosi sull’ombelico, mentre con le mani mi sfilava i boxer, lasciando emergere un cazzo eretto come non mai. Senza dire una parola vidi sparire il mio cazzo tra le sue dolci e calde labbra, cominciò ad andare su e giù con la testa, scappellando e leccando tutta l’asta, che era turgida come non mai, facendomi provare il pompino più bello della mia vita. Alla fine schizzai il mio caldo sperma nella sua bocca e fui sorpreso dal fatto che non ne fece cadere nemmeno una goccia lo bevve tutto e dopo decisi che era il suo turno. Cominciai ad accarezzarlo, e gli tolsi i boxer scoprendo un cazzo nero e lucente di quasi 20 cm, decisi che era il suo momento di godere e senza farmi pregare cominciai a leccargli la cappella e subito dopo feci affondare tutta l’asta nella mia gola, era pazzesco per la prima volta nella mia vita stavo spompinando un uomo, ma la cosa eccezionale era che mi piaceva un sacco, e a guardarlo in viso penso che piacesse anche a Marcos che dopo un po’ mi esplose in gola con una ondata di sperma che purtroppo non riuscì a trattenere, facendo cadere alcune gocce sul divano. Chiesi a Marcos che ore fossero, e dalla sua espressione capì che ciò non aveva importanza e che non era ancora finita la serata. Ed infatti così fu, Marcos andò in bagno e dopo un po’ ne usci col cazzo di nuovo in tiro ed un barattolo di crema in mano… Alla visione mi spaventai perché non volevo essere inculato, ma Marcos resosi conto di ciò mi rassicuro che non l’avrebbe fatto a condizione che fossi stato io ad inculare lui. Dopo un po’ mi ritrovai a spalmargli una crema bianca sul suo buchetto ed a penetrarlo prima con un dito poi con due ed infine con tre, mentre il mio cazzo cresceva a dismisura. Il segnale giunse da Marcos che mi disse d’essere pronto. Io non me lo feci ripetere due volte e appoggiai la mia cappella sul suo buco ormai più che dilatato. Diedi due colpi nemmeno tanto forti e mi ritrovai per la prima volta nella mia vita ad inculare un uomo, cosa che feci molto volentieri fino allo spasmo. Marcos allora decise di sedersi su di me per farmi riposare un po’ le gambe, fu una cosa stupenda vedere il mio arnese sparire nel suo corpo e soprattutto vedere l’espressione del suo viso ad ogni colpo da me infertogli. Alla fine venni dentro di lui senza quasi nemmeno rendermene conto. Stremato si sfilo il mio cazzo dal culo, ed andò in bagno per lavarsi un po’, all’uscita dal bagno trovò una splendida sorpresa, infatti avevo spalmato sul mio buco la crema e mi stavo penetrando da solo con le dita. Marcos sorpreso e senza parole mi baciò sulla bocca e poi si dedico al mio culo in preda ad una sorta di anestesia. Quando finalmente riuscì a violarmi lo sfintere emanai un urlo misto di dolore e piacere. Il dolore piano piano lasciava posto al piacere e poco dopo non riuscivo più a fare a meno enorme di quel pezzo di carne dentro di me. Dopo avermi cavalcato per quasi dieci interminabili minuti venne copiosamente dentro il mio culo. Esausti ci addormentammo abbracciati l’un l’altro, e ci svegliammo il giorno dopo baciandoci. Per me era l’inizio di una nuova vita, grazie alla chat.
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